
Un rapido sguardo alle notizie della settimana e una chiacchierata su Internet con Luca Martinelli, studente di Ingegneria dell'Informazione.



Brani
• Ecstasy by Rabbit Theft
• Never Get Old by Steve Hartz
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Questa, la puntata di oggi, sarà una puntata molto interessante, perché parleremo con Luca Martinelli, altro autore di INSiDER, di Internet e invece la settimana prossima sempre con lui parleremo di 5G.
Due argomenti molto attuali e che ha senso conoscere anche per chi non è direttamente interessato al mondo tech.
Ci tenevo anche a ringraziare Matteo Gallo, altro autore di INSiDER, che ci ha dato una mano con le notizie anche questa settimana.
Infatti vi ricordo che il progetto INSiDER è un progetto che ha una redazione, noi tre, che ci occupiamo appunto di scrivere e poi io mi occupo di convogliare i messaggi tramite un microfono.
Per qualsiasi domanda o qualsiasi richiesta scriveteci a redazioneinsider@gmail.com, cercheremo di rispondervi il prima possibile e se magari ci fate qualche domanda interessante ne possiamo parlare anche durante il corso di qualche puntata.
Ad esempio qualche settimana fa avevo parlato di stampante come servizio e mi è stato appunto chiesto, ho risposto a questa persona di persona, scusate il gioco di parole però è così, però ci tenevo a farlo anche qui su INSiDER per tutti voi.
Quando parlo di stampante come servizio faccio riferimento alla possibilità di piuttosto che acquistare la singola cartuccia collegare la propria stampante ad internet e permettere quindi ad HP, che è il caso a cui mi riferivo, di raccogliere dati appunto sul numero di stampe.
Facendo ciò noi possiamo acquistare un pacchetto di stampe, quindi 100, 200, 300 mensilmente oppure anche se abbiamo un periodo in cui necessitiamo di fare più stampe anche surplus e quindi aggiungere stampe al totale.
Questo ci permette appunto di acquistare la singola stampa piuttosto che l'intera cartuccia e poi HP comunque è l'azienda che fornisce sia la stampante sia la cartuccia, periodicamente quando nota tramite appunto i dati raccolti, tramite la connessione di internet, che le cartucce stanno per esaurirsi invia una nuova cartuccia tramite corriere
e questo può essere un sistema molto conveniente per chi magari non fa tante stampe e ci perderebbe su piccoli numeri di stampe.
Il discorso è sempre quello che facevo nella puntata "Society as a Service", dipende tutto poi dall'utilizzo perché evidentemente chi deve stampare all'ingrosso comunque grandi quantità di fogli non ha convenienza perché sui grandi numeri ovviamente conviene comprare la cartuccia e non la singola stampa ovviamente.
Notizia fresca di questi giorni riguarda il mondo della domotica.
È nato infatti il progetto Connect Home Over IP realizzato dalla collaborazione tra Apple, Amazon, Google e il gruppo Zigbee Alliance con lo scopo di promuovere l'adozione di un nuovo standard aperto per la realizzazione di prodotti domotici interconnessi e per rendere più semplice per i produttori la certificazione di dispositivi compatibili con Siri, Alexa, Google Assistant e gli altri assistenti virtuali.
Con ciò entro la fine del 2020 verranno rilasciati i primi standard di connessione in maniera totalmente open source.
Tuttavia nei primi periodi questi standard saranno aperti per i singoli sviluppatori.
I primi segni di questo progetto inizieranno a farsi sentire a partire dal 2021, anno in cui si attende una buona crescita del settore con un relativo aumento della domanda di prodotti come prese intelligenti, luci smart, robot per la pulizia e speaker in grado di supportare piattaforme come HomeKit, Google Assistant e Alexa.
Il mondo della domotica è un mondo che secondo me si sta espandendo molto e pian piano sta entrando anche nelle nostre case.
