Nel contesto in continua evoluzione della sicurezza pubblica, la tecnologia ha svolto un ruolo sempre più centrale nel fornire strumenti essenziali ai poliziotti per affrontare le sfide quotidiane. Strumenti come il Taser e le bodycam hanno rivoluzionato il modo in cui le forze dell'ordine operano, offrendo nuove soluzioni per raccogliere prove, gestire situazioni ad alta tensione e proteggere sia gli agenti che i cittadini. Per capire il ruolo cruciale che queste tecnologie hanno nel facilitare la vita delle forze dell’ordine, l'impatto sulla società nel suo complesso e le eventuali implicazioni per la privacy, abbiamo invitato Loris Angeloni, Director Italy and Central Eastern Europe di Axon.
Nella sezione delle notizie parliamo di Nvidia che negli scorsi giorni ha presentato Earth-2, la piattaforma cloud per prevedere il meteo con l’IA e infine degli straordinari risultati di Neuralink N1 sul primo paziente umano.
Brani
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Ci sono una serie di sensori all'interno dell'arma a in pulsi elettrici, del Taser, piuttosto che sulla fondina della pistola, piuttosto che all'interno della vettura, per esempio all'accensione della barra lampeggiante, dei lampeggianti dell'auto, che lanciano un segnale alle telecamere e che permettono l'attivazione automatica della registrazione, mandando anche un segnale
di allerta in centrale operativa, alert critico, quindi arriva proprio un messaggio con scritto attenzione, alert critico per questa telecamera perché ha estratto il Taser piuttosto che ha estratto l'arma da fuoco o ha attivato la barra lampeggiante.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host Davide Fasoli.
Oggi parleremo di Axon e di come grazie a due strumenti tecnologici in dotazione alle forze dell'ordine, come il Taser e le Bodycam, sia possibile tutelare maggiormente sia gli agenti che i cittadini.
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Si è tenuta in questi giorni la conferenza GTC 2024 di NVIDIA, in cui l'azienda ha presentato diverse novità per gli sviluppatori e non.
Come era prevedibile, il focus principale è stato sull'intelligenza artificiale, ambito in cui NVIDIA è in prima linea grazie alle sue GPU, fondamentali per l'addestramento e l'uso di modelli di IA.
E durante la conferenza, l'azienda tra le altre cose ha presentato la piattaforma cloud Earth-2 per prevedere i fenomeni atmosferici.
Questo tema l'avevamo già trattato in una scorsa puntata, dove avevamo spiegato come i modelli di IA attuali non riescono ad essere ancora paragonabili con i modelli matematici classici per le previsioni del meteo, e l'IA è più di supporto, ma le cose con NVIDIA potrebbero cambiare.
Earth-2, infatti, è una copia virtuale dell'atmosfera, su cui è possibile fare simulazioni e previsioni in modo decisamente più veloce ed efficiente rispetto ai modelli attuali, in quanto utilizza il modello di IA generativa CorrDiff, addestrato su un dataset che copre la situazione dell'atmosfera dal 1940 ad oggi.
Diverse settimane fa, la società di Elon Musk, Neuralink, che ha come obiettivo quello di generare una comunicazione diretta tra cervello e computer, aveva annunciato l'avvio della prima sperimentazione della sua tecnologia sul primo paziente umano in seguito ai test compiuti sugli animali.
Il 20 marzo, infine, sono stati trasmessi in diretta su X, i primi risultati ottenuti insieme alla persona tetraplegica che si era proposta di farsi impiantare il dispositivo.
Nel video si vede chiaramente come il ragazzo sia riuscito a giocare a scacchi spostando il cursore sullo schermo di un MacBook, semplicemente pensando all'azione da compiere.
Ciò è potuto avvenire attraverso la lettura degli elettrodi del dispositivo N1 dell'attività elettrica neuronale, la quale è stata convertita da un algoritmo e inviata infine tramite Bluetooth al dispositivo ricevente.
Secondo Elon Musk, un giorno la tecnologia di Neuralink sarà in grado di trasferire i segnali della corteccia motoria del cervello oltre la parte danneggiata della colonna vertebrale, così da consentire alle persone di camminare di nuovo e di usare normalmente le braccia.
