
Quando parliamo di mobilità elettrica e dell’impatto che avrà nel prossimo periodo non dobbiamo dimenticarci il ruolo chiave delle case automobilistiche nel facilitare questa transizione. Queste società stanno affrontando grandi sfide di innovazione tecnologica e digitale per produrre veicoli elettrici sempre più efficienti e per sperimentare dei nuovi concept di automobile. Oggi cerchiamo di capire come il gruppo Stellantis e nello specifico l’e-mobility business unit, si stia approcciando al settore della mobilità elettrica. Lo facciamo attraverso la voce di Gabriele Catacchio, responsabile della comunicazione per la mobilità elettrica di Stellantis.
Nella sezione delle notizie parliamo dei recenti investimenti nel settore videoludico e di un innovativo tessuto di una startup italiana all’Expo di Dubai.



Brani
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La difficoltà maggiore in questo settore è convincere i potenziali clienti che la scelta di una vettura elettrificata non è una costrizione ma un'opportunità.
Quello che stiamo cercando di fare noi è sottolineare i vantaggi delle vetture elettriche, fare conoscere ai nostri clienti quelli che sono appunto gli sbocchi di questa tecnologia e soprattutto offrire loro un ecosistema di servizi dedicato.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi parleremo con Stellantis per cercare di capire il punto di vista sulla transizione verso una mobilità sempre più elettrica e digitale di uno dei principali costruttori automobilistici del mondo.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Dopo i recenti investimenti effettuati da Microsoft e Take-Two per un totale di 85 miliardi di dollari, qualche giorno fa anche Sony ha deciso di rispondere a tono ai due colossi tech, annunciando l'acquisizione dello studio Bungie, creatore di famosi titoli come Halo e Destiny 2, per 3,6 miliardi di dollari.
Si tratta certamente di una notizia piuttosto rilevante, data l'ingente somma che sborserà Sony per portare a termine questa operazione.
Tuttavia, è anche interessante analizzare il motivo per cui, solamente nei primi mesi del 2022, sono state concluse già tre acquisizioni miliardarie nel settore videoludico, e le ragioni che stanno infatti alla base di queste importanti operazioni finanziarie sono principalmente due, ovvero consolidare gli investimenti in un mercato, dove creare nuovi videogiochi sta diventando
sempre più costoso, e soprattutto garantire sufficienti risorse e competenze per lo sviluppo di un'efficiente sistema multipiattiforma, basato eventualmente sul cloud, grazie al quale un determinato titolo potrà essere giocato su diversi dispositivi connessi a internet.
All'Expo Dubai 2020, che terminerà fra due mesi, la copertura della passeggiata è stata composta in fibra e resina, ed è stata realizzata da una startup italiana.
Il tessuto in questione si chiama e-mesh ed è stato prodotto con un nuovo materiale, sviluppato proprio da e-mesh, in un'ottica di economia circolare e sostenibilità.
Il tessuto è infatti riutilizzabile e resistente, grazie ai sei tipi di fibre di cui è composto, tra cui carbonio, vetro, basalto e lo zilon, un polimero termoplastico che può facilmente essere separato e riciclato.
Grazie a questo nuovo tessuto, dunque, all'Expo di Dubai si sono potuti realizzare 2,7 chilometri di coperture, evitando di utilizzare travi di sostegno e risparmiando così circa 31 tonnellate di CO2, che sarebbero state rilasciate nella produzione delle travi in alluminio.
Non solo, perché si è riusciti a conciliare un design moderno e leggero e la resistenza necessaria a sopportare le tempeste di sabbia di Dubai.
Dimostrandosi un esempio di tecnologia per il futuro mondo dell'architettura.
Nella prima puntata del 2022 abbiamo parlato, fra le altre cose, anche del ruolo e dell'impatto che avranno i veicoli elettrici nel prossimo periodo.
In tutto ciò non dobbiamo dimenticarci che le case automobilistiche stanno affrontando delle grandi sfide di innovazione tecnologica e digitale per produrre veicoli elettrici sempre più efficienti e per sperimentare anche dei nuovi concept di automobile.
E per capire come Stellantis sta entrando in questo settore è con noi Gabriele Cattacchio, responsabile della comunicazione per la mobilità elettrica di Stellantis.
Benvenuto Gabriele.
Buongiorno a tutti e grazie per l'invito.
