
Le esigenze dei consumatori stanno cambiando sempre più velocemente. Negli ultimi anni, ad esempio, stiamo assistendo ad un trend che vede una sempre più ampia parte degli acquisti che effettuiamo sulle piattaforme online grazie all’e-commerce. Cosa dobbiamo aspettarci quindi dal futuro dei negozi? Siamo veramente certi che acquistare online sia sempre la miglior soluzione? Per capire il punto di vista di MediaWorld su questo tema di fondamentale rilevanza, abbiamo intervistato Marco Mazzanti, Chief Commercial Officer di MediaWorld, che ci ha spiegato come la prima catena di elettronica di consumo in Europa si stia adoperando, anche grazie alla tecnologia, per soddisfare le esigenze di tutte le tipologie di clientela.
Nella sezione delle notizie parliamo di Samantha Cristoforetti che è tornata nello Spazio e dell’accordo raggiunto sul Digital Services Act.



Brani
• Ecstasy by Rabbit Theft
• Moments by Lost Identities x Robbie Rosen
Il negozio fisico, indipendentemente dal canale dove tu vendi, è una necessità che tu devi assolvere, devi averlo, perché comunque il cliente un giro lì dentro lo farà.
Come farà un giro dentro il sito e-commerce che gli fa vedere tutti i prodotti che ci sono.
Per cui indipendentemente poi dove finalizzi la vendita, è fondamentale che tu sia presente in tutti i posti in cui il cliente farà un giro e andrà.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi cercheremo di capire con MediaWorld come sta cambiando il mercato della vendita di prodotti tecnologici di consumo e come la tecnologia può tornare utile per soddisfare le esigenze di tutte le tipologie di clientela.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Dopo un primo rinvio per condizioni meteo sfavorevoli, nella mattina di mercoledì 27 aprile è partita dal Kennedy Space Center in Florida la missione spaziale Crew-4, con a bordo l'astronauta italiana membro dell'Agenzia Spaziale Europea Samantha Cristoforetti.
Grazie alla propulsione di un razzo Falcon 9, la capsula Crew Dragon ha così portato sulla Stazione Spaziale Internazionale altri quattro astronauti, oltre ai sette già a bordo, i quali nei prossimi sei mesi dovranno svolgere una serie di esperimenti relativi ai diversi ambiti scientifici.
In particolare Samantha Cristoforetti condurrà sul proprio organismo uno studio promosso dall'Università di Trieste, che ha come obiettivo quello di scoprire se ci sono differenze di reazione tra il corpo femminile e quello maschile in assenza di gravità.
Infine, con l'esperienza ottenuta dai 199 giorni trascorsi nello spazio, tra il 2014 e il 2015, l'astronauta italiana è stata selezionata per dirigere le operazioni del segmento orbitale americano della stazione, composto da 11 moduli appartenenti alle più importanti agenzie spaziali di tutto il mondo.
Dopo lunghe trattative tra i maggiori organi dell'Unione Europea, si è raggiunto un accordo sul Digital Services Act, o DSA, di cui si parla già da diverso tempo.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha definito questo accordo storico e di fatto è l'unico del suo genere volto a garantire che ciò che è illegale offline lo dovrà essere anche online.
In pratica, il DSA costringe le piattaforme con più di 45 milioni di utenti attivi, tra cui Google, Apple, Meta, Microsoft e Amazon, a eliminare quei contenuti ritenuti illegali.
Alcuni esempi possono essere prodotti contraffatti, pericolosi o che non soddisfano gli standard di sicurezza, nel caso dei siti di vendite online, ma anche la sospensione di utenti che violano la legge nel caso dei social network.
A questo poi si aggiunge anche l'obbligo da parte delle piattaforme di una maggiore trasparenza sui dati e sugli algoritmi utilizzati con delle verifiche annuali da parte di organismi indipendenti che riferiranno alla commissione, che potrà infliggere le eventuali sanzioni e rendere internet un posto più sicuro per tutti i cittadini europei.
Le esigenze dei consumatori stanno cambiando sempre più velocemente.
Negli ultimi anni, ad esempio, stiamo assistendo ad un trend che vede una sempre più ampia parte degli acquisti che effettuiamo su piattaforme online.
Il commercio elettronico, o e-commerce, poi, ha avuto una forte spinta in seguito alla pandemia e questo ha penalizzato la vendita al dettaglio nei negozi fisici.