Solo l'anno scorso, tra l'anno scorso e quest'anno, sono arrivati grandi player del settore appunto come Alexa che è stato introdotto come assistente virtuale in Italia, e questo ha dato sicuramente un grande sprint appunto a tutto ciò che riguarda la tecnologia all'interno della casa. È però vero che allo stato attuale delle
cose molti sono i protocolli pochi sono gli standard e quindi i prezzi in generale sono abbastanza elevati. Sul singolo prodotto in realtà si possono trovare dei dispositivi molto competitivi ma parlando di casa una singola presa smart può fare poco per effettivamente rendere la casa, la nostra casa più intelligente. Quindi si tratta in realtà di spese piccole sul
singolo prodotto ma che nel complesso se sommate costituiscono degli investimenti per per chi le fa e quindi deve valerne effettivamente la pena.
Speriamo che questo protocollo possa essere effettivamente una una marcia in più che ci permetta magari di collegare tutti insieme i dispositivi che già possediamo e magari anche di abbassare i costi per entrare o comunque per ampliare il proprio parco di dispositivi domotici.
Sta per uscire il Power Watch Series 2, ovvero lo smartwatch che non si scarica mai grazie al calore corporeo. Sembra fantascienza ma ormai non dobbiamo più stupirci di nulla.
Il dispositivo dell'azienda Matrix, azienda californiana, guadagna rispetto al modello precedente la funzione di monitoraggio del battito, un display LCD a colori e un modulo GPS. Ma la modalità che sta suscitando più interesse è appunto questo nuovo modo di ricarica in grado di sfruttare il calore corporeo e la luce solare. Data la particolare tecnologia
legata al calore corporeo, Power Watch Series 2 permette inoltre un perfetto monitoraggio delle calorie consumate. I prezzi dovrebbero aggirarsi attorno ai 550 euro per la versione standard ma saranno disponibili ovviamente ad un prezzo più elevato anche versione premium e lux. Il mondo degli indossabili è un mondo in
completa espansione, un po' meno forse degli scorsi anni ma comunque si sta sviluppando molto. Ora va tanto di moda, devo dire, perché è un dispositivo valido e che costa poco Mi Band 4. Conosco molte persone che ce l'hanno, io stesso ne possiedo una, che permette di monitorare il battito, i passi, le calorie bruciate, l'attività fisica fatta e il sonno
e oltre a questo alla modica cifra di 20-30 euro su Amazon consente anche di vedere tutte le notifiche in arrivo sul proprio smartphone. Quindi il mondo degli indossabili forse ha un senso però anche in questo caso come nel caso della domotica, il prezzo fa sicuramente la differenza.
Ed eccoci alla seconda parte dell'episodio in cui parleremo di internet con Luca Martinelli davanti a dei buoni Nutella Biscuits intanto benvenuto sicuramente come ospite durante una puntata ma ovviamente come ho già detto sei un autore quindi sai che cosa facciamo qui...
Grazie a tutti e ci tengo anche a ringraziare te Davide per avermi dato questa opportunità.
Innanzitutto che cosa studi ed è anche un po' il motivo per cui ti ho chiesto di fare questa chiacchierata con me.
Certo, io sono ormai al terzo anno dell'ingegneria dell'informazione a Padova.
E che cos'è Ingegneria dell'informazione?
Grazie per avermelo chiesto innanzitutto perché molti me lo chiedono in quanto non è un corso ben conosciuto.
Ingegneria dell'informazione sono principalmente tre anni in cui vengono fornite le basi di informatica, elettronica e telecomunicazioni per poi andare a approfondire uno di questi tre argomenti nella laurea magistrale.
E che prospettive lavorative ti permette di apprendere
questo corso triennale?
Con il corso che ho scelto io, non molte, in quanto sarò obbligato alla magistrale a scegliere una delle tre ingegnerie che ho elencato prima.
Io andrò a scegliere ingegneria informatica, con la quale appunto lavorerò nell'ambito principalmente del machine learning, quindi intelligenza artificiale, ma potrei avere anche dei posti di lavoro in ambito di server, reti internet o basi di dati o come vengono chiamati gergalmente database.
OK. Quindi ho sentito che hai parlato di internet come una delle tue possibilità future e è anche il motivo appunto per cui ti ho chiamato qui.
Quindi innanzitutto vuoi dirci che cos'è internet e come funziona?
Internet è una rete, come dice il nome, di reti e per l'appunto quando noi utilizziamo un qualsiasi dispositivo come ad esempio un computer connesso al Wi-Fi di casa, noi in realtà stiamo interagendo con una sottorete di Internet.
