
Le più rilevanti notizie tech della settimana, partendo da 100 nuovi Amazon Locker nelle stazioni di Ferrovienord, passando poi ad alcuni test condotti sulle radiazioni elettromagnetiche prodotte dagli smartphone e i costi di tariffa roaming in Europa, concludendo con la possibile introduzione di pubblicità su Netflix; nella seconda parte della puntata invece una chiacchierata con Luca Martinelli sulla quinta generazione della rete mobile, il 5G, perno della cosiddetta smart society.





Brani
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Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Inizio sicuramente con l'augurarvi buone feste, noi per ora non ci sentiamo di prendere vacanza ma anzi mai come questa settimana abbiamo lavorato tanto per migliorare il podcast. Infatti è ufficialmente online il nostro sito www.dentrolatecnologia.it senza spazi dove potete ascoltare tutte le puntate ma in generale è il luogo di riferimento se volete contattarci oppure
approfondire i temi portati in puntata. Sicuramente poi avrete notato che sulle varie piattaforme come Spotify e Google podcast abbiamo cambiato pagina ma questo è sempre dovuto alle migliorie che stiamo portando dietro le quinte e quindi vi chiedo di scrivervi nuovamente alla trasmissione.
Ne approfitto per ricordarvi che se volete rimanere sempre in contatto con noi potete seguirci sul nostro canale telegram, su twitter e con la newsletter alla quale potete far parte sempre tramite il nostro sito web. Per domande, proposte o chiarimenti scriveteci a redazione@dentrolatecnologia.it. La mia personale speranza è che magari in futuro sarà possibile
inviare anche dei messaggi vocali piuttosto che del semplice testo e qui strizzo l'occhio a Luca Martinelli che si sta occupando egregiamente della programmazione. Venendo invece alla puntata di oggi dopo aver dato uno sguardo, anzi un ascolto, alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana faremo una seconda chiacchierata con Luca Martinelli per parlare di internet ma in modo più
specifico facendo un focus su una tecnologia di trasmissione molto attuale ovvero la quinta generazione della rete mobile, comunemente conosciuta come 5G.
Veniamo ora alle notizie principali di questa settimana. Entro il 2020 ci saranno 100 Amazon Locker, ovvero dei punti di ritiro sales service per i pacchi, installati nelle stazioni servite da Ferrovie Nord. Amazon ha voluto pensare ai pendolari che non possono farsi recapitare i pacchi sul posto di lavoro o che non hanno nessuno a casa che li ritiri per loro. Gli
Amazon Locker permettono infatti di ricevere gli ordini effettuati su Amazon presso il punto di ritiro stabilito in fase di acquisto. La maggior parte dei locker già installati in Italia è accessibile 24 ore su 24 o 7 giorni su 7. Non appena l'ordine sarà arrivato ai locker, il cliente riceverà una mail di notifica con un codice unico, l'indirizzo
e gli orari di apertura dell'Amazon Locker selezionato. Da quel momento avrà a disposizione 3 giorni per il ritiro del pacco e per aprire la cassetta del locker contenente il suo ordine e digiterà il codice ricevuto via mail. Con questo annuncio di Ferrovie Nord, che è solo l'ultimo degli esempi, Amazon punta sempre più ad avere una presenza fisica sul
territorio e ciò le permette di competere con i negozi fisici ormai ad armi pari. Forse ci sono delle categorie di prodotti che, sia per assortimento che per prezzo che per comodità, non ha più senso acquistare in un negozio fisico. E qui si potrebbe aprire una riflessione sul ruolo sempre meno rilevante che i piccoli negozi fisici stanno assumendo. Il problema
è che non riescono a fornire gli stessi servizi di multinazionali o comunque grandi catene di negozi.
Come riportato da Bloomberg, dopo la bufera di fine agosto scatenata dai test del Chicago Tribune, secondo cui diversi modelli di smartphone violerebbero le normative sui limiti del tasso di assorbimento specifico, arrivano i test realizzati dalla Commissione federale per le comunicazioni americana, che smentiscono le ipotesi di violazione.
A fine agosto usciva la notizia che, secondo i test di laboratorio effettuati dal Chicago Tribune, alcuni smartphone fossero messi in commercio con dei livelli di radiazione elettromagnetica fuori dai limiti imposti dalla Commissione federale per le comunicazioni.
Dopo quattro mesi, il responso è stato che i modelli citati rispettano i vincoli di legge di 1,6 Watt su kg, imposti dalla legge americana.