Cosa dobbiamo aspettarci quindi dal futuro dei negozi? Siamo veramente certi che acquistare online sia sempre la miglior soluzione? Ne parliamo oggi con Marco Mazzanti, Chief Commercial Officer di MediaWorld, società tedesca con circa 1000 punti vendita e prima catena di elettronica di consumo in Europa.
Benvenuto Marco.
Grazie mille, buongiorno a tutti.
In un mercato come quello in cui ci troviamo che sta fortemente cambiando e con isso stanno cambiando anche le esigenze dei consumatori, dei clienti che sono aumentate anche grazie all'avvento della tecnologia informatica, quali sono le sfide che un'azienda specializzata nella distribuzione di prodotti tecnologici come MediaWorld sta affrontando per valorizzare diverse modalità di vendita, tra cui l'acquisto in un negozio fisico e online?
Allora, guarda, oggi il discorso è come fare a contentare il cliente, come riuscire a dare risposte in ogni tipo di esigenza che ha il cliente.
Io non so dirti come sarà il futuro ma quello che sono sicuro è che questi due canali coesisteranno e saranno per esigenza del consumatore due canali sempre presenti sul mercato perché il consumatore vuole comodità, ma allo stesso tempo vuole vedere, vuole toccare, vuole poter provare i prodotti e le due esperienze sono possibili solo se riescono a integrare questi due canali per cui l'online e i negozi fisici e ti dirò di più, anche con diverse modalità diversi di negozi fisici perché non tutti sono uguali e non tutti assolvono le esigenze di quel momento del nostro cliente.
Oggi il cliente, ripeto, è al centro veramente, l'abbiamo detto per anni, per anni ci sono stati trattati di marketing dove si metteva il cliente al centro, non è mai stato vero come adesso, non è mai stato vero come dopo l'arrivo dell'online che ha messo nelle mani del consumatore la possibilità di scegliere.
Per farlo scegliere bisogna dargli dei vantaggi, qualcosa di meglio di quello che gli può dare un'altra esperienza.
Il consumatore oggi ha un percorso che è molto chiaro, parte da una ricerca, parte da un bisogno che lui ha e parte da una ricerca online, per cui il 90% dei consumatori come primo step vanno sull'online, anche tu hai bisogno di un prodotto, vai a vedere sull'online che cosa può risolvere il tuo bisogno e dove lo puoi trovare.
Poi di solito il passaggio avviene specie di un prodotto come quelli che vendiamo noi, che comunque hanno un "touch and feel", sono tante volte dei sogni, uno si compra il nuovo telefono, il nuovo TV e sono cose che comunque gratificano molto la persona, va nel negozio, la vuol vedere, la vuol trovare, dopo c'è un altro passaggio che è l’affinizzazione dell'acquisto e in quel momento lì il canale
diventa utile in funzione di quanto è bravo a dare risposta al cliente alle sue esigenze, un'esigenza di semplicità, un'esigenza di maggiore conoscenza, un'esigenza di vedere un assortimento molto completo, tutte queste esigenze diverse se integrate fanno sì che il cliente abbia un'esperienza con un brand e non più con un canale.
Quindi un acquisto che nella maggior parte dei casi parte online e poi si trasferisce in un negozio fisico?
Cioè in tutte e due… allora quello che parte online quasi sempre la ricerca.
Io ripeto io faccio molto esempio quando vedo i miei amici, guardo io come mi comporto, quando ho bisogno di un prodotto che non conosco perché devo comprare una cosa, ho bisogno di comprare… adesso esco dal mio mercato una tenda o un qualsiasi prodotto, prima cosa cerco l'informazione, cerco di capire di cosa stiamo parlando e internet mi offre una possibilità infinita di conoscenza, per
cui vado lì e inizio a prendere i primi spunti, poi il secondo passaggio è approfondire questi spunti per cui ho un bisogno, ho un bisogno di non fare entrare la luce dalla finestra, vado a capire come si fa a non fare entrare la luce dalla finestra, a questo punto qua capisco che prodotti mi risolvono questo problema e a quel punto inizio a girare per vedere, che possa andare in negozio, posso soddisfarlo anche direttamente online, ma è una seconda fase l'acquisto, in quel momento lì dove acquisterò, dove al meglio soddisfano i miei bisogni e anche qui
abbiamo creato format di vendita diversi perché i clienti si muovono in maniera diversa, c'è il cliente che si muove solo per bisogno, c'è il cliente che si muove perché vuole scoprire qualcosa di nuovo e c'è il cliente che si muove perché ha passione, per cui vuole vedere l'ultima tecnologia arrivata, l'ultimo prodotto presente sul mercato perché è quello che lo muove.
