
Nelle puntate “La gestione dell’emergenza parte dallo smartphone” e “Le tecnologie al servizio della nostra sicurezza” avevamo iniziato a parlare delle attuali e nuove soluzioni in grado di garantire l’incolumità e il soccorso delle persone nei diversi contesti relativi alla vita quotidiana di tutti i giorni. In questa puntata torniamo nuovamente su questo argomento, ma questa volta analizzando nello specifico quali sono, o meglio, qual è ad oggi lo strumento per eccellenza in grado di garantire la sicurezza non solo dei cittadini ma anche, e soprattutto, quella degli agenti delle forze dell’ordine: le bodycam.
Nella sezione delle notizie parliamo di 600 e Topolino, due nuovi modelli elettrici lanciati da FIAT, di Threads il social di Meta nato come alternativa a Twitter e infine del primo volo commerciale con equipaggio italiano di Virgin Galactic.




Brani
• Ecstasy by Rabbit Theft
• No Rival by Egzod & Maestro Chives & Alaina Cross
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi parleremo dell'impiego delle bodycam da parte delle forze dell'ordine e di come possono aumentare la trasparenza del loro operato nei confronti dei cittadini.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Dopo il successo arrivato con il lancio della 500e, Fiat ha deciso di ampliare il segmento auto elettriche, annunciando due nuovi modelli pensati per soddisfare ogni esigenza dei propri consumatori.
La più attesa era sicuramente la Fiat 600e, un piccolo SUV di oltre 4 metri di lunghezza che sarà disponibile in un allestimento top di gamma da circa 40.000 euro.
E una versione più economica che può arrivare a 30.000 euro grazie a incentivi e rottamazione.
In entrambi i casi troviamo una batteria da 54 kWh in grado di garantire un'autonomia variabile tra i 400 e i 600 km a seconda dell'utilizzo.
Saranno disponibili in base alla configurazione anche un sistema di guida assistita di livello 2 e altre tecnologie come l'Adaptive Cruise Control, Intelligent Speed Assist o il Drowsy Driver Detection in grado di rendere più sicura e responsabile la guida di tutti i giorni.
Ma la vera novità di quest'anno è senza ombra di dubbio la Topolino, ovvero una minicar elettrica disponibile in due configurazioni a seconda del numero di porte pensata soprattutto per coloro che devono muoversi quotidianamente all'interno delle città.
A differenza della vettura precedente questa sarà disponibile solamente nella colorazione verde vita a partire da 10.000 euro, altrimenti Fiat darà anche la possibilità di ottenerla tramite noleggio a 39 euro al mese.
Entrambe le vetture sono attualmente preordinabili sul sito Fiat, tuttavia prima di poter vedere una di queste auto circolare per le strade delle nostre città dovremo aspettare la fine del 2023.
Dopo averlo annunciato qualche tempo fa, giovedì 6 luglio Meta ha rilasciato un nuovo social network chiamato Threads.
Soprattutto per facilitarne la diffusione Threads è particolarmente integrata con Instagram.
Una volta installata sarà possibile effettuare l'accesso proprio tramite il proprio account Instagram e sincronizzare le informazioni base come nome, foto profilo, username, biografia e link.
Sempre in fase di configurazione il social propone di seguire gli stessi profili che seguiamo su Instagram se anche essi hanno installato Threads.
Ma di cosa si tratta? In breve il social di Meta è praticamente una copia di Twitter, dove al centro ci sono dei brevi testi di massimo 500 caratteri a cui si possono aggiungere link, immagini o brevi video.
L'interfaccia è molto simile a Instagram con le classiche tab di feed, ricerca, post, attività e profilo, ed è inoltre possibile condividere un post direttamente sulle storie Instagram.
L'approccio più interessante, però, è forse la compatibilità, che verrà implementata a breve con il protocollo Activity Pub, che permetterà a Threads di essere interoperabile su altri servizi simili, come Mastodon, WordPress o Tumblr, che di fatto permetterà di ampliare enormemente tutte queste community.
Giovedì 29 luglio la compagnia specializzata in turismo spaziale Virgin Galactic ha completato con successo il primo volo commerciale denominato Galactic O1 della navicella VSS Unity, con un equipaggio interamente italiano.
