
Nel panorama tecnologico contemporaneo la realtà virtuale e la realtà aumentata rappresentano due innovazioni destinate a ridefinire profondamente il nostro modo di interagire con il mondo circostante. Queste due tecnologie stanno infatti dimostrando un potenziale in grado di interessare trasversalmente molteplici settori della società che vanno dall'istruzione a quello medico, arrivando infine al mondo dei tour virtuali e del turismo in generale. Per approfondire ulteriormente il funzionamento e le possibili implicazioni della realtà virtuale e aumentata, abbiamo invitato Paolo Dileno, Founder di VirtuAlp, un progetto che ha l’obiettivo di crea esperienze immersive nelle Alpi.
Nella sezione delle notizie parliamo della sperimentazione di Trenitalia con Starlink per migliorare la connettività internet sull’alta velocità e delle novità presentate da Google durante l'I/O 2025, con un focus particolare sulle innovazioni in campo di IA e generazione video con Veo 3.



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VirtuAlp è una piattaforma online che mira a rendere accessibile la bellezza delle nostre montagne a chiunque. E questo viene garantito grazie ad esperienze immersive in virtual reality che sono creabili e fruibili con il proprio smartphone all'interno di un semplice visore di virtual reality.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi faremo un approfondimento con VirtuAlp su realtà virtuale e realtà aumentata, al fine di capire come si stanno evolvendo queste tecnologie e dove possono essere utilizzate.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina, su Spotify, Apple Podcasts, YouTube Music, oppure direttamente sul nostro sito.
La connettività Internet sui treni rappresenta da tempo una criticità per i passeggeri, con velocità ridotte e interruzioni frequenti che compromettono l'esperienza di viaggio, soprattutto sulle lunghe percorrenze.
Per questo Ferrovie dello Stato ha avviato una sperimentazione di due anni per migliorare la connettività continua sui treni ad alta velocità sulla tratta Milano-Roma, come confermato dal ministro Salvini al Festival dell'Economia di Trento.
La novità principale riguarda il coinvolgimento di Starlink, il servizio di Internet satellitare di SpaceX, come uno dei due fornitori del progetto pilota.
Il sistema prevede l'installazione di terminali satellitari, sui tetti dei vagoni e nelle stazioni remote, per captare il segnale e convertirlo in Wi-Fi a bordo.
L'iniziativa ha suscitato critiche politiche dalle opposizioni, tuttavia il ministro Salvini ha respinto le polemiche, precisando che non si tratta di favoritismi, poiché la sperimentazione rientra negli investimenti di Ferrovie dello Stato per migliorare l'esperienza di viaggio dei passeggeri.
Google ha recentemente tenuto l'edizione 2025 del suo Google I/O, dove ha presentato diverse novità sui suoi prodotti. Come era prevedibile, protagonista principale dell'edizione è stata l'intelligenza artificiale. Gemini, arrivato alla sua versione 2.5, è ora integrato in più servizi, come Gmail, dove l'IA propone delle risposte nello stile degli utenti. Dal lato della ricerca,
Google ha presentato la funzionalità AI Mode, che permette di fare domande più complesse a cui risponderà Gemini trovando la risposta online. Lato dispositivi e collegandoci quindi al tema principale di questa puntata, sono stati preannunciati dei nuovi occhiali smart, chiamati Android XR, che riescono a interagire con l'utente mostrando un piccolo display in realtà aumentata.
Per gli sviluppatori, invece, Google ha presentato Jules, un agente IA in grado di assistere gli utenti nella modifica e creazione di codice. Infine, la novità che ha fatto più notizia negli ultimi giorni è stata sicuramente la presentazione di Veo 3, il nuovo modello di generazione video. Non è raro infatti imbattersi sui social in video generati proprio da chi ha
avuto modo di accedere al nuovo modello, con risultati a dir poco straordinari sia dal punto di vista della qualità che del realismo, con enormi potenzialità, tra le altre cose, nella produzione di film a basso budget o cortometraggi.
