
Ad oggi la moneta elettronica alla base dei pagamenti digitali non è altro che una forma digitale di quella fisica, un sostituto della stessa identica valuta. Ci sono però delle monete, che esistono esclusivamente in forma digitale, e che nell’ultimo periodo hanno guadagnato una fama sempre maggiore: le criptovalute. Nel corso di questo episodio andremo ad analizzare se queste monete avranno un futuro o meno, cercando di capire cosa sono esattamente, come funzionano e in cosa sono diverse, ad esempio dagli Euro o dai Dollari.
Nella sezione delle notizie invece parleremo dei nuovi smartphone Samsung S21 e S21 Ultra, di Coldsnap una macchina per preparare il gelato in casa istantaneamente e infine della novità volante presentata da Cadillac al CES 2021.




Brani
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Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi parleremo di criptomonete, cercheremo di capire che cosa sono, come possiamo entrarne in possesso e se potranno mai sostituire la moneta tradizionale.
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Samsung ha presentato i nuovi smartphone top di gamma Galaxy S21, S21 Plus e S21 Ultra.
Rispetto alla precedente versione S20, non sono stati apportati grandi cambiamenti, se non per alcuni dettagli nel design, l'utilizzo di un nuovo processore e un comparto di fotocamere migliorato.
Come tutti i top di gamma del 2021, anche gli S21 supportano la connettività 5G.
La differenza tra le tre varianti sta principalmente nelle dimensioni, nella capacità delle batterie, nella memoria e nelle fotocamere.
La versione base infatti ha un display da 6.2 pollici, 4000 mAh di batteria e 8 GB di memoria RAM.
La versione Plus è identica ma con un display da 6.7 pollici e una capacità di 4800 mAh.
Le differenze principali sono nella versione Ultra, che oltre ad un display da 6.8 pollici e una batteria da 5000 mAh, ha una memoria RAM da 16 GB.
Un ulteriore upgrade rispetto alle altre varianti sono le quattro fotocamere, di cui la principale da 108 MP, anziché tre come per S21 ed S21 Plus.
Però la novità principale riservata alla versione Ultra sta sicuramente nel supporto alla S-Pen, novità che sarà sicuramente gradita dagli utenti della serie Note e che forse preannuncia dei grossi cambiamenti proprio per la nuova generazione di questi smartphone.
Il mercato di cibi e bevande istantanee è cresciuto a dismisura negli ultimi anni.
Ci basti pensare che se un tempo per la preparazione di un caffè con la mocha ci si metteva a seconda della grandezza fino a venti minuti, al giorno d'oggi con una macchinetta a capsule il tempo impiegato per la preparazione è quasi irrilevante.
Questa bevanda sicuramente è la più diffusa, ma non dimentichiamoci che grazie a preparati in polvere è possibile ricavare anche milkshake, frullati, granite e persino gelati.
In quest'ultimo caso si è fatta di recente sentire la nuova macchina ideata da Cold Snap, che grazie a delle capsule conservabili a temperatura ambiente è in grado di preparare il gelato in un tempo che varia dai 60 ai 90 secondi.
Tuttavia, i dettagli relativi al prezzo di macchinetta a capsule rimangono ancora un mistero.
Non appena usciranno ulteriori informazioni relative a questo dispositivo, sicuramente ne riparleremo, ma nel frattempo, se siete curiosi di scoprire altri strumenti o elettrodomestici tech, vi invito a riascoltare la puntata del 19 dicembre legata alla tecnologia nel mondo della cucina.
Nel 2020 le auto voleranno, o almeno così era come immaginavamo il 2020 qualche decennio fa.
E forse non avevamo poi tutti i torti.
Al CES di quest'anno, infatti General Motors, ha presentato il progetto di una Cadillac VTOL, un incrocio tra un drone e un piccolo elicottero in grado di trasportare un singolo passeggero.
Si tratta di un'auto elettrica in realtà ben diversa come design dalle auto a cui siamo abituati, dotata di quattro rotori in grado di far decollare e atterrare verticalmente la vettura.