Il volo dell'azienda appartenente al gruppo Virgin è consistito essenzialmente nel portare la VSS Unity a 13,5 km di quota, grazie alla navicella madre VMS Eve, da cui l'equipaggio ha potuto sperimentare nella fase di rientro di 3 minuti l'assenza di gravità come avviene normalmente nello spazio.
In questo breve lasso di tempo l'equipaggio italiano, costituito da un colonnello e un tenente colonnello dell'Areonautica Militare più un ricercatore del CNR, ha potuto condurre ben 13 esperimenti inerenti all'assenza di gravità.
Il successo della missione di Virgin Galactic ha segnato definitivamente l'avvio del programma commerciale della compagnia, che punta ad offrire un servizio unico in grado di stimolare l'assenza di gravità ma che richiede un costo a persone di ben 450 mila dollari.
In alcune puntate uscite negli ultimi mesi, più volte abbiamo parlato del tema della sicurezza pubblica.
Siamo partiti con l'analizzare il ruolo chiave dei nostri smartphone nella fase di chiamata ai soccorsi e ci siamo soffermati infine sulle diverse tecnologie che oggi supportano i mezzi di emergenza più moderni, come le ambulanze e le auto delle forze dell'ordine.
Oggi torneremo nuovamente su questo argomento, ma questa volta andremo ad analizzare nello specifico quali sono, o meglio quale è ad oggi lo strumento per eccellenza, in grado di garantire la sicurezza non solo dei cittadini, ma anche e soprattutto degli agenti.
Stiamo parlando delle bodycam, per comprendere subito la loro importanza partiamo dal presupposto sul quale si fonda la loro utilità.
Da sempre la sicurezza pubblica viene considerata come un aspetto fondamentale per la società, dove un ambiente sicuro e con pochi rischi e pericoli per la salute pubblica può creare una base solida per lo sviluppo, il benessere e la prosperità di una comunità.
Dunque per il cittadino la sicurezza rappresenta una necessità fondamentale per consentire ad esempio una libera circolazione e di svolgere le attività quotidiane senza alcun timore.
E il motivo per cui non abbiamo paura dell'ambiente in cui ci muoviamo dipende dal fatto che l'applicazione della legge e della protezione collettiva è garantita dalle forze dell'ordine, che ogni giorno svolgono un ruolo cruciale nel mantenere l'ordine pubblico, prevedendo e reprimendo i potenziali reati che potrebbero essere commessi.
Ma chi garantisce la loro sicurezza o chi garantisce la nostra di sicurezza, nel momento in cui vi sia un abuso di potere da parte dell'autorità? La soluzione a queste problematiche oggi viene in parte risolta dalle cosiddette bodycam.
Come indica il termine stesso, si tratta di piccole telecamere fissate sull'uniforme e della gente in grado di registrare audio e video delle interazioni tra le forze dell'ordine e i cittadini, che possono essere utilizzati successivamente per dimostrare ad esempio la trasparenza dell'operato e dell'autorità, oppure evidenziare comportamenti anomali da parte delle persone coinvolte.
Come dicevamo poco fa, queste telecamere sono agganciate alle divise degli operatori.
Questo però non significa che debbano essere sempre fissate sulla zona del petto della spalla, poiché in base al contesto o alla tipologia di uniforme, le bodycam possono venire collocate sull'elmetto o sulla strumentazione in dotazione all’agente.
In certi casi, poi, oltre alla possibilità di archiviare audio e video, le bodycam possono anche trasmettere le immagini in tempo reale ad una postazione di comando e controllo, in modo tale che ad esempio un potenziale danneggiamento della telecamera non impedisca l'accesso ai filmati registrati in precedenza.
A livello di utilità, insieme alla possibilità di registrare video dettagliati e oggettivi da poter utilizzare per un'eventuale investigazione o processo interno, queste videocamere garantiscono indirettamente anche una maggiore responsabilizzazione da entrambe le parti.