Nel panorama tecnologico contemporaneo, la realtà virtuale e la realtà aumentata rappresentano due innovazioni destinate a ridefinire profondamente il nostro modo di interagire con il mondo circostante. Queste due tecnologie stanno infatti dimostrando un potenziale in grado di interessare trasversalmente molteplici settori della società, che vanno dall'istruzione
al settore medico, arrivando infine al mondo dei tour virtuali e del turismo in generale.
E per approfondire il funzionamento e le possibili implicazioni della realtà virtuale e aumentata è con noi Paolo Dileno, Founder di VirtuAlp. Benvenuto Paolo.
Grazie.
Innanzitutto affrontiamo il tema della realtà virtuale e della realtà aumentata facendo un approfondimento su quelle che sono le definizioni, quindi definiscici che cosa sono queste due tecnologie, questi due concetti.
Sì, partendo dalla realtà virtuale. La realtà virtuale, il cui acronimo comune è VR, è sostanzialmente una tecnologia che permette all'utente di immergersi in un mondo digitale che è creato al computer e che è un mondo ovviamente separato dalla realtà fisica.
Indossando un visore di realtà virtuale, l'utente quindi ha la capacità di potersi immergere in un ambiente virtuale dove può muoversi, esplorare e interagire con luoghi, oggetti, scene che sono tuttavia simulati al computer. Gli ambienti virtuali a loro volta possono essere di due tipologie. Può essere la coppia digitale di un luogo reale e parliamo in questi casi di digital
twins, oppure possono essere luoghi completamente immaginari creati dalla fantasia dei programmatori.
La realtà aumentata invece, il cui acronimo è AR, è una tecnologia che arricchisce il mondo reale aggiungendo elementi digitali come immagini, suoni o testi che però sono visibili tramite dispositivi, tipo la fotocamera dello smartphone oppure i cosiddetti occhiali di realtà aumentata.
A differenza quindi della realtà virtuale, la realtà aumentata non sostituisce l'ambiente intorno all'utente ma lo integra permettendogli quindi di interagire con il mondo reale e con gli oggetti digitali che vi sono stati sovrapposti.
Quindi il digitale viene sovrapposto alla realtà attraverso uno schermo oppure attraverso delle particolari lenti che sono in grado di proiettare dei video in trasparenza però su un vetro.
Degli oggetti, degli oggetti in trasparenza, sì, io ho i miei occhiali, indosso i miei occhiali, nel caso della realtà aumentata, ciò che i miei occhi vedono nel mondo reale vengono integrati da informazioni che vengono generate tramite questa tecnologia.
Ecco per rendere il tutto un po' più chiaro ci fai qualche esempio anche concreto di applicazioni di - come l'hai chiamata appunto - di VR e AR che fanno già parte del nostro quotidiano?
Sì, come dicevi prima, la realtà virtuale e anche l'AR è oggi utilizzata in moltissimi campi, dai videogiochi fino all'educazione, la medicina, la cultura.
Quindi è una tecnologia che offre esperienze coinvolgenti che permette allo stesso tempo di vivere agli utenti situazioni che in alcuni casi sarebbero anche impossibili nel mondo reale.
Questo è un po' anche il grande valore aggiunto della tecnologia VR ed AR, che è quella di accorciare le distanze, quindi consentire all'utente di vivere esperienze e situazioni in un modo totalmente nuovo.
Mi chiedi degli esempi, sicuramente per la virtual reality partirei dal gaming, che si è affermato... quindi dal gioco, che si è affermato nella modalità VR già da molti anni e sostanzialmente consente agli utenti di immergersi, spesso con i propri amici da remoto, in ambienti di fantasia e vivere esperienze di gioco
che sono ovviamente altamente coinvolgenti: rientro a casa, indosso il visore, trovo i miei amici e vivo un gioco assieme a loro negli ambienti più disparati.
