
Il 70% dell’acqua dolce disponibile sul pianeta viene utilizzato nell’agricoltura. La crescita demografica richiede l’aumento della produzione di cibo. Grazie alla tecnologia stiamo vivendo una nuova rivoluzione agricola, la cosiddetta Agricoltura digitale, o Agricoltura 4.0. Grazie a sensori, big data, serre idroponiche e droni riusciremo infatti a sfruttare meglio le poche risorse disponibili, ottenendo prodotti migliori e riducendo notevolmente gli spazi.
Nella prima parte della puntata però, nel consueto spazio delle notizie, parleremo di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici per la micromobilità, della WWDC di Apple e dei gusti letterari rilevati da Alexa.




Brani
• Ecstasy by Rabbit Theft
• Never Get Old by Steve Hartz
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Nella puntata di oggi parleremo di agricoltura 4.0, ovvero del ruolo delle nuove tecnologie nel mondo dell'agricoltura.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete ascoltarci in un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Uno dei problemi principali a cui il Governo sta cercando una soluzione in questi primi giorni di riapertura delle attività commerciali riguarda il settore dei trasporti pubblici.
Garantire infatti che le distanze di sicurezza vengano rispettate all'interno di treni, metropolitane o autobus nelle grandi città sta diventando un problema sempre maggiore.
Anche perché i dispositivi di protezione individuali come mascherine protettive o guanti usa e getta in condizioni di sovraffollamento, situazione che si cerca di evitare in qualsiasi contesto, potrebbero non essere sufficienti a garantire la sicurezza del cittadino.
A fronte di ciò il Governo sta lavorando proprio in questi giorni ad un provvedimento per il rilascio di incentivi statali per sostenere l'acquisto di nuove bici, i bike e monopattini elettrici.
L'idea era stata già annunciata qualche settimana fa dal Ministro dei Trasporti Paola de Micheli secondo cui tale incentivo potrebbe essere rilasciato in maniera similare al ben più noto bonus TV per il passaggio al nuovo digitale terrestre.
La conferma comunque non è ancora arrivata ma è molto probabile che le agevolazioni verranno rilasciate solamente a coloro che risiedono in città con più di 60 mila abitanti, con possibilità di scegliere se utilizzare il bonus per l'acquisto di un mezzo come e-bike o monopattini elettrici oppure per l'acquisto di crediti nei servizi di sharing più diffusi.
Tra questi ultimi uno dei più convenienti almeno in queste prime fasi di riapertura è il servizio offerto da Helbitz che propone ad un prezzo di 29,99 euro al mese un accesso illimitato ai monopattini e alle e-bike distribuiti in tutto il territorio italiano.
Naturalmente per garantire un servizio accessibile a chiunque in possesso dell'offerta Helbitz Unlimited l'azienda ha introdotto alcune clausole per limitare un utilizzo massivo da parte dei singoli utenti.
Si potrà infatti utilizzare il servizio per un massimo di 30 minuti e con una pausa di 20 minuti tra una corsa e l'altra.
Apple ha fissato la data per la 31esima Worldwide Developer Conference, la conferenza annuale dove l'azienda presenta i nuovi sistemi operativi oltre a dare grande spazio agli sviluppatori di tutte le età.
Si partirà il 22 giugno e gli eventi saranno gratuitamente accessibili per tutti gli sviluppatori.
Lo scorso anno l'accesso ai laboratori e ai convegni costava 1600 dollari a sviluppatore e non c'era spazio per tutti, si andava a sorte.
Quest'anno invece basterà un account e scaricando l'app Apple Developer si avrà accesso a tutte le sessioni.
A partire da giugno sull'app verranno inserite tutte le informazioni sui keynote, sui laboratori virtuali e ogni informazione per seguire l'evento nel suo nuovo format.
Apple ha annunciato come sempre un concorso per gli studenti, la Swift Student Challenge.
L'obiettivo è semplice, creare un Playground, ovvero un progetto anche semplice che possa girare in un tempo di 3 minuti e che mette in mostra l'ingegno e il talento dei ragazzi.
Non serve Xcode, basta Swift Playground disponibile su iPad o MacOS.
Per vincere la Swift Student Challenge si può inviare il progetto fino al 18 maggio.
Lo scorso anno la World Wide Developer Conference 2019 ha visto la partecipazione di oltre 350 studenti provenienti da 37 diverse nazioni e sono state vinte 39 borse di studio da studenti italiani, tre dei quali si sono aggiudicati anche un premio speciale.
Amazon può contare su Audible, ebooks e le ricerche Alexa per realizzare classifiche degli autori e dei romanzi, più ricercati e più letti.
