
Dal nuovo MacBook Pro 16 al RAZR 2019. Cosa hanno in comune? Il futuro della tecnologia.



Brani
• Never Get Old by Steve Hartz
Salve a tutti, questo è INSiDER, io sono Davide Fasoli e siete su Mediacenter.
La puntata di oggi riguarderà le novità tecnologiche presentate in settimana, mentre invece settimana prossima ci sarà la vera e propria intervista con Matteo Gallo, ovvero un utente Android che recentemente è passato ad iPhone, quindi da un telefono Android come dispositivo principale ad un iPhone.
Prima di cominciare io volevo scusarmi per il mio tono di voce, ma purtroppo ho preso il raffreddore, so anche da chi, ma nessuno ci fermerà, e INSiDER almeno al secondo episodio ci deve arrivare.
Volevo anche ringraziarvi per i feedback che ho ricevuto per la puntata pilota e i consigli che mi sono stati dati cercherò di implementarli pian piano nel corso del tempo.
Settimana scorsa si è parlato di Disney+, e la novità rispetto alla scorsa volta appunto è che Disney+ è disponibile negli Stati Uniti e devo dire che da quello che ho visto l'interfaccia grafica è ottima.
L'integrazione con vari sistemi operativi, Smart TV, Smart Stick per la televisione è completa, e in più ho notato una grande possibilità di personalizzazione all'interno dell'applicazione.
Inoltre, e questo non è per nulla scontato, la qualità a cui sono caricati i contenuti è molto molto buona.
Parliamo di bitrate elevati, vi è il supporto per tutti gli standard qualitativi attuali, quindi 4K, HDR, e questo un po' fa riflettere perché allora la battaglia che c'è tra queste grandi compagnie di streaming ormai non si fa più solo sulla qualità contenutistica, ma anche vi è una vera sfida anche alla qualità tecnica del contenuto fruibile.
Ma venendo invece alle novità che hanno caratterizzato questa settimana, io devo dire che due cose nello specifico mi hanno colpito.
In primo luogo la presentazione dei nuovi MacBook Pro 16 pollici, e dall'altra la presentazione del nuovo Motorola Razr 2019.
Di per sé, nel primo caso, non mi ha colpito tanto la presentazione dei nuovi MacBook Pro.
che mantengono nello stesso chassis dei 15 pollici uno schermo da 16 pollici quindi un peso un po' maggiorato rispetto al precedente anche uno spessore superiore però ad impatto poco è cambiato sia a livello di sensazione di peso sia a livello visivo se non appunto la cosa che risalta di più evidentemente lo schermo ma quello che mi ha colpito di questa presentazione è
più che altro un ragionamento che ha fatto Phil Schiller il vice president di Apple che interpellato sulla possibilità di inserire di nuovo un lettore SD nei Mac cosiddetti pro ha detto questo
As we've been spending a lot of time with the MacBook Pro surveying what our customers use, what IO they need, where their needs are growing and how they're changing, and did a lot of soul searching on it and asking ourselves about a lot of connectors, about USB-A, about SD card readers, about HDMI, re-questioning everything, and really what we came down to
is more and more customers are taking advantage of USB-C and Thunderbolt, love the incredible headroom and performance there is there, the higher power there is, the charging ability there is, and so we think having on the highest of the MacBook four USB-C Thunderbolt ports gives the most headroom for the things you will be doing
in the years ahead, and the trade-off is for a few traditional media types like SD card readers, means using an adapter, but there are USB-C adapters, I carry one for that, and ultimately that gives you the highest performance and most flexibility with this arrangement, so after a lot of soul searching,
we think we've done the best thing for customers with the IO we have, meaning that you don't have every port type in the world on it.
Quindi, se da una parte Shiller ammette che effettivamente c'è una richiesta di reintroduzione di questo tipo di porte, però dall'altra sostiene che in realtà ha molto più senso integrare quattro porte USB-C Thunderbolt.
Thunderbolt fra l'altro è uno standard che è creato da Apple, un protocollo per trasferire file in modo più veloce anche rispetto alla USB-C, piuttosto che aggiungere delle singole porte che magari ad un determinato tipo di utente possono non servire.
Le quattro porte USB-C garantiscono delle velocità più elevate di qualsiasi altro sistema, ma poi rendono di per sé le porte più "future-proof", cioè maggiormente capaci di affrontare gli anni a venire e quindi dare una maggiore longevità al dispositivo.
Ovviamente è chiaro, l'ho dato quasi per scontato, che ci sono stati tra la versione precedente e quella attuale dei miglioramenti prestazionali addirittura fino all'80% di prestazioni in più e tanto per per citare qualche altra caratteristica nella versione maxata arriva fino a 8 giga, anzi 8 terabyte di archiviazione in SSD e fino a 64 giga di memoria RAM. Ma ovviamente
sono prodotti che hanno dei costi esagerati perché sono dei prodotti evidentemente per un uso professionale, chi deve fare un editing videografico, fotografico oppure di audio a livelli professionali e che quindi ha necessità di avere una grande potenza di calcolo anche fuori fuori da un ufficio.