Ci spieghi chi è Stellantis, di che cosa si occupa, di che cosa si è occupata in questo in questo primo anno di vita e che impatto ha avuto questa fusione per quanto riguarda il settore della mobilità elettrica?
Molto volentieri, allora come hai correttamente detto Stellantis nasce un anno fa dalla fusione di due gruppi automobilistici che erano Fiat Chrysler Automobile e il gruppo PSA e quindi da quest'unione è nato un gruppo forte a livello globale e composto da 14 brand iconici che in tutto il mondo hanno un "heritage" di oltre 100 anni alcuni di essi e propongono soluzioni di mobilità variegate diversificate in base alle necessità dei nostri clienti.
L'unione di queste due aziende ha prodotto un piano strategico molto importante e focalizzato su due tematiche che in questo momento fanno da padrone per Stellantis, cioè l'elettrificazione e i software.
L'elettrificazione permea ogni attività che stiamo portando avanti per ciascuno di questi 14 brand a prescindere dal target del brand stesso e direi che è importante sottolineare quelli che sono stati numeri annunciati durante l'Elettrification Day di luglio dell'anno scorso dal nostro amministratore delegato Carlo stavares.
È stato indicato che saranno investiti 30 billion a livello mondiale da qui al 2025 su programmi di elettrificazione e software e che i nostri target di quello che noi chiamiamo LEV mix con LEV noi intendiamo vetture full battery quindi battery electric vehicle 100% elettriche e plug-in hybrid quindi famosi BEV e PCV che sentiamo spesso dire.
Il target per le nostre aziende è arrivare a un mix sulle vendite di vetture LEV al 70% almeno in Europa nel 2030 e al 40% negli Stati Uniti considerate che ad oggi le percentuali sono 14-15% in Europa e circa il 4% negli Stati Uniti quindi potete immaginare come il piano ambizioso sul quale stiamo investendo tutte le nostre risorse.
Per farlo all'interno del gruppo è nata questa business unit di cui faccio parte che si chiama E-mobility nata dalla fusione dei due gruppi quindi erano due entità che erano già presenti nei gruppi FCI e PSA, la cosa importante è che con Stellantis questa business unit è diventata global quindi il nostro obiettivo non è solo lavorare in Europa sull'elettrificazione che sappiamo che il continente è la region più attenta e più attiva da questo punto di vista ma anche nell'altra region quindi negli Stati Uniti, Nord America e Sud America in Cina, Asia e Pacific l'obiettivo nostro è di estenderci a livello global per supportare il lancio delle vetture elettrificate.
Per farlo abbiamo 3 massime, 3 principali filoni di attività che sono quello della cooperazione, quindi realizziamo partnership per realizzare servizi a supporto dei nostri clienti che scelgono di guidare le vetture elettriche, informazione, vogliamo mettere a disposizione dei potenziali clienti tutto quel set minimo
di informazioni per capire cos'è la mobilità elettrificata, per capire quali sono i vantaggi e lo vogliamo fare partendo dai giovani, coinvolgendo le nuove generazioni che saranno i nostri ambasciatori in questo cambiamento epocale e infine innovazione, elettrificazione è una parola banale ma si porta dietro una serie
di attività innovative che magari possiamo solo immaginare adesso, penso alla ricarica wireless mentre la vettura si muove sulle autostrade, al battery swap, a mille altre tecnologie che appunto stiamo studiando e potrebbero diventare una leva futura per i nostri prodotti.
Ok, adesso ci hai spiegato quindi anche le motivazioni che stanno dietro a questa fusione, però perché è importante investire così tanto sul settore dell'elettrico?
Allora è una bella domanda Davide, diciamo che sicuramente ce lo impone il mercato e ce lo impongono le istituzioni, allora stiamo vivendo una fase diciamo globale, non solo noi come produttori di automobili ma tutti i soggetti che popolano questo mondo che sta vedendo in particolare un trend legato all'urbanizzazione che ormai sembra irrefrenabile,
alcuni studi ci dicono che nel 2050 il 70% degli abitanti del mondo, che saranno più o meno 7 miliardi, cioè il 70% sarà rappresentato da 7 miliardi di persone, vivranno nei centri urbani, i centri urbani coprono il 3% della superficie terrestre, immaginatevi cosa vuol dire avere 7 miliardi di persone che camminano, si muovono e utilizzano autovetture solo nel 3% della superficie terrestre.
