
La sicurezza informatica è diventata un elemento sempre più rilevante nella navigazione online con la completa copertura della connessione veloce e la diffusione di dispositivi sempre più performanti, anche a basso costo. Proprio per questo abbiamo dedicato una parte della puntata alla spiegazione di come i nostri dati più sensibili vengano raccolti e poi conservati da aziende come Facebook, Instagram, Whatsapp e Telegram, proponendo dei consigli che sono la chiave per vivere al meglio Internet. Prima di tutto ciò, come consuetudine, abbiamo lasciato una spazio alle notizie, partendo dal ban del riconoscimento facciale in Europa, del lancio del Crew Dragon di SpaceX, su un Falcon 9 e del dietrofront di Facebook, per quanto riguarda la pubblicità su Whatsapp.




Brani
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Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Questa settimana il tema della privacy e della sicurezza informatica è tornato con forza a riempire le pagine di tantissime testate giornalistiche e non, in riferimento al possibile band del riconoscimento facciale nei luoghi pubblici in Unione Europea.
Con l'occasione la nostra redazione ha pensato fosse interessante dedicare parte della puntata al tema della sicurezza informatica e infatti vi proporremo dei consigli utili per vivere al meglio e nel modo più sicuro internet.
Prima di cominciare vi ricordo i nostri contatti partendo dal sito web dentro la tecnologia.it potete inviarci una mail con domande o suggerimenti a redazione@dentrolatecnologia.it oppure un messaggio vocale sulla nostra chat di Telegram.
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Con l'emergere di tecnologia di intelligenza artificiale sempre più potenti ed efficienti in grado di elaborare enormi quantità di dati, l'Unione Europea ha iniziato a porsi alcune domande riguardo le preoccupanti potenzialità che caratterizzano queste nuove tecnologie.
La Commissione Europea, in termini di prevenzione, vorrebbe prendersi tutto il tempo necessario per valutare le possibili conseguenze in questa evoluzione tecnologica dall'andamento esponenziale.
Recentemente è stata quindi rilasciata una bozza sulle linee programmatiche per la regolamentazione dello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale a partire dalle tecniche di riconoscimento facciale.
Sembra infatti che la Commissione stia pensando di evitare l'utilizzo delle tecniche di riconoscimento facciale accoppiate a motori di intelligenza artificiale per un periodo che andrebbe dai 3 ai 5 anni.
Il divieto riguarderebbe sia enti statali che privati con lo scopo di guadagnare il più tempo possibile per valutare l'impatto di questa tecnologia e predisporre un quadro normativo per evitare ogni sorta di abuso.
Con questa normativa si andrebbero a pescare tutte quelle eccezioni che non rientrano nella regolamentazione del GDPR per quanto riguarda l'utilizzo dei dati raccolti dai sistemi di riconoscimento facciale, soprattutto in ambito di marketing.
Non si esclude però che tali tecniche potrebbero diventare vietate sia nei sistemi di sorveglianza delle forze dell'ordine sia in ambito di sicurezza o per progetti di ricerca e sviluppo.
La decisione finale arriverà dal presidente della Commissione Europea verso fine febbraio.
Parlando di spazio, SpaceX, l'azienda spaziale fondata da Elon Musk, il 19 gennaio ha fatto esplodere il razzo Falcon 9 per testare il sistema di salvataggio della nuova capsula Crew Dragon.
Ovviamente a bordo non era presente alcun equipaggio umano ma il risultato del test è stato molto promettente.
La capsula infatti, in completa autonomia, ha capito che il razzo era in condizione di stress aerodinamico, situazione che avrebbe appunto portato all'esplosione dello stesso.
Circa nove secondi prima dell'esplosione dunque la capsula, per mezzo di otto motori, si è allontanata fino ad una distanza di sicurezza dal razzo dove ha aperto i paracaduti e ha permesso un dolce atterraggio circa 30 km al largo della costa della Florida.
Le anomalie in fase di volo sono state molto rare, soprattutto negli ultimi anni dove i sistemi di sicurezza sono sempre più avanzati.
Tuttavia le tragedie possono sempre avvenire e avere a bordo una capsula di salvataggio che riesca a prevederle e comportarsi di conseguenza è decisamente indispensabile, pensando anche a un futuro prossimo dove i veicoli spaziali verranno utilizzati non solo per i viaggi di astronauti esperti preparati ad ogni evenienza ma anche al trasporto di cittadini senza alcuna conoscenza.
Secondo quanto riportato da un articolo del Wall Street Journal, Facebook avrebbe deciso di fare marcia indietro riguardo l'inserimento della pubblicità nella sezione degli stati di WhatsApp.
Dopo alcuni test interni, la dirigenza dell'azienda di Facebook avrebbe abbandonato l'idea indirizzando il settore del marketing su un'altra strada.
Fra l'altro i due fondatori di WhatsApp abbandonarono il progetto proprio perché i nuovi gestori dell'applicazione avevano intenzione di inserire dei banner pubblicitari all'interno della loro creazione, definendo quest'idea un insulto all'intelligenza dell'utente.
Gli utenti di WhatsApp alla fine potranno tirare un sospiro di sollievo.
sicurezza informatica è diventata negli ultimi anni un elemento sempre più rilevante nella navigazione online.
Se fino a qualche anno fa infatti i siti web erano principalmente delle vetrine per le aziende dove mostrare le proprie informazioni con la completa copertura della connessione veloce, la diffusione di dispositivi sempre più performanti anche a basso costo, il web è diventato un elemento centrale nelle nostre vite grazie anche all'enorme quantità di applicazioni alle cosiddette web app che si possono trovare online.
