
Miniatur Wunderland, oltre ad essere la più grande esposizione permanente di modellismo ferroviario e di plastico al mondo, è anche una delle attrazioni più complesse ma altrettanto dettagliate mai realizzate. Il progetto è iniziato a partire dalla fine degli anni Novanta ad opera dei fratelli Braun che in oltre 20 anni di lavoro hanno realizzato oltre 1500 metri quadri di rappresentazioni realistiche con 260 mila figure umane, oltre 9000 auto, 1040 treni, 42 aerei, più di 4000 edifici e circa 130 mila alberi. Nel creare questo divertimento la tecnologia e l’automazione giocano un ruolo fondamentale che proveremo a capire nel corso della puntata.
Nella sezione delle notizie parliamo di Google Chrome che introdurrà la Privacy Sandbox da gennaio, del nuovo robot umanoide di Tesla Optimus Gen 2 e infine di come il mercato dello streaming possa diventare più libero senza il geo-blocking.




Immagini
• Foto copertina: Miniatur Wunderland
Brani
• Ecstasy by Rabbit Theft
• Don't Be A Stranger by Cartoon (Ft. Jason Diaz)
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi parleremo di Miniatur Wunderland, la più grande e avanzata esposizione di modellismo ferroviario e plastico al mondo.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
L'avevamo anticipato in una notizia di qualche mese fa e dal 4 gennaio il privacy sandbox di Google inizierà a bloccare l'accesso dei siti web a cookie di terze parti che Google stessa usa.
L'obiettivo di questo strumento, che sarà integrato in Google Chrome infatti, è quello di mettere un freno ai tracker che vengono utilizzati per profilare gli utenti e mostrare loro pubblicità più interessanti.
Inizialmente il blocco applicato da privacy sandbox sarà attivo solo per l'1% degli utilizzatori di Chrome per desktop, ma nel corso del 2024 la funzionalità arriverà per tutti, compresi i dispositivi Android.
Al posto dei cookie però le attività verranno raccolte da Chrome in forma anonima e gli inserzionisti dovranno passare dalle API messe a disposizione da Google per fornire agli utenti pubblicità legate al suo profilo, ma tutto questo con un maggior controllo sulla propria privacy.
Per fare in modo che i siti web continuino a funzionare, tuttavia, l'utente potrà riabilitare temporaneamente i cookie di terze parti tramite un'icona posta nella barra di ricerca che indica la presenza di privacy sandbox che dopo 4 anni di sviluppi e modifiche sta finalmente diventando realtà.
La recente presentazione di Optimus Gen 2, il nuovo robot umanoide di Tesla, rappresenta un significativo avanzamento verso la visione aziendale di creare macchine capaci di sostituire il lavoro umano.
Rispetto alla versione precedente, Optimus Gen 2 mostra miglioramenti notevoli in design, velocità, bilanciamento e manipolazione.
Con una riduzione del 10% del peso e un aumento del 30% della velocità di deambulazione, il robot si presenta come un ente più agile e dinamico.
Le nuove mani con 11 gradi di libertà e sensori tattili sulle dita promettono abilità notevoli nella manipolazione di oggetti di varie forme e dimensioni.
I possibili campi di impiego riguardano attività semplici all'interno delle fabbriche, ma prima che Optimus possa sostituire la forza al lavoro umana, saranno necessari ulteriori test e affinamenti prolungati nel tempo e la strada verso l'adozione di massa richiederà un ulteriore sviluppo e prove nel mondo reale.
La scorsa settimana il Parlamento europeo si è espresso a favore, con un testo non vincolante, per la rimozione dei blocchi geografici dei servizi di streaming incentrati su film, serie tv e la trasmissione di eventi sportivi in diretta.
Allo stato attuale l'obiettivo del geoblocking è infatti quello di fornire contenuti personalizzati per ogni paese dell'Unione Europea, tutelando in questo modo i diritti d'autore e di distribuzione che possono valere solo in una determinata zona.
Nonostante il blocco geografico dei contenuti audiovisivi, oggi è possibile aggirare questo vincolo utilizzando le VPN, delle quali abbiamo parlato nella puntata "Ma servono veramente le VPN?" Con questa decisione però, di cui devono ancora essere valutati gli impatti sul mercato, per accedere a contenuti esclusivi di paesi che non siano l'Italia, non sarebbe più necessario utilizzare strumenti come le VPN, e una persona che vive in Italia avrebbe la possibilità di abbonarsi in modo del tutto legale ad un servizio di streaming di un paese per vedere partite di Serie A, Champions o altri contenuti ad un costo più basso.
Siamo arrivati alla penultima puntata di quest'anno, nonché l'ultimo approfondimento per questo 2023.
E per l'occasione abbiamo deciso di andare a scoprire come funziona e come è strutturata una delle attrazioni più complesse ma altrettanto dettagliate di tutto il mondo, che può essere visitata durante l'anno, ma che diventa particolarmente suggestiva soprattutto nel periodo natalizio.