Sapendo infatti di essere registrati, gli agenti di polizia, ad esempio, sono incoraggiati a comportarsi in modo più professionale e appropriato in qualunque contesto di interazione con il cittadino.
E allo stesso tempo, quest'ultimo, conscio del fatto che le proprie azioni verranno registrate da uno strumento imparziale e non soggetto a pregiudizi di qualunque carattere, tenderà molto probabilmente a mantenere un maggior controllo, collaborando più facilmente con l'operatore.
Un altro utilizzo molto pratico ed efficace è infine quello relativo all'addestramento e al miglioramento delle capacità di sapersi relazionare con il cittadino.
In questo caso le immagini e i video possono essere consultati dagli agenti per valutare e migliorare ulteriormente le proprie pratiche professionali.
A questo punto, dopo aver introdotto il concetto e l'utilità delle bodycam, andiamo a vedere alcuni dei modelli più noti in commercio e le loro specifiche tecniche.
Essendo un prodotto che di base non è studiato per essere utilizzato solo dalle forze dell'ordine, ma anche da giornalisti o da chi pratica sport, alcuni modelli possono essere acquistati tranquillamente su internet.
Senza entrare nelle versioni specifiche, una delle marche più affermate in questo settore è Transcend, che offre videocamere in grado di registrare fino a 12 ore in full HD o in 4K e con uno spazio di archiviazione di 64 GB ad un prezzo variabile tra i 140 e i 300 euro circa.
Particolarmente valida risulta anche Philips, in questo caso il modello DVT 3120, che oltre a specifiche simili a quelle elencate poco fa, offre anche la modalità di registrazione notturna.
Ma una tra le più interessanti e valide soluzioni, in questo caso appositamente studiata per le forze di polizia, è la Motorola V300, una videocamera impiegata principalmente dai dipartimenti di Polizia degli Stati Uniti, che supporta fino a 128 GB di archiviazione, uno schermo LCD, 12 ore di autonomia, un'alta resistenza a urti e acqua, più alcune caratteristiche studiate appositamente per ottimizzare le attività di pattugliamento e di intervento delle autorità.
Una delle più importanti è ad esempio il collegamento cifrato, che per ragioni di privacy e sicurezza deve essere una prerogativa di tutte le bodycam date in presidio alle forze dell'ordine.
Tra le altre caratteristiche peculiari del modello V300 troviamo anche un valido sistema di aggancio su altri presidi della polizia come la volante o l'arma di ordinanza.
La possibilità di semplificare e automatizzare l'attivazione delle bodycam è un attributo cruciale soprattutto in situazioni in cui si ha poco tempo a disposizione.
Per queste ragioni, Motorola ha introdotto la compatibilità via Bluetooth con la radio APX, in modo tale che quando l'operatore attiva la modalità di emergenza sulla radio, la bodycam fa partire automaticamente la registrazione.
Tornando invece al ruolo di questo strumento, con gli avvenimenti di Police Brutality che avvengono ogni anno anche a scapito di persone afroamericane, gli Stati Uniti stanno affrontando ormai da qualche anno una serie di controversi e tensioni tra le forze di polizia e le comunità locali.
Tanto che nel 2020, in seguito all'omicidio di George Floyd, è stata prospettata una legge federale con l'obiettivo di modificare il modus operandi delle forze di polizia statunitense e che prevede, tra le altre cose, anche un impiego più massiccio delle bodycam in modo da tutelare al meglio coloro che subiscono l'abuso, cittadini o poliziotti che siano.
Per diverse ragioni, che riguardano ad esempio l'estensione del territorio, la diversa struttura dei corpi di polizia o la cultura sul possesso delle armi da fuoco, in Italia la situazione è relativamente più tranquilla e meno rischiosa di quella degli Stati Uniti.
Ciò nonostante, anche nel nostro Paese stanno iniziando ad essere distribuite le prime bodycam per le forze di polizia e per il corpo dei carabinieri.
Nel 2022, per dire, dopo il via libera del garante della privacy, sono state assegnate quasi mille videocamere alle forze dell'ordine, di cui 700 unità ai reparti mobili della Polizia di Stato e 249 ai carabinieri.