Nel contesto in continua evoluzione della sicurezza pubblica, la tecnologia ha svolto un ruolo sempre più centrale nel fornire strumenti essenziali ai poliziotti per affrontare le sfide quotidiane. Strumenti come il Taser e le bodycam hanno rivoluzionato il modo in cui le forze dell'ordine operano, offrendo nuove soluzioni per raccogliere prove, gestire
situazioni ad alta tensione e proteggere sia gli agenti che i cittadini. E per capire il ruolo cruciale che queste tecnologie hanno nel facilitare la vita delle forze dell'ordine, l'impatto sulla società nel suo complesso e le eventuali implicazioni per la privacy, è con noi Loris Angeloni, Director Italy and Central Eastern Europe di Axon.
Benvenuto Loris.
Grazie, grazie mille e grazie dello spazio che mi offrite.
Ho parlato di Axon, ci racconti di cosa vi occupate e con quale obiettivo è nata questa società?
Certo, sì, molto volentieri, anche perché è una storia molto particolare, una tipica storia americana, di imprenditoria americana.
Axon è nata nel 1993, quindi abbiamo festeggiato i nostri 30 anni di attività lo scorso anno e è nata in un garage, come spesso capita alle multinazionali americane, nell'arco degli anni 90 c'è stato questo boom e questa ricerca di innovazioni.
Nasce però con uno scopo molto particolare e peculiare. Nasce da un'idea portata avanti dal nostro fondatore e anche attuale CEO, Rick Smith, che proprio in quegli anni, all'inizio degli anni 90, stava facendo un master in Europa, lui è un ingegnere elettronico e due suoi compagni di college sono stati uccisi
con armi da fuoco, durante un diverbio che per noi sarebbe abbastanza normale e in strada per una precedenza non data da un'auto - insomma un motivo veramente futile - questa persona, un uomo d'affari, ha estratto la pistola e ha sparato contro questi due suoi compagni di college.
A quel punto è nata Una domanda in Rick, analizzando i dati che sono abbastanza pazzeschi se uno li va a leggere, i dati dell'utilizzo delle armi negli Stati Uniti, il primo pensiero di Rick è stato quello di...
ma è possibile che non esista una tecnologia che permetta di evitare l'utilizzo dell'arma da fuoco? Il motivo principale per cui si utilizza un'arma è per bloccare un'altra persona, solo che l'arma da fuoco è un'arma letale che quindi va a uccidere, come scopo ultimo e va a creare delle lesioni gravissime se non uccidere l'altra persona.
Quindi ha recuperato una serie di studi che erano stati fatti nel corso degli anni 60 e 70, li ha re-ingegnerizzati, in particolare ha trovato uno studio fatto da tale Jack Cover che era uno scienziato della NASA.
Studi che però erano stati poi abbandonati, insufficienti, lui li ha ripresi in mano, ha collaborato con questa persona, con questo scienziato Jack Cover e ha creato il primo prototipo di Taser, di arma in pulsi elettrici.
Che a differenza dello storditore, ha uno scopo molto, molto, molto diverso.
Nell'immaginario collettivo Taser, che è un marchio registrato, comunque Taser è un marchio prodotto esclusivamente dalla nostra azienda.
Nell'immaginario collettivo è una sorta di pila di torcia che a contatto genera dolore o stordisce l'altra persona.
E questo è appunto lo storditore elettrico. In realtà TASER nasce per immobilizzare le persone.
Quindi ha un passaggio di corrente veramente basso, che serve a immobilizzare l'altra persona mantenendone comunque la lucidità, la possibilità di parlare, di capire quello che sta avvenendo intorno, ma semplicemente togliere la capacità di muoversi.
All'epoca l'azienda che si chiamava Taser nasce con questo scopo e per difesa personale.
Purtroppo nel mercato degli Stati Uniti un dispositivo come questo non era visto come efficace perché la diffusione delle armi da fuoco negli Stati Uniti d'America è veramente larga e quindi non ha avuto un grandissimo successo, onestamente, all'inizio il prodotto.
C'è stata una serie di iterazioni di prodotti e di problematiche finché non c'è stata la prima richiesta avanzata da un ufficio di polizia, la polizia di Phoenix.
Che ha pensato ci sono una serie di situazioni in cui ci troviamo a confrontarci con cittadini, con persone e non abbiamo alternativa fra l'utilizzo delle mani nude per fermare quella persona oppure l'utilizzo dell'arma da fuoco.
E quindi hanno visto in questo strumento una possibilità per riuscire a intervenire in tutti questi casi e da lì è cominciato l'effettivo lavoro di Axon verso fine degli anni 90 con le forze di polizia in tutto il mondo.