Alcuni esempi possono essere i social network come facebook o instagram, le applicazioni di messaggistica come whatsapp e telegram, i sistemi di home banking che hanno avuto una rapida diffusione negli ultimi anni o sistemi di iscrizione online di qualsiasi tipo, da un'associazione fino a sistemi per la pubblica amministrazione di cui abbiamo parlato nella puntata Italia Digitale.
Utilizzando questi servizi forniamo e condividiamo un'enorme quantità di dati come nome, cognome e altre informazioni anagrafiche ma anche informazioni sull'utilizzo e l'interesse per determinati argomenti che di solito vengono sfruttati e venduti dalle aziende per offrire servizi più mirati o pubblicità più appropriate.
Se per quest'ultima tipologia non ci sono particolari problemi le informazioni private tra le quali anche email e password dovrebbero rimanere tali e nessuna società dovrebbe se non dopo esplicito consenso condividerle a terzi o mostrarle al pubblico.
E proprio qui che entra in gioco la sicurezza informatica.
I dati di ognuno di noi infatti sono immagazzinati in sistemi che per ovvi motivi sono connessi alla rete globale e se non debitamente protetti possono essere facili versagli per attacchi hacker da parte di malintenzionati che solitamente per denaro hanno interesse ad appropriarsi di un certo quantitativo di informazioni.
Anche gli stessi stati si occupano di garantire ai cittadini la sicurezza online se parlato spesso di GDPR, il regolamento generale sulla protezione dei dati che garantisce una serie di diritti ai consumatori sul tema delle informazioni personali e promette importanti sanzioni per le aziende o i siti che non si adeguano o non rispettano i termini di questa regolamentazione.
Se però da una parte le varie società si impegnano al massimo per garantire un'adeguata protezione privacy dei nostri dati dall'altro anche noi utenti dobbiamo seguire un certo comportamento ed avere la consapevolezza di tutto ciò che stiamo utilizzando.
Proprio per questo vi vogliamo proporre dei consigli che possono essere sicuramente banali o ripetitivi per alcuni ma sono la chiave per vivere al meglio internet.
La scelta di una buona password è decisamente fondamentale password come 12345 nella propria data di nascita o il proprio nome sono da evitare totalmente.
Una password affinché sia valida deve essere complessa quindi fatta di lettere maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali.
Allo stesso tempo però deve essere facile da ricordare e non troppo lunga da scrivere.
Anche utilizzare la stessa password per tutti i siti è sconsigliato.
I siti che utilizziamo di solito però sono tanti e ricordare tutte quelle password a un certo punto può iniziare ad essere un problema.
Per questo esistono dei servizi anche integrati direttamente nel browser come Google Chrome o Safari che permettono di memorizzare le proprie credenziali di accesso e renderle visibile all'utente solo dopo un'adeguata autenticazione.
Un altro consiglio utile per non incappare in problemi di sicurezza è se disponibile di attivare la verifica in due passaggi.
In questo modo quando si accede ad un sito da un dispositivo sconosciuto o mai utilizzato viene richiesta oltre alla propria password un'ulteriore conferma che può essere data da un codice ricevuto per sms sul proprio numero di telefono o sulla propria mail oppure confermare l'accesso su un altro dispositivo verificato.
Sempre dove è possibile è bene controllare periodicamente su quale dispositivo è stato effettuato l'accesso.
Qualora ci si dovesse imbattere in una situazione strana come accessi non autorizzati, solitamente si può disconnettere il proprio account da una specifica sessione.
Proseguendo è bene controllare che il sito su cui si sta effettuando il login o la registrazione sia collegato attraverso il protocollo HTTPS.
Se ciò avviene nella barra degli indirizzi vicino al nome del sito è presente un icona con un lucchetto chiuso.
Questo sta a indicare che i dati che viaggiano attraverso la rete dal proprio telefono computer verso il server che ospita il sito sono crittografati.
In questo modo se qualche malintenzionato dovesse avere accesso ai dati che viaggiano online vedrebbe una serie in leggibile di lettere i numeri apparentemente casuali ma visualizzabili in chiaro solamente dal destinatario.
Infine soprattutto per chi si connette a reti pubbliche come quella di un bar è possibile proteggere ulteriormente lo scambio dei dati verso il server attraverso l'utilizzo di VPN ovvero dei servizi in abbonamento che tra le varie funzioni offrono anche la garanzia dell'anonimato.
Insomma in un mondo sempre più online proteggersi è ormai d'obbligo e se da una parte le aziende cercano di offrire la maggior sicurezza possibile alla fine sta a noi navigare con la consapevolezza di ciò che si ha davanti dei pericoli a cui si può andare incontro e delle soluzioni ma soprattutto dei comportamenti da adottare per prevenirli.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia, sicuramente parleremo ancora di sicurezza informatica e di riconoscimenti biometrici così avanzati come il riconoscimento facciale, perché si tratta di strettissima attualità e allo stesso tempo di temi molto delicati in quanto minano decisamente la nostra privacy.
Io ringrazio come sempre la redazione che ogni sabato mattina ci permette di produrre un nuovo episodio, per qualsiasi tipo di domanda o suggerimento scriveteci a redazione@dentrolatecnologia.it, oppure visitate il nostro sito dentro la tecnologia.it e non dimenticate di farci pubblicità.
Noi ci sentiamo la settimana prossima, ciao a tutti.