In parallelo anche la crisi del Covid ha acuito il fenomeno del e-commerce, anche qui i studi dicono che dal 2019 al 2023 vedremo un raddoppiarsi del fatturato dell'e-commerce e quindi capiamo come saranno sempre più le persone, i beni che si muoveranno all'interno delle città, questo fa sì che bisogna trovare una soluzione al problema dell'inquinamento, dell'effetto
serra e di tutti i gas diciamo inquinanti che vengono emessi dalle vetture tradizionali e qui a questo punto intervengono le istituzioni, l'Unione Europea a luglio ha lanciato il piano Fit for 55 in cui ha chiesto una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 nel 2030 rispetto ai valori del 1990, qui c'è un dato negativo che purtroppo devo sottolineare che il settore dei
trasporti è quello che negli ultimi trent'anni non ha visto purtroppo un miglioramento nel trend delle emissioni di CO2, mentre il settore industriale, residenziale, agricola, hanno visto un miglioramento, quello dei trasporti purtroppo no, quindi inevitabile dover intervenire.
Detto questo poi io ci tendo sempre a sottolineare che in realtà il trasporto su strada e in particolare il settore automotive contribuiscono comunque al solo 10% del problema, quindi se anche domani tutte le vetture fossero full electric comunque avremmo risolto un decimo del problema.
Detto questo noi sulla base di queste indicazioni che sono state diciamo recepite ovviamente da tutti i costruttori di autovetture abbiamo voluto fare di più, quindi l'obiettivo nostro è utilizzare il vincolo dell'elettrificazione come un'opportunità per potenziare ulteriormente il DNA caratteristico dei nostri brand.
Quindi abbiamo colto la palla al balzo decidendo quindi di investire quei 30 billion di cui a cui facevo riferimento prima e lo facciamo per investire su quattro nuove piattaforme che abbiamo annunciato a luglio e che lanceremo nei prossimi anni, quindi full-bed, quindi sono delle piattaforme che nascono per essere elettrificate, non sono una rilavorazione di piattaforme che erano nate termiche e diventano elettriche, ma nascono elettriche.
Con questo noi abbiamo l'obiettivo diciamo di offrire ai nostri clienti soluzioni con autonomia che vanno dai 500 agli 800 km, quindi assolutamente in linea alle richieste del mercato e una velocità di ricarica addirittura di 32 km al minuto grazie alle tecnologie di fast charge, quindi assolutamente importante.
E voglio concludere dicendovi che l'investimento sulle vetture elettriche è già in atto, tant'è che abbiamo oltre 30 modelli già sulla strada tra PEV e PCV, considerando tutti i marchi del gruppo e tutte le region, quindi è un investimento che è già partito e la nostra strategia sta già dando i suoi frutti.
Ho capito e un altro aspetto rilevante è che quando si pensa ai veicoli elettrici è sicuramente l'estrema innovazione, l'estremo sviluppo tecnologico che questi veicoli hanno, anche non strettamente legato all'elettrificazione in sé, pensiamo ai tema della sicurezza, le prestazioni, l'efficienza e per ultimo, ma non per importanza, anche il fattore dell'infotainment.
Quindi qual è il collegamento tra l'elettrico, la mobilità elettrica e tutti questi aspetti ulteriori?
Diciamo che sono dei trend che forse storicamente sono nati magari in contemporanea, obiettivamente ricordo nel 2018 noi già parlavamo al Capital Markets Day di FCA di elettrificazione, veicoli autonomi e veicoli connessi, quindi capiamo come sono dei trend che si sono evoluti in parallelo e si stanno evolvendo in parallelo.
Il tema è che l'elettrificazione porta la necessità di offrire più servizi ai clienti, basti pensare ai servizi di ricarica, i servizi che noi vogliamo offrire, visto il periodo storico in cui ci troviamo, sono digitali, sappiamo benissimo come ormai il cellulare lo smartphone è una parte costante della nostra vita, il nostro obiettivo è offrire dei servizi che siano digitalizzati al 100%, quindi disponibili su app, ma ovviamente per comodità anche sull'head unit, nel sistema di infotainment della vettura.
Per farlo anche qui, come dicevo prima, parlavo di cooperazione, stiamo realizzando delle partnership, abbiamo annunciato a maggio, l'anno scorso, una partnership molto importante con Foxconn, addirittura è nata una nuova joint venture che si chiama Mobile Drive, al 50% di Stellantis, al 50% di Foxconn, che ha l'obiettivo di realizzare la cosiddetta digital cockpit, cioè tutta
una serie di servizi, feature e potenziali caratteristiche di prodotto che si svolgono all'interno della vettura, indipendentemente della piattaforma, e permettono di dare all'utente dei servizi aggiuntivi che fino ad oggi erano addirittura inimmaginabili.
