
La digitalizzazione è stata fortunatamente uno degli strumenti più efficaci per contrastare la situazione emergenziale degli ultimi mesi. Tra i vari servizi che più hanno avuto un impatto positivo c’è ufirst, applicazione innovativa che con più di 2 milioni di utenti, permette di "fare la coda" a distanza, evitando assembramenti ma anche permettendo alle persone di risparmiare tempo. Per parlare del funzionamento del servizio nello specifico ci faremo aiutare da Matteo Lentini, managing director di ufirst.
Nel consueto spazio dedicato alle notizie parleremo di un accordo tra PayPal ed Esselunga e dei miglioramenti sviluppati da Disney per quanto riguarda la tecnologia cosiddetta Deep-Fake.



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L'app ti notificherà attraverso una notifica push quando è il momento di recarsi presso la struttura per non perdere il proprio turno e quindi accedere solo quando tocca a te.
In questo modo risparmi tempo.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi parleremo di code davanti ai negozi o agli uffici pubblici o meglio, cercheremo di capire con ufirst come poter fare la fila in modo più smart, più intelligente per risparmiare tempo ed evitare assembramenti.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
clienti di Esselunga che intendono effettuare una spesa online, ora possono finalmente pagare anche con PayPal.
Lo scorso 1 luglio è stata infatti avviata una partnership tra le due aziende leader nei rispettivi settori con l'obiettivo di rendere la spesa online più accessibile per i consumatori italiani.
Il servizio online fornito dalla catena di supermercati possiede numerosi vantaggi tra i quali la possibilità di ricevere la merce a domicilio nel giorno e nell'orario preferito oppure la possibilità di scegliere il ritiro gratuito presso i locker click e vai.
Con l'aggiunta di PayPal Esselunga spera di semplificare ulteriormente la fase di pagamento spesso considerata problematica per diversi clienti abituati a pagare con contante oppure con poca dimestichezza con le interfacce online.
Ovviamente la scelta di PayPal non è casuale dal momento che il servizio di pagamenti possiede un bacino di utenza piuttosto ampio senza considerare poi la semplicità con cui è possibile effettuare un acquisto oppure uno scambio di denaro.
Con queste prerogative Esselunga spera dunque che nel prossimo futuro la propria clientela scelga senza troppi tentennamenti il servizio di spesa online.
La tecnologia conosciuta come Deep Fake permette di realizzare dei brevi filmati attraverso l'intelligenza artificiale dove la faccia del soggetto del video è scambiata con quella di un altro individuo.
Fino ad oggi gli algoritmi che stavano dietro a questa tecnologia non permettevano di realizzare dei filmati perfetti ma comunque abbastanza buoni per essere irriconoscibili da una visione poco attenta.
Le applicazioni possono essere diverse dai video parodistici a purtroppo le fake news.
Disney invece in collaborazione con la scuola politecnica federale di Zurigo è riuscita a migliorare la tecnologia per sfruttarla nell'ambito cinematografico ad esempio sostituendo il volto di un attore a quello della sua controfigura.
Le migliorie introdotte da Disney sono principalmente sul livello della qualità video.
Migliora anche la fluidità grazie all'inserimento di fotogrammi riempitivi e la stabilizzazione dei movimenti soprattutto delle labbra.
Una grossa novità insomma che può ridurre notevolmente i costi per la produzione di un film e garantire una qualità più elevata anche per quelli girati con budget ridotto regalando agli spettatori scene più credibili e quanto più vicine alla realtà.
Per parlare di un'azienda innovativa, oggi siamo qui con Matteo Lentini, Managing Director di ufirst.
Benvenuto Matteo.
Ciao Davide, buongiorno a tutti.
La prima cosa che ti chiedo è di raccontarci che cos'è ufirst e quali sono i suoi punti di forza rispetto ai competitors.
ufirst è una piattaforma digitale che permette alle persone di risparmiare tempo e attraverso una app, si può o prenotare un appuntamento o fare la fila virtuale presso uno degli uffici o dei negozi o dei punti d'accesso che sono partner, quindi presenti sulla piattaforma.
Quindi l'innovazione è quella di mettere insieme in un unico punto d'accesso tantissime strutture dove di solito c'è fila o dove è importante poter pianificare la propria giornata e pianificare il proprio accesso e quindi con una semplice interfaccia, disponibile via app sia iOS che Android che web, le persone possono gestire al meglio la propria giornata.