E fra l'altro questo aspetto è interessante perché in realtà magari molti che ci ascoltano non hanno sentito parlare nello specifico di Axon però immagino che tutti sappiano cosa sia un Taser e anche le bodycam, tutti hanno prima o poi anche su Youtube visto dei video che - poi entreremo anche nel tema delle bodycam -
di bodycam di Axon che riprendono delle interazioni tra polizia e criminali però sicuramente è un aspetto interessante.
Q quindi mi verrebbe da chiederti - concentrandoci sui Taser - qual è stato l'impatto poi nel corso degli anni perché oggi praticamente la polizia americana adotta quasi totalmente Taser come... affiancato alla pistola.
L'utilizzo del Taser, soprattutto da parte delle forze di polizia, è esploso in tutto il mondo nei primi dieci anni degli anni 2000.
E noi lavoriamo in 108 paesi, l'Italia è stato uno degli ultimi a dotarsi dell'arma ad impulsi elettrici, ma in realtà in Europa per esempio noi già lavoravamo praticamente con tutte le nazioni, con tutte le forze di polizia delle diverse nazioni in Europa.
Perché ha delle caratteristiche che sono molto particolari, ci sono più di 200 brevetti sul dispositivo Taser, quindi è un dispositivo... il più studiato al mondo, è l'arma più studiata e più tecnologicamente avanzata che scrive "log" dell'utilizzo, quindi anche da un punto di vista di garanzia del corretto utilizzo dà sicuramente una trasparenza
e la possibilità di andare a verificare effettivamente quello che è successo sul campo, che altre armi non danno ed è l'unica che ha un effetto immediato. Nel senso che nel momento in cui i dardi del Taser, polo positivo e negativo vanno a toccare la persona, quella persona per 5 secondi immediatamente non è in grado di muoversi, che è una cosa peculiare del
nostro dispositivo proprio per il funzionamento della corrente elettrica e che con nessun'altra arma si ottiene, nemmeno con l'arma da fuoco.
Perché cosa succede? Cioè, quando i dardi, immagino... partano questi dardi collegati al Taser...
Esatto sono delle freccette, vere e proprie freccette collegate a un cavo conduttivo che vanno a... il dardo superiore polo positivo l'inferiore al negativo ovviamente la corrente elettrica va a chiudere il circuito Quando trovano una massa conduttiva, quindi il corpo umano, piuttosto che i vestiti, non
è necessario guardarlo a contatto con la pelle.
La corrente passa e ha un amperaggio bassissimo, quindi stiamo parlando di una quantità di corrente pulsata di 1.2 mA, un decimo di quella di una lampadina di Natale, se non più bassa.
Però la frequenza è molto alta, adesso non vorrei banalizzarlo, ma prova a pensare a un elettrostimolatore che utilizziamo per allenamento, al massimo della sua intensità, che ha un effetto di contrazione e rilascio, contrazione e rilascio, è molto banalizzato, ma se noi andiamo a aumentare la frequenza di queste contrazioni
e rilascio, contrazione e rilascio, il muscolo va a contrarsi, quando riceve lo stimolo del rilascio arriva ancora lo stimolo di contrazione e non ha il tempo di rilassarsi, quindi io rimango contratto per 5 secondi.
E cado a terra.
Cado a terra, piuttosto che mi appoggio a un muro, dipende veramente dall'ambito di utilizzo.
Però se sono un poliziotto raggiungo il mio scopo cioè mobilizzare la persona senza utilizzare la forza letale che può essere quella di un'arma da fuoco.
Corretto.
Il punto principale è proprio quello, i 5 secondi sono la finestra operativa dell'agente di polizia per allontanare eventuali armi e riuscire a contenere la persona che magari sta facendo del male a se stesso, non necessariamente agli altri, insomma va bloccata la sua azione.
Diciamo che noi abbiamo all'incirca 6 milioni di casi registrati, i casi registrati di utilizzo.
Il caso registrato si intende dove c'è poi un rapporto di polizia, quindi un caso ufficiale, non necessariamente tutti gli utilizzi, ma quelli a fronte del quale è stato fatto un arresto e quindi c'è un verbale e l'incidenza di… problematiche sulla persona che è stata attinta dal Taser è la più bassa
possibile, riscontrabile in qualsiasi altro settore, nel senso che è più facile a fronte dei casi di utilizzo storcersi una caviglia giocando a basket piuttosto che avere delle conseguenze rispetto all'utilizzo del Taser. Storditore elettrico è tutto un altro ambito...
Esatto e siccome ne parlavi anche prima ci spieghi semplicemente qual è la differenza?