Sul lato invece della realtà aumentata se dovessi fare un esempio forse l'applicazione più vicina all'utilizzo quotidiano da parte degli utenti è quella della navigazione GPS in Augmented Reality. Alcune app per smartphone di navigazione che sono disponibili sul mercato hanno già integrato questa
possibilità quindi di ottenere delle indicazioni sul percorso da seguire però inquadrando l'ambiente urbano circostante.
Immaginiamoci che sono nel centro di una città, voglio spostarmi da un museo ad un altro, non soltanto seguirò una mappa sul mio cellulare ma l'Augmented Reality mi consente di inquadrare l'ambiente che ho intorno a me e ciò che avviene tramite queste app è che l'ambiente viene integrato con delle indicazioni,
delle frecce, che mi guidano nell'ambiente reale che sta inquadrando la fotocamera.
Un altro esempio ancora di applicazione di tecnologia AR, in realtà aumentata nelle nostre vite, è quella ad esempio che viene offerta adesso da molte piattaforme di e-commerce che hanno introdotto la possibilità di vedere i prodotti in vendita non soltanto tramite delle fotografie, classiche che scorriamo a modo di carosello, ma anche visualizzando
in AR il prodotto nel contesto vero e proprio. Immaginiamo di voler comprare ad esempio una poltrona, mentre la seleziono posso attivare questa modalità e il telefono mi consentirà anche di vedere come quella poltrona si posiziona ad esempio nel mio salotto.
Quindi in realtà queste tecnologie sono più vicine di quanto pensiamo cioè possiamo potenzialmente averle già in tasca con applicazioni di navigazione come come citavi o penso anche un altro esempio che potrei fare gli stessi video caricati su YouTube a 360 gradi con la possibilità di essere visti appunto
all'interno di un "cardboard" quindi utilizzare in questo senso non un visore professionale o un dispositivo hardware ma un vero e proprio cartoncino con delle lenti che mi permette di vedere questi contenuti
Assolutamente, e anche ad un costo accessibile, perché questi visori sulle piattaforme di e-commerce sono un costo risibile, ma consentono però già di avvicinarsi a una tecnologia che è in fortissima evoluzione.
Ecco, in questo senso, quindi, quali sono i principali trend che riguardano appunto il settore della AR e VR?
Vorrei fare una premessa: i trend del mercato sostanzialmente rispondono a quel trend più generale che ha visto negli ultimi anni affermarsi in modo marcato tutto l'ecosistema dei dispositivi wearables, quindi dei dispositivi indossabili. Sappiamo tutti noi che il tasso di sostituzione dei nostri smartphone è un po' rallentato. Le innovazioni che vengono apportate con i
nuovi modelli sono meno dirompenti di quelle che abbiamo sperimentato nel passato e quindi i tassi di sostituzione hanno rallentato. Forse questa è una delle ragioni per cui le case hanno iniziato a lavorare anche su altri device, come ad esempio i dispositivi indossabili. Tra questi citiamo sicuramente i "frontrunners", quelli che prima si sono affermati
gli smartwatch, che quasi tutti noi abbiamo ai nostri polsi, che si sono affermati negli ultimi dieci anni. Però anche il mercato dei visori di virtual reality è in fervido fermento, al pari anche degli occhiali di realtà aumentata. La corsa allo sviluppo dell'hardware, soprattutto lato visori, è frenetica. I visori sono sempre più leggeri, hanno sempre una qualità di
risoluzione degli schermi più alta, l'autonomia delle batterie aumenta considerevolmente e oggi il mercato sta iniziando a proporre un mix delle due tecnologie, quindi un visore che però abbia anche la possibilità di trasformarsi da visore VR, che mi esilia dal mondo circostante, a visore AR, quindi occhiale AR. Quindi c'è la possibilità già di passare da un'esperienza ad un'altra e
questo consente ovviamente una gamma di utilizzo che è sempre più ampia, che può portare nel futuro, c'è chi immagina, anche a lavorare direttamente in modalità VR o AR.