Si potrebbe obiettare sul fatto che i test condotti non rappresentano in tutto e per tutto lo scenario di utilizzo reale di un telefono.
I test infatti vengono eseguiti replicando una situazione in cui il terminale si trova ad una distanza dal corpo che varia tra i 5 e i 15 mm, non proprio aderendo allo scenario in cui molti utenti appoggiano lo smartphone all'orecchio per effettuare una chiamata e di conseguenza il telefono è a stretto contatto con l'orecchio.
La normativa europea sul roaming a tariffa nazionale continua il suo cammino, i costi per gli operatori diminuiranno progressivamente fino a stabilizzarsi a 2,50€ al gigabyte nel 2022, questo significa banalmente più dati quando siamo all'estero.
Il primo giorno dell'anno 2020 porterà una gradita novità nell'ambito della normativa europea sul roaming a tariffa nazionale, scenderà infatti il costo al gigabyte per gli operatori telefonici passando da 4,50€ a 3,50€ e aumenterà di conseguenza il traffico a disposizione degli utenti quando sono all'estero.
Per capire l'importanza della diminuzione del costo al gigabyte e come si lega all'aumento di traffico in roaming, bisogna guardare alla formula che stabilisce la quantità minima di gigabyte che si hanno a disposizione all'estero.
La formula recita costo dell'offerta, IVA esclusa, fratto costo al gigabyte moltiplicato per 2.
Parlando in termini numerici, supponiamo che il nostro piano costi 8€ al mese, IVA esclusa, applicando la formula citata in precedenza avremo 8 fratto 3,50 per 2 e quindi almeno 4,5 gigabyte in roaming quando siamo all'estero.
La situazione migliorerà ancora nel 2021 quando il costo al gigabyte per il roaming europeo scenderà a 3€ per poi stabilizzarsi nel 2022, come abbiamo detto, arrivando a 2,50€.
Uno studio della Commissione europea ha dimostrato quanto l'abolizione dei costi abbia fatto bene ai cittadini europei.
Negli ultimi anni, infatti, l'uso del traffico dati da parte dei viaggiatori europei è decumplicato rispetto agli anni precedenti all'entrata in vigore della normativa.
In alcuni periodi dell'anno si è registrato un aumento di addirittura 12 volte.
I cittadini europei stanno beneficiando enormemente dell'opportunità di usare i loro dispositivi mobili liberamente quando viaggiano.
Contrariamente ai timori di un aumento dei prezzi interni dopo l'abolizione dei costi di roaming, i prezzi dei servizi mobili sono complessivamente scesi in tutta Europa.
Netflix potrebbe introdurre delle pubblicità all'interno della piattaforma.
Gli abbonamenti standard e premium sono aumentati di 1-2 euro mentre in India e in Malesia è stato introdotto un abbonamento low cost per dispositivi mobili che ha sicuramente portato nuovi clienti. Ma tutto questo non basta.
Netflix spende 15 miliardi l'anno per produrre nuove serie, pubblicizzarsi e comprare prodotti. Cifre che al netto dei guadagni attuali non possono permettersi. Per questo c'è chi propone di inserire delle pubblicità con un modello simile a Spotify. Le stime prevedono una perdita di 4 milioni di utenti durante il 2020 che andrebbero invece ad arricchire le altre
piattaforme di streaming che stanno diventando sempre più competitive.
Da ultima sicuramente Disney Plus che possiede un catalogo che dire vasto sarebbe un eufemismo.
Ed eccoci alla seconda parte della puntata. Siamo di nuovo qui con Luca Martinelli per parlare di 5G.
Salve a tutti.
Innanzitutto la prima domanda che ti faccio è qual è il rapporto tra 5G e la struttura generale di internet.
Sì, riguardo a quanto detto anche la settimana scorsa parlando di internet, il 5G si colloca all'interno del modello di cui avevamo parlato nel primo sottolivello, ovvero quello di trasporto.
Infatti il 5G è la quinta generazione di modalità di trasporto dei dati all'interno della rete mobile.
Spiegaci come funziona dal punto di vista tecnico questa nuova tecnologia.
Tutti i tipi di tecnologia che si basano sulle onde, che possono andare quindi dalla trasmissione radio alla televisione e in cui si colloca anche appunto la rete internet, funzionano più o meno allo stesso modo, ovvero abbiamo un'onda elettromagnetica che viene poi modulata in modo da trasmettere dei segnali digitali, ovvero 0 e 1, che vengono poi convertiti dal dispositivo finale per ottenere l'informazione desiderata.