Sì, certo. Allora, lo storditore elettrico, come vi ho detto, Taser, basso amperaggio, quindi la quantità di corrente è bassa, quindi poco rischio fondamentalmente, ma frequenza più alta, perché ho bisogno di aumentare la frequenza delle contrazioni.
Mentre lo storditore ha l'effetto di...
creare dolore, si chiama "pain compliance", cioè io cerco di fare in modo che una persona faccia quello che voglio io provocandogli dolore, quindi ha un amperaggio alto, lascia delle bruciature e soprattutto va a contatto, cioè io devo essere… vicino alla persona con cui devo utilizzarlo perché la distanza fra i due elettrodi deve
essere vicina, proprio per provocare più dolore. Più allargo gli elettrodi, più si disperde energia e quindi meno amperaggio si genera. Ho cercato di spiegarlo banalizzandolo non troppo.
Passiamo a un altro tema invece, anche questo estremamente importante che a suo modo ha rivoluzionato anche questo, molti aspetti di questo settore e cioè le bodycam. Innanzitutto ci spiega che cosa sono le bodycam, quali sono le caratteristiche che hanno e magari se ci parli anche un po' dell'impatto che hanno avuto le vostre bodycam nel mondo appunto
di queste interazioni tra polizie e criminali e non solo?
Certo.
Allora, la prima iterazione di telecamera indossabile è stata creata proprio dalla nostra azienda e parliamo del 2005-2006.
Era un affare veramente... difficilmente indossabile, nonostante si chiami telecamere indossabile, ma all'epoca la tecnologia quello che riusciva a fare.
Il concetto della telecamera indossabile è molto semplice.
Nel mondo anglosassone viene chiamato "independent witness", cioè è il testimone indipendente.
È una...
microcamera, è una telecamera che si può montare sull'uniforme dell'agente di polizia che si attiva esclusivamente quando ci sono delle situazioni critiche, quindi non è in registrazione continua.
E permette di dare la visione chiara e precisa di quello che è avvenuto in una determinata interazione tra forze dell'ordine e pubblico e cittadino.
Registrando l'audio, il video e una serie di altri parametri, potenzialmente se è collegata per esempio al Taser, all'estrazione del Taser, all'attivazione del Taser, all'estrazione dell'arma da fuoco, quindi raccoglie tutta una serie di informazioni, che permettono di avere la visione completa di quello che è avvenuto
per chi poi deve investigare su quella scena oppure deve giudicare quella scena. Perché nasce la telecamera indossabile? Perché nei primi anni del 2000 ci sono state una serie di proteste negli Stati Uniti rispetto all'utilizzo eccessivo della forza da parte di agenti di polizia. Allora cosa succedeva?
Soprattutto con l'avvento verso la fine degli anni 10 di social network, YouTube, una serie di video venivano fatti dalla cittadinanza, su attività delle forze di polizia, poi venivano caricate sulla piattaforma, però ovviamente venivano tagliati esclusivamente gli spezzoni che riguardavano per esempio la fase di arresto
e questi non davano una visione completa di quello che era avvenuto prima e di quello che era avvenuto dopo, quindi del perché si era arrivati a quel determinato tipo di intervento.
Nel bene… e nel male, perché ricordiamoci che la telecamera indossabile è riuscita a fare chiarezza sul caso di Floyd, l'afroamericano che è stato arrestato e che poi è morto a seguito delle modalità con cui è stato fermato.
Quindi da una visione indipendente di quello che avviene sulla scena, a prescindere da quello che è successo.
Il video non è alterabile, non è manipolabile e quindi c'è la possibilità da parte di chi giudica e di chi vede di farsi un'idea chiara di quali sono le motivazioni che hanno portato a quel tipo di situazione e come si è svolta tutta la scena.
Negli Stati Uniti è stato fatto un passo ulteriore.
È chiaro che c'è una normativa della privacy - se vogliamo chiamare una normativa della privacy quella statunitense - insomma diversa, ma per esempio ci sono alcuni corpi di polizia, mi viene in mente sicuramente Chicago e Boston, che a seguito di qualsiasi intervento che abbia portato all'utilizzo di arma da fuoco da parte dell'agente di
polizia, loro pubblicano in automatico entro le 12 ore successive su YouTube, sul loro canale YouTube i video delle bodycam. A prescindere da quello che è successo.
In modo che la cittadinanza si possa fare effettivamente un'idea di che cosa è avvenuto e perché è avvenuto, proprio per cercare di ridurre le proteste e i reclami da parte dei cittadini.
