
Qualche tempo fa abbiamo visto come la tecnologia può essere utile per personalizzare il nostro allenamento per tenerci in forma ovunque ci troviamo. In questa puntata invece vediamo come si può rendere più interessante e coinvolgente l’attività fisica, in particolare il camminare, attraverso un app chiamata WeWard, che permette a chi la utilizza di ottenere buoni, denaro o supportare associazioni benefiche completando delle sfide che consistono nel camminare o visitare luoghi specifici, sia fisici, sia all’interno dell’app. Di questa realtà ci ha parlato Fabrizio Conti, country manager per l’Italia di WeWard.
Nella sezione delle notizie parliamo di un referendum a Parigi che potrebbe vietare l’utilizzo dei monopattini in sharing e infine se ha veramente senso mettere in pausa lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.



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La situazione, purtroppo, che viviamo oggi registra un'elevata sedentarietà, quindi è proprio da questo punto di partenza che nasce il quesito, che è il primo quesito che si sono posti tra i tuoi fondatori di WeWard, che è il seguente, cioè: qual è il modo più semplice per motivare le persone a camminare di più.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi proveremo a capire come funziona WeWard, un'app che incentiva l'attività fisica, in particolar modo la camminata, attraverso un sistema di buoni e incentivi e al concetto di gamification.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Passare dalla città in cui è nato il mercato europeo dei monopattini in sharing alla prima a vietarne l'utilizzo è un attimo.
Parigi, infatti, da qualche giorno è diventata la prima capitale europea a bloccare l'utilizzo dei monopattini in sharing dopo aver indetto un referendum popolare che ha visto il 90% dei parigini a favore dello stop alle attività di noleggio nei confini della città di Parigi.
Il dato peculiare ha riguardato però l'affluenza alle votazioni, dove a partecipare è stato solamente l'8% degli 1,38 milioni di cittadini aventi diritto, ma di cui il 90% ha votato a favore alla cessazione dell'attività di sharing.
Le ragioni che hanno portato a questa decisione sono imputabili alla scarsa sicurezza dovuta alla guida spericolata di molte persone, alle flotte di monopattini parcheggiati in maniera disordinata sui marciapiedi, ma anche alla possibilità di noleggiare legalmente un monopattino dai 12 anni.
Il divieto comunque non riguarda i monopattini acquistati privatamente, i quali potranno circolare senza alcun limite.
Tuttavia anche su questo fronte i cittadini continuano a chiedere un inaspirimento delle pene per le persone che trasgrediscono la legge, pene che probabilmente potrebbero arrivare molto presto vista all'ultima presa di posizione della città.
Negli ultimi mesi stiamo vedendo uno sviluppo esponenziale dell'intelligenza artificiale generativa, come quella che c'è dietro ChatGPT, Bing o Google Bard, con centinaia di applicazioni nuove che vengono realizzate.
Preoccupati che questo impressionante sviluppo possa in qualche modo sfociare nel lunghissimo periodo a scenari negativi, quasi da film fantascientifici, migliaia di ricercatori, filantropi e imprenditori negli scorsi giorni hanno firmato un appello per sospendere per almeno sei mesi lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale.
Questa petizione è stata commentata anche da Francesca Rossi, una delle più grandi esperte al mondo di intelligenza artificiale ed etica di intelligenza artificiale che abbiamo tra l'altro intervistato nella puntata “IBM: Etica e fiducia nell'intelligenza artificiale” .
In particolare nell'intervista rilasciata Wired viene sottolineato come fermare lo sviluppo di questa tecnologia non solo sia inutile ma addirittura dannoso.
Quello che dovrebbero fare le aziende e i ricercatori infatti è continuare certo a sviluppare i sistemi di IA ma concentrarsi nel risolvere gli attuali problemi, quelli che preoccupano maggiormente e renderli sicuri soprattutto dal punto di vista etico e renderci conto quindi di quanto questa tecnologia, se migliorata ulteriormente, possa impattare positivamente sulle nostre vite.
Qualche tempo fa abbiamo visto come la tecnologia può essere utile per personalizzare il nostro allenamento, per tenerci in forma ovunque ci troviamo.