Ho capito e entrando nel dettaglio, cosa significa fare la coda con ufirst sia per quanto riguarda il cliente sia per quanto riguarda poi l'esercente, cioè quali sono i passaggi che le due parti devono fare?
Allora è semplice per le persone scaricare gratuitamente l'app, geolocalizzarsi e vedere quali sono le strutture convenzionate all'interno della piattaforma.
Lì si può staccare un ticket virtuale, praticamente replicare l'esperienza analogica di prendere un ticket cartaceo ma facendolo con la propria app e quindi si prende e si vede quante persone ci sono in file, si prende un bigliettino e l'app ti notificherà attraverso una notifica push quando il momento di recarsi presso la struttura per non perdere il proprio turno e quindi accedere solo quando tocca a te in questo modo risparmi tempo.
Oppure le persone accedendo all'app con la stessa identica esperienza possono anche prenotare un appuntamento, prenotare un posto al ristorante e prenotare un tavolo.
Per quanto riguarda la parte dell'esercente, a differenza dei sistemi e dei sistemi elimina code tradizionali che hanno una componente hardware quindi di ferro fra virgolette molto spinta, in quanto un costo importante a sostenere del sistema elimina code, il totem che trovi in farmacia, in ospedale, quell'hardware che trovi ha un costo molto elevato, oltre che un costo di installazione anche di tempo perché devi ordinare, con ufirst in 30 minuti hai la possibilità di attivare la tua interfaccia, il tuo negozio virtuale sulla nostra app e quindi far entrare le persone da remoto facendo pianificare i flussi d'accesso in maniera smart,
perciò contatti ufirst, ti viene data una credenziale d'accesso al quale accedi al tuo negozio, metti orari d'apertura, orari di chiusura, giorni d'apertura, la hero picture, quindi la foto che vuoi fare vedere tuoi clienti e i servizi che offri.
Tutto questo lo si fa in pochi minuti e senza nessun costo.
Sì, effettivamente è un servizio molto interessante, anche molto rapido da attivare perché se in 30 minuti riuscite a farlo e fra l'altro questa cosa e questo lo dico perché mi sono informato prima invece utilizzavate un totem che durante l'emergenza Covid avete eliminato per ovvi motivi igienici e quindi anche adesso passata l'emergenza continuerete con questa strada, quindi escludendo totalmente la fisicità del vostro servizio oppure l'ora che introdurrete quando possibile.
Il FES nasce con un'idea, quella di digitalizzare gli accessi, quindi la nostra missione è quella di renderli digitali vuol dire staccarsi dal fisico ma in primis dal cartaceo.
Il nostro totem era un totem che permetteva alle persone di mettersi in coda attraverso un tablet, quindi funzionava e funziona ancora oggi su qualsiasi tablet, è un'app che si installa su un tablet e lì hai la possibilità di settare i tuoi servizi e quindi di far accedere le persone in maniera smart ai servizi.
Questo totem è stato messo di là durante l'emergenza perché chiaramente può essere veicolo di infezione in quanto è stato da tante persone, ritornerà a breve perché chiaramente è molto semplice quando si si reca su un posto e non si è pianificato prima la propria visita utilizzare uno strumento di questo tipo.
Sarà comunque uno strumento sempre digitale dove le persone non riceveranno un bigliettino cartaceo, bensì o un sms o una notifica su whatsapp, quindi lasciando il numero di telefono riceveranno le informazioni sul proprio cellulare oppure se non hanno il telefono possono lasciare il proprio nome o un identificativo qualunque e vedranno sul monitor il proprio nome che viene chiamato sullo sportello di riferimento.
Quindi è un app per fare la coda appunto tramite un'applicazione però tiene in considerazione anche di tutte le eventuali persone che l'app non ce l'hanno, scaricata sul telefono magari le fasce della popolazione più anziana e che non hanno addirittura uno smartphone, quindi la coda è unica per tutti diciamo così.
E quindi tornando un attimo al discorso covid-19, quindi l'emergenza, come vi siete organizzati per gestire l'emergenza covid-19?
Il nostro prodotto era stato sviluppato in seguito ad un'analisi di mercato ed esigenze del mercato pre covid.
Chiaramente abbiamo dovuto mettere da parte alcuni dei nostri sviluppi dei nostri studi e in maniera molto abile a ricreare il business model sulla base di un concierge, quindi una persona che di fronte al supermercato, all'ufficio, al punto d'accesso in generale è in grado di smaltire la fila.