Dove io darò risposta al cliente a questi bisogni, a questa sua necessità lui comprerà.
Se sono bravo, diventa indifferente se compra online o compra nei negozi, ma diventa molto determinante il fatto che lui sia contento.
Sì, quindi in questo ragionamento ha senso come hai fatto distinguere diverse tipologie di clienti che si muovono, acquistano per esigenze diverse. E appunto a esigenze diverse dei consumatori corrispondono anche da parte vostra delle diverse risposte per voi che i prodotti li vendete.
Ci parli quindi della proposta di vendita che avete, quindi parlo di online, e-commerce e poi dei punti vendita in negozi fisici?
Allora guarda, ti parto in scala partendo in realtà dal negozio fisico, poi ti arrivo per ultimo sull'online.
Allora, noi abbiamo negozi fisici con vari format.
Dopo la pandemia, si è sentita ancora di più l'esigenza di essere vicini al cliente per le restrizioni, per tutta una serie di cose di comodità, per cui abbiamo deciso di ampliare i format che avevamo già in pista e abbiamo iniziato a aprire dei negozi smart che sono negozi piccoli, di centro città piuttosto che di quartiere, parliamo di 250 metri, questo tipo di misure di negozio
dove il cliente ha la comodità della vicinanza, ha un assortimento più ridotto che, e qui vediamo la prima integrazione, che si allarga all'interno del negozio con la possibilità di avere disponibile tutto quello che abbiamo anche sull'online, dove al contrario abbiamo l'assortimento più grande dei nostri canali.
Per cui integriamo la soluzione andando con un punto vendita piccolo, vicino il più possibile al cliente per cui dove abita, dove gira, dove lavora, dandogli un'esperienza d'acquisto dove ci sia una persona che gli dà un suggerimento, che lo aiuta nell'acquisto e che gli permette di fare una scelta, anche perché tante volte se tu compri un prodotto che non conosci bene ti trovi un assortimento online di centinaia di prodotti che un pochettino ti disorientano.
Certe volte la persona che riesce a indirizzare in funzione del tuo bisogno ha una minore numero di scelta e ti dà un aiuto oggettivo nell'acquisto che tu stai…
Sì, ti dà un supporto, una guida.
Esattamente, ti aiuta proprio nella tua scelta per cui nel capire, esempio della lavatrice, la prima domanda è la famiglia, quante grande, quante piccola, che tipo di lavatrice ha, che tipi di consumi vuole consumare e questo tante volte solamente dalle schede tecniche che trovi sull'online è difficile da capire, è difficile da scegliere tra centinaia di
offerte diverse, per cui questo negozio piccolo diciamo che fa un primo step ed è lo step della vicinanza dando un assortimento più piccolo che si allarga con tutto quello che c'è su internet ma aiutato da una persona, da una persona che è un nostro commesso ma che è una persona che tecnicamente sa di più e ti dà una mano.
Poi andiamo nei negozi che sono i nostri core format, che di solito sono i negozi che noi abbiamo sempre per quello che siamo conosciuti, tutti conoscono MediaWorld, per negozi sempre molto grandi, negozi che vanno dai 1500 ai 3000 metri con dentro assortimenti ampi, dove in questo caso qua si va a unire oltre alla soddisfazione del bisogno anche
la scoperta perché in questi assortimenti ti posso fare vedere senza allargarmi con tanto come internet, ripeto con centinaia di prodotti della stessa categoria, una scelta più ampia ma comunque importante, comunque che va a cogliere qualsiasi sfumatura dei bisogni che tu hai. Anche in questo caso qua aiutiamo il cliente sia nello scegliere sia nel poter scoprire
cosa quel mercato gli offre in una maniera più importante perché abbiamo più possibilità d'assortimento, sono negozi che sono quelli più conosciuti, ripeto che sono nati in Italia per far scoprire la tecnologia dove in ogni negozio da noi è possibile toccare tutti i prodotti, provarli, vedere come funzionano.
Per arrivare all'ultimo format che abbiamo aperto proprio durante la pandemia, che adesso andremo a replicare, che è il Tech Village che ci abbiamo a Certosa.