Il prezzo invece per il modello base è rimasto lo stesso della versione precedente che è di certo una caratteristica positiva perché si speculava addirittura che di base il macbook pro 15 ora il 16 avrebbe raggiunto un prezzo di 3000 euro o 3000 dollari di listino per appunto la versione basic.
Ma tornando invece alla seconda notizia della settimana, Motorola ha presentato il suo telefono pieghevole il quale va ad aggiungersi agli altri due presenti sul mercato ovvero Samsung galaxy fold e Xiaomi mi flex che fra l'altro fa rima con Plex e questo è molto interessante non che faccia rima complex ma che ci siano tre tipologie diverse di telefono
pieghevole infatti di questi tre prodotti presentati ciascuno ha la sua caratteristica distintiva. Il caso del fold, la piega dello schermo è all'interno quindi c'è uno schermo esterno e poi è uno schermo principale più grande all'interno che scompare totalmente quando il telefono è chiuso. Nello
xiaomi invece è il contrario lo schermo principale quello più grande non si chiude ma la piega è verso l'esterno quindi a telefono chiuso si avrà lo schermo da entrambi i lati e invece Motorola non sfrutta il "form factor" di uno smartphone per nascondere un tablet come fanno gli altri due competitor ma
piuttosto parte dal form factor di un telefono e lo riduce ulteriormente, dimezzando ne di fatto le dimensioni. Il problema di questo tipo di foldable di questo telefono pieghevole è che di fatto la batteria diventa piccolissima e come sappiamo la batteria è uno dei più grandi problemi del periodo attuale
tecnologico soprattutto per la tecnologia più piccola come può essere uno smartphone ma poi il vero il vero problema che molti si pongono è se effettivamente abbia senso ridurre le dimensioni, la forma di uno smartphone attuale che ci sta perfettamente in una tasca per appunto dimezzarlo. Non si vedono e neanche sinceramente trovo un grande vantaggio nella versione proposta
da Motorola. C'è anche da dire che una cosa che io apprezzo molto di questa versione di pieghevole è l'ingegnerizzazione che è stata creata per rendere la piega che ovviamente non può essere di 360 gradi dello schermo, ma è stato attuato un processo di ingegnerizzazione tale che permette di poter piegare totalmente lo schermo senza lasciare nessun gap tra le due
porzioni. Vi invito a cercare online qualche tipo di grafica che spieghi questo questo dettaglio perché è veramente realizzata molto bene. Invece negli altri due concept, quello di Galaxy Fold e Mi Flex, una piega rimane e quindi si può vedere attraverso il dispositivo senza che le due parti combacino perfettamente. Comunque l'elemento che accomuna tutti
questi dispositivi pieghevoli è sicuramente la tecnologia che permette ciò. Poter piegare uno schermo non è una cosa per nulla banale.
sono serviti diversi anni di studi partendo da schermi OLED che hanno permesso appunto di arrivare oggi ad avere questi questi tre dispositivi, che a mio avviso non diventeranno mai dei dispositivi di massa soprattutto per i costi molto elevati che hanno l'ultimo appunto quello di Motorola è proposto al
lancio a 1500 dollari e il Fold di Samsung supera tranquillamente i 2000.
Comunque dicevo che non è per nulla banale poter piegare uno schermo perché innanzitutto serve uno schermo OLED con uno schermo LCD invece non sarebbe possibile, ricordo che la differenza sta nel fatto che l'LCD ha un pannello che illumina tutti i pixel in modo quindi il pannello è sempre acceso, e invece
negli OLED ogni singolo pixel pensa alla propria illuminazione e uno dei vantaggi degli OLED è poter raggiungere il nero assoluto perché quando si chiede il colore nero al pixel questo si spegne ma anche perché è necessario che non ci sia davanti allo schermo un vetro, ma serve per forza un pannello di plastica e questo di per sé
rende gli schermi pieghevoli anche esteticamente molto brutti con diversi riflessi causati proprio dall'utilizzo della plastica al posto del vetro che in generale allo stato attuale ha raggiunto un livello di complessità in tema ad esempio di rifrazione delle onde molto elevato.
Quindi effettivamente parlare di schermi pieghevoli come futuro, quindi sostituire magari il proprio tablet, il proprio telefono con un unico dispositivo, oppure ridurre il proprio dispositivo principale ad un oggetto piccolissimo e portabile al 100% non penso che possa essere appunto praticabile, sia per una questione di costi ma poi ci sono diversi problemi legati alla durabilità
di dispositivi che implicano dei meccanismi così complessi come queste cerniere.
Si conclude così la prima puntata effettiva di INSiDER, spero che sia stata per alcuni di voi interessante e se eventualmente avete ulteriori domande potete farmele in privato. Noi ci sentiamo settimana prossima.
Ciao a tutti.