Oggi invece vediamo come si può rendere più interessante e coinvolgente e remunerativa l'attività fisica, in particolare il camminare, attraverso un'app chiamata WeWard.
Per parlarcene è con noi Fabrizio Conti, country manager per l'Italia di WeWard.
Benvenuto Fabrizio.
Grazie mille Davide, è davvero un piacere essere qui.
Che cos'è quindi WeWard e che esigenza vi ha spinto a realizzare un'app di questo tipo?
Allora, WeWard è un'app mobile che ha come obiettivo quello di motivare i suoi utenti a camminare, a farlo ogni giorno e farlo sempre di più.
Il sistema attraverso il quale prova a motivare i suoi utenti è quello della ricompensa.
Per entrare un po più nel dettaglio, WeWard si configura come un contapassi che prevede una serie di punti a seconda di quanti passi sono stati effettuati durante la giornata.
Questi punti, che noi sull'applicazione chiamiamo Ward, possono essere utilizzati per farsi dei regali, per regali intendo codici promozionali, carte regale o di svariate aziende partner, fare donazioni, perché lavoriamo con numerose associazioni ONLUS italiane ed internazionali, oppure l'ultima possibilità che, a dirti la verità, anche quella che ci ha reso un po più celebri, è quella di, una volta arrivati ad un certo numero di Ward, a una certa soglia, richiedere un bonifico direttamente sul proprio conto corrente.
Per capire invece cosa ha spinto i fondatori e come è nato WeWard, dobbiamo prima introdurre il contesto in cui è nata l'idea di questa esperienza imprenditoriale, che nasce in Francia.
Dobbiamo quindi dire che lo stile di vita sedentario è considerato un problema di salute pubblica a livello mondiale.
La mancanza di attività fisica è secondo l'OMS uno dei primi 10 fattori di rischio di mortalità nel mondo e rappresenta un possibile preludio a malattie non trasmissibili come diabete, cancro o le malattie cardiovascolari.
Praticare sport in generale ed anche un'attività fisica dolce, come la camminata, perché di camminati che stiamo parlando, può riluvere il rischio di mortalità legato a questo fenomeno.
Quello che ho detto in questo momento è assolutamente un'evidenza che dato più o dato meno, tutti conosciamo.
La situazione, purtroppo, che viviamo oggi registra un'elevata sedentarietà ed anzi un incremento di questo fenomeno.
Quindi è proprio da questo punto di partenza che nasce il quesito, che è il primo quesito che si sono posti tra attuali fondatori di WeWard, che è il seguente, cioè: qual è il modo più semplice per motivare le persone a camminare di più?
Ok, quindi da una parte abbiamo detto che l'app incentiva l'attività fisica dolce, la camminata e lo fa con una serie di ricompense dei buoni o addirittura creditando del denaro contante.
Quali sono però le tecnologie utilizzate da voi per tracciare e verificare i passi e il movimento che poi gli utenti fanno?
Allora, il discorso è molto semplice.
Diciamo che per il conteggio dei passi WeWard si configura come un vero e proprio potometro e si affida al contapassi presente in tutti quanti gli smartphone che abbiamo.
Nello specifico mi riferisco soprattutto all'App Salute nel caso di iOS oppure a Google Fit nel caso di Android.
Il contapassi, a seconda della soglia che si raggiunge, mi va a dare un certo numero di Ward, un certo numero di punti, insieme ai punti che riesco ad accumulare grazie alle passeggiate quotidiane che faccio ho tutta una serie di possibilità per guadagnare più punti.
Una volta che si è arrivati ad una certa soglia, come detto in precedenza, si può ridire il bonifico direttamente sul proprio conto corrente oppure a seconda della soglia raggiunta si può accedere a determinati regali.
La terza possibilità, mi ripeto ancora una volta, è quella di donare, in questo senso la donazione è assolutamente libera, ci sarà la possibilità da parte dell'utente di donare il numero di Ward che si vuole per una causa o per un'altra a seconda dell'associazione scelta.
Devo dire inoltre, e mi soffermo un po sul discorso del contapassi, molti utenti utilizzano dei fitness tracker, diciamo degli smartwatch soprattutto, per il contagio dei passi.