Sì, poi, come dicevi anche tu all'inizio, in realtà è un contesto diverso dal nostro, perché, come dicevi, la violenza, soprattutto quella delle armi da fuoco, è molto più presente e c'è anche, spesso, si creano delle situazioni molto concitate. A proposito di questo, tu parlavi dell'attivazione della bodycam, innanzitutto come avviene?
Perché hai parlato alla fine di un vero e proprio ecosistema nel quale io estraggo magari la pistola o il Taser e la bodycam inizia a riprendere, giusto?
Si corretto, noi facciamo un sacco di cose, diciamo che il core della nostra proposizione è una piattaforma cloud - quindi è un software - che dà la possibilità di raccogliere tutta una serie di dati, compresi i log dell'arma impulsi elettrici, del Taser, piuttosto che i video delle telecamere indossabili,
i video della videosorveglianza, video che vengono fatti dalle telecamere all'interno delle autovetture.
Una serie di dati ed ha la possibilità di avere la "situational awareness" che tradotta significa la visione in tempo reale di quello che sta avvenendo in una situazione critica.
Però le telecamere non sono sempre in registrazione, perché questo andrebbe innanzitutto contro quella che è la normativa del controllo del dipendente sul posto di lavoro, perché io avrei una visibilità costante di quello che sta facendo l'operatore di polizia, ma anche andrebbe a ledere la privacy dei cittadini e delle persone che in quel momento si trovano
a passare sulla scena.
Quindi ci sono diversi modi di attivazione della telecamera, innanzitutto viene sempre definito un protocollo di utilizzo, quindi quando va utilizzata la bodycam e quando non va utilizzata la telecamera indossabile, e quello è a responsabilità dell'operatore, è un protocollo tale e quale a quello che andrebbe fatto per un'arma: quando e in che occasione
devo usare un'arma e quando no. Stessa cosa per questo tipo di tecnologia.
L'attivazione può essere manuale, quindi l'operatore spinge due volte il bottone centrale, la telecamera comincia a registrare da quel momento e salva fino ai due minuti precedenti.
Perché molte volte all'atto dell'attivazione l'insulto, l'offesa, l'aggressione è già avvenuta e io semplicemente non ho avuto il tempo di accenderla.
Quindi ha un buffer di memoria che viene sempre sovrascritto a meno che io non vada a premere il pulsante centrale.
Questa è l'attivazione standard della telecamera. In situazione critica il nostro concetto è quello che l'operatore di polizia si deve concentrare sull'attività da operatore di polizia, non deve ricordarsi di accendere dispositivi e attivare radio e quant'altro.
Quindi ci sono una serie di sensori all'interno dell'arma ai pulsi elettrici del Taser, piuttosto che sulla fondina della pistola, piuttosto che all'interno della vettura, per esempio all'accensione della barra lampeggiante, dei lampeggianti dell'auto, che lanciano un segnale alle telecamere e che permettono l'attivazione automatica
della registrazione, mandando anche un segnale di allerta in centrale operativa, alert critico, quindi arriva proprio un messaggio con scritto attenzione, alert critico per questa telecamera perché ha estratto il Taser piuttosto che ha estratto l'arma da fuoco o ha attivato la barra lampeggiante.
Quindi c'è la possibilità anche da centrale operativa di sapere cosa sta accadendo e riuscire a dare delle indicazioni puntuali, eventualmente a rinforzi, piuttosto che collegarsi e dare delle indicazioni alla persona che è sul posto.
Ma le bodycam riescono a trasmettere anche in diretta quello che sta avvenendo su una scena?
Sì.
Bodycam trasmettono in diretta, possono trasmettere in diretta quello che sta avvenendo, non solo le Bodycam ma anche le soluzioni d'autovettura piuttosto che i droni, noi abbiamo anche tutta la parte droni e antidrone.
E da centrale operativa c'è la possibilità di vedere in maniera sincronizzata quello che sta avvenendo in tempo reale e c'è la possibilità con l'Axon Body 4 anche di utilizzarla al posto della radio, quindi ho la possibilità di ricevere dei messaggi audio e di mandare dei messaggi audio senza dover…
utilizzare radio o altri dispositivi proprio per focalizzarmi su quello che sta avvenendo in quel momento in una situazione critica.
E a livello costruttivo invece, cioè immagino che non sia un pezzo di plastica di bassa qualità ma deve resistere anche a situazioni appunto molto, molto attive e anche penso alla batteria, cioè come ha una batteria molto capace?
