
L’età media nel nostro Paese è molto alta e c’è già ora, ma ci sarà ancora di più in futuro, la necessità di figure che si occupino di prendersi cura di noi o delle persone a noi vicine. Allo stesso tempo però prenotare in modo tradizionale una visita o una prestazione medica è ancora un procedimento lungo e poco efficiente. Come può la tecnologia semplificare e rendere più performante questo meccanismo? Ne parliamo con Gianluca Manitto, CEO di epiCura, una società che ha digitalizzato il sistema di prenotazione e l’erogazione di alcuni servizi sanitari e socio-assistenziali.
Nella sezione delle notizie parleremo dell’evento Apple in cui sono stati presentati quattro modelli di iPhone 12 e un piccolo smart speaker chiamato HomePod Mini. Vedremo infine Citroën Ami, una citycar elettrica che ha l’intento di reimmaginare la mobilità cittadina.



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Quello che stiamo facendo è grazie al digitale cercare di creare un'infrastruttura che permetta alle persone di prendersi cura della propria salute, di quella della propria famiglia in maniera semplice, veloce e sostanzialmente sempre disponibile.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host Davide Fasoli.
Oggi parleremo con Epicura, una società che è riuscita a rendere più efficiente il sistema di prenotazione e di erogazione di alcuni servizi sanitarie e socio assistenziali grazie alla digitalizzazione.
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Si è tenuto martedì il secondo evento autunnale di Apple e questa volta sono stati presentati quattro nuovi iPhone.
La lineup si divide in iPhone 12 con uno schermo da 6.1 pollici, due fotocamere di cui una grandangolare e finalmente uno schermo OLED.
Le stesse caratteristiche sono poi proposte anche per la new entry di quest'anno, iPhone 12 mini, un device nato per soddisfare l'esigenza di una fascia di consumatori che negli ultimi anni si è sempre lamentata delle eccessive dimensioni degli smartphone.
questo telefono infatti è addirittura più piccolo di iPhone SE 2020, ma sfruttando meglio la superficie riesce ad avere uno schermo pari a 5.4 pollici.
È stato poi il momento di iPhone 12 Pro e Pro Max, che oltre alle due fotocamere, come nel modello dello scorso anno, includono anche un teleobiettivo e questa volta però anche un sensore LiDAR, già presente su iPad Pro 2020, utile per rendere più rapida la messa a fuoco e facilitare l'utilizzo di strumenti per la realtà aumentata.
La dimensione dei due schermi è di 6.1 e 6.7 pollici.
Un aspetto che accomuna tutti e quattro gli smartphone oltre al nuovo design squadrato e finalmente anche le nuove antenne 5G, che daranno una forte spinta alla quinta generazione della rete mobile, è MagSafe, un magnete posizionato nella parte posteriore del telefono e che permetterà l'implementazione di svariati accessori.
Per quanto riguarda i prezzi si parte da 839 euro per iPhone 12 mini fino a 1289 euro per iPhone 12 Pro Max.
All'inizio della presentazione è stato anche mostrato HomePod Mini, uno smart speaker con integrato Siri e in grado di interagire con i dispositivi di smart home.
Il senso di questo prodotto, per ora non disponibile in Italia e che avrà un prezzo di 99 dollari, è quello di competere con gli altri speaker intelligenti di Google e di Amazon.
Una nuova city car si aggira per le strade di Milano.
Si tratta della nuova Citroen Ami, una piccola automobile presentata al pubblico dalla casa automobilistica francese per l'evento Milano design City.
La nuova vettura di casa Citroen è stata pensata per un'utenza con un'età superiore ai 14 anni ed è equiparata, per questo motivo, ad un quadriciclo a motore leggero.
Il motore elettrico potrà dunque sprigionare una potenza di soli 6 kW, appena sufficienti per portare la vettura alla velocità massima consentita per legge che si aggira intorno ai 45 km all'ora.
Gli altri elementi distintivi di questa piccola automobile risiedono principalmente nelle ristrette dimensioni e nel suo eccentrico design, peraltro modificabile grazie a quattro kit di accessori e due ulteriori pack che includono anche degli adesivi da applicare sulle fiancate.
Con infine un'autonomia leggermente superiore a 70 km, questa nuova auto può essere considerata una valida alternativa sia sostenibile ma anche economica ai più comuni mezzi di trasporto.
Ami sarà disponibile a partire da 5.500 euro.
Viviamo in un paese in cui l'età media è molto alta e dove c'è già ora, ma ci sarà ancora di più in futuro, grande bisogno di persone che si occupino di prendersi cura di noi o delle persone a noi vicine.
