
Sta per avvenire una rivoluzione informatica, grazie alla realizzazione di computer quantistici. L’informatica di oggi funziona grazie ai bit, l’unità fondamentale dell’informazione. I computer quantistici utilizzano invece come unità fondamentali di informazione il qubit, ovvero quantum bit, da cui il nome del computer. I dati non sono dunque memorizzati dai transistor, ma hanno a che fare con lo stato di particelle subatomiche, ad esempio gli elettroni. La tecnologia però è ancora agli inizi, infatti i computer quantistici che aziende come Google, in collaborazione con la NASA, o IBM, hanno realizzato, lavorano con poche decine di qubit.
Nella prima parte della puntata parleremo di iPhone SE 2020, dei Taxi senza conducente di Tesla e dei nuovi smartphone OnePlus.



Brani
• Ecstasy by Rabbit Theft
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Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Puntata ricchissima di argomenti e quindi subito al volo vi dico che Apple ha presentato un nuovo smartphone iPhone SE che nello stesso design di iPhone 8 racchiude il medesimo processore di iPhone 11.
Si tratta ovviamente di un dispositivo che strizza l'occhio ai mercati emergenti visto che il prezzo per il modello da 64 GB è di 499 euro.
Prima di cominciare vi ricordo che potete ascoltarci in un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Ormai ci stiamo abituando alle ambiziose consuete comunicazioni di Elon Musk, amministratore delegato di Tesla e SpaceX, sul proprio profilo Twitter e questa volta appare infatti che le novità riguardino il mondo delle autovetture, in particolar modo quello dei taxi.
L'annuncio è avvenuto questo 12 aprile quando un appassionato di tecnologia ha chiesto personalmente al CEO di Tesla quando verranno rilasciati i primi taxi con guida autonoma o robotaxi.
E se ciò verrà entro l'anno 2023? Musk rispondendo a meravigliato tutti dichiarando che secondo il programma attuale il rilascio dei robotaxi potrebbe potenzialmente avvenire entro la fine del 2020.
Naturalmente la fase di progettazione e sperimentazione è molto avanti con le tempistiche, grazie soprattutto ai numerosi veicoli elettrici già commercializzati e che attualmente sono in grado di circolare, con il sistema full self driving computer, ossia l'insieme di componenti hardware che con il rilascio di costanti aggiornamenti software permettono la guida autonoma, si fa per dire delle vetture.
Tuttavia, nonostante la fase progettuale pressoché terminata, il problema che vinco la Tesla ad esistere al rilascio dei robotaxi consiste principalmente in questioni burocratiche, come ad esempio le vigenti norme stradali o semplicemente altri problemi legati a furti, atti vandalici o privacy.
Sono stati presentati due nuovi smartphone OnePlus, OnePlus 8 e OnePlus 8 Pro.
Come da filosofia dell'azienda, i due top di gamma promettono di essere i migliori smartphone sul mercato in termini di velocità, fluidità e prestazioni.
Partendo dalla versione Pro troviamo un display QHD Plus da 7,78 pollici e con una frequenza di aggiornamento a 120 Hz, 8 o 12 GB di RAM, 128 o 256 GB di memoria interna.
Il cuore è uno Snapdragon 865 con supporto al 5G e WiFi 6.
Passando al comparto fotografico troviamo ben 4 fotocamere di cui una principale da 58 megapixel, una grandangolare, una dedicata allo zoom digitale 30x per finire un color filter camera per dare un effetto particolare agli scatti.
La batteria è da 4510 mAh e potrebbe garantire un utilizzo moderato fino a sera.
Infine questo telefono è il primo OnePlus certificato IP68 e quindi resistente ad acqua e polvere.
Il fratello minore è molto simile, stesse caratteristiche tecniche ma con un display più piccolo da 6,65 pollici.
Full HD Plus e frequenza di aggiornamento a 90 Hz.
Anche il comparto fotografico è leggermente inferiore con tre fotocamere di cui la principale da 48 megapixel, una macro e un obiettivo ultra grandangolare.
Rispetto alla versione Pro mancano anche la ricarica wireless e la certificazione IP68.
La batteria è da 4300 mAh affiancata al display più piccolo però permettono un uso più intenso e un'autonomia maggiore.
Il prezzo dei due smartphone è in linea con i top di gamma delle altre aziende con un range che va dai 719 per la versione base fino ai 1019 per quella Pro.
OnePlus insomma con il rafforzamento del brand si sta pian piano allontanando dalla filosofia dei prezzi che caratterizzava l'azienda del primo modello.
Scelta da un certo punto di vista anche obbligata ma che potrebbe non essere ben vista da tutti gli utenti della grande community che OnePlus in questi anni è riuscita a creare.
Oggi siamo qui in compagnia di Luca Martinelli autore del podcast e sviluppatore del sito per parlare di come stia per avvenire una rivoluzione informatica grazie alla realizzazione di computer quantistici.
Prima di cominciare Luca cosa ne dici di presentarti e dirci che cosa studi perché so che il tema che andremo a trattare è o sarà legato al tuo percorso universitario.