I costi, tuttavia, parlando di trend del mercato, sono ancora importanti e significativi per un visore stand alone, ovvero integrato col proprio monitor e non con lo smartphone al suo interno si parte dai 300€ e si può arrivare agli oltre 3.000€ per gli ultimi visori messi sul mercato e quindi è indubbio che questo possa rappresentare una sorta di gap anche
all'accesso alla tecnologia da parte degli utenti.
Però, come dicevamo prima, vivere un'esperienza virtual reality può essere molto più accessibile utilizzando il proprio smartphone all'interno di un visore che con qualche decina di euro, o forse anche meno, posso acquistare sui siti di e-commerce, quindi è un modo economico per accedere con un device che già abbiamo a nostra disposizione, ovvero il nostro smartphone,
ad una tecnologia che si sta affermando in modo significativo e le previsioni di mercato su la tecnologia VR ed AR sono che sono tra il 15% e il 25% di crescita nei prossimi 5 anni, quindi ci si immagina un'esplosione, ciò è anche un po' testimoniato dai significativi investimenti che il mercato sta facendo in questo segmento.
Quindi diciamo che ci sono, appunto, sul mercato dei dispositivi che sono dei visori appunto per AR e VR e che rispetto agli esempi, diciamo così, economici che facevamo prima, ne guadagnano in qualità, ecco, di immersività di questo contenuto.
Poi l'altra cosa che dicevi è che indubbiamente questi dispositivi ibridi - quindi che uniscono AR e VR - sono dei dispositivi che di fatto mettono insieme gli aspetti migliori delle due tecnologie e che permettono di ampliare gli utilizzi nel quotidiano e in questo senso un altro tema che hai toccato quello dei contenuti...
perché ovviamente l'hardware è importante che ci sia e allo stesso tempo però è importante sviluppare dei contenuti e sempre facendo riferimento alla qualità di prima magari i contenuti oggi ci sono ma la qualità è abbastanza bassa.
Quindi ci spiega anche questo aspetto legato ai contenuti? È così come ho detto oppure no?
Sì in parte sì. È evidente... a mio modo di vedere una tecnologia si afferma e l'utente è spinto a dotarsi di una nuova tecnologia nel momento in cui percepisce che questa tecnologia può essere un veicolo a del valore che l'utente percepisce in termini di nuovi servizi, nuove esperienze o anche nuove
emozioni. Quindi il successo di una tecnologia, pensiamo ad esempio agli smartwatch, il motivo per cui questi smartwatch si sono così affermati nel mercato è perché il valore che essi hanno portato all'utente in termini ad esempio di monitoraggio della prestazione sportiva erano ampiamente di valore, quindi sono stati ritenuti assolutamente innovativi in questo senso.
La sfida che la virtual reality oggi sta compiendo è forse un po' la stessa: ovvero quella di offrire esperienze talmente coinvolgenti ed emozionanti che poi l'affermarsi della tecnologia e l'integrazione di questi device nella nostra vita ne sia una naturale conseguenza. Ci sono vari settori, forse
alcuni più avanzati e alcuni un po' più in ritardo in tema VR ed AR. Lo abbiamo menzionato prima sicuramente il gaming è quello che oggi è più avanzato sia in termini di sviluppo che in termini di esperienza che l'utente può vivere in modo coinvolgente con i propri amici, in uno stesso luogo ad esempio si stanno
affermando anche le sale giochi VR cioè degli spazi aperti o degli spazi anche chiusi però senza nessun tipo di oggetto o quale... delle specie di saloni all'interno dei quali gli amici possono giocare in modalità VR, oppure un altro settore in cui si sta affermando in modo significativo è quello della formazione
professionale e cito due esempi quello della simulazione di volo che può essere di volo, di guida ma recentemente anche di navigazione marittima che consente quindi di sperimentare anche situazioni di pericolo o imprevisti in un ambiente sicuro e un altro ambito in cui si sta affermando in modo significativo la tecnologia AR in
particolare è quello della manutenzione di impianti e apparecchiatura. Quindi anche in questo caso indosso gli occhiali di realtà aumentata guardo il mio impianto o il mio apparecchio e sono guidato nel comprendere meglio l'apparecchiatura e anche a come intervenire prima di farlo in un'ambiente reale.