Stiamo parlando di Miniatur Wunderland, ovvero la più grande esposizione permanente di modellismo ferroviario e di plastico al mondo, situata ad Amburgo, in Germania.
La realizzazione di questo progetto è iniziata a partire dalla fine degli anni 90, ad opera dei fratelli Brown, che in oltre vent'anni di lavoro hanno realizzato, insieme ad altri professionisti, oltre 1500 metri quadri di rappresentazioni realistiche per un totale di 39 milioni di euro investiti e 760.000 ore di lavoro.
Per dare un'idea della complessità di Miniatur Wunderland ci basti pensare che all'interno di esso possiamo trovare più di 260.000 figure umane, oltre 9.000 auto, 1.040 treni, 42 aerei, più di 4.000 edifici e circa 130.000 alberi.
Il plastico ad oggi comprende diversi diorami che rappresentano scenari iperrealistici presenti in Germania, Svizzera, Austria, America, Scandinavia e altre località situate anche in Italia.
Naturalmente, per apprezzare la complessità di questo incredibile progetto e rendersi conto di quanto sia stata minuziosa la realizzazione di ogni singolo dettaglio, si dovrebbe visitare di persona il museo.
Tuttavia, oggi andremo a descrivere il funzionamento dei sistemi che gestiscono la gigantesca rete ferroviaria e tutte le altre componenti legate a strade, aerei e porti marini.
Come introdotto poco fa, Miniatur Wunderland è composto da diversi diorami, che rappresentano luoghi anche completamente opposti tra loro, come le aree innevate della Scandinavia o le aree del sud Italia come la Costiera Amalfitana.
Per queste ragioni, la rete ferroviaria di oltre 15 km, nonché la più lunga e complessa al mondo, è stata realizzata utilizzando binari di diversi produttori, in modo tale da ottenere una serie di vantaggi specifici in relazione allo scenario rappresentato.
In questo caso sono stati utilizzati binari a tre rotaie per collegare i percorsi principali delle Alpi, delle montagne Arz, Amburgo, Stati Uniti e Scandinavia.
Per gli ambienti più urbanizzati, invece, sono stati preferiti dei binari a due rotaie, ovvero quelli maggiormente utilizzati in tutto il mondo poiché possono essere facilmente installati tra le strade di una città.
La rete ferroviaria, composta da oltre mille treni e più di 10.000 vagoni, è controllata attraverso un sistema computerizzato, centralizzato e automatizzato, che consente un controllo preciso dei movimenti dei treni e di tutti gli altri aspetti inerenti alla segnaletica, alle luci e ai suoni.
L'alimentazione elettrica avviene invece tramite apposite sezioni di contatto, localizzate ogni 150-200 metri lungo i binari.
Per quanto riguarda le proporzioni, infine, la rete ferroviaria di Miniatur è stata realizzata seguendo il rapporto 1 a 87, conosciuta anche come scala H0, dove ogni centimetro del modello rappresenta 87 centimetri nella realtà.
Il secondo aspetto più importante di Miniatur e uno tra i più complessi da realizzare è quello inerente alla circolazione dei mezzi su gomma attraverso la fitta rete di strade presenti in ogni diorama, il sistema che consente il movimento dei quasi mille veicoli, come auto, camion e mezzi di trasporto vari, si chiama Car System e funziona grazie a un magnete incorporato nell'asse anteriore di ogni auto e la presenza di una rete di fili metallici interrati nelle strade che permettono alle auto di seguire i tracciati stradali, con la possibilità di accelerare, frenare e sterzare realisticamente.
Il software che gestisce e coordina i movimenti di tutti gli automezzi è stato tarato sulla base di 12-14 mila parametri, che considerano ad esempio la dimensione delle strade, pendenze, raggi di curvatura, diritti di precedenza, semafori, traffico, passaggi a livello e così via.
Ogni auto perciò difficilmente andrà a compiere gli esatti movimenti che ha compiuto il giorno prima, poiché il tragitto finale sarà il risultato della combinazione di numerosi fattori che interessano tutte le altre componenti in miniatura.
L'aspetto più interessante è che il Car System ha un processo per ogni auto e per ognuna di esse lavora venti operazioni al secondo, che rendono tutto il sistema ancora più realistico e affine alla realtà.
Naturalmente, essendo compresi anche i mezzi dei servizi di trasporto, molti veicoli andranno a compiere sempre lo stesso tragitto, tuttavia la stessa distanza difficilmente la compieranno sempre nello stesso tempo.
Anche perché il software che sta alla base del Car System è stato progettato anche per attivare scenari di emergenza, dal quale derivano tutta una serie di conseguenze che si riflettono infine sul traffico.
Ad esempio, quando il fumo inizia ad uscire dalle finestre di una casa e si iniziano intravedere le prime fiamme, scatta l'allarme alla stazione dei vigili del fuoco della città, dal quale partiranno le prime autopompe con tanto di fari e luci lampeggianti che si dirigeranno verso il luogo dell'incendio, con la precedenza garantita da tutti gli altri veicoli che circolano nelle strade.