È proprio grazie a questa rete globale che però possiamo utilizzare il telefono, il computer, qualsiasi dispositivo per navigare, fare una ricerca su Google o guardarci un film o qualsiasi altra informazione che noi possiamo cercare.
Quindi tu ci stai dicendo che ci sono diverse tipologie di reti, ad esempio che cosa intendi? Perché è necessario avere più reti quando si potrebbe averne una unica per tutti?
Beh, avere una rete unica globale sarebbe irrealizzabile sia a livello gestionale ma anche organizzativo e inoltre ogni rete ha bisogno di standard, ha bisogno di certi criteri di funzionamento magari anche personalizzati per quello che si andrà a fare, ad esempio a livello aziendale se un'impresa ha al suo interno un proprio server che deve gestire le email interne ai dipendenti
però ha bisogno anche di avere uno sguardo sul mondo, è qui che entra in gioco internet e la possibilità di uscire dalla propria casa per collegarsi col mondo esterno.
Nel lato pratico però, per farlo capire a chi ci sta ascoltando, prova a raccontarci come avviene il processo di apertura, per dire, di una pagina internet, che per noi è una cosa così banale, ma in realtà dietro so esserci un sistema molto complicato e ci sono voluti anni per raggiungere un tale livello di complessità e velocità per fare una cosa così semplice appunto.
Certo, come hai detto te sembra una cosa molto semplice navigare in internet, ma in realtà quello che ci sta dietro è un'organizzazione molto complessa per sviluppare appunto un protocollo che permetta di utilizzare lo stesso linguaggio per tutti i dispositivi.
Faccio un esempio, noi quando parliamo normalmente utilizziamo l'italiano o l'inglese se siamo inglesi, ma cosa succede se andiamo a parlare con una persona che parla una lingua che non conosciamo? Beh, questo ci risulta impossibile.
Certo, tu quello che stai cercando di dire è che ovviamente noi dobbiamo essere in grado di comunicare con qualsiasi server o qualsiasi computer in qualsiasi punto del mondo.
Esattamente ed è per questo che è stato sviluppato un modello che permetta a tutti i dispositivi di comunicare con gli altri in un modo semplice veloce e che sia appunto adatto a tutti. Il modello di cui sto parlando viene definito ISO-OSI ed è formato da sette livelli che sono livello fisico, livello
di data link, di network, trasporto, sessione, presentazione ed applicazione che detti così possono non significare nulla però se vuoi alcuni li possiamo andare ad analizzare insieme.
Sì certo magari per rendere più chiaro per chi ci sta ascoltando come funziona.
Partirei con il livello fisico che è il primo che ho nominato e che è quello che proprio sta alla base di internet ovvero la connessione fisica per l'appunto dei dispositivi connessione fisica che ovviamente non deve essere per forza effettuata sotto forma di cavi come possiamo vedere ad esempio con la fibra
ottica o coi cavi in rame ma anche attraverso reti wireless come wifi o reti 5g, 4g o 3g.
Argomento di cui parleremo ampiamente la prossima settimana.
Il livello fisico si occupa di trasmettere i dati sotto forma di bit 0 e 1 attraverso appunto dei ripetitori o degli hub.
Se vuoi, ultimamente si sta molto parlando di fibra ottica e cavo in rame.
Vorrei fare un piccolissimo approfondimento sul perché questa scelta di trasferirsi su questa nuova tecnologia.
Sì, sì, sicuramente ha molto senso fare questa definizione perché molte persone si interfacciano tutti i giorni con questi sistemi, queste tecnologie, però nell'atto pratico conoscono poco.
La fibra ottica è un vantaggio non solo per l'utente finale, ma anche per le aziende che forniscono il collegamento in quanto i cavi in fibra sono molto meno costosi rispetto a quelli in rame.
Il segnale si propaga molto meglio, quindi servono meno ripetitori, che anche questi sono un costo.
Sono molto meno pesanti, più resistenti, non si corrodono e sono molto meno costosi.
Il problema per cui la fibra ottica sta avanzando lentamente, soprattutto in Italia, è in particolare per il costo di messa in posa dei cavi, ovvero rifare tutte le strade per permettere il collegamento delle case con le aziende.