Recentemente sono stati pubblicati i gusti letterari, secondo Alexa, dei lettori digitali durante la quarantena, mettendoli a confronto con il 2019.
Per quanto riguarda le ricerche, al primo posto è salito Charles Perrault, autore di una delle più famose varianti di "Cappuccetto rosso", posizione che era occupata nel 2019 da Dante Alighieri, che invece raggiunge il quarto posto.
Alessandro Manzoni mantiene invece il secondo posto.
Scala invece la classifica Boccaccio, che raggiunge il terzo posto.
Sara forse per il fatto che il suo Decameron ricorda tanto il lockdown di questi giorni? Sparisce dalla classifica dei primi dieci Stephen King, i cui romanzi horror non sono forse adatti al periodo di tensione che stiamo vivendo.
Per quanto riguarda gli audiolibri, la classifica vede ai primi posti "La misura del tempo" di Gianrico Carofiglio, "I leoni di Sicilia" di Stefania Auci e "La casa delle voci" di Donato Carrisi, che rimpiazzano la saga di Harry Potter, che nel 2019 occupava la prima posizione.
Infine per quanto riguarda gli e-book, i libri sul calcio sono stati rimpiazzati da La Ragazza della Neve, che racconta di una rete di spie donne ancora durante la seconda guerra mondiale.
Al secondo posto invece compare un titolo motivazionale, stai calmo e usa le parole giuste nel giusto ordine, mentre il terzo posto è occupato da Harry Potter.
Insomma, in questo periodo la gente nei libri vuole qualcosa di più leggero e titoli motivazionali, forse per cercare un rifugio dalla forte tensione che la quarantena e il lockdown stanno causando e risollevarsi quando tutto questo sarà finito.
Il 70% dell'acqua dolce disponibile sul pianeta viene utilizzato nell'agricoltura, la crescita demografica richiede l'aumento della produzione di cibo, la continua espansione delle aree urbane porta a ridurre le aree coltivabili.
Tra i grandi problemi che fra non molti anni saremo costretti ad affrontare e affrontare seriamente, ma già oggi per fortuna grazie alla tecnologia stiamo vivendo una nuova rivoluzione agricola, la cosiddetta agricoltura digitale o agricoltura 4.0.
Grazie a sensori, serra idroponiche e droni riusciremo infatti a sfruttare meglio le poche risorse disponibili, sprecando meno acqua, ottenendo prodotti migliori in maggiore quantità e riducendo notevolmente gli spazi.
Cominciamo da soluzioni meno invasive, ovvero mantenendo un metodo per così dire classico di ampie zone di terreno, avendo già un campo coltivato esistono già numerose soluzioni al fine di migliorare il prodotto, sprecare meno risorse e ridurre il carico di lavoro.
Il progetto DataBio ha infatti già dimostrato i benefici dell'utilizzo dei big data applicati a vari settori tra cui l'agricoltura, la civicoltura, la pesca e l'acquacoltura.
In particolare grazie all'acquisizione e all'analisi dei dati raccolti dai diversi sensori è possibile seguire la pianta in ogni sua fase, dalla crescita fino alla completa maturazione, in modo da creare un modello produttivo adatto ed ecosostenibile tenendo anche conto delle condizioni climatiche e del terreno.
Un esempio relativamente semplice è dato dall'irrigazione, invece di irrigare l'intero campo, sprecando una notevole quantità di acqua, si possono sfruttare i dati dell'umidità del terreno e dell'aria nelle varie zone modulando le risorse in base alla reale necessità.
Ovviamente saper sfruttare al meglio i numerosi dati a disposizione è fondamentale e DataBio ha proprio lo scopo di essere non solo un centro di raccolta di informazioni ma anche una piattaforma di scambio e arricchimento grazie al lavoro di esperti.
Nel settore delle tecnologie e dell'informazione, da una parte dunque i produttori che forniscono i dati raccolti dall'altra gli studiosi che analizzano e forniscono modelli produttivi adeguati, sostenibili ed economici.
Rimanendo in tema di analisi di dati il progetto Flourish finanziato dall'Unione Europea e di cui fanno parte l'Italia, Francia e Germania, prevede l'utilizzo di due diversi dispositivi.
Da una parte un drone che attraverso una serie di sensori riesce a determinare lo stato di salute delle zone agricole, dall'altra dei robot di terra che intervengono in modo diretto autonomo sul terreno a seconda delle indicazioni date dal drone.
Attraverso una telecamera una serie di sensori che determinano la posizione, la temperatura, forniscono immagini visibili e spettrali e soprattutto grazie a sistemi di intelligenza artificiale infatti il drone crea una mappatura del terreno misurando i livelli di irrigazione di clorofilla distinguendo le culture dalle erbe infestanti.