Sì, c'è un grande lavoro dietro di ottimizzazione dell'hardware e del firmware, tutto è sviluppato e prodotto da noi, in Arizona tutto l'hardware, mentre tutta la nostra componente software viene sviluppata tra Seattle, New York e Boston, abbiamo degli uffici di sviluppo lì.
L'hardware in particolare, una telecamera indossabile a una durata minima garantita di 12 ore in registrazione continua.
Le memorie sono elettrosaldate sulla piastra madre, quindi non è possibile estrarre schede di memoria, i dati sono crittografati all'interno della telecamera, quindi anche se dovesse essere rubata o smarrita la telecamera, comunque il dato non è ottenibile da parte di terze parti.
C'è la possibilità di fare un'estrazione automatica dei dati da remoto, quindi in caso ci sia una situazione particolarmente grave o appunto venga smarrito o perso il dispositivo, è possibile estrarre da remoto il dato.
La telecamera ha un angolo di visuale che è il più simile possibile a quello dell'occhio umano, perché si vuole riprodurre effettivamente quello che ha visto l'agente di polizia, quindi 146 gradi sulla diagonale.
E penso che anche il sensore della telecamera non sia banale perché deve essere in grado di registrare situazioni che non per forza sono ottimali da un punto di vista della luce presente, al buio ad esempio.
Esatto, infatti è studiata l'ottica e per questo abbiamo una divisione apposita, abbiamo fatto un'acquisizione di una divisione di Microsoft che si occupava del Kinect della Xbox, se vi ricordate il Kinect.
Lo scopo è proprio per l'accelerazione hardware dell'ottica, nel senso che va a simulare il più possibile quella che è la reazione della pupilla, nel momento in cui ci sono variazioni di luce, quindi se noi entrassimo con un Axon Body 4 all'interno di una stanza buia, da una stanza molto luminosa, avremmo il primo impatto in
cui è buio, poi un po' alla volta la telecamera va a dare più luce e ad adattarsi alla luminosità per dare il più possibile la sensazione di quello che ha visto l'operatore di polizia, perché dobbiamo sempre metterci… nelle condizioni del fatto che poi quel video verrà preso e visto da una persona che dovrà giudicare l'operato dell'agente,
quindi è giusto dargli la visione più simile possibile.
Sì, questo è un aspetto molto interessante, non ci avevo pensato, però effettivamente se fosse diversa la visione della telecamera e anche l'approccio a diverse situazioni di luminosità, il rischio sarebbe che magari la bodycam vede qualcosa che la gente non è riuscita a vedere ed è controproducente il risultato, come appunto prova, della buona
fede del poliziotto nella situazione concreta.
Abbiamo avuto dei casi, ti posso fare anche un esempio di questo negli Stati Uniti… purtroppo ci sono una serie di casi che si chiamano "suicide by cop", vuol dire che ci sono delle persone che vogliono suicidarsi e che non hanno il coraggio di farlo direttamente e quindi diventano aggressivi con gli agenti di polizia proprio per cercare di ottenere
una reazione da parte dell'agente di polizia. C'è stato un caso in particolare in cui un agente di polizia è entrato all'interno di una stanza buia e c'era una persona all'interno che continuava a urlare "sparami sparami sparami" e ha puntato un oggetto molto lungo probabilmente un fucile contro l'agente di polizia. L'agente di polizia ha utilizzato il Taser,
ha bloccato la persona, alla fine quello era la gamba di un tavolo.
Però entrando nella stanza era buio, ha puntato un oggetto lungo, poteva tranquillamente essere un'arma da fuoco insomma, un fucile, quindi giusto per dare un'idea.
Ok, e ultima cosa legata a questo aspetto, parlavi anche di cloud, poi quindi tutti questi dati, questi video, questa registrazione, queste informazioni anche riguardo al Taser vengono poi caricati su un cloud e sono a disposizione delle autorità per eventuali indagini o poi per essere pubblicati.
Sì, corretto, esatto. Noi siamo il primo partner al mondo di Microsoft Azure per quanto riguarda la divisione governativa, law enforcement e militare in termini di quantità di dati.
Abbiamo superato Netflix come quantità di dati video "storati" all'interno dell'infrastruttura.
Ovviamente abbiamo una serie di datacenter e di istanze all'interno dell'infrastruttura Microsoft Azure nei diversi continenti, proprio per andare a rispondere a quelle che sono le necessità di sovranità del dato e le normative in vigore, possono essere il GDPR in Europa, l'FDI negli Stati Uniti. Ci sono ovviamente...
ogni area geografica, le proprie peculiarità, le proprie necessità e noi andiamo a rispondere avendo delle istanze particolari che vanno a rispondere a questi requisiti.