Vediamo spesso rendering di vetture con intelligenza artificiale, connettività 5G, ebbene quello su cui effettivamente stiamo lavorando, quindi la connessione vettura uomo avrà sempre un'importanza maggiore e sarà migliorata e resa possibile grazie alla realizzazione di questi componenti che ci tengo a dire, Mobile Drive realizzerà non solo per il gruppo Stellantis, l'obiettivo sarà anche quello di vendere ad eventuali altri produttori di auto vetture.
Ho capito, e in tema specifico di sicurezza, che cosa state pensando, che cosa avete fatto in questo ultimo periodo?
Da un punto di vista di sicurezza, come un po' avviene per il tema delle missioni, ci allineiamo a quelle che sono le indicazioni che ci arrivano dalle istituzioni, cercando però di essere sempre avanti rispetto ai competitor, e ad esempio un caso che voglio citare, che secondo me è importante, è il caso della 500 elettrica.
La 500 elettrica è una vettura per utilizzo prevalentemente cittadino che offre un livello di guida autonoma a livello 2.
Pensare di offrire questa serie di servizi, che comunque ovviamente hanno un impatto positivo sulla sicurezza su una vettura del genere, è un grande valore aggiunto.
Ecco, tra l'altro, dimenticavo prima, parlando di digitalizzazione, secondo me è importante citare uno dei servizi digitali che abbiamo lanciato proprio come Mobility Business Unit, è un programma che abbiamo portato avanti in autonomia col supporto del brand Fiat, e cioè questo servizio che noi chiamiamo Kiri.
Kiri è il nome di questa startup con cui collaboriamo da più di un anno, Kiri è il nome giapponese dell'albero della paulownia, che si dice essere l'albero più virtuoso in termini di assorbimento di CO2 e di emissione di ossigeno nella atmosfera, ebbene Kiri ha creato una moneta virtuale verde per premiare le abitudini sostenibili dei clienti.
A noi è sembrato naturale e logico linkarla alla vettura, alla 500 elettrica, quindi tu, guidandola la 500 elettrica, semplicemente guidandola, puoi accumulare questi Kiri Coin, perché si accumulano sulla base della CO2 che tu stai risparmiando, non guidando una vettura termica.
Per farlo, ovviamente, basta attivare il servizio tramite l'app, quindi grazie alla connettività della vettura, i dati vengono inviati alla piattaforma di Kiri che calcola il numero di gettoni che vengono accumulati dall'utente, in particolare abbiamo voluto collegarlo a quello che noi chiamiamo EcoScore, EcoScore è un punteggio che fa capire al driver della 500 quanto bene sta guidando la vettura, quindi se sta risparmiando energia oppure se al contrario sta frenando troppo bruscamente, accelerando troppo rapidamente, quindi non sta risparmiando l'energia riducendo potenzialmente anche il range della vettura.
Per sforzare i nostri clienti a guidare nel miglior modo possibile abbiamo addirittura realizzato un contest, quindi il 4 di luglio dell'anno scorso abbiamo premiato i migliori driver che stavano appunto mostrando il miglior EcoScore e quindi oltre a Kiri Coin che durante l'anno continuano ad accumulare
per un controvalore medio di circa 150 euro l'anno, che comunque non è un dato da sottovalutare, abbiamo elargito ulteriori 100 euro di bonus sottoforma di buoni da spendere sulle piattaformi di e-commerce per premiare appunto il fatto che stessero guidando in maniera sostenibile.
Quindi un incentivo alla guida sostenibile, ecco, quando parliamo tornando appunto al tema della mobilità elettrica nello specifico, ci sono sicuramente delle difficoltà che come dicevo nell'introduzione i gruppi e le case automobilistiche sono chiamati ad affrontare.
E nello specifico volevo chiederti di parlarne di due, il primo è quello delle batterie e abbassare i costi delle batterie è aumentare l'efficienza e l'altro è quello del forse ancora più attuale dei giorni nostri è quello della crisi dei microprocessori che sta avendo anche un impatto concreto nel settore automobilistico.
Ok, allora sì, è sicuramente un tema scottante diciamo così.