La batteria è un "Ultium" di ultima generazione e che va ad alimentare un motore da 90 kW in grado di sfrecciare nei cieli ad una velocità di 90 km orari.
Per permetterne il volo, inoltre si utilizzerà per la costruzione un materiale innovativo ultra leggero.
Purtroppo non si conoscono però specifiche più dettagliate, che si spera arriveranno a breve da parte di General Motors.
Ciò che è certo è che quello di un'auto volante è un progetto decisamente interessante che potrà in futuro rivoluzionare la mobilità urbana verso un mondo dove non serviranno strade.
Nel bene e nel male, una delle più grandi forze che governano la società da ormai secoli di storia è senza dubbio il denaro e lo scambio di esso.
La moneta nel corso del tempo l'abbiamo vista sotto innumerevoli forme, ma sempre con specifici scopi, acquistare o donare beni e servizi e pagare i tributi.
L'avvento dell'informatica ha poi aperto la strada alla moneta elettronica e ai pagamenti digitali.
Grazie a ciò, potenzialmente, per fare acquisti non dovremo più avere bisogno di un portafogli, ma solamente di una carta o di uno smartphone, un argomento o quello della società cashless che abbiamo più volte affrontato nelle nostre puntate e che potrebbe essere la base per una prima vera e propria rivoluzione della moneta.
Come avevamo accennato anche nella prima puntata di questa terza stagione, i pagamenti digitali possono portare con sé molte più informazioni rispetto ad un semplice pezzo di metallo.
E proprio grazie a queste informazioni si potranno realizzare esperienze personalizzate in base all'utente, ad esempio ricevendo degli sconti dettati dai propri comportamenti.
Ne sono dei chiari esempi il programma cashback e la lotteria degli scontrini.
Tuttavia, ad oggi la moneta elettronica alla base dei pagamenti digitali non è altro che una forma digitale di quella fisica, un sostituto o un'alternativa della stessa identica valuta.
Parallelamente, però, esistono delle monete dette virtuali in quanto esistono esclusivamente in formato digitale, e che nell'ultimo periodo hanno guadagnato una fama sempre maggiore.
Stiamo ovviamente parlando delle criptovalute.
Il titolo della puntata è volutamente provocatorio, e se queste monete avranno un futuro o meno, lo andremo ad analizzare nel corso di questo approfondimento.
Ma prima, cosa sono esattamente? Come funzionano? E in che cosa sono diverse, ad esempio, dagli euro o dai dollari? Il termine criptovaluta, detta anche criptomoneta, deriva dal fatto che alla base della sua esistenza vi è la crittografia.
La principale e più importante differenza con il denaro classico, però, è la completa assenza di un'autorità centrale, che si occupi di gestire il valore della moneta o le transazioni.
L'intero sistema è decentralizzato e gestito da innumerevoli computer, detti nodi, situati in tutto il mondo, e che gli stessi utenti mettono a disposizione per garantirne un perfetto e sempre costante funzionamento.
Un sistema del genere, infatti, è molto più sicuro e molto più resistente ad attacchi informatici, a errori, a cadute di connessione o a blackout rispetto ad un sistema gestito da un server centrale.
Anche se uno dei nodi smette di funzionare, infatti tutti gli altri continuano ad operare.
I nodi, inoltre, fungono anche da database per tenere traccia delle transazioni che avvengono tra gli utenti.
Fa inoltre detto che affinché queste monete abbiano un valore, è necessario che il sistema imponga un limite finito al numero di criptovalute presenti e distribuite tra i vari portafogli digitali e che sia in grado di creare nuove unità definendone l'origine e il possessore.
In pratica non è altro che l'equivalente virtuale della stampa di nuova moneta.
Seppur la prima criptovaluta, il bitcoin, sia nato nel 2009, è solo nell'ultimo periodo che, come detto, questo alternativo metodo di pagamento è diventato sempre più popolare, aumentandone il valore talmente tanto che oggi una sola unità di bitcoin corrisponde a circa 30.000 euro.
Contemporaneamente anche la quantità di criptovalute è aumentata nel tempo, ognuna con il suo valore e le sue caratteristiche.
Tra le principali abbiamo i già citati bitcoin, ma anche Litecoin o Ethereum.