Ok, adesso abbiamo parlato tanto di Stati Uniti e abbiamo spiegato anche il perché e il grande valore che questi prodotti poi hanno nella pratica e in Europa, un po' ce n'hai parlato, anche in Italia, ma qual è l'utilizzo di questi prodotti e parlavi già di in corso, cioè vengono già utilizzati, ma sono utilizzati in che modo, a livello generale oppure ci sono delle sperimentazioni in corso?
Per quanto riguarda l'Europa e per quanto riguarda il Taser, ormai con l'inizio dell'attività in Italia, dell'utilizzo in Italia del Taser nel 2022 in via ufficiale, quindi sperimentazione terminata e dotazione effettivamente in strada, tutti i paesi europei hanno una dotazione di arma a impulsi elettrici. In questo momento è ancora considerata dotazione di reparto,
perché all'interno di una pattuglia i classici due poliziotti che vediamo in giro, uno dei due ce l'ha, mentre l'altro viene definito operatore di supporto, non è come l'arma da fuoco che invece è dotazione individuale.
In questo momento è così nella stragrande maggioranza dei paesi, tranne che nel Regno Unito e in Olanda.
Dove ognuno ha invece la sua?
Sì, il Regno Unito è diverso perché il Regno Unito ha cominciato nel 2003 a utilizzare Taser, quindi veramente da molto tempo, però lì dobbiamo pensare al fatto che loro hanno sempre avuto servizio non armato, cioè il 94%, quindi solo il 6% dei poliziotti in Regno Unito ha l'arma da fuoco e sono quelli di pronto intervento, mentre quelli che sono
per strada, il BOPI classico, non è armato con arma da fuoco. Solo nella città di Londra ogni giorno ci sono 27 mila Taser che vanno in strada perché invece il Taser è dotazione individuale, quindi è il loro modo di riuscire a intervenire nelle situazioni critiche.
Negli altri paesi fondamentalmente è una dotazione di reparto che viene affiancata all'arma da fuoco.
Quindi col Taser siamo operativi in tutta Europa.
In Italia siamo partiti nel 2022, a seguito di anni di sperimentazione e di test che sono stati fatti sia sul campo che dall'Istituto Superiore di Sanità, sui pacemakers, quindi sono state fatte una serie di valutazioni, è stato fatto un lavoro… direi il più esteso che io ho visto rispetto ad altri paesi, che ha dato degli ottimi
risultati a noi come azienda, nel senso che tutto quello che noi andiamo a dichiarare come azienda, andiamo a certificare, effettivamente è stato comprovato anche quando sono stati fatti dei test indipendenti da parte delle autorità in Italia, rispetto alla sicurezza, all'efficacia e quant'altro.
Quindi nel 2022 si è partiti con le Polizie a competenza generale, quindi Polizia di Stato, Arma di Carabinieri e Guardia di Finanza e c'è stata una prima apertura alle polizie locali dei capoluoghi di provincia, mentre proprio di qualche giorno fa un… un emendamento alla legge del 2018 che ha aperto adesso a tutte le polizie locali d'Italia la possibilità
di utilizzare l'arma in pulsi elettrici, quindi fondamentalmente qualsiasi forza di polizia locale o nazionale in Italia adesso può dotarsi di Taser, come negli altri paesi.
Per quanto riguarda le telecamere indossabili il discorso è un pochino più a macchia di leopardo, nel senso che tutti i paesi sono partiti con o dei progetti pilota o con dotazione di telecamere indossabili, è un pochino più complesso proprio per quanto riguarda un accavallamento se vogliamo, una difficoltà di andare a…
recepire quella che è un'innovazione, un'evoluzione tecnologica che è molto più veloce nel privato rispetto al pubblico.
Abbiamo dei cittadini che sono abituati ad andare in giro, a riprendere, a fare foto, a pubblicarle sul cloud, mentre abbiamo una pubblica amministrazione, in generale in Europa, che prima di riuscire a normare, a inserire e a catalogare questo tipo di tecnologia ci sta mettendo qualche anno.
Solo in Italia sono partite prima le polizie locali, semplicemente perché sono più flessibili, meno personale, non dislocato sul territorio, un sindaco, una giunta che decide, è molto più semplice, diciamo molto più flessibile se si vuole far partire un progetto a livello locale piuttosto che a livello nazionale.