Allora prima di parlare di batterie e semiconduttori però vorrei fare un passo indietro parlando di quelle che noi chiamiamo difficoltà concettuali, cioè la difficoltà maggiore in questo settore è convincere e potenziare i clienti che la scelta di una vettura elettrificata non è una costruzione ma un'opportunità, quello che vediamo che
manca è la conoscenza base del prodotto, spesso non si conosce la differenza tra un plug-in hybrid, un battery electric vehicle, un mild hybrid, cioè ci sono tante tecnologie che sono tecnologie che sono presenti da tempo, anzi le primissime vetture nacquero come vetture elettriche però ovviamente poi il mercato, l'evoluzione di quello che è stato il mercato automotive ha portato questa tecnologia a rimanere nascosta per molto tempo.
Adesso quello che stiamo cercando di fare noi è sottolineare i vantaggi delle vetture elettriche, fare conoscere ai nostri clienti quelli che sono appunto gli sbocchi di questa tecnologia e soprattutto offrire loro un ecosistema di servizi dedicato, anche perché parlandoci chiaro le paure sono sostanzialmente le stesse, il problema della ricarica, quindi come ricarico la mia
vettura, dove, come, quanto, quanto ci metto e quindi noi abbiamo realizzato una partnership con NOAA realizzando questa joint venture che si chiama Freedom of the Solution che è nata con lo scopo preciso di rispondere al problema della ricarica, offrendo soluzioni customizzate per la ricarica privata e la ricarica pubblica.
L'altro problema è la durata della batteria, cioè la durata in termini di capacità energetica, quindi la disponibilità di una batteria che ti permetta di percorrere un certo quantitativo di chilometri, per farlo noi stiamo investendo lato tecnologia e poi ne parlerò dopo con diversi partner per realizzare delle batterie che siano al passo coi tempi,
ma stiamo anche pensando a soluzioni alternative, basti pensare al Dream Garage che è una soluzione che è stata lanciata da Leasys che ti permette quando compri la 500 elettrica di noleggiare a seconda dei bisogni una vettura termica o ibrida che ti permette eventualmente di muoverti per un viaggio più lungo con la famiglia piuttosto che addirittura realizzare un trasloco, quindi
diciamo un servizio digitale a supporto del cliente che acquista una vettura elettrica ma che ogni tanto può avere bisogno di una vettura con una diciamo percorrenza maggiore e infine l'ultimo problema è quello del prezzo della vettura, il terzo problema grosso che tutti i clienti ci fanno notare e su questo problema noi stiamo agendo con soluzioni di finanziamento
e noleggio innovative ad esempio di nuovo Leasys ha proposto il sistema car cloud che ad un prezzo molto conveniente ti permette di noleggiare una vettura elettrica di cambiarla quando vuoi, di uscire da questa forma di noleggio nel momento in cui vuoi senza nessun tipo di vincoli e poi l'altro tema grosso è che noi stiamo lavorando con le istituzioni per far sì che gli eco incentivi rimangano attivi nei tutti gli stati per più tempo possibile, sappiamo che questo è un aiuto di cui abbiamo bisogno.
Detto questo torno ai problemi tecnologici, quindi batterie, sicuramente le citate tu prima, noi stiamo lavorando sul tema delle batterie, abbiamo annunciato diverse partnership con Totalsoft in Europa da cui è nata la joint venture ACC, con LG e Samsung negli Stati Uniti per realizzare le famose gigafactory e produrre e attendere una
capacità di 260 gigawattora a partire dal 2030, quindi ci stiamo realizzando in casa con l'aiuto di partner delle soluzioni di batterie che permettono di aumentare la capacità energetica in termini sia di volume che di peso e soprattutto di ridurre i costi, sapendo che questo è uno dei problemi maggiori, ma comunque si è assistito ad un trend di riduzione del costo per kilowattora che comunque è noto a tutti, quindi si spera che a tendere questo prezzo possa ulteriormente calare.
Sul tema dei semiconduttori, sappiamo benissimo che è tuttora un tema scottante che sta dando non pochi problemi, devo dire che però anche qui sempre con Foxconn abbiamo annunciato a dicembre una partnership che prevede di intervenire appunto nella catena di produzione dei semiconduttori rendendoli disponibili per l'architettura elettrica Stella Brain che noi stiamo realizzando per le nostre future vetture e quindi l'obiettivo è anche qui di intervenire nella catena di produzione dei componenti per dare una risposta concreta a quelli che sono i problemi di approvvigenamento.