In tutto sono più di 7.700.
Ma come si entra in possesso di questa moneta e come avvengono gli acquisti? La prima operazione da fare è sicuramente diventare proprietari di un portafoglio digitale, che si può paragonare ad un e-ban.
Si tratta di un codice univoco e affiancato ad una chiave d'accesso, che viene usato per ricevere o inviare denaro.
Esistono diversi programmi o servizi online che ci permettono di creare e accedere al nostro portafoglio e tenere sotto controllo le transazioni.
Sul sito ufficiale di bitcoin, ad esempio, si può trovare il programma migliore in base alle proprie esigenze.
Una volta ottenuto il portafogli o wallet, abbiamo aperto una sorta di conto corrente per le criptovalute.
La vera differenza rispetto a un conto tradizionale, però, è il totale anonimato.
Nessuno infatti saprà mai a chi è associato un determinato portafogli e, come vedremo tra poco, questo da un lato è un grosso problema per le criptomonete.
Ci sono vari modi per entrare in possesso di denaro digitale.
Escludendo la modalità classica, ovvero ricevere una transazione da un altro portafogli al proprio, prima fra tutti è l'investimento.
Fino a qualche anno fa era molto difficile comprare, ma soprattutto vendere criptovalute.
Tuttavia, al giorno d'oggi, grazie alla popolarità che nel tempo ha acquisito questa tecnologia, esistono numerosi servizi online, tra cui anche banche come Revolut e Hype, che permettono la compravendita di monete digitali, a fronte ovviamente di una certa percentuale di commissioni.
Le criptovalute infatti hanno un valore che, seppur al momento incostante, aumenta, è spesso variabile e questo si presta molto bene al trading che, agli utenti più esperti, può permettere un certo margine di guadagno.
In tantissime città, tra cui in Italia, Milano, Verona, Roma, Genova e molte altre, sono inoltre presenti degli sportelli fisici per acquistare le principali criptovalute, scansionando il codice QR del nostro portafogli, sempre con una percentuale di commissioni che, a differenza dei servizi online, è molto più elevata e dunque spesso sconveniente.
Infine, un ulteriore metodo molto più complicato per entrare in possesso di criptovalute è attraverso il mining.
Come detto poco fa, l'intero sistema non è gestito da un'autorità centrale, ma da un computer che gli utenti mettono a disposizione.
Viene quindi sfruttata la potenza di calcolo di ognuno di questi nodi per autorizzare e tenere traccia delle transazioni che avvengono all'interno della rete.
In cambio, sul proprio portafogli vengono generate piccole quantità di denaro.
Se all'inizio di questa pratica era molto conveniente e permetteva di arricchirsi non poco, oggi solo pochi riescono ancora a guadagnare.
La potenza di calcolo richiesta infatti è sempre maggiore, ed è dunque necessario mettere a disposizione computer sempre più potenti, costantemente accesi e connessi alla rete.
Costi di gestione tra elettricità, componenti e internet che quasi sempre superano il ritorno economico di criptomonete.
Veniamo ora a una delle domande più importanti che forse vi starete facendo.
Ma le criptovalute sono legali? Sono sicure? Possiamo ad esempio comprare un caffè al nostro bar di fiducia attraverso i bitcoin? La risposta è dipende.
Dipende dallo stato in cui ci si trova.
Dipende dalla moneta utilizzata.
Dipende dal servizio o dal programma a cui affidiamo il nostro portafogli.
In generale le criptovalute non hanno alcuna garanzia o tutela, e questo è dovuto alla decentralità del sistema.
Lo smarrimento o la perdita della chiave per accedere al portafogli determina la conseguenza a perdita della somma di denaro ad esso associato, e l'unico modo per recuperarlo è ritrovare la chiave d'accesso.
Per colpa di ciò, si calcola che ad oggi gran parte del patrimonio, ad esempio in bitcoin, sia associato a portafogli inaccessibili, perché dimenticati o persi, in pratica milioni e milioni di euro che nessuno potrà mai recuperare.