Il Tech Village che abbiamo a Certosa è un negozio molto grande, sono oltre 5.000 metri di area vendita, 10.000 metri di superficie totale, dove andiamo a integrare la nostra capacità di suggerire al cliente delle soluzioni con la capacità dei principali brand, che hanno all'interno di questo negozio proprio delle botteghe loro, dove presentano il massimo della tecnologia presenti oggi sul mercato, dal 100 pollici del TV al televisore trasparente, alla lavatrice o al frigorifero che conservano la roba in maniera completamente diversa, molto più performanti.
Per cui andiamo a unire quello che è il mercato del nostro normale negozio, ripeto da core format, a quello che è un'esperienza più fatta dal brand, per cui dove c'è un venditore del brand che ti accompagna e qui entra dentro la passione.
Se io sono un appassionato di TV nel negozio che abbiamo nel Tech Village in Certosa, tu puoi vedere e toccare con mano il massimo dell'assortimento, il massimo della tecnologia, prodotti che non sono ancora presenti sugli scaffali di tutti i negozi di elettronica in Italia, ma che sono presentati come se fossimo, perdonami il termine, in una fiera, come era una volta il famoso SMAO dove andavi a vedere quello che c'era di nuovo che è riuscito sul mercato piuttosto che quello che c'era in quel momento lì.
E qui andiamo a solvere diciamo tutti e tre i bisogni, per cui sia il bisogno, sia la scoperta, sia la passione per cui gli andiamo a convogliare tutto.
Anche questo negozio qua…
Questa è per voi la massima espressione di un negozio fisico?
Esattamente, questa è la massima espressione di un negozio fisico, ne stiamo aprendo adesso un altro a Roma, in Europa ne stiamo aprendo tanti, questo è un format che è nato in Italia, Certosa è il primo punto vendita in Europa, io guardo i punti vendita di elettronica, ne ho visti veramente tanti nel mondo, l'ho girato tanto perché è il mio lavoro per cui dovevo informarmi e capire e questo è una delle soluzioni, dei mix migliori che abbia visto in giro, al di là della bellezza e della piacevolezza di starci dentro, proprio quest'unione tra brand e retail fa sì che l'esperienza del cliente si trasforma in una esperienza veramente premiante, veramente completa.
Anche questo punto vendita qua completamente integrato all'online.
Poi arriviamo all'online che diciamo è propedeutico a tutti questi format che abbiamo dove c'è il massimo dell'assortimento possibile, nell'online noi trattiamo perché non hai più limite fisico dell'esposizione del dover far toccare i prodotti, per cui tutto quello che è possibile è presente, è di supporto ai negozi e vive anche di vita propria perché
se è un cliente può essere anche andato in negozio, aver visto il prodotto, averlo toccato, per lui è più piacevole comprarlo da casa, farselo arrivare a casa, farcelo consegnare, piuttosto che ritirarlo in uno dei nostri "pick-up point", è una scelta del cliente, può comprare dove vuole, l'esperienza diventa la stessa, è integrata e la finalizzazione è semplicemente un mezzo, in quel caso lì MediaWord è riuscito ad assolvere quello che era il bisogno originario del cliente e a soddisfarlo.
Quindi il negozio fisico diventa anche un punto di ritiro per gli acquisti che effettuiamo online?
Assolutamente sì, molto richiesto e molto ricercato per un fattore di comodità, di possibilità di pagare direttamente negozio invece che pagare online, per cui ha tante cose che assolvono a necessità e bisogni del cliente, da noi puoi fare fondamentalmente entrambe le cose.
Una curiosità, quando hai parlato di negozi smart, quelli più piccoli all'inizio, hai parlato però di un'integrazione con tutto il vostro catalogo, concretamente come avviene?
All'interno dei negozi ci sono degli schermi grandi dove tu praticamente vedi tutto l'assortimento che è presente anche nell'online, per cui di solito accompagnati comunque dal venditore che arriva lì da te, fa un pochino di domande, cerca di capire i tuoi bisogni, ha un numero limitato, ti faccio sempre l'esempio di televisori, ha un numero limitato di televisori da farti
vedere, ma capisce che la tua esigenza ed è diversa da quello che lui ha lì presente, ti fa vedere semplicemente, scorrendo il catalogo, quale altro prodotto è possibile comprare se riesce a soddisfare i tuoi bisogni e dopo ti dà la possibilità o di ritirarlo lì nello stesso negozio o di fartelo arrivare a casa domicilio, di comprarlo in qualunque modalità tu ritieni opportuna comprarlo.
