
Connettersi a internet è un qualcosa che consideriamo banale, ma in realtà non è così scontato telecomunicare in ogni parte del mondo. Inoltre per farlo non sempre la stessa tecnologia è la soluzione. Nella puntata di oggi quindi cercheremo di capire quali sono i diversi modi per portare internet nelle nostre case, sia che abitiamo in un centro città o dispersi in una baita in montagna. Per spiegarci tutto ciò abbiamo invitato Stefano Bolis, ingegnere, consulente e divulgatore nell’ambito delle telecomunicazioni.
Nella sezione delle notizie invece parliamo del traguardo storico raggiunto da Starship SN10 di Space X, riuscita ad atterrare verticalmente dopo un lancio fino a 10 Km e di Microsoft Mesh, per delle riunioni a distanza più immersive con la realtà aumentata.



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Si tratterebbe di lanciare i satellite in orbita e una volta lanciati in orbita, questi sono in grado di garantire connettività veramente ovunque, non solo dove sono in grado di mettere un'antenna a un certo raggio di distanza.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi faremo il punto della situazione in tema di telecomunicazioni, partiremo dalla fibra ottica per arrivare ai satelliti, cercando di capire quali diverse tecnologie possiamo adottare per connetterci a Internet.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
del primo flight test di Starship a 12 km di quota ne avevamo parlato nella puntata del 12 dicembre.
Mercoledì notte, dopo il secondo tentativo avvenuto circa un mese fa, la compagnia spaziale SpaceX è riuscita, al terzo tentativo, a fare atterrare con successo il prototipo numero 10 dell'astronave Starship, la quale un giorno avrà l'arduo compito di portare i primi uomini sul pianeta rosso.
La missione, esattamente come le ultime due, non ha riscontrato grossi problemi nella fase di decollo e di discesa.
Tuttavia, mercoledì notte, nell'ultima fase cruciale del rientro, SpaceX ha deciso di riaccendere tutti e tre i motori per poi mantenere la "retrospinta" con il singolo Raptor, ottenendo così un ottimo atterraggio verticale.
Non tutto si è svolto esattamente secondo i piani.
Ad un certo punto, infatti prima di adagiarsi completamente al suolo, SN10 è leggermente rimbalzata, il che ha portato, per colpa di una perdita di gas, ad una gigantesca esplosione del veicolo.
Ad oggi, i flight test con atterraggio di Starship si sono sempre conclusi con la distruzione della navicella, risultato che a detta di qualcuno potrebbe sembrare poco incoraggiante.
E bene ricordare però che SpaceX è l'unica compagnia spaziale al mondo che riesce a far atterrare i propri razzi arrivando a lanciare spesso più volte al mese carichi nello spazio a costi bassissimi, riutilizzando magari lo stesso vettore.
Perciò, esattamente come i Falcon 9, un razzo oggi perfettamente operativo ma che esplose più volte durante le sperimentazioni, Starship avrà sicuramente ottime possibilità di riuscire ad effettuare i primi voli con equipaggio e chissà magari entro il 2050 ad arrivare persino su Marte.
Microsoft ha presentato Microsoft Mesh.
Si tratta di una piattaforma come Teams, con la particolarità di sfruttare la realtà aumentata e la realtà virtuale.
Come? Attraverso queste tecnologie infatti si potranno ottenere delle riunioni o conferenze a distanza, ma attraverso uno smartphone e un visore potremmo vedere i partecipanti sotto forma di Avatar 3D.
Nei prossimi anni tuttavia Microsoft è intenzionata a rappresentare le persone vere e proprie tramite quello che l'azienda chiama Holoportation.
Mesh verrà breve rilasciato come versione preliminare, per poi diventare un componente aggiuntivo per Microsoft Teams.
Basterà avere un HoloLens o in alternativa un PC o uno smartphone collegati a un visore a realtà virtuale o meglio ancora a realtà aumentata.
In futuro quindi potremmo dire addio alle classiche riunioni su Skype o Zoom e interagire comunque online ma quasi direttamente con i nostri amici e colleghi attraverso la realtà minista.
Connettersi a Internet è ormai diventata una necessità, sia che ci troviamo in città, in campagna, a bordo di una barca in mezzo all'oceano e persino sopra ad un aereo.
Ma inevitabilmente in tutti questi casi non è possibile usare la stessa tecnologia di connessione e a seconda della situazione per raggiungere la massima resa possibile è necessario usare diversi approcci.
E per parlarci proprio di queste tecnologie è con noi Stefano Bolis, ingegnere delle telecomunicazioni e divulgatore sempre in questo ambito.
Benvenuto Stefano.
Ciao Davide, ciao ragazzi, grazie mille per l'invito.
Visto che soprattutto in questo ultimo periodo sentiamo spesso parlare di qualità delle connessioni a Internet, ti chiederei di partire proprio da questo, cioè quali sono gli elementi, le caratteristiche che una connessione deve avere per essere definita buona?
Ok, allora diciamo che quando parliamo di connessioni Internet ci sono tre parametri che bisogna tenere presente, sono tre parametri probabilmente ben noti, però vale sempre la pena citarli perché poi su questi faremo poi diversi ragionamenti.
Questi parametri sono il download, l'upload e la latenza.
L'upload e il download sono due tecnologie abbastanza sdoganate, abbastanza note perché rappresentano quelle che sono le velocità con cui trasferiamo i dati dal nostro dispositivo verso la rete Internet o nel percorso inverso, quindi rappresenta a tutti gli effetti quella che è la velocità della nostra connessione, quindi quanto velocemente riusciamo a trasferire i dati.
La latenza invece è un altro parametro importante che mi sento di dire che soprattutto nell'ultimo periodo si sta anche chiacchierando molto a livello di clientela, perché quel parametro che rappresenta il tempo che intercorre tra, potremmo dire, il comando che noi diamo dal nostro dispositivo, al tempo in cui il server a cui mandiamo