Ho capito, quindi state cercando di porre soluzione ai problemi più grandi che oggi sono legati al mondo della mobilità elettrica, passando invece a un altro aspetto che hai citato verso l'inizio e quindi questo incentivo a far capire alle persone il valore anche della mobilità elettrica, ci racconti di qualche esempio concreto, so che c'è questa applicazione Fiat Go E-Live che è proprio dedicata a far capire l'importanza dell'auto elettrica dei potenziali clienti.
Allora sì, assolutamente, questo è un progetto a cui sono molto legato, è stato gestito di nuovo come progetto Kiri dalla Business Unity Mobility al 100% col supporto nuovo dei brand.
Allora tutto è nato da una semplice domanda che avevamo fatto ai nostri potenziali clienti due anni fa, cioè quanti di voi hanno mai guidato un'auto elettrica o plugin hybrid? La risposta era stata che circa il 95% delle persone intervistate non avevano mai guidato un'auto elettrica.
Quindi ci siamo anche chiesti come possiamo fare provare loro le caratteristiche dell'auto, ovviamente i test drive erano la risposta più ovvia ma era qualcosa che era già previsto, però noi volevamo dare la possibilità ai clienti soprattutto in questo periodo di Covid, ricordiamoci che noi abbiamo lanciato le vetture la 500 elettrica nel 2020, quindi proprio nel bel mezzo della pandemia, quindi immaginatevi come potesse essere difficile in quel momento chiedere a una persona di andare da un dealer a
provare la macchina, abbiamo pensato di realizzare una soluzione digitale, quindi un'app, che permettesse ai clienti di simulare l'utilizzo di una vettura elettrica.
Allora intanto vi do qualche risultato, abbiamo fatto più di 50.000 download sia per l'app di Fiat che di Jeep che sono gratuite, potete trovare sugli store sia di Apple che di Android e abbiamo visto che queste app hanno dato un boost alle vendite, nel senso che tanti clienti ci hanno detto che queste app ci hanno aiutato a scegliere la vettura elettrica o ibrida.
Perché? Perché praticamente queste app si attivano semplicemente guidando la tua vettura termica, ipotizziamo ad avere una vettura a gasolio o benzina, io attivo l'app all'inizio del mio viaggio selezionando la vettura che voglio simulare, quindi la 500 elettrica piuttosto che le varie Jeep, Compass,
Renegade, Wrangler, plug-in hybrid e mentre guido l'app simula l'utilizzo della vettura elettrica e alla fine del viaggio mi dice guarda se avessi guidato una 500 elettrica avresti risparmiato x euro e avresti rilasciato y grammi di CO2 in meno nell'atmosfera, in parallelo l'app da tutte le risposte a quelle che sono le classiche domande dei clienti, quindi dove sono le colonnine, bene integrato nell'app c'é un servizio di localizzazione delle colonnine pubbliche.
C'è addirittura un test, noi lo chiamiamo il GOI test, che risponde alle domande del cliente per capire quanto è pronto a passare alla vettura appunto alla mobilità elettrica e poi abbiamo inglobato anche un servizio che io ritengo molto utile, che è quello relativo agli ecoincentivi sperando appunto che continuino ad essere presenti nei prossimi mesi, cioè sulla base dello zip code del codice di avviamento postale di dove vivi, l'app ti dice quali sono i benefici economici ma non solo, che puoi ottenere grazie al fatto che vivi in una determinata zona.
Sì, una guida alla transizione elettrica di fatto.
Bravissimo, diciamo un bignami per la transizione elettrica fatto in forma di app e devo dire che è funzionato, ovviamente poi abbiamo cercato di inserire degli aspetti di gamification, quindi una serie di badge che ottieni a seconda delle azioni che fai e devo dire che comunque appunto il riscontro è stato positivo e ha dato appunto i frutti sperati.
E in ultima, l'ultima cosa che volevo chiederti è la vostra visione sul concetto di automobile.
Ci hai parlato anche, hai accennato LeasysGO, quindi la possibilità di usufruire dell'auto come un servizio, ma secondo voi come cambierà nei prossimi decenni il modo di concepire e di vivere l'auto?