Per cui ti presenta fisicamente una selezione, ma ti dà la possibilità di comprare tutto quello che vuoi che è presente sul nostro canale, come ti dicevo funzionano in tutte e due le direzioni, dal negozio puoi comprare anche tutto l'online, dall'online puoi essere anche direzionato e andare a ritirare il negozio, per cui questo è un'integrazione tra tutti e due i canali.
Sì, cercate di coprire tutte le esigenze, le varie esigenze delle diverse tipologie di clientela, perché appunto come dicevi i clienti sono diversi, quindi da una parte c'è il cliente che è più esperto e che non ha bisogno di un supporto esterno, ma non dimentichiamoci che dall'altra parte c'è un'ampia fetta della popolazione che si sta ancora digitalizzando.
E magari per queste persone scegliere uno smartphone ad esempio con tutte le possibilità che offre il mercato diventa un vero e proprio ostacolo che può essere superato solo con un supporto umano, una persona che è lì ad aiutarti.
Assolutamente sì, hai fatto un bellissimo esempio, tu vai davanti a un assortimento di smartphone, ovunque ti trovi 2-300 telefoni che apparentemente da lontano sembrano tutti molto simili, poi può cambiare il design, cambia le caratteristiche tecniche, se non hai in alcuni casi per chi non è un esperto di queste cose qua, avere qualcuno che ti supporta in funzione di quello che è il tuo uso del telefono, che riesca a direzionare verso un prodotto piuttosto che un altro è un valore molto importante.
Non tutti sono, perché noi parliamo di smartphone sembra che tutti mangiamo pane e smartphone tutti i giorni, perché lo usiamo tutti i giorni, poi in realtà quando vai a guardare quello che possono fare gli smartphone ci si aprono dei mondi nuovi che non sempre - ma giustamente - un cliente che ha il bisogno in quel momento lì è obbligato a dover sapere.
Ci vuole qualcuno che ti aiuti, ti guidi, ti ripeto, puoi farlo in autonomia in internet, metti il confronto delle comparazioni, sai che hai quei bisogni, vai a vedere se ha quelle caratteristiche in un negozio, li vedi tutti e c'è qualcuno che ti aiuta a capire, questo fa qualcosa di più in quella direzione, quest'altro fa qualcosa di più in quell'altra direzione, questo ha più memoria, questo fa le foto più belle, ci sono tante caratteristiche che possono cambiare in funzione di quello che è la tua volontà di utilizzo del telefono.
Per darti un esempio molto semplice, c'è un proliferare di smartphone per persone anziane dove la dimensione dei tasti, la semplicità d'uso è un valore, questo è difficile capirlo se non riesci a andare in un negozio e toccarlo, io ho mia madre che ha 82 anni, quando ha bisogno dello smartphone, quando ha bisogno del telefono ha bisogno di un telefono che sia adatto alle sue esigenze di uso, se gli do il mio telefono difficilmente saprà neanche come accenderlo.
L'intercettare quel bisogno e dare la risposta è quello che poi rende felice il cliente, perché poi è nell'utilizzo che è un cliente felice, al momento dell'acquisto tutto bello, ma poi quando sono a casa se questo prodotto soddisfa quello di cui avevo bisogno allora ho avuto una grande esperienza, se non lo soddisfa insomma.
Sì, d'altronde il vostro interesse è che il cliente sia soddisfatto e che non si penta in un secondo momento dell'acquisto che ha effettuato.
Assolutamente sì, perché è quello che fa sì, che poi un cliente - come si può dire - si affezioni a te, perché gli hai risolto il problema, se io ti do una risposta e tu sei contento, la volta dopo è più facile che pensi, aspetta che quel negozio lì è riuscito o quel sito è riuscito a dare le risposte che volevo, vado a vedere, un giro lo vado a fare.
Poi dopo oggi c'è una partita competitiva che è sempre aperta, per cui a me interessa essere parte della partita, poi se sono bravo sarò io a soddisfare il tuo bisogno, se sono meno bravo di un altro vuol dire che devo migliorare.
Quindi abbiamo capito l'importanza dei negozi fisici in questo mercato tecnologico, ma non solo a 360 gradi come dicevo stiamo assistendo ad un grande cambiamento.
E a proposito di questo dal tuo punto di vista, anche se all'inizio ci dicevi che non sei in grado di prevedere il futuro, ma come cambierà il mercato o perlomeno qual è il trend a cui stiamo assistendo?