Una delle caratteristiche infatti di WeWard è quella di chiedere ai nostri utenti la convalida dei passi ogni giorno, cioè il contapassi si azzera esattamente a mezzanotte e quindi di fatto se non si è coinvalidato i passi nella giornata i punti, i corrispettivi punti vengono persi, motivo per cui diciamo il discorso retention per l'applicazione è molto importante, abbiamo una retention molto molto alta perché tutti i nostri utenti sono molto motivati ad aprire l'applicazione ogni giorno e quindi a convalidare i loro passi.
Ok, e quindi quali sono le caratteristiche tecnologiche che rendono unica la vostra app rispetto ad esempio ad altre app che fanno appunto tracciamento dei passi?
Allora Davide posso dirti che pensiamo di avere una soluzione che nell'insieme è davvero differente rispetto a quelli che possono essere identificati oggi come i nostri competitors.
L'elemento della ricompensa è a nostro avviso fondamentale nel motivare le persone e superare i loro limiti e soprattutto a farlo quotidianamente.
In questo ovviamente più che sul piano tecnologico mi riferisco a quello globale, la nostra app oggi non si limita ad essere l'ennesima app contapassi, oggi WeWard può considerarsi come una soluzione che propone uno stile di vita più sano e più in linea con quelle che sono le esigenze ambientali e per farlo utilizza elementi essenziali come la motivazione, il gioco e la ricompensa.
I nostri utenti hanno la sensazione di essere parte di una comunità che ha come obiettivo quello di avere un impatto sul benessere psicofisico delle persone ed anche avere un impatto ambientale considerebile.
Ok, torniamo invece ad un aspetto, all'aspetto anzi con cui abbiamo aperto ma di fatto mi ricollego anche a quest'ultima tua risposta.
Mi sembra quindi di capire che ci sia un collegamento tra i passi che gli utenti fanno e i dati che l'app raccoglie e a mio avviso, adesso ci spiegherai, è proprio questo il legame che permette di fornire incentivi e ricompense.
Ci spieghi come funziona?
Allora, ovviamente l'utilizzo dei dati è fondamentale per l'attività di WeWard e lo dico perché è importante precisarlo, questo utilizzo non è assolutamente tra le attività fonte di modificazione per l'applicazione, è chiaro che essendo un'applicazione abbiamo a disposizione dei dati sui nostri utenti, dei dati anagrafici, dei dati relativi alla loro attività fisica e in alcuni casi anche dei dati relativi alla loro geolocalizzazione, ma questi dati ovviamente vengono utilizzati per mettere in atto tutto quello di cui abbiamo appena parlato.
Basti pensare che senza questi dati non potremmo ricompensare gli utenti, non potremmo fargli superare le sfide presenti sull'app che contribuiscono a motivarli ogni giorno, oppure fargli creare un profilo personalizzato sull'applicazione stessa, in più come avviene ormai su qualsiasi sito o qualsiasi applicazione,
in caso di consenso da parte dell'utente i dati possono essere utilizzati - sempre internamente all'app - per personalizzare le ricompense offerte, per provare dei punti di interesse sulla mappa o per ricercare delle comunicazioni in app.
In questo senso è ovvio che il livello di personalizzazione, cioè per personalizzare l'app è necessario l'utilizzo di dati.
Io se sono geolocalizzato in un certo posto l'app potrà consigliarmi determinati punti di interesse, personalizzare determinate ricompense e così via.
Posso prenderti un esempio ancora più banale, diciamo, i dati legati alla geolocalizzazione.
Senza questi dati per noi sarebbe impossibile accedere alle informazioni riguardanti all'attività fisica e quindi molto semplicemente andare a ricompensare i nostri utenti per i passi che hanno effettuato quotidianamente, oppure fargli superare le sfide che lo motivano ogni volta.
Ok, ci puoi spiegare proprio praticamente che cosa avviene quando apriamo, quando apro l'app di Weward, che cosa mi trovo davanti, visto che parlavi di queste sfide.