Ma ad esempio i collegamenti sottomarini tra diverse nazioni sono da moltissimi anni fatti in fibra ottica, appunto per le questioni che ho appena citato.
Tornando invece al modello ISO-OSI, proseguiamo con la descrizione.
Certo al secondo punto abbiamo il datalink che non mi sento di approfondire più di tanto se non dicendo che c'è un sistema di correzione degli errori e suddivide i vari file perché in realtà possiamo considerare anche un testo come file in pacchetti appunto per favorire e velocizzare la connessione tra dispositivi. Proseguirei quindi con il terzo livello che è il network che si
preoccupa di scegliere il miglior percorso da effettuare per raggiungere un certo computer, che può essere un server ad esempio.
E che cos'è un server?
Banalmente è un computer che ci fornisce quello che noi chiediamo dall'altra parte del mondo, ad esempio quando noi facciamo una ricerca su Google, questa ricerca viene inviata ad un computer negli Stati Uniti e questa ci fornisce una risposta che possiamo comodamente vedere sul nostro dispositivo.
Sempre a livello network si occupa anche di fornire gli indirizzi IP di cui magari spesso sentiamo parlare.
Sì esatto, spiegaci che cos'è un indirizzo IP, che cosa serve e come funziona all'interno del...
del network di internet, quindi.
Sì, quando noi facciamo una ricerca ogni nostro dispositivo è caratterizzato da una serie di numeri che appunto viene chiamato indirizzo IP.
L'indirizzo IP versione 4, che è quello che si sta attualmente utilizzando, è formato da 4 serie di numeri che vanno da 1 a 255.
Grazie a questo indirizzo quindi ogni terminale, ogni dispositivo, è identificato univocamente e può essere raggiunto da qualsiasi altro dispositivo.
In realtà la struttura è un po' più complessa anche perché gli indirizzi IP sono limitati dalle combinazioni che si possono creare con questi quattro numeri e quindi c'è un sistema di riutilizzo degli indirizzi.
Il problema però è che ci sono veramente tanti dispositivi connessi oggigiorno ed è per questo che questo tipo di indirizzo non basta più e hanno introdotto l'indirizzo IP versione 6 che non dovrebbe dare nessun problema per i prossimi anni sicuramente ma anche i prossimi decenni.
Sì perché le possibilità, le combinazioni diverse di numeri e di cifre anche in questo caso sono molte di più e quindi anche in questa fase di maggiore connessione di dispositivi e non solo di singole persone, ormai un singolo dispositivo non corrisponde effettivamente a una persona ma in capo ad una persona ci sono molteplici dispositivi,
ha molto più senso creare un sistema di questo tipo in cui miliardi e miliardi di device possono connettersi simultaneamente ad internet.
Sì, pensiamo ad esempio anche a tutti i dispositivi di Internet of Things o Internet della casa, IoT, che appunto sono ultimamente veramente tanti e vanno ad aggiungersi sempre di più a questa lista di dispositivi connessi ad Internet.
Si, tu non c'eri ma nella prima parte del dell'episodio abbiamo proprio parlato di di domotica e di come questa stia un po entrando letteralmente nelle nostre case.
Proseguiamo dunque con il quarto punto della lista che ho citato all'inizio dell'intervista che è il trasporto anche qui non mi sentirei di dilungarmi molto e dico solo che questo livello si occupa della ritrasmissione in caso di errori o di segnalazione di errori e permette di connettere i dispositivi finali ad
esempio il nostro computer di casa con il server di google ad esempio o di facebook.
Infine, ci sono gli ultimi tre punti che sono Sessione, Presentazione e Applicazione, che però ultimamente vengono raggruppati in un unico punto che è l'Applicazione.
Questo livello si occupa appunto, come dice il nome, di interfacciarsi direttamente con l'utente finale.
Possiamo ad esempio pensare al browser web con il quale possiamo effettuare delle ricerche.
L'utente non si accorge di quello che ci sta sotto perché appunto fa tutto il browser e successivamente anche il computer, il router di casa nostra e tutto quello che ci sta intorno e che ho descritto fino ad adesso.