Quindi abbiamo intanto aderito a un programma che è stato lanciato dal ministro dell'innovazione che è il programma di solidarietà digitale, che tra l'altro oggi è 30 giugno, stiamo registrando oggi dell'ultimo giorno in cui il nostro servizio è ancora fruibile gratuitamente, abbiamo infatti offerto per più di tre mesi ufirst gratuitamente per tutte quelle strutture che avevano bisogno di un sistema elimina code.
Abbiamo quindi trasformato, ha adattato la nostra tecnologia all'emergenza, l'abbiamo offerta gratuitamente e questo è stato, lo dimostrano i numeri, è stato un incentivo per moltissime realtà a affacciarsi a una scelta di gestione e appuntamenti e code digitale e quindi molte strutture a partire dalla grande distribuzione organizzata, quindi dai grandi supermercati fino a strutture comunali o grandi retail, hanno utilizzato tutti ufirst per riaprire a pubblico in maniera sicura.
In riferimento poi alle varie fasi che abbiamo affrontato in questi mesi, hai qualche dato da darci per quanto riguarda l'utilizzo della vostra applicazione ma in generale le code che si sono formate magari davanti ai supermercati o le pubbliche amministrazioni, gli uffici delle pubbliche amministrazioni o qualsiasi altra attività?
Abbiamo avuto chiaramente un momento di grande esposizione e quindi con tanti partner che sono andati a fare parte della piattaforma, anche tanti utenti hanno utilizzato ufirst, abbiamo superato la soglia di 2 milioni di utenti attivi e in alcuni weekend abbiamo raggiunto quote 300 mila pass giornalieri quindi dei numeri importanti, chiaramente il numero di partner è aumentato e continua ad aumentare giornalmente perché la soluzione è risultata essere molto utile per gestire in sicurezza la riapertura delle strutture e non solo in Italia ma anche all'estero abbiamo avuto diverse richieste e ufirst infatti attiva adesso in Italia e attiva anche in Sud America e presto in altri paesi europei.
La vostra aspirazione è quella che è superata la fase dell'emergenza e le code diventino completamente digitali? Cioè questa è la vostra ambizione come startup?
Assolutamente sì, in un mondo che va verso online c'è bisogno di utilizzare i canali, gli strumenti digitali per migliorare l'esperienza offline perché altrimenti il confronto sarà difficile da poter sostenere e quindi bisogna dare delle informazioni, un'esperienza e dei dati a chi acquista offline per chi gestisce il retail più vicini possibili a quelli che ti può dare un canale online.
Un canale digitale quindi come ufirst appunto crea le condizioni ideali per migliorare l'esperienza d'accesso, per raccogliere dati sull'esperienza d'accesso e quindi veicolare poi una serie di servizi aggiuntivi sia migliorativi di quelli esistenti che nuovi a chi acquista, a chi comunque si muove nell'offline, nel retail tradizionale.
Perciò ci sarà obbligatoriamente uno switch dalla coda o dalla prenotazione telefonica a quella digitale e uno strumento come ufirst ha un vantaggio rispetto agli altri che oltre ad essere un software as a service quindi uno strumento che funziona su diverse tipologie di strutture, che funziona in maniera scalabile quindi senza
costi aggiuntivi, ne compri una licenza o ne compri X i costi sono chiari e comunque molto limitati perché appunto è un software e soprattutto ha questo vantaggio che essendo una piattaforma l'utente una volta che ha utilizzato ufirst in un punto d'accesso sarà abituato ad utilizzarlo anche su altri e quindi questo noi crediamo possa essere un vantaggio perché le persone
lo utilizzano in maniera più semplice e gli esercenti, i negozianti e comunque chi dall'altra parte offre ufirst ai propri clienti ha una vetrina abbastanza ampia e quindi ne può trarre vantaggio.
Quindi da quello che mi hai detto mi pare di capire che voi comunque volete mantenere il vostro prodotto appunto as a service però all'interno della vostra applicazione cioè non fornire magari alle applicazioni di un supermercato le vostre API per utilizzare il servizio cioè preferite tenere in un unica applicazione un elenco di tutti gli esercenti che supportano ufirst.