Per via delle imposizioni del garante in materia di privacy, l'utilizzo di questo presidio è strettamente limitato e regolamentato, tanto che l'avvio della registrazione da parte dell'operatore può essere disposta solamente in caso di concreto rischio e pericolo per l'ordine e per la sicurezza pubblica, o durante fatti costituenti reato.
Per garantire e tutelare la privacy dei diretti interessati, è stata inoltre disposta la cancellazione automatica dei video, una volta scaricati e inviati al server centrale, su cui potranno rimanere conservati per un massimo di sei mesi.
Naturalmente, anche in altri paesi europei come Belgio, Germania, Spagna o Svezia, ognuno dei quali deve chiaramente tenere conto delle norme del GDPR, le bodycam stanno riscontrando un impiego sempre più diffuso e capillare.
Se però da un lato le bodycam favoriscono un'effettiva riduzione dei comportamenti illegali, dall'altro con la diffusione e l'implementazione sempre più massiva nelle forze dell'ordine di tutto il mondo, sta iniziando ad emergere un problema legato all’enorme mole di video e audio registrati che in molti casi rimangono archiviati e poi cancellati nonostante la presenza di informazioni potenzialmente utili.
Il problema legato all'aumento della raccolta di dati non è certo una novità, e infatti già da qualche anno stanno iniziando ad essere adottati strumenti in grado di effettuare analisi e valutazioni automatiche come i software basati sull'intelligenza artificiale.
Non a caso, dunque, un numero esiguo ma crescente di dipartimenti di polizia degli Stati Uniti sta utilizzando un nuovo sistema di intelligenza artificiale che analizza i filmati delle videocamere degli agenti e segnala gli incontri ritenuti problematici e non professionali, così come quelli lodevoli.
La piattaforma in questione è stata sviluppata da una società chiamata TRULEO e permette di analizzare ogni singolo video salvato dalle bodycam identificando i problemi di comportamento dei singoli agenti e i modelli potenzialmente problematici all'interno di un nucleo di polizia.
Il vantaggio di questa piattaforma risiede dunque nella capacità di esaminare le registrazioni in pochi secondi, evidenziando le interazioni positive e negative e inviando infine un rapporto ai supervisori.
In questo modo, gli agenti che si comportano in modo educato e professionale, quando un cittadino si rifiuta di obbedire a un comando, ricevono una mail di elogio della loro prestazione, così come il loro sargente.
Se invece un agente utilizza un linguaggio non appropriato, come insulti raziali, minacce o si rende protagonista di un alterco fisico eccessivo, il suo responsabile verrà a scoprirlo entro poche ore.
Dunque, grazie al connubio tra hardware, le bodycam in questo caso, e il software, basato sull'intelligenza artificiale, come quello di TRULEO, in grado di analizzare ogni video registrato e di valutare l'operato degli agenti, si è riusciti a migliorare considerevolmente la qualità dei servizi di polizia statunitensi, come quello di Alameda, in California, dove l'uso della forza da parte del Dipartimento è diminuito del 36%, e il linguaggio poco professionale del 30%.
Per concludere, abbiamo compreso che l'impiego delle bodycam nelle forze dell'ordine può risultare determinante nel fornire una registrazione obiettiva degli eventi, promuovendo la trasparenza e la fiducia tra le forze dell'ordine e i cittadini.
Questo però non basta.
Con l'adozione sempre maggiore di questo strumento può capitare che, tra le migliaia di registrazioni, vengano perse o tralasciate informazioni fondamentali per la risoluzione di un caso di abuso, per esempio.
Tuttavia, grazie ai recenti sviluppi compiuti nel campo dell'intelligenza artificiale, le piattaforme come quella di TRULEO consentono di individuare immediatamente pattern di comportamenti scorretti e discriminanti, o al contrario meritevoli e degni di essere considerati positivamente.
Se questo sarà il futuro del settore della sicurezza e del monitoraggio delle attività delle forze dell'ordine, è altresì fondamentale che gli strumenti di intelligenza artificiale vengano addestrati su data set significativi e rappresentativi, e soprattutto sottoposti a una rigorosa supervisione per garantire l'imparzialità e il rispetto dei diritti umani.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
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