E visto che il nostro obiettivo è quello di sottolineare dove la tecnologia può correrci in aiuto, oggi parleremo con Gianluca Manitto, amministratore delegato di Epicura, di un esempio di implementazione dell'aspetto tech nel mondo della sanità.
Benvenuto Gianluca.
Ciao Davide, grazie mille.
E che cos'è Epicura e a chi sono rivolti i servizi che fornite?
Epicura è quello che ci piace definire il primo poliambulatorio digitale in Italia, quindi offriamo e siamo specializzati nell'organizzazione, nella gestione, nell'erogazione di servizi sanitari e socio-assistenziali con un grosso focus sul domicilio e sul segmento di pazienti over 65.
Quindi abbiamo una piattaforma digitale che permette di prenotare in maniera estremamente semplice diverse tipologie di servizi sanitari e socio-assistenziali e di riceverli direttamente a domicilio dove si preferisce, sette giorni su sette senza assolutamente nessuna lista di attesa.
E cosa significa prenotare una prestazione con Epicura, sia per quanto riguarda la parte del cliente, sia per quanto riguarda il professionista che dovrà poi svolgere tale prestazione?
Allora sostanzialmente quello che abbiamo fatto è ribaltare il modello classico di prenotazione ed è questo uno dei motivi per cui riusciamo a garantire dei tempi di accessibilità così rapidi.
Quindi sostanzialmente quello che succede è che il paziente può prenotare attraverso Epicura sia tramite la classica piattaforma digitale, desktop, mobile o anche attraverso un numero verde gratuito, sette giorni su sette.
Quindi qualunque sia la scelta che opera, che fa, l'unica cosa che deve fare è indicare di quale tipo di servizio ha bisogno, dove ha bisogno, ha piacere di ricevere l'intervento, in che giorno e in quale fascia oraria preferisce riceverlo.
questa è un'altra delle cose che diamo la disponibilità di fare.
Sostanzialmente non siamo noi ad imporre il giorno e l'orario di disponibilità, ma è il paziente che ci dice quando, dove ne ha bisogno e noi che ci adattiamo alle sue di disponibilità.
Una volta, insomma, indicato questi dettagli, si procede con il pagamento della prenotazione, quindi della prestazione tramite carta, dopodiché la piattaforma invia automaticamente questa richiesta ai professionisti e qualche minuto dopo si riceve conferma di prenotazione avvenuta.
Semplicemente si viene, diciamo, a conoscenza di quale sarà il professionista che ha preso in carico la prestazione e che verrà a domicilio per effettuare l'intervento.
Si riceve conferma del giorno e dell'orario e sostanzialmente quello che si deve fare è finito.
Quindi in pochissimi minuti si prenota all'orario indicato, nel giorno indicato, il professionista scelto arriverà alla porta, suonerà il citofono ed eseguirà la prestazione.
Quindi avete semplificato la possibilità di programmare una visita dando maggiore elasticità al cliente finale che potrà richiedere la prestazione a casa oppure in strutture sanitarie, giusto?
Assolutamente sì.
Noi diciamo che la grossa parte degli interventi li eseguiamo a domicilio, ma operiamo anche in strutture alberghiere, in case di riposo, facciamo notti di assistenza a persone anziane o malate in ospedale, quindi assolutamente flessibili nella modalità e nei tempi e nel luogo di erogazione e, come dicevi bene tu, abbiamo semplificato l'accesso e l'utilizzo di queste tipologie di prestazioni.
Prima del vostro arrivo sul mercato, che cosa c'era? Perché avete deciso di investire come start-upper proprio in questo settore?
Allora, quello che dico sempre è che noi non stiamo facendo un'innovazione di prodotto, ma stiamo facendo un'innovazione di processo, quindi non ci siamo inventati niente, i servizi che eroghiamo sono sempre esistiti, ma noi stiamo lavorando grazie al digitale sul processo di accesso a questi tipologie di servizi per renderli, come dicevamo prima, più semplici, più immediati, più veloci e più flessibili.
Il mercato ad oggi è un mercato in Italia estremamente frammentato, un mercato dominato da piccoli player locali che non sfruttano il digitale e che quindi soffrono dei tipici problemi dei player destrutturati, quindi poca flessibilità, sono chiusi il sabato domenica, fanno pausa pranzo due ore, hanno liste di attesa di giorni, se non settimane, non fanno interventi domiciliari e quindi siamo sempre il paziente a dover prendere la macchina, il pullman a farsi accompagnare, dover andare nello studio medico, aspettare magari mezz'ora in sala d'attesa per poi avere e ricevere l'intervento.