Come detto poco fa, poi, i portafogli non sono altro che una sequenza di lettere e numeri univoca ma non associata ad alcuna persona, e questo ne garantisce un totale anonimato.
Sempre come già anticipato, questo è un grande vantaggio per certi aspetti, ma anche uno dei principali problemi che tengono le criptovalute in un limbo tra legalità e illegalità.
Bitcoin, Litecoin o qualsiasi altra moneta virtuale vengono principalmente utilizzate per compiere transazioni illegali, tra cui evasione fiscale e acquisti sul mercato nero in totale anonimato.
E per questo motivo le criptomonete in molti stati sono addirittura vietate o come in Italia non hanno alcun tipo di valore legale e dunque non sono considerate una valuta o una moneta ad esempio al pari degli euro.
In pratica tornando alla domanda iniziale, anche se il nostro barista di fiducia a un portafoglio bitcoin non potremmo acquistare un caffè, almeno finché non esisteranno delle regolamentazioni adeguate come avviene e avvenuto e avverrà con qualsiasi novità tecnologica e non, dai monopattini elettrici alle autoguida autonoma.
Ma per arrivare a ciò anche le stesse criptovalute dovranno subire forti cambiamenti, ad esempio eliminare lo stesso anonimato che ne ha permesso la diffusione.
Al momento ciò che ognuno dovrebbe fare, nel caso possedesse un wallet virtuale, è quello di dichiarare all'agenzia delle entrate ogni transazione effettuata.
Va poi detto che lo storico delle transazioni per le criptovalute è accessibile pubblicamente e totalmente trasparente, il che potrebbe persino contrastare l'evasione fiscale nel caso in cui i portafogli non fossero anonimi.
Quello delle criptovalute è ormai un fenomeno che non è più possibile ignorare.
Le potenzialità sono enormi e in futuro potrebbero essere un'alternativa ai pagamenti classici e ai pagamenti digitali, o potrebbero magari sostituirli del tutto.
Ci stanno puntando aziende come Facebook, che ha presentato la sua moneta digitale e libra, ma anche la BCE, la Banca Centrale Europea, con la presentazione lo scorso novembre del Digital Euro.
A differenza delle criptovalute citate precedentemente, queste vengono dette stable coin, in quanto mantengono un rapporto costante tra il valore della stessa moneta e il valore di dollari o euro.
Il Digital Euro sarà poi una moneta esclusivamente digitale ideata dalla BCE e sarà controllata dalla stessa banca centrale, che potrà erogare nuovo denaro direttamente nei portafogli di cittadini e imprese, senza passare da ulteriori banche.
Lo scopo di questo euro digitale, inoltre non è al momento quello di sostituire il contante, ma è quello di fornire una valida alternativa più sicura e funzionale, andando a posizionarsi tra le forme di pagamento digitale.
Per questo la BCE stessa non intende catalogare il Digital Euro tra le criptovalute, seppur si stia pur sempre parlando di una moneta virtuale.
Per concludere, quindi, quello delle criptovalute è un tema che sta prendendo sempre più piede e che presto non potrà più essere ignorato, né dai cittadini né dagli Stati.
Si dovranno affrontare sia le potenzialità legate a questa tecnologia, ma anche i problemi che, come visto, possono causare.
Da una parte, se sempre più utenti vorranno fare affidamento a una criptomoneta per acquistare beni o servizi, è giusto e doveroso che questi sistemi vengano regolamentati e tutelati.
D'altra parte, però, è necessario che le stesse monete virtuali subiscano un processo di ottimizzazione per far fronte alle attività illecite che queste permettono, anche limitandone alcune funzioni come l'anonimato.
Tornando al titolo di questa puntata, dunque, per come sono oggi le attuali criptomonete, queste potrebbero non avere un futuro al fianco dei pagamenti classici o digitali, se non in seguito a una loro profonda ridefinizione.
La tecnologia, dunque, come abbiamo più volte specificato, è di per sé neutrale.
Quello che fa la differenza è come sfrutteremo, oggi e in futuro, le potenzialità che la tecnologia ci mette a disposizione.
Se per distruggere ciò che in secoli di storia è stato costruito o per progredire verso un mondo e una società migliore.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
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