Ciao a tutti per chi ancora non mi conoscesse io sono Luca quest'anno mi laureerò in ingegneria dell'informazione a Padova brevemente il mio percorso di studi mi permette di affrontare e acquisire basi di informatica, elettronica e telecomunicazioni proseguirò poi il percorso di studi approfondendo il ramo informatico con appunto una laurea magistrale in ingegneria informatica con tale titolo di studio in base anche ai corsi che deciderò a seguire potrò occuparmi di molti settori dell'informatica come realizzazione, gestione di database, reti di computer, analisi di dati o intelligenza artificiale, ma potrò entrare in contatto anche con elettronici e bioingegneri per la realizzazione di progetti più ampi legati a tali settori e come hai detto te è qui che potrà prendere piede la rivoluzione dei computer quantistici.
Immagino che prima di capire meglio come funzioni un computer quantistico bisognerà spiegare brevemente in che modo i dispositivi oggi lavorano e grazie a quale tecnologia.
Certamente e l'informatica di oggi funziona grazie ai bit che è l'unità fondamentale dell'informazione.
Immaginiamo una lampadina o un interruttore, possono essere in due stati ben definiti, accesi o spenti.
Il bit funziona allo stesso modo, può essere 1 o può essere 0 e una sequenza di bit più o meno lunga trasmette l'informazione.
La memorizzazione, la lettura, la scrittura e l'elaborazione dei bit inizialmente era affidata a enormi macchinari con migliaia di cavi e relay che sono sostanzialmente degli interruttori.
Ma è con l'avvento della microelettronica ovvero l'invenzione di transistor che in certe configurazioni possiamo anche essi immaginare come dei minuscoli interruttori e della miniaturizzazione dei componenti, grazie al silicio, che oggi possiamo avere dispositivi con potenze di calcolo nettamente superiori e che non stanno più in una stanza ma in una tasca o addirittura al nostro polso.
Ho voluto introdurre questo cenno di storia perché se in questa prima rivoluzione ciò che effettivamente è cambiato sono le tecnologie usate ma non il principio di funzionamento, con il computer quantistico siamo davanti a qualcosa di completamente diverso che non ha nulla a che fare con ciò che siamo abituati e anche per questo l'argomento è ancora abbastanza complicato e oggetto di studio.
Quindi tutto il mondo legato all'informazione ovvero trasmissione, conservazione ed elaborazione di dati è basato su questi bit che possono assumere due valori, da quello che ho capito invece i computer quantistici lavorano in un altro modo e non sono semplicemente più veloci giusto?
Esattamente e i computer quantistici utilizzano come unità fondamentali di informazione non il bit ma il qubit ovvero quantum bit da cui anche è il nome del computer.
I dati non sono dunque memorizzati dai transistor ma hanno a che fare con lo stato di particelle subatomiche ad esempio gli elettroni, provo a spiegarmi meglio, la meccanica quantistica che ha un campo della fisica molto complesso e non ancora ben compreso permette a queste particelle di essere per così dire accese e spente contemporaneamente, i qubit quindi possono essere sia zero che uno nello stesso momento fino a quando non andiamo a osservarne il valore, questa proprietà è possibile grazie al principio di sovrapposizione quantistica.
Un po come il gatto di Schrödinger che è sia vivo che morto.
Beh è esattamente così, l'esperimento del gatto è basato proprio su questa caratteristica, finché non apriamo la scatola per osservare cos'è accaduto dobbiamo ipotizzare che i due risultati siano verificati contemporaneamente, è difficile da credere ma è così, non a caso gli esperti in materia ad oggi si possono contare sulle dita d'una mano.
Molto interessante, in effetti è abbastanza strano da immaginare e il computer quantistico come riesce a sfruttare questi qubit e soprattutto perché sono così importanti tanto da definirli rivoluzionari?
Beh, in informatica e matematica ci sono numerosi problemi ancora risolti o che anche con i più potenti supercomputer sarebbero necessari migliaia o milioni di anni per ottenere un risultato, forse un esempio può spiegare meglio il concetto.
Quando noi navighiamo in internet o inviamo dei messaggi i dati sono protetti come avevamo già spiegato nella puntata vivere internet in sicurezza per mezzo della crittografia.
Ciò che facciamo in breve può essere visto in chiaro solo dal mittente e dal destinatario in quanto solo loro sono in possesso delle chiavi per aprire il messaggio.
Queste chiavi sono dei numeri che vengono prodotti dalla moltiplicazione di numeri primi e per decifrare i messaggi sono necessari sia questi numeri sia il loro prodotto.
Ora un computer è in grado di effettuare moltiplicazioni molto velocemente, lo può fare anche una calcolatrice, ma quando c'è da eseguire l'operazione inversa, ovvero recuperare i due numeri primi il cui prodotto il numero cercato, la situazione cambia.
Pensiamo a un numero come 15, i due numeri primi che danno 15 sono 5 e 3, sembra un operazione semplice ma se i numeri in gioco sono molto elevati anche il più potente computer impiegherebbe decine e di migliaia di anni per fornire una risposta e proprio questa incapacità è sfruttata dall'informatica per rendere internet sicuro da furti e attacchi da parte di malintenzionati.