E ci sono invece degli esempi che anche dal tuo punto di vista magari avrebbero molto potenziale ma che oggi non sono sviluppati in ambito di AR e VR?
Uno dei segmenti che si sta sviluppando in modo significativo e che sta cogliendo le opportunità di questa tecnologia è quello dell'offerta culturale dei musei. Sempre più spesso i musei integrano l'esposizione classica con esperienze multimediali e di realtà virtuale e quindi la virtual reality viene utilizzata sia all'interno dei musei per ampliare la gamma di
esperienze che il visitatore può fare, ma sempre più spesso anche da remoto, quindi consentendo di poter accedere al patrimonio espositivo del museo da remoto utilizzando la virtual reality. Quindi sono opportunità che si stanno sviluppando anche nel segmento museale. Un altro settore in rapida crescita è quello immobiliare. Tutti noi c'è
capitato di fare delle ricerche di immobili sulle piattaforme più note, si stanno affermando opportunità di visualizzare l'immobile, di fare una visita dell'immobile che ho scelto in virtual reality, quindi da casa mia posso già farmi un'immagine molto più precisa degli ambienti, oppure in caso di una ristrutturazione di come potrebbe divenire un immobile a seguito della
ristrutturazione stessa. Quindi la tecnologia VR si presta sicuramente a innumerevoli applicazioni e tutte queste applicazioni hanno forse il filo comune di consentire di rendere più accessibili determinate esperienze. Questo è forse uno dei valori che si affermerà in modo più significativo negli anni a venire.
Ecco esatto hai parlato di accessibilità e legato a questo aspetto la realtà virtuale e la realtà aumentata quindi possono essere utilizzati anche per permettere a delle persone che non potrebbero vivere delle esperienze di farlo giusto?
Eh certo, come dicevo forse prima, la tecnologia ha il grande valore aggiunto di accorciare le distanze. Lo vediamo col web tutti i giorni, lo vediamo con i meeting online. La virtual reality condivide questo paradigma. Di base la virtual reality e l'augmented reality possono consentire di vivere almeno
virtualmente esperienze che i limiti fisici possono rendere complicate o addirittura impossibili. Accorciare le distanze vuol dire che io posso in questo momento già visitare un sito archeologico dalla parte opposta del mondo indossando semplicemente un visore di realtà virtuale. Il web è pieno di
esperienze di questo tipo e forse vanno un po' scoperte, però diciamo già oggi accorciare le distanze e rende accessibile una gamma di esperienze che vanno dalla cultura, dalla visita degli ambienti, a esperienze anche di divertimento, come dicevamo prima sul gaming. Anticipando un po' il tema del progetto
VirtuAlp, noi abbiamo scelto di focalizzarci sulla montagna, sulla bellezza della montagna che per un appassionato come me è qualcosa di superlativo, però allo stesso tempo è difficile da accedere perché le aree remote sono spesso complesse da accedere soprattutto per chi magari non ha le possibilità di arrivarci.
Sì che poi in realtà quando proprio per fare l'esempio del vostro progetto qui accessibilità è intesa in senso ancora più ampio perché non è solo questione di magari delle difficoltà di mobilità ma anche penso alle famiglie che ovviamente non possono raggiungere le vette di una montagna con dei bambini
piccoli quindi in questo senso è proprio un concetto molto ampio e che comprende moltissime persone quello di accessibilità. E per questo allora ci parli del progetto VirtuAlp, di che cosa vi occupate e come è nato anche?
Sì, il progetto è nato in montagna, è un progetto che parla di montagna e non poteva che nascere in montagna.