Peraltro, con un particolar focus sull'assistenza domiciliare che è il nostro core business ed è anche il mercato in termini numerici più interessante, più in crescita, anche qua l'offerta dedicata agli anziani è sicuramente molto molto destrutturata, Stime e dati di ricerche dicono che il 50% oggi degli anziani over 65 che necessitano di assistenza fa fatica a trovare una soluzione che sia adatti alle loro esigenze, proprio perché
ci sono tanti piccoli player molto tradizionali, molto destrutturati che diciamo non rendono così semplice l'accesso a queste tipologie di prestazioni, quindi quello che stiamo facendo è grazie al digitale cercare di creare un'infrastruttura che permetta alle persone di prendersi cura della propria salute, di quella della propria famiglia, dei propri cari, dei propri genitori anziani in maniera semplice, veloce e sostanzialmente sempre disponibile.
Sì citavi questi player locali invece voi siete distribuiti diciamo così su tutto il suolo nazionale in determinate città, giusto?
Noi abbiamo diciamo alcuni servizi in particolare modo tutto il servizio di videoconsulto teleconsulto quindi la classica telemedicina e tutti i servizi di assistenza a lungo termine per anziani malattisabili sono disponibili già oggi su tutto il territorio nazionale per quello che riguarda i servizi sanitari e insomma le classiche visite mediche, interventi fisioterapici, infermieri, psicologi e tutti i servizi che richiedono chiaramente la presenza fisica della persona e quindi una rete di professori sulla città.
Oggi siamo attivi su 10 città italiane più o meno distribuite tra nord a sud, più o meno le 10 principali quindi sicuramente Torino, Roma, Milano, Bologna, Firenze, abbiamo anche Catania, Napoli, Verona, Assolutamente brescia.
E cambiando argomento che impatto ha avuto questa pandemia sui servizi che fornite o viceversa che apporto che aiuto è riuscita a dare Epicura per questa situazione?
Devo dire che chiaramente in una situazione molto molto difficile dal punto di vista business per noi è stato positivo, nel senso che diverse strutture poliambulatori, studi medici hanno chiuso, noi siamo riusciti avendo una rete molto capillare e molto ben distribuita a rimanere attivi quindi il nostro servizio è rimasto attivo in maniera regolare 7 giorni su 7 e devo dirti che a livello di volumi sicuramente le richieste
sono aumentate e questo periodo ha fatto rendere conto alle persone sicuramente che il digitale offre una serie di vantaggi che invece le strutture tradizionali non riescono a garantire quindi siamo cresciuti soprattutto per quello che riguarda i servizi diciamo urgenti e che i poliambulatori e i vari professionisti sul territorio singoli non riuscivano a derogare visite mediche, interventi infermieristici a domicilio e tutto il segmento dell'assistenza domiciliare ha sicuramente fatto un salto in avanti.
Sì diciamo che quindi il vostro apporto è stato fondamentale per quelle persone che per forza di cose erano chiuse in casa e necessitavano comunque ovviamente di interventi sanitari.
Assolutamente sì.
E come dicevo prima voi siete degli startup, perciò avete creato Epicura una startup, quanto è difficile oggi in Italia creare una startup poi in questo caso specifico nel settore socio sanitario ma più in generale quanto è difficile creare una startup da zero?
Circoscrivere a qualche difficoltà è chiaramente molto molto difficile devo dirti che da una parte è una sfida meravigliosa, è un percorso stupendo quello che stiamo facendo e dall'altra non ti nego che sia tutt'altro che facile.
Quindi sicuramente la burocrazia italiana non aiuta nel senso che soprattutto in un settore come il nostro quindi quello della salute e dell'assistenza molto molto normato anche giustamente però riuscire a districarsi tra la burocrazia per riuscire a fare le cose nella maniera corretta, inquadrarsi nella maniera corretta, offrire tutte le garanzie ai nostri pazienti devo dire che non è stato semplice e poi sicuramente chi fa in presa come la stiamo facendo noi ha
bisogno di un accesso a dei capitali inevitabilmente perché per crescere a questa velocità e per costruire quello che stiamo costruendo a questa velocità è necessario avere accesso a dei fondi e a degli investitori che credono nel progetto e lo finanziano puntando su di noi ce la stiamo facendo devo dire per adesso noi ad oggi abbiamo raccolto più di 3 milioni di euro stiamo costruendo un altro round che prevediamo di chiudere nei prossimi mesi, però
quello è sicuramente uno scoglio che chiunque voglia fare questo tipo di percorso deve affrontare e superare, nel senso che poi effettivamente i soldi in questo caso sono estremamente necessari e sicuramente non è semplice raccoglierli, quindi c'è tanto lavoro dietro di preparazione e giustamente gli investitori che decidono investire determinate cifre in realtà giovani richiedono un impegno, una conoscenza del mercato e anche dei risultati che bisogna portare.