Ok, ma allora guarda, per rispondere a questa domanda parto da una considerazione, noi abbiamo coinvolto come business unity mobility quasi 15 mila studenti negli ultimi due anni per attività di formazione, di brainstorming e ci hanno dato una risposta ad una domanda che noi siamo soliti fare loro che ci ha ovviamente all'inizio spiazzato, poi abbiamo capito che era qualcosa di normale in questo periodo storico, cioè avete interesse a comprare un'auto, a possedere un'auto?
La risposta degli studenti spesso è no, io ho interesse ad utilizzare l'auto quando mi serve come un servizio per andare da A a B, ma il fatto di possedere l'auto, che una volta forse era anche uno status symbol nelle generazioni passate, parlo per me, non sono così vecchio ma ricordo che appunto è stato un traguardo
per me riuscire a comprare la mia prima automobile, adesso i giovani ci dicono che per loro è più importante usarla, quindi ad esempio come vediamo il futuro dell'auto lo vediamo anche in forma di car sharing, basti pensare che il settore del car sharing e in generale della shared mobility, è un settore che ha avuto un boom diciamo in tutto il mondo negli ultimi anni, nel 2020 i ricavi
prodotti da questo settore in tutto il mondo sono di 60 miliardi di dollari, quindi capiamo che un settore veramente in evoluzione e quindi una di queste risposte dal punto di vista di Stellantis è stata lanciare il servizio LeasysGo che è il car sharing di Leases attivo al momento a Roma, Milano e Torino con più di mille vetture che offre un servizio a zero emissioni di CO2 perché sono
solo 500 elettriche a coloro che ne hanno bisogno con servizi di abbonamento molto semplice, quindi puoi pagare una fee mensile, avere un tot di minuti, oppure puoi pagare modalità pay per use a prezzi veramente basici che permettono alle persone di muoversi a zero emissione all'interno dei centri urbani senza problemi di accesso alle ZTL, senza problemi di parcheggio, perché il servizio è completamente free floating.
Considerate che sono stati effettuati più di 200 mila noleggi nell'ultimo anno e il risparmio in termini di CO2 è stato di circa 80 tonnellate al mese considerando il rapporto tra guidare una vettura elettrica di LeasysGO piuttosto che una vettura di simili dimensioni ma termica.
Quindi questa è un'evoluzione di come noi vediamo la mobilità, però voglio aggiungere anche un altro tema relativo al progetto Veicle to Grid che noi abbiamo lanciato in collaborazione con Free2Move Solution e con NOAA che proprio di nuovo vede un cambio di paradigma nell'accezione della vettura, cioè pensare alla vettura come un peso
per l'ambiente, quindi collegata alla rete, sempre in procinto di chiedere energia alla rete per ricaricare la batteria, sapendo che le vetture per il 90% del tempo sono parcheggiate, abbiamo pensato di cambiare appunto il paradigma di visione dell'auto facendola diventare un asset a supporto della rete.
Quindi siccome sappiamo tutti che il piano Fit for 55 richiede comunque una penetrazione sempre maggiore delle energie rinnovabili, sappiamo che in certi periodi dell'anno e soprattutto dopo una certa ora quando il sole tramonta magari in assenza di vento o altro, la rete energetica italiana, facendo l'esempio della rete italiana, ha bisogno di chiedere energia alle classiche centrali a carbone.
Se fossero collegate alla rete tutte le vetture elettriche che da qui ai prossimi anni ci aspettiamo di avere nel parco circolante ad esempio in Italia, avremmo, le stime dicono, una potenza disponibile di circa 40 gigawatt.
Considerando che la rete italiana ha una potenza di picco di 30 gigawatt vuol dire che avremmo collegati alla rete potenzialmente 40 gigawatt a supporto della rete, quindi anche in caso di blackout non ci sarebbero più problemi perché le vetture sarebbero disponibili a dare questa potenza.
Quindi capite come la vettura diventa anche un servizio a favore non solo della comunità ma anche a servizio proprio di quella che è la rete elettrica italiana e possibilmente anche diciamo a tendere europea e globale grazie al fatto che la vettura è diventata elettrica, ovviamente qualcosa che con le vetture termiche non si può fare.
Quindi vedete come sta proprio cambiando il concetto di intendere sia l'utilizzo della vettura ma anche proprio il bene in quanto tale.
Va bene Gabriele, grazie per averci raccontato il vostro interessantissimo punto di vista nel settore della mobilità elettrica.
A presto.
Grazie a voi, a presto.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
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Noi ci sentiamo la settimana prossima.