Allora sì, oggi in maniera molto semplice, nel momento in cui apro l'app Weward ho davanti un contapassi, il contapassi è appunto che so che va a definire quelle che sono le soglie e i punti corrispettivi e poi ho sempre in home page una serie di sfide, attualmente sull'applicazione abbiamo sette livelli di sfide che l'utente può superare ovviamente, i livelli vanno in base alle difficoltà, quindi ovviamente la difficoltà è crescente e queste sfide ovviamente sono complementari rispetto al conteggio dei Ward quotidiano,
cioè oltre ad effettuare la mia camminata quotidiana e ad essere ricompensato in base a quanti passi ho fatto quotidianamente, una volta superate le sfide ho un numero di Ward aggiuntivi che mi vengono validati ed assegnati.
A questo punto penso sia interessante capire… anche se un po lo abbiamo iniziato a intuire come facciate a convertire dei semplici passi fatti dall'utente che ha scaricato l'app in buoni e denaro, quindi più in generale ci parli di come funziona il sistema di remunerazione?
Allora sì Davide, effettivamente il sistema di monetizzazione e quindi di remunerazione di WeWard è un sistema molto molto complesso, avendo diverse fonti di monetizzazioni diversificate tra loro e delle uscite molto importanti in termini di ricompense, ti dico solo qualche numero, basti pensare che l'anno scorso nel 2022 solo in Italia abbiamo redistribuito più di 500 mila euro ai nostri utenti attraverso bonifici, è chiaro che un modello del genere richiede anche un sistema di monetizzazione molto complesso che ci permette quindi di raggiungere
un equilibrio dall'entrata e dell'uscita, ad oggi giusto per citare alcune di queste fonti di monetizzazione posso dirti che sull'applicazione sono presenti sondaggi e giochi che vengono proposti dei nostri partner, i partner con cui lavoriamo per operazioni anche speciali che consentono di mettere in avanti i loro prodotti o i loro marchi sull'app anche tramite formati pubblicitari e poi abbiamo due pagine che sono molto più importanti sull'app che ci consentono di ricompensare gli acquisti fisici e online dei nostri utenti nel caso in cui acquistano passando per l'applicazione negli store fisici o online dei nostri partner.
Navigando nell'app a proposito di quello che ci hai appena detto una cosa che mi ha particolarmente colpito sono quegli obiettivi che si sbloccano quando l'utente visita un luogo fisico ad esempio in una città soprattutto ora che le giornate si fanno più calde e questo secondo me è un ottimo esempio per capire come funziona
WeWard, appunto WeWard attraverso un sistema che potremmo definire di gamification permette di diventare una sorta di vetrina fisica, sia fisica che virtuale per tante realtà commerciali ma perché no turistiche che però desiderano farsi conoscere.
Ci parli quindi di questo aspetto?
Assolutamente Davide guarda ti ringrazio per la domanda perché effettivamente è uno dei punti sui quali i fondatori volevano avere un maggiore impatto.
All'inizio quando ho presentato un po la nostra soluzione ho parlato di benessere psicofisico, ho parlato di ambiente ma uno dei punti di impatto più importanti per l'applicazione proprio quello del creare un dinamismo a livello dei centri abitati dei centri abitati piccoli o grandi che siano e in questo ci aiuta molto la mappa che è una delle pagine presenti sulle applicazioni, mappa che consente di dare visibilità a determinati punti questi punti possono essere punti di interesse storico-culturale oppure possono essere dei punti di vendita dei punti vendita fisici di alcuni nostri partner. In questo senso ovviamente è sempre presente come dicevi tu
il sistema della ricompensa cioè noi andiamo ad incentivare i nostri utenti a visitare e in alcuni casi acquistare presti punti vendita dei nostri partner per poter avere appunto una ricompensa in Ward, è un sistema che consente come dici tu anche di valorizzare dei centri cittadini, di andare ad incentivare tutto discorso culturale, la visita di musei, può essere davvero… è un modello molto molto flessibile che può essere utilizzato in maniera diversa secondo delle esigenze, ma è veramente una pagina quella della mappa su cui puntiamo tantissimo.
Sì quindi alla fine è un'applicazione trasversale che permette di mettere in mostra degli spazi o dei negozi virtuali ma anche centricitadini, musei, negozi fisici e così via.