Negli altri paesi le spinte sono diverse, per esempio in Francia a seguito di un arresto che ha portato alla morte di una persona tre anni fa, Macron ha dato indicazione diretta che tutti gli agenti di polizia devono avere la Bodycam, per esempio.
In Spagna si è partiti adesso con un progetto che stiamo seguendo noi, tra l'altro, che riguarda non solo le telecamere indossabili ma poi anche tutta la gestione dei fascicoli investigativi in cloud, quindi tutta la raccolta delle prove, la condivisione delle prove.
In Scozia noi gestiamo tutto, dalla raccolta delle prove sul campo fino al processo telematico e digitale, tutto all'interno della nostra piattaforma.
Quindi siamo un po' a macchia di leopardo principalmente per il problema di quando posso registrare, chi posso registrare e che cosa faccio poi con i dati.
Molto interessante e come ci dicevi in realtà fate tantissime cose e quindi è difficile trattarle tutte. Però volevo per chiudere farti una domanda sul futuro cioè come vedete il futuro di questo settore e cosa si può ancora fare per innovare e per rendere la vita delle forze dell'ordine e delle persone in generale,
dei cittadini più sicura grazie a dei prodotti tecnologici?
Sì, allora qui mi gioco il jolly che tutti si stanno giocando negli ultimi 12 mesi dell'intelligenza artificiale.
Allora, noi abbiamo cominciato a utilizzare algoritmi di intelligenza artificiale ben prima di molte altre aziende, insomma.
A prescindere da questo, lo scopo ultimo delle prossime iterazioni di prodotto e innovazioni che andremo a inserire all'interno della nostra roadmap, se così vogliamo chiamarla, sia nel breve che nel lungo termine, è quella di mantenere la centralità della raccolta del dato, perché secondo noi questo
dà un grandissimo vantaggio in tutta quella che è la filiera coinvolta nella pubblica sicurezza di un paese. Perché noi pensiamo sempre solo alla gente di polizia che è in strada, ma poi ci sono dei procuratori che devono fare il loro mestiere, ci sono dei giudici che devono giudicare, ci sono degli avvocati difensori che devono difendere.
E è molto difficoltoso in questo momento riuscire a condividere dati, a condividere prove, ricordiamoci che noi stiamo ancora masterizzando cd e dvd e li stiamo spedendo all'interno di buste in duplice copia perché se una va persa ne abbiamo un'altra, quindi questo è ancora lo stato attuale in molti
paesi europei e anche in Italia, quindi questo è un pensiero.
Per quanto riguarda l'intelligenza artificiale a cui facevo veloce riferimento, in realtà la volontà è quella di andare a liberare sempre più tempo agli agenti di polizia, ma non per la parte decisionale, mi spiego meglio. Per quanto riguarda noi è sempre… principe e cardine fondamentale è la libertà da parte della persona e dell'operatore
di polizia, in questo caso, di prendere la decisione.
Il punto è che ci sono una serie di aspetti burocratici nel lavoro anche dell'agente di polizia che vanno a portare via probabilmente metà del suo tempo, nella redazione di rapporti, nella scrittura di quelli che sono i dialoghi per esempio avuti con una persona, piuttosto che negli interrogatori avuti con le persone, le trascrizioni, l'analisi, l'oscuramento
dei volti all'interno dei video. Ci sono una serie di attività che vanno a portare via metà del tempo degli agenti di polizia.
Se noi riusciamo con la tecnologia a risolvere quelle che sono le parti meccaniche, se vogliamo andare a chiamarle così, riusciamo a liberare tempo a chi fa quel mestiere per dedicarsi effettivamente a garantire la pubblica sicurezza delle persone sul campo, da essere umano, non da robot che prende decisioni.
Sì, anche quest'ultimo aspetto molto interessante perché magari chi non è dentro al settore non ci pensa, però effettivamente anche il rapporto che deve essere fatto dopo non è una sfida da poco dover considerare tutti gli elementi e quindi è sicuramente un altro aspetto importante per arrivare poi
fino al processo. Va bene, allora grazie Loris per averci raccontato questo settore che ha fatto questo focus su un mondo così interessante e il ruolo che ha avuto e che avrà Axon in questo ambito. Alla prossima.
Grazie mille, grazie a voi, grazie a tutti.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia, io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio, per qualsiasi tipo di domanda o suggerimento scriveteci a redazione@dentrolatecnologia.it, seguiteci su Instagram a @dentrolatecnologia
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