C'è un discorso di omnicanalità che entra in gioco su questo tema si vuole dare un'esperienza al cliente, adesso farlo dal lato del partner che appunto utilizza ufirst per i propri punti fisici, si vuole dare una esperienza al cliente che sia più agevole possibile quindi spesso chi ha già una propria app desidera avere ufirst anche sulla propria app ma questo non esclude il fatto che utilizzarla all'interno della piattaforma porti comunque dei grandi vantaggi come accennavo prima quindi da una parte avremo nei prossimi mesi uno sviluppo di servizi volti ad integrare ufirst per chi lo desidera ma chiunque infatti sono tantissimi di operatori che hanno utilizzato ufirst
durante l'emergenza covid che continuano ad utilizzarlo ora perché sono contenti dell'esperienza che i propri clienti hanno sulla piattaforma, quindi comunque ci sarà sempre un utilizzo di ufirst come piattaforma propria in quanto come detto il cliente pianifica la propria giornata senza poi dover utilizzare più quindi su un'idea di aggregatore che comunque piace a molti retailer.
E secondo voi le attività in Italia sono pronte per questo tipo di cambiamento?
Molte l'attività oggi gestiscono le proprie agende ancora in una maniera estremamente arretrata con dei metodi che sono ormai obsoleti perché tu hai il cartaceo, hai il telefono o addirittura utilizzi sistemi di messaggistica che nascono con altri fini.
Quindi per tutte quelle categorie che sono i barbieri, il beauty in generale, così come tutte quelle categorie e come il settore medico tradizionale, medici di casa, medici di famiglia.
Tutta quella parte lì ancora e parliamo di mezzo milione di partite IVA sono ancora legate al sistema tradizionale e quindi con un sistema come ufirst tu ti togli tanti problemi, automatizzi la parte di avvisi al cliente che è la cosa più importante.
Ricordi che domani è l'appuntamento, ricordati che fra mezz'ora devi recarti al medico e poi comunicare e in questo modo eviti di occupare l'agenda con una persona che non si presenta.
Riesci a ottimizzare la coda sia per quanto riguarda le code staccando il bigliettino sia con questa nuova funzione che avete introdotto, quella del scegliere una fascia oraria dove il cliente può prenotarsi e come mai questa funzione l'avete introdotta solo in questo momento? All'inizio invece avete introdotto la funzione del bigliettino?
Le due funzioni sono diverse e quindi non è che l'abbiamo introdotta in un secondo momento, è stata necessaria, è stata richiesta più che altro in un secondo momento.
I nostri clienti hanno prima pensato di gestire l'accesso in maniera completamente democratica utilizzando quindi una fila virtuale lineare dove anche chi non aveva il telefono li ha messi in fila e invece in un secondo momento.
Quando il contingentamento è stato un po allentato quindi era più semplice gestire i flussi allora è stata richiesta anche questa opzione, questa funzionalità ovvero quella di poter programmare gli accessi per distribuirli meglio all'interno della giornata.
Queste due funzioni le possono coesistere e le può scegliere il commerciante?
Esatto assolutamente sì, si può avere una fila lineare per chi aspetta il proprio turno o si può dedicare ogni ora un numero di posti predefiniti per chi invece vuole prenotarsi da casa, vuole prenotarsi per giovedì prossimo allora alle 15 vedo che c'è uno sviluppo di prenoto se io invece giovedì non mi sono prenotato e vado comunque voglio accedere al servizio allora magari farò la fila con il bigliettino virtuale.
Da parte vostra quando un'azienda vi contatta date dei consigli, fate una valutazione per vedere come agire meglio in quel determinato caso?
Quando ci contattano in primis facciamo un questionario per capire che tipo di scenario di accesso di user journey c'è all'interno di quella struttura perché le strutture sono molto diverse, sono quelle con un ingresso con più ingressi, quelle che hanno prestazioni, il suo appuntamento o comunque prestazioni con una durata di tempo predefinito per esempio un taglio di capelli o invece delle prestazioni variabili come per esempio acquistare un paio di scarpe ok quindi a seconda della tipologia di cliente noi indichiamo il prodotto migliore e poi aiutiamo a pianificare l'esperienza per i propri clienti
quindi al nostro partner, al nostro cliente spieghiamo come utilizzare a meglio ufirst e dal momento in cui ci contatta, fino al momento, al momento della prima prenotazione, del primo stacco virtuale, noi siamo di continuo a supporto della struttura che ha bisogno del servizio.
Va bene, grazie Matteo per questo tuo intervento, alla prossima.
Ciao, grazie mille, grazie a tutti.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
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