Quindi quello che posso cogliere da tutto questo tuo ragionamento è che internet non è un sistema centralizzato ma è strutturato su più livelli più nodi e questo permette secondo me di garantire ovviamente una maggiore affidabilità e proprio legato a questo tema dell'affidabilità volevo chiederti che cosa ne pensi di internet nel senso più ampio del termine
quindi dagli studi che hai fatto che idea ti sei fatto appunto di internet e se effettivamente ha portato finora vantaggi o principalmente svantaggi per la società contemporanea?
Beh, va detto che internet era nato inizialmente nella guerra fredda per garantire la supremazia degli Stati Uniti contro la Russia.
Poi hanno visto che questo sistema era un sistema che funzionava effettivamente molto bene e sono riusciti a distenderlo a tutto il mondo.
Questo ha cambiato, potrei dire stravolto, la nostra società in quanto possiamo effettuare ricerche, possiamo avere tutto il mondo e anche tutta la conoscenza a portata di mano.
Va detto anche che internet funziona bene se è usato bene, ovvero dobbiamo avere la consapevolezza di quello che stiamo utilizzando proprio perché è un progetto, è un sistema che è alla portata di tutti, ovvero ognuno può scrivere su internet, ognuno può pubblicare qualcosa online, allora lì dobbiamo essere noi a scegliere cosa leggere e capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Va inoltre detto che quello che vediamo è solo una piccola parte di internet, in quanto ci sono anche dei collegamenti che possono essere indiretti ma a cui è possibile accedere dove si vende l'illegalità, quindi dalle droghe a oggetti che possono causare anche seri danni.
Fino a poter commissionare un omicidio mi viene da dire come esempio anche.
Sì, anche quello è possibile farlo. I pagamenti ovviamente sono tutti in Bitcoin, ovvero moneta virtuale, che anche quelli come internet non sono totalmente sbagliati come idea, ma sono sempre legati all'utilizzo che se ne fa.
Ma è un qualcosa che mi sento di espandere anche a tutti gli oggetti che abbiamo attorno.
Si, il tuo discorso alla fine è abbastanza generale nel senso che evidentemente le potenzialità ci sono in ogni cosa, poi dipende da come questa cosa viene utilizzata, è chiaro che però secondo me, dimmi se sei contrario, comunque internet per ora ha portato soprattutto grandi vantaggi perché la possibilità di comunicare con
una persona dall'altra parte del mondo ha appunto come hai detto bene tu stravolto la società in cui viviamo rendendo una società più globale, internet stesso ha permesso di superare delle barriere fisiche che fino a pochi decenni fa sembravano invalicabili e forse ci permetterà anche come genere umano di
raggiungere risultati con maggiori prospettive per il futuro grazie al fatto che la nostra conoscenza è sempre più connessa, quindi possiamo interfacciarci con persone con i nostri stessi interessi provenienti da qualsiasi altra parte del mondo.
Sono perfettamente d'accordo con questo tuo ragionamento e vorrei agganciarmi per dire anche che internet, come hai detto te, permette una connessione veloce ma anche lo scambio nella comunità scientifica di informazioni alla massima velocità, quindi istantanea e forse oggi come oggi la scienza sta prendendo il posto della religione come unificatrice dei popoli e
delle nazioni, basti pensare ad esempio a tutti i vari progetti scientifici che hanno come scopo il benessere non solo nostro ma del pianeta a cui appunto appartengono non una sola nazione ma più stati che collaborano per raggiungere il benessere comune. E internet in queste situazioni è il fulcro ed è il centro che permette appunto la realizzazione di questi progetti.
Ok io ti ringrazio di aver partecipato con la tua voce a questa puntata di INSiDER, ci sentiamo comunque settimana prossima per parlare di 5g, altro argomento caldissimo, forse anche più di internet in generale, però alla fine il 5g è solo una piccola parte, la punta dell'iceberg, mentre internet di fatto è
la base su cui il 5g nasce ovviamente.
Grazie a tutti gli ascoltatori di INSiDER, ci sentiamo la settimana prossima.
Io vi saluto ancora una volta, vi ricordo il nostro indirizzo di posta elettronica redazioneinsider@gmail.com se volete inviarci qualche feedback ulteriore per questa puntata, quindi non c'è null'altro da dire noi ci sentiamo settimana prossima, ciao a tutti.