Raggiungo qualche anno fa la vetta di una montagna qua nella mia regione, Monte Canin, nelle Alpi Giulie, una vetta che avevo sognato per anni e mi trovo di fronte ad un panorama incredibile, con una giornata tersa, una vista che spaziava a 360 gradi intorno a me e mi inizio a interrogare, quasi da subito, su come avrei potuto "rapire", diciamo, questa
bellezza e renderla fruibile ad amici, conoscenti, familiari, in un modo però vivo, vivo come essere lì. Allo stesso tempo però nei giorni seguenti ho iniziato a riflettere sul fatto che ciò che avevo vissuto, come dicevamo prima, era qualcosa di fortemente limitato ad una nicchia. A quanti avrebbero voluto alzarsi la
mattina, fare la scalata, arrampicare e giungere, insomma, con anche l'impegno fisico, giungere a quel traguardo.
Era invece limitato a tantissime altre persone nonostante diciamo che la natura e la bellezza della natura sia da me inteso come un patrimonio universale a cui dovrebbero poter accedere tutti. Queste domande che mi facevo e che mi continuavano a venire alla mente nei giorni successivi mi accorsi che ruotavano intorno a tre temi: all'accessibilità, all'inclusione
e alla condivisione. VirtuAlp è stata proprio la risposta a queste domande e quindi VirtuAlp è una piattaforma online che mira a rendere accessibile la bellezza delle nostre montagne a chiunque e questo viene garantito grazie ad esperienze immersive in virtual reality che sono creabili e fruibili con il proprio smartphone all'interno di un semplice visore
virtual reality. La piattaforma si fonda su tre pilastri che sono la creazione di esperienze VR, la fruizione di esperienze VR e la condivisione.
La creazione avviene in modo abbastanza semplice, nel senso che basta registrarsi alla nostra piattaforma, entrare, accedere nella propria sezione personale e caricare il percorso.
Il percorso viene caricato dando delle informazioni di base sull'itinerario che una persona ha compiuto nella sua escursione e caricando le foto sferiche che saranno state riprese nel corso dell'escursione.
Una volta inviato il percorso, il sito si occupa poi della generazione del virtual tour e della pubblicazione dello stesso sul portale.
Per quanto riguarda la fruizione basta navigare da smartphone sul percorso o su qualunque percorso disponibile sul nostro sito e selezionando la modalità VR e mettendo in orizzontale lo smartphone sarà possibile inserirlo all'interno di un visore VR, indossare il visore e fruire dell'esperienza virtuale, quindi del tour nell'ambiente alpino.
Questo è anche uno strumento di condivisione della bellezza delle montagne, la possiamo condividere le esperienze VR in modi più svariati, possiamo sicuramente condividerle sui social, ma possiamo anche immaginare di, e l'abbiamo fatto, di creare degli eventi dedicati volti a promuovere il territorio, quindi non solo al turista do un depliant
inerente a degli itinerari che possono andare a percorrere in un determinato territorio, ma anche do un'anteprima della bellezza che andrà a trovare in quel contesto.
Ok e una curiosità sulla parte di creazione. Come si fanno quindi a creare da un punto di vista pratico, cioè che dispositivi devono essere utilizzati per creare una foto sferica di questo tipo che dopo può essere fruita attraverso un visore?
Sì, le action cam si sono assolutamente affermate nel mercato, le action cam 360 in particolare hanno visto un affermarsi significativo negli ultimi anni e soprattutto nell'esperienza outdoor, dalla bici al parapendio all'escursionismo e all'alpinismo, sono device che ho notato essere spesso acquistati e quindi utilizzati in questi settori. L'utente non dovrà fare
altro che scattare alcune foto sferiche nel corso del suo itinerario, della sua escursione, dal massimo 10 foto nel nostro sito consentiamo di caricare e verranno caricate con un semplice upload di un'immagine nella nostra area riservata e questo sarà sufficiente a trasformarle poi con il nostro backoffice in virtual tour e quindi poi renderle fruibili anche in modalità
VR, quindi lato utente ciò che è sufficiente fare è scattare le foto e caricarle in ordine cronologico quindi rispettando i tempi di scatto con le prime e le ultime, questo è sufficiente perché poi sarà il portale a occuparsi di tutta l'elaborazione del virtual tour e della pubblicazione poi del virtual tour stesso sul portale che verrà pubblicato a nome dell'utente, quindi
l'utente diventerà una sorta di "ambassador" del territorio perché diventerà una sorta di guida virtuale dell'itinerario che avrà condiviso con la community.
