Si è spesso abituati a pensare al concetto di lavoro come prevalentemente svolto all’interno di locali nella disponibilità del datore di lavoro, ma la flessibilità del mondo del lavoro ha visto anche la nascita di altre e nuove forme di lavoro: lo smart working o “lavoro agile” e il telelavoro. Oggi con l’emergenza Coronavirus si è corsi ai ripari adottando queste forme di lavoro a distanza ma il Paese è pronto a mettere concretamente in pratica questa strategia? Ne parliamo anche con un programmatore che sta sperimentando già da qualche mese lo smart working.
Prima però parleremo di stampanti 3D in grado di fornire valvole per la rianimazione in un periodo critico come questo e di “diritto alla riparazione” dei dispositivi smart, per tutelare i consumatori, ma soprattutto l’ambiente.
Brani
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