A seconda delle dimensioni dell'incendio possono accorrere sul posto fino a 34 veicoli, che arrivano uno dopo l'altro, e nel caso in cui l'emergenza dovesse sfuggire di controllo, vengono chiamate persino le autopompe della periferia.
Per dare infine un'idea della complessità di questo sistema, da quando è entrato in funzione fino ad oggi, le auto hanno percorso più di un milione e mezzo di chilometri veri, mentre gli scenari di incendio sono stati quasi un milione.
Dalle poche informazioni disponibili sappiamo infine che è in corso lo sviluppo di un sistema di intelligenza artificiale che renderà ulteriormente più complessi gli scenari creati, arrivando persino a imparare da eventuali situazioni problematiche avvenute in passato.
Cambiando modalità di trasporto, ci spostiamo ora all'aeroporto della città immaginaria di Knuffingen, riprodotto comunque in proporzioni reali con una scala 1 a 250.
Con i suoi 150 metri quadri di superficie, è il più grande mini-scalo del mondo, costato complessivamente 4 milioni di euro.
Per simulare circa 250 tra atterraggi e decolli al giorno, il team di Miniatur ha optato per un sistema catapulta, che permette alla flotta di 47 aerei di planare nell'aria.
Inoltre, l'aeroporto dispone di un ampio parco di auto-veicoli, tant'è che oltre alla attrezzata brigata dei vigili del fuoco dell'aeroporto, che entra in azione con un massimo di 14 veicoli in caso di atterraggio d'emergenza, vi sono anche numerosi autobus e veicoli di servizio come autovetture per il catering, autocarri per l'acqua dolce e il carburante, motori di pompaggio, autovetture di spina e molti altri.
Come ultimo, ma non per importanza, troviamo il porto per le navi, costituito da un vero e proprio bacino d'acqua che contiene circa 30.000 litri d'acqua.
Il funzionamento del sistema di controllo del movimento delle navi, in questo caso, si basa sulla presenza di 16 telecamere a infrarossi installate sul soffitto della sezione scandinava, che hanno il compito di tracciare la posizione di ogni nave, le quali a loro volta sono dotate di 4 LED ciascuno con firma unica.
Il movimento di queste ultime è regolato da un trasmettitore, che inviando dei particolari impulsi, illumina a turno il LED delle navi, dando così il via libera per il movimento.
Il sistema che gestisce la componente navale, però, si ferma solo all'autorizzazione per la movimentazione.
Infatti poi ogni nave viene guidata manualmente attraverso un controller di gioco collegato a un computer.
In ogni caso, il team di sviluppo di Miniatur Wunderland è attualmente al lavoro per la realizzazione di un software ad hoc, che consentirà l'autogestione anche di questa componente fondamentale.
Dopo aver compreso come sono strutturati i meccanismi che governano il movimento di tutti questi mezzi presenti nel plastico, non resterebbe che descrivere come è strutturato ogni singolo diorama.
Tuttavia, in questi casi le parole non sarebbero mai abbastanza per arrivare ad apprezzare un minimo la complessità della struttura e lo sforzo immane che è stato compiuto per poter arrivare a questo punto.
Quello che possiamo fare, però, è darvi un'idea di come sono stati realizzati in miniatura alcuni dei luoghi più famosi del nostro paese.
La sezione italiana, infatti, ha richiesto ben tre anni di lavoro per un totale di 180.000 ore di lavoro e 4 milioni di euro investiti.
Ad oggi il plastico è racchiuso in 190 metri quadri.
Al cui interno possiamo trovare quasi 2,5 km di binari, circa 150 treni e 800 vagoni, 450 edifici, 400 veicoli, 30.000 figure umane, 10.000 alberi e 50.000 lampioni.
E potremmo andare avanti ancora con l'elenco.
Tra le località troviamo invece porzioni di regioni come la Liguria, la Toscana, l'Alto Adige, la Costiera Amalfitana e città come Roma.
Per di più, all'interno di queste aree è possibile apprezzare la cura e i dettagli di luoghi di interesse celebri in tutto il mondo come Pompei, il Colosseo, il Vesuvio o la Basilica di San Pietro.
La bellezza e la cura dei dettagli di Miniatur Wunderland non si ferma però solo all'Italia.
Come detto in precedenza, all'interno dell'esposizione troviamo aree di tutto il mondo, anche dell'Europa o degli Stati Uniti, e dei 1500 metri quadri l'Italia ne occupa poco meno di 200.
Il nostro consiglio, nel caso vi trovasse in zona alla città di Amburgo, è quello di valutare la possibilità di visitare questa esposizione unica al mondo.
Perché oltre a poter ammirare i luoghi più celebri del pianeta rappresentati in minimo dettaglio, Miniatur Wunderland è anche un vero e proprio trionfo della tecnologia e dell'innovazione nel settore del modellismo.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
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Noi ci sentiamo alla settimana prossima.