Assolutamente, in questo diciamo che è una soluzione che incentiva in maniera complementare l'acquisto online e l'acquisto presso i punti vendita fisici, è questo che trovano, che i partner trovano molto valorizzante, la possibilità di avere una vetrina che consente di avere una visibilità molto importante, più in là ti darò qualche numerica magari più specifica sull'applicazione a livello globale, ma comunque l'app viene aperta oggi in Europa da milioni di persone e questa è una vetrina ovviamente molto importante.
Oltre alla visibilità c'è ovviamente l'incentivo e quindi la possibilità di avere una diversa diretta conversione diciamo sia per quanto riguarda l'incentivo all'acquisto online che per quanto riguarda tutto il discorso del traffico nei punti vendita fisici.
Perfetto, visto che è accennato anche ai numeri di WeWard, ci dici dove siete presenti nel mondo e quali sono gli obiettivi a lungo termine e come prevedete di raggiungerli?
Allora sì, per parlarti dei dati parto dall'Italia, diciamo che WeWard è presente in Italia da meno di un anno e meno di un anno fa quando WeWard appunto è stata lanciata non potevamo immaginare di raggiungere questi livelli di crescita in soli dieci mesi.
Oggi un italiano sul 20 ha scaricato l'applicazione, siamo in totale più di tre milioni ad avere l'applicazione sul nostro smartphone e grazie all'attività quotidiana di questi milioni di utenti come detto prima abbiamo già redistribuito più di 500 mila euro ai nostri utenti.
In questi dieci mesi, giusto per darti qualche numero in più, i nostri utenti hanno - grazie alla motivazione fornita dall'app - hanno effettuato più di 100 miliardi di passi, cioè quasi 800 milioni di chilometri e risparmiato 95 tonnellate di emissioni di anidride carbonica.
Questo è solo a livello Italia, poi come mi chiedevi giustamente tu, l'applicazione nasce in Francia ed è presente oggi in quasi tutti i paesi d'Europa, posso citarti la Spagna, il Belgio, siamo presenti anche nel Regno Unito.
Abbiamo da poco lanciato l'applicazione anche negli Stati Uniti e come obiettivo per il 2023 abbiamo il Giappone.
La crescita è stata davvero veloce e come ti dicevo prima inaspettata, oggi in base a numerosi studi perché l'app è nata quattro anni fa quindi abbiamo un po diciamo di orizzonte temporale che ci ha consentito di fare degli studi portati avanti dal lancio dell'app, abbiamo la prova che effettivamente WeWard funziona perché WeWard, cioè chi un utente di WeWard cammina in media il 24% in più rispetto ad una persona che non possiede l'app.
Sono numeri davvero importanti e che dimostrano l'impatto che l'applicazione ha su tutte quelle che sono gli elementi di cui abbiamo parlato prima, salute, benessere psicofisico, discorso ambientale, dinamicizzare i centri cittadini e così via.
Ok quindi alla fine è una vittoria sia per voi, per le aziende, le istituzioni che collaborano con voi ma anche per gli utenti che sono incentivati da una parte a camminare di più e dall'altra ad avere anche un ritorno economico attraverso questa attività.
Assolutamente sì, diciamo la soluzione, WeWard come soluzione è una soluzione che fa vincere tutti.
Hai parlato, hai nominato anche le istituzioni ed è assolutamente così c'è effettivamente un interesse molto vivo da parte delle istituzioni per non parlare dei nostri utenti.
Siamo per darti una visione globale più di 15 milioni ad utilizzare l'applicazione ma l'obiettivo, se c'è un obiettivo a lungo termine è quello di non fermarsi assolutamente qui e di far camminare più persone possibili nel mondo.
Per farlo abbiamo un team che conta già 40 persone all'attivo, 40 persone che lavorano su tutti i paesi che ti ho appena nominato, lavoriamo ogni giorno per migliorare l'app e per motivare i nostri milioni di utenti.
Ma appunto abbiamo bisogno soprattutto di loro, dei nostri utenti, della loro motivazione e per farlo siamo pronti a starli ad ascoltare e a migliorare ogni giorno l'applicazione perché questo è ovviamente un punto fondamentale.
Va bene, grazie Fabrizio per averci raccontato la vostra attività e la vostra realtà, alla prossima.
Grazie mille Davide, grazie a te, alla prossima.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
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