E all'estero sarebbe stato più facile secondo te creare una realtà di questo tipo?
Ma questo non lo so e non vorrei pronunciarmi nel senso che poi sarebbero relazioni, è la prima volta che l'ho fatto in Italia sicuramente so che all'estero a livello legale fiscale burocratico è leggermente più semplice quindi è un po più snello il processo e da quel punto di vista si è un pochettino più tutelati mettiamola così anche se non voglio esagerare.
Per quello che riguarda l'altro vantaggio che ha l'estero rispetto all'Italia è sicuramente l'accesso ai fondi quindi gli investitori esteri non parlo solo di quelli americani ma parlo anche di quelli asiatici, quelli inglesi, spagnoli e francesi investono decisamente di più anche perché lo Stato supporta maggiormente queste tipologie di investitori e supporta maggiormente il tessuto e l'ecosistema delle startup quindi gli investimenti non solo sono di più ma sono proprio di tagli ed importi maggiori quindi investono in più startup e in quelle che investono investono molti più soldi quindi è chiaro che crescere ed espandersi diventa un processo più veloce.
L'Italia però ha altri vantaggi quindi sicuramente c'è meno competizione mentre invece in un paese come l'Inghilterra, la Spagna o gli Stati Uniti ci sono già delle realtà che stanno facendo da anni quello che stiamo facendo noi mentre in Italia devo dirti che ad oggi siamo abbastanza un unicum in questo settore.
Sì avete colmato un vuoto che c'era da un punto di vista digitale nel settore.
Esatto quello che funziona sempre in Italia non l'ho detto io ma è una cosa che dicono imprenditori molto più avanti e bravi di me è che uno dei vantaggi di fare imprese in Italia è che si può copiare dall'estero che non è tanto voglio dirti non è tanto diverso da quello che in parte abbiamo fatto nel senso che quando siamo partiti avevamo un'idea abbiamo guardato quello che stava funzionando in Inghilterra in Francia
negli Stati Uniti abbiamo visto che in Italia quello questa cosa non c'era e abbiamo detto ok se la funziona probabilmente entro qualche anno sarà e potrebbe funzionare anche qua quindi questo è uno dei vantaggi che sicuramente si hanno.
Quindi la vostra scelta un po per rifarmi alla domanda che ti facevo prima è stata un po anche spinta dal fatto che in questo settore non ci fosse nessun altro.
Assolutamente sì assolutamente non sto dicendo che non c'è nessuno anzi ci sono tantissime realtà che stanno facendo bene in questo settore ma diciamo che il percorso che stiamo facendo noi quindi con questa realtà che abbraccia diverse tipologie di servizi che si espande molto velocemente utilizza il digitale nel modo in cui lo usiamo noi ad oggi siamo gli unici a farlo gli unici a farlo in Italia perlomeno.
E tornando nello specifico al settore di cui vi occupate quindi ai servizi che fornite avete in mente altri progetti per il futuro di espandervi in nuove città o perché no anche all'estero.
Assolutamente sì allora diciamo che il focus poi le cose in corsa possono sicuramente cambiare però sicuramente per i prossimi due anni almeno vogliamo rimanere in Italia c'è tanto da fare qui peraltro ci sono tante persone che hanno bisogno di questi servizi e quindi è sicuramente interessante per noi una volta che siamo partiti in Italia cercare di penetrare maggiormente il mercato italiano non solo nelle città principali ma anche nei comuni più piccolini l'idea è di riuscire a raggiungere
almeno una trentina di città nel giro del 2021 e poi di spandersi ulteriormente nel 2022 per fine 2022 da piano e ripeto qua poi può cambiare l'idea sicuramente di provare ad aggredire un paese estero cioè non sappiamo ancora quale non sappiamo ancora esattamente quando però quello che sappiamo è che già da circa tre anni fa quando siamo partiti avevamo in mente questo e stiamo costruendo un qualcosa che è sicuramente replicabile e scalabile in altri paesi europei.
Va bene, grazie Gianluca per questo intervento, alla prossima.
Grazie a te Davide, grazie a voi.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia, io ringrazio come sempre la redazione che ogni sabato mattina ci permette di pubblicare un nuovo episodio.
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