La velocità di trasmissione poi dipende dalla frequenza che viene utilizzata per trasmettere il segnale.
E questa cosa che sembra apparentemente così astratta, in realtà è un argomento molto concreto, tanto che due settimane fa abbiamo parlato di digitale terrestre nella puntata Italia Digitale e di come le frequenze e la codifica del digitale terrestre stiano cambiando per lasciare maggiore spazio alla rete mobile, che sembra sempre più importante a livello di utilizzo
e quindi ha senso dedicare lo spazio limitato che abbiamo maggiormente a questo tipo di servizio piuttosto che al digitale terrestre.
Sì, infatti aumentando la frequenza in realtà aumenta anche lo spazio che bisogna occupare per permettere la trasmissione.
Nel caso del 5G andremo a collocarci alla banda di 700 MHz che attualmente appunto è occupata dal segnale televisivo.
Quindi passando invece a qualcosa di più tangibile, raccontaci un po' quali sarebbero i pregi del 5G perché già oggi utilizziamo per la telefonia mobile una tecnologia che è la quarta generazione di rete mobile, il 4G comunemente conosciuto, che funziona già molto bene, le velocità di connessione sono ottime, il territorio è coperto quasi per la totalità o comunque le zone più abitate
e quindi perché avrebbe senso fare un ulteriore passo avanti che non sembra nemmeno necessario da un certo punto di vista.
Beh, il 5G sicuramente porta una maggiore velocità, anche se secondo me attualmente non è così necessaria.
Infatti passiamo dalla quarta generazione che può arrivare ad un massimo di 200 MB al secondo a una velocità che può raggiungere addirittura il gigabit per secondo.
Nel lato pratico potremmo scaricare un film in qualche secondo, in 2-3 secondi.
Sì ok però capisci che scaricare un film in 2-3 secondi piuttosto che in 20 alla fine la differenza non è concretamente tangibile ecco.
Infatti questo è solo la punta dell'iceberg di quello che il 5G andrà a modificare.
Infatti oltre ad una maggiore velocità, che come è fatto notare non è che sia così necessaria, avremo anche una maggiore stabilità del segnale, una maggiore affidabilità e anche una maggiore precisione del segnale GPS.
Mi viene da pensare alle auto a guida autonoma che appunto richiedono questa grande precisione anche centimetrica, quindi al centimetro per fornire appunto una stabilità e una precisione assoluta per poi fornire una sicurezza al guidatore e ai passeggeri.
Mentre invece a livello di infrastruttura cambia qualcosa rispetto al 4G, cioè le antenne rimarranno le stesse, ci sarà necessità di cambiare le antenne, metterne di più, metterne di meno, da questo punto di vista come funzionerà.
Sì, si parla spesso di copertura del 5G, copertura del 4G e ci si può chiedere perché non utilizzare le stesse antenne.
Ebbene, aumentando la frequenza le antenne vanno sicuramente modificate ma anche la copertura va aumentata, ovvero queste antenne vanno posizionate in luoghi strategici, ovvero nei semafori, sui lampioni e devono essere molte, molte di più.
Infatti aumentando la frequenza il segnale è anche più debole nel senso che se incontra un ostacolo questo può essere assorbito prima.
Faccio un esempio pratico, se noi abbiamo una pallina da ping-pong con un muro, se noi la lanciamo con una velocità più bassa questa fa dei rimbalzi più alti e riesce a sorpassare il muro.
Se invece questa pallina fa tanti rimbalzi brevi, quando arriva al muro si ferma.
Questo tuo riferimento ai semafori mi ha fatto venire in mente il concetto di smart city e società smart in generale quindi la possibilità di avere numerosi servizi offerti grazie ad internet e nello specifico grazie al 5g, però penso anche a tutti gli altri contesti in cui il 5g possa essere effettivamente utile
pensa ad esempio a tutte quelle zone rurali o comunque zone isolate in cui gli operatori e le aziende non hanno interesse a portare delle connessioni internet veloce, o addirittura proprio portare internet in generale, perché le aziende non avrebbero un ritorno economico del proprio investimento e quindi in questo caso appunto il 5g permetterebbe di collegare e collegare a
grandi velocità e con forte stabilità queste persone queste case che si trovano appunto lontano dai grandi centri popolati.