Allora guarda, il mercato, ti ribadisco a quello che dico prima, oggi abbiamo dei fattori esterni purtroppo che rendono veramente difficile capire, soprattutto la velocità di cambiamento del mercato, perché diciamo negli ultimi anni ogni giorno ne salta fuori una nuova che ha cambiato il modo di vivere di tutti.
Secondo me coesisteranno sempre negozi fisici e mercati online, saranno sempre più integrati, dovranno aumentare tantissimo servizi logistici, il servizio logistico può essere anche il pick-up in store, per cui aiutare il cliente a poter trovare il prodotto quando e dove vuole.
Cambieranno probabilmente alcuni equilibri all'interno di questi canali, la digitalizzazione, la velocità di consegna probabilmente porteranno a aumentare la share che ha all'online rispetto alla share che ha oggi, rispetto ai negozi.
Ma questo non penso né in maniera drammatica, né in maniera inutile, nel senso quello che voglio dire è che il negozio fisico indipendentemente dal canale dove tu vendi è una necessità che tu devi assolvere, devi averlo, perché comunque il cliente un giro lì dentro lo farà.
Come farà un giro dentro il sito e-commerce che gli fa vedere tutti i prodotti che ci sono, per cui indipendentemente poi dove finalizzi la vendita è fondamentale che tu sia presente in tutti i posti in cui il cliente farà un giro e andrà.
Per cui io mi immagino un mercato con negozi fisici probabilmente più belli, diversi nel senso con vari formati diversi che assolvono esigenze diverse, completamente integrati con l'esperienza online per cui dove non c'è un punto di rottura per cui l'online arriva fino qui e da lì in avanti parte un'altra cosa.
È una cosa proprio che il cliente non deve sentire, entreranno secondo me altri canali di vendita sempre in questa integrazione. A casa del cliente per dirtene una, probabilmente diventerà un altro canale di vendita molto importante da perseguire, perché la comodità, il fatto che tu possa venire a casa mia è il massimo del servizio, aiutarmi lì a scegliere qual è il prodotto migliore per assolvere il mio bisogno che ho direttamente a casa, ci sono aziende che hanno fatto la loro fortuna su questa modalità di vendita di canale.
Oggi che è un allargamento di tutte le varie possibilità, tu devi riuscire a solvere tutte, per cui mi aspetto che ci siano altri canali che entrano, altre esperienze che entrano e vengano integrate con quelle che abbiamo adesso.
Nell'insieme sicuramente ci sarà un incremento di quello che è la penetrazione dell'online nel mercato italiano.
E in conclusione tutti i ragionamenti che abbiamo fatto fino ad ora valgono solo per il nostro mercato, quello italiano oppure per tutti i paesi in cui siete presenti?
Guarda, valgono per tutti i paesi dove siamo presenti, ci sono dei livelli di digitalizzazione, di maturità dei mercati diversi.
Più vai al nord Europa, più internet presente, questa integrazione è già molto più presente di quello che è in Italia per un problema di infrastrutture, per un problema logistico.
L'Italia è un paese lungo e stretto dove i servizi non sono mai stati in top, per cui il cliente è abituato purtroppo a un servizio che non è al massimo.
Tu considera che l'Italia insieme al Portogallo è l'ultimo paese in Europa come penetrazione online dell’e-commerce, te lo dico, dell'elettronica di consumo perché questi dati li conosco molto bene, che è una cosa un pochettino che non premia un paese grande e ricco come il paese dove viviamo.
Abbiamo della strada da percorrere, abbiamo da mettere a posto da tutte le parti sia l'infrastruttura, sia anche la confidenza del cliente nel accedere a certi servizi, ma dobbiamo anche dargli la possibilità di accedere.
Per cui mi aspetto che colmeremo il gap, siamo dai 2 ai 4 anni dietro a tutti gli altri paesi europei.
Va bene Marco, grazie per averci permesso di affrontare un tema estremamente attuale che va anche oltre i soli negozi fisici e online di elettronica, ma che riguarda un cambiamento dell'intero mercato.
A presto.
A presto, grazie mille anche a voi, grazie da chiacchierata.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
Per qualsiasi tipo di domanda o suggerimento scriveteci a redazione@dentrolatecnologia.it, seguiteci su Instagram a @dentrolatecnologia dove durante la settimana pubblichiamo notizie e approfondimenti.
In qualsiasi caso nella descrizione della puntata troverete tutti i nostri social.
Se trovate interessante il podcast condividetelo che per noi è un ottimo modo per crescere e non dimenticate di farci pubblicità.
Noi ci sentiamo la settimana prossima.