
In questa terza puntata estiva Matteo Gallo, autore del podcast, parlerà di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale che metterà in guardia le persone da gravi emergenze o calamità naturali inviando un avviso direttamente sul proprio smartphone.
La programmazione regolare riprenderà a Settembre.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Nella terza puntata dell'edizione estiva Matteo Gallo, autore del podcast, parlerà di IT-Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale che metterà in guardia le persone da gravi emergenze o calamità naturali inviando un avviso direttamente sul proprio smartphone.
Come ormai risaputo, nell'estate del 2023 sono stati registrati i giorni con temperature più elevate da quando l'uomo ha iniziato ad effettuare le prime rilevazioni.
Il problema però è che con ondate di calore simili si formano allo stesso modo temporali che possono dare luogo oltre che a pericolose scariche di fulmini, anche ad intense precipitazioni grandinate e, nei casi più rari, anche a trombe d'aria.
Quando si verificano eventi simili, la maggior parte di noi non è quasi mai preparata a quello che sta per accadere, poiché non sempre ci ricordiamo o abbiamo la possibilità di consultare le previsioni meteo dell'ultimo minuto, che talvolta nemmeno risultano sufficienti.
Per ovviare queste problematiche e rendere la popolazione più consapevole di quello che potrebbe accadere nelle ore a venire, il dipartimento della protezione civile ha ideato e realizzato IT-Alert, un sistema nazionale di allarme pubblico che, da quando diventerà operativo, potrà diramare ai telefoni cellulari di una determinata area geografica uno o più messaggi utili per mettere in guardia le persone in caso di gravi emergenze o calamità imminenti.
Attualmente il sistema IT-Alert è ancora in fase di sperimentazione e infatti, proprio durante i primi giorni di questa estate, sono stati effettuati i primi test in modo da verificare il grado di ricezione dei telefoni di una determinata regione.
Al momento sono stati condotti 5 test in 5 regioni diverse, ovvero Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna e si prevede l'attivazione del servizio a livello nazionale nell'arco del 2024.
Sistemi di allarme di questo tipo in realtà sono già stati diffusi in molti altri paesi del mondo, come ad esempio negli Stati Uniti e infatti, benché in Italia non vi sia ancora un sistema di allarme pubblico, i telefoni che noi compriamo sono comunque provvisti di un sistema integrato che permette di sfruttare il modulo telefonico per ricevere istantaneamente messaggi di allerta esattamente come un SMS.
Questa funzione si chiama Cell Broadcast ed è attivabile nelle impostazioni degli smartphone sia iOS, in questo caso in fondo alla sezione notifiche, sia Android, nella sezione Avvisi di emergenza wireless e nelle impostazioni avanzate.
Una volta che l'impostazione è attiva il nostro smartphone sarà abilitato a ricevere messaggi da parte degli enti pubblici che si occupano della gestione dell'emergenza.
La protezione civile, in questo caso, nel momento in cui dovesse presentarsi una situazione di elevato pericolo per la popolazione di una determinata area geografica, potrà immediatamente diramare un messaggio sfruttando le celle telefoniche presenti nella regione interessata.
Di conseguenza, tutti coloro che avranno il telefono connesso ad una cella telefonica potranno ricevere uno speciale messaggio che non scomparirà dalla schermata fino a quando non sarà visualizzato.
Il vantaggio legato a questo tipo di segnalazione si basa essenzialmente su due aspetti.
Il primo è naturalmente la tempestività dell'avviso, dato che di fatto il messaggio impiega lo stesso tempo per aggiungere lo smartphone destinatario esattamente come un sms.
Il secondo invece è che non si appoggia alle reti dati, motivo per cui i messaggi inviati da IT-Alert non sono interessati ad eventuali congestioni del traffico dati.
Il servizio promosso dalla protezione civile usa infatti la rete telefonica tradizionale e non quella con la quale ci connettiamo ad internet.
Dunque per ricevere un messaggio di allerta non sarà necessario essere connessi ad una rete wifi o al 4G o 5G.
L'unica condizione necessaria è che lo smartphone abbia almeno una delle classiche "tacchette" che indicano se il nostro telefono è in grado di ricevere o effettuare chiamate telefoniche.
Nonostante i numerosi vantaggi legati all'utilizzo di questo sistema, è stato deciso che IT-Alert potrà mandare avvisi solamente in determinate condizioni, ovvero legate a maremoti generati da un sisma, al collasso di una grande diga con relativo rischio di inondazione, attività vulcanica, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica ed infine precipitazioni intense.
In passato strumenti di questo tipo avrebbero sicuramente aiutato a mettere in guardia la popolazione da calamità naturali, come l'alluvione avvenuta quest'anno in Emilia Romagna.
Ma una volta che IT-Alert diventerà completamente operativo è molto probabile che riusciremo a proteggerci più efficacemente dai pericolosi eventi naturali che potranno sopraggiungere nei prossimi anni.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
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