Certamente, e anche grazie al fatto che ci sono più antenne, i dispositivi che possono connetterci saranno molto maggiori e mi viene da pensare a tutti quei dispositivi per l'internet delle cose, l'IoT, come scarpe smart, braccialetti, magliette in futuro che quindi porteranno appunto, come hai detto te, alla città dei servizi o alla società dei servizi.
Fra l'altro questo tuo ragionamento mi ha fatto tornare in mente una cosa, ovvero so che il segnale 4G è un segnale che si propaga in modo circolare rispetto all'antenna, mentre invece il segnale 5G riesce a raggiungere maggiori velocità anche grazie al fatto che il segnale è, tra virgolette, "più intelligente" perché è più mirato nella direzione del dispositivo che chiede dati.
Hai perfettamente ragione, infatti grazie alle nuove tecnologie per le antenne che in realtà possiamo trovare anche nei modem più recenti, la struttura dell'antenna viene di volta in volta modificata o comunque si angola, cambia direzione in modo da raggiungere più velocemente possibile e più precisamente possibile il dispositivo che richiede appunto la connessione.
Affrontando invece degli aspetti abbastanza controversi, di recente si è parlato molto del 5G in riferimento all'ambito sanitario, comunque riferito alla salute di chi lo utilizza.
Tu a riguardo che opinione ti sei fatto, essendo anche abbastanza dentro al settore?
Sì, da quando in realtà hanno inventato i telefoni si sente spesso parlare di malattie o tumori che possono causare l'utilizzo di questi.
La verità è che non ci sono ancora degli studi a lungo termine che possano confermare o smentire queste teorie.
Si cerca quindi di limitare la potenza delle antenne per causare meno danni alla salute che in realtà a livello teorico non dovrebbero esserci.
Fra l'altro so che in Italia i limiti di potenza di trasmissione sono molto più bassi, sia rispetto al resto d'Europa, ma soprattutto rispetto agli Stati Uniti, quindi in realtà non corriamo nessun rischio, visto che appunto i nostri limiti sono molto più bassi di quello che si reputa faccia male per il nostro organismo.
Sì, quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità, appunto, aveva definito questi limiti per dare una risposta definitiva a questo problema, l'Italia, per una maggiore sicurezza anche, aveva scelto di abbassarli ulteriormente in modo da non incorrere a dei danni a lungo termine che, secondo me, non dovrebbero nemmeno esserci, ma lo scopriremo solo più avanti.
Quindi, dopo aver detto tutto ciò, la domanda sorge spontanea, ne vale la pena, cioè ha senso effettivamente passare questa nuova tecnologia? O è solo un'ennesima mossa di marketing da parte degli operatori e delle grandi compagnie per produrre dei nuovi dispositivi? Fra l'altro, poi ti lascio appunto concludere, molte compagnie italiane hanno fatto una mossa secondo me molto sleale,
cioè per sponsorizzare e avvantaggiare il 5G hanno ridotto le velocità massime del 4G e questa è quasi una contraddizione, perché limitare una tecnologia per favorirne un'altra evidentemente mostra quanto pochi apparentemente siano i vantaggi del 5G rispetto al 4G per l'utente finale, o comunque il piccolo cliente che consuma dati attraverso il suo telefono.
Sì, come ho detto all'inizio, dal punto di vista pratico, dal punto di vista dell'utente che utilizza il suo telefono per navigare in internet, questa tecnologia non ha molto senso perché le velocità sono già molto elevate, quindi alzandola ulteriormente la velocità non si noterebbe affatto.
Abbiamo visto però come l'utilizzo di questa tecnologia possa portare ad una espansione di altre tecnologie, come dispositivi smart o domotica che potranno stravolgere la nostra società.
Va bene, grazie di essere stato con noi anche questa volta e averci dato maggiori delucidazioni a riguardo del 5G, ci sentiamo più avanti.
Spero di essere stato utile con certe delucidazioni, se avete altri dubbi potete scrivermi all'email lucamartinelli@dentrolatecnologia.it e arrivederci a tutti.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia. Ormai l'ultima puntata della prima stagione, con l'anno nuovo inizierà la seconda stagione. Io ringrazio come sempre la redazione che ogni settimana ci permette di uscire con un nuovo episodio. Per qualsiasi tipo di domanda o suggerimento scriveteci a redazione@dentroalatecnologia.it
oppure visitate il nostro sito web www.dentroalatecnologia.it. Noi ci sentiamo nel 2020, ovvero la settimana prossima. Ciao a tutti.