Quindi in realtà questo risponde un po' alla domanda di prima sulla necessità di contenuti perché in questo modo se ho un dispositivo per fare questi contenuti che è abbastanza accessibile, che hanno molte persone, è molto più facile di conseguenza realizzare contenuti di questo tipo.
Certo, io sono un promotore della bellezza della montagna e noto che questi contenuti vengono già veicolati, vengono veicolati sui social network, il punto è che...
Quindi vanno aggregati.
Ho in mente l'idea di una biblioteca della bellezza delle Alpi, biblioteca stabile, in cui una determinata esperienza non finisca nell'elenco storico dei Reel o dei post che un utente può fare sui social network, ma diventi un patrimonio che sia fruibile e condivisibile anche con chi quei luoghi che non potrebbe raggiungere mai.
Oppure che può raggiungere però vuole farsi anche un'idea di quale itinerario scegliere tra tra i molti.
Assolutamente, oggi sempre più spesso, soprattutto in montagna, negli ambienti alpini, si parla di un concetto di Extended Destination, la tecnologia ha il potere di ampliare la gamma di esperienze che l'utente può fare e in particolare può, ad esempio i virtual tour che pubblichiamo su VirtuAlp, possono consentire la scoperta di un territorio, sempre più
spesso una vacanza viene programmata online, definendo la struttura ricettiva, definendo le escursioni che andrò a fare, ecco che un'esperienza di immersione in virtual reality mi consente di farmi un'idea del territorio, di farmi un'idea delle escursioni disponibili in questo territorio e possono anticipare la scelta poi di una destinazione vera e propria.
Allo stesso tempo, dopo l'esperienza, quindi dopo la vacanza, dopo l'escursione, quello che avrò salvato, le foto che avrò salvato e il virtual tour che avrò generato, consentiranno di essere condivise con amici, parenti, ma allo stesso tempo saranno uno strumento di promozione territoriale e di attrattività della destinazione.
Ok e poi come dicevi siccome il progetto, la piattaforma è già attiva e funzionante chi ci sta ascoltando ovviamente può... non solo guardare i contenuti che già ci sono sul sito, ma anche di fatto, come dicevi, caricarli.
Certamente possono andare sul sito in homepage in alto a destra c'è una sezione per registrarsi viene creato un profilo utente e il profilo utente al suo interno ha una sezione con la possibilità di caricare il percorso quindi questo è ampiamente accessibile e fruibile.
E facile e quindi molto molto interessante e anch'io ho visto diversi diversi contenuti caricati e devo dire che sono di ottima qualità proprio anche da un punto di vista tecnico. Va bene, allora grazie Paolo per averci fatto un approfondimento, abbiamo fatto un focus su quella che è la realtà virtuale aumentata e poi anche per averci parlato del del progetto
VirtuAlp e sicuramente del ruolo che può avere questa piattaforma per contribuire appunto alla diffusione di queste tecnologie che come abbiamo detto fra le tante cose permettono di favorire l'accessibilità di luoghi molto belli anche a chi per vari motivi non può accedervi, alla prossima.
Grazie molte a voi per l'ospitalità.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia. Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio. Per qualsiasi tipo di domanda o suggerimento scriveteci a redazione@dentrolatecnologia.it, seguiteci su Instagram a @dentrolatecnologia
dove durante la settimana pubblichiamo notizie e approfondimenti. In qualsiasi caso nella descrizione della puntata troverete tutti i nostri social. Se trovate interessante il podcast condividetelo che per noi è un ottimo modo per crescere e non dimenticate di farci pubblicità.
Noi ci sentiamo la settimana prossima.