Questo perché un computer classico deve tentare ogni numero uno alla volta finché non trova la combinazione giusta, è come quando cerchiamo di aprire una cassaforte per tentativi.
Un computer quantistico invece può confrontare tutte le combinazioni contemporaneamente trovando quella giusta in pochi minuti o addirittura a pochi secondi.
L'output ovviamente per essere letto va convertito in bit classici, basandosi su concetti di matematica e probabilità su cui si basa la teoria quantistica, è decisamente troppo complessi da spiegare o capire.
L'esempio penso che abbia chiarito bene la situazione però mi sorge un dubbio, chi riuscisse ad entrare in possesso di questi computer potrebbe violare la sicurezza informatica mondiale mettendo a rischio miliardi di persone, è una situazione molto preoccupante.
Effettivamente sì è come dici te ma non c'è assolutamente da preoccuparsi, la tecnologia infatti è ancora agli inizi, i computer quantistici che aziende come google in collaborazione con la nasa o IBM hanno realizzato lavorano con poche decine di qubit mentre per risolvere un problema come quello descritto servirebbero centinaia di qubit e vista la complessità di ciò che abbiamo davanti c'è ancora molta strada da fare e sicuramente per quel tempo si saranno trovate delle alternative per trasmettere nuovamente i dati in modo sicuro.
Beh poi sicuramente per il momento questi computer ovviamente sono custoditi con estrema sicurezza utilizzati solo da pochi autorizzati per scopi scientifici e dimostrativi.
A tale proposito ho sentito che qualche mese fa google è riuscita ad eseguire un calcolo in solo 200 secondi che un computer classico avrebbe realizzato in 10.000 anni ma cos'altro si potrà fare con un computer di questo tipo?
Beh un altro campo di applicazione dei processori quantistici è la chimica o la farmacologia, ad oggi infatti le strutture molecolari dei farmaci vengono descritte da modelli matematici ed elaborati dai computer per studiarne le proprietà e il comportamento, sono però dei modelli approssimati in quanto servirebbero anche per molecole poco complesse come lo zucchero tanti bit quanti sono gli atomi presenti nell'intero universo o addirittura molti di più.
Mi sembra chiaro che sia fisicamente realizzabile.
Esatto questi computer però essendo della stessa natura quantistica degli atomi permetterebbero di fare simulazioni perfette ottenendo così risultati affidabili in breve tempo.
Pensa che per produrre un farmaco sono necessari mesi o addirittura anni in quanto dopo la simulazione al computer va testato in laboratorio poi su elementi a campione su piccoli gruppi di persone e così via per studiarne efficacia e affidabilità.
Con una simulazione precisa invece si arriverebbe al risultato finale già al primo step.
Mi sembra poi di capire che siamo soltanto all'inizio di questa rivoluzione informatica e ci vorrà ancora del tempo prima che tutti in casa abbiano questo tipo di dispositivi non è così?
Sì i computer quantistici sono ancora in una fase embrionale come ho detto poco fa sono formati da pochi qubit e hanno scopi completamente diversi da quelli a cui possiamo pensare.
Quel tipo di computer necessita sicuramente di linguaggi di programmazione nuovi a cui stanno lavorando squadre di programmatori e ora come ora sono realizzati per risolvere problemi specifici quindi sicuramente non per inviare dei messaggi agli amici dove basta e avanza l'informatica per così dire classica.
Va poi detto che sempre ad oggi questa tecnologia è ancora instabile per funzionare inoltre i processori quantistici vanno tenuti ad una temperatura che sfiora lo zero assoluto circa 273 gradi sotto lo zero e per raggiungere queste temperature servono macchinari specifici e molto delicati quindi sicuramente non alla portata di tutti.
Personalmente penso che questa tecnologia almeno per i prossimi decenni resterà confinata nei laboratori di ricerca e continueremo ad usare ancora per molto i bit classici.
Si parla di rivoluzione per il contributo che questi supercomputer potranno dare e stanno già dando alla comprensione del funzionamento dell'universo ma anche agli effetti che queste scoperte avranno nella vita di tutti i giorni riprendendo gli esempi di prima nei campi della farmacologia della scienza dei materiali e della sicurezza informatica.
Abbiamo raggiunto la luna con computer meno potenti di uno smartphone pensa ai traguardi che potremo raggiungere con dispositivi di questo tipo.
Bene Luca io ti ringrazio per averci mostrato uno scorso su questa nuova tecnologia ci sentiamo qui in puntata più avanti.
Grazie a te a tutti gli ascoltatori alla prossima.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia, una piccola curiosità di questa chiacchierata con Luca è che è stata registrata esattamente il 28 febbraio di quest'anno ma con lo scaturire dell'attuale contesto emergenziale e di conseguenza tutti gli aspetti tecnologici del Covid-19 che abbiamo affrontato nelle scorse settimane non c'è stato possibile mandarla in onda prima.
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