Il robot di terra poi oltre a fare da base di ricarica per il drone si muove autonomamente per spargere nelle zone opportune gli agrofarmaci, idratare le piante e rimuovere le erbe dannose.
Sono già stati effettuati diversi test sulla coltura di girasoli e barbabietole da zucchero con risultati ottimi ma la metodologia applicata è estremamente versatile e adattabile a qualsiasi altro tipo di prodotti.
Ancora una volta a beneficiarne non sono solo l'ambiente e il consumatore ma anche il produttore che potrà ridurre gli sprechi e concorrere meglio a livello internazionale.
Ovviamente questo grande quantitativo di informazioni può essere utile anche al consumatore.
È in corso un accordo tra Alleanza Cooperative Agroalimentari e Vodafone, quest'ultima fornisce finanziamenti e incentivi nei vari progetti di agricoltura digitale, in particolar modo nell'adozione di una blockchain che permetterà lo sviluppo di app per poter visualizzare attraverso un QR code tutte le informazioni relative a ciò che si andrà ad acquistare, dal campo in cui la coltura è avvenuta alle varie fasi di lavoro dietro al prodotto.
Parallelamente si sta lavorando per coprire le zone agricole con la banda ultralarga, in quanto una connessione veloce ed affidabile è fondamentale in questo campo la tecnologia 5G potrà veramente fare la differenza.
Fino ad ora abbiamo analizzato come la tecnologia può migliorare un metodo che ormai viene adottato da migliaia di anni.
Esiste però un'altra soluzione che è destinata ad avere una crescita esponenziale che cambia radicalmente in modo in cui si va a coltivare il prodotto.
Questa coltivazione del futuro vede al centro le serre idroponiche e l'agricoltura verticale, come già viene nelle aree urbane metropolitane, infatti uno sviluppo verticale permetterebbe di concentrare una quantità di prodotto notevolmente maggiore, limitando l'area di terreno utilizzata.
Ovviamente nello sviluppo verticale la scelta di usare una coltivazione idroponica è obbligata ma in che cosa consiste questa tecnologia? Sostanzialmente il suolo viene completamente abbandonato e si utilizza esclusivamente l'acqua come veicolo di sostanze nutritive per le piante.
In questo modo si può creare un, per così dire, terreno artificiale controllato in ogni dettaglio.
Le piante possono essere nutrite con sostanze specifiche personalizzate e ovviamente la loro crescita non è ostacolata da parassiti o piante infestanti.
In questo modo è possibile ottenere una coltivazione biologica evitando l'utilizzo di pesticidi, proteggendo le coltivazioni da fenomeni atmosferici avversi e riducendo al minimo gli scarti.
L'efficienza del sistema è garantita anche dall'utilizzo di un sistema ciclochiuso in cui l'acqua e le sostanze nutritive rimangono in circolo e dunque possono essere dopo una fase di disinfestazione recuperate e utilizzate in modo da risparmiare, notevolmente sulle risorse.
Il metodo di coltivazione idroponica inoltre permette di non seguire la stagionalità del prodotto, in quanto condizioni di umidità, temperatura e quantità di luce sono riprodotti e controllati artificialmente.
Non solo, possono essere controllati anche i valori di acidità e salinità dell'acqua, in modo da creare un ambiente adatto e confortevole per ogni tipo di coltura.
Infine queste serre possono essere costruite all'interno o vicino ai centri cittadini in modo da poter avere a disposizione nei supermercati un prodotto non solo qualitativamente superiore ma anche fresco e facilmente reperibile.
Tirando le somme, ad oggi il metodo di coltivazione idroponica è quello più adatto alle esigenze del futuro e sicuramente pensa anche all'utilizzo di una possibile base lunare e marziana.
Il processo di adeguamento è però ancora lungo e molti preferiscono adottare ancora i metodi tradizionali dove comunque numerose tecnologie sono già presenti e pronte per fornire un aiuto sostanziale all'ambiente, ai produttori e anche a noi tutti consumatori.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia, di certo investire e molto nel settore agricolo sarà in futuro una scelta obbligata per poter sostenere dei così alti livelli di crescita demografica.
Io ringrazio come sempre la redazione che ogni sabato mattina ci permette di pubblicare un nuovo episodio, per qualsiasi tipo di domanda o suggerimento scriveteci a redazione@dentrolatecnologia.it oppure inviateci un messaggio vocale sulla nostra chat di Telegram, tutti i contatti sono su dentrolatecnologia.it.
Se trovate interessante il podcast condividetelo che per noi è un ottimo modo per crescere e non dimenticate di farci pubblicità.
Noi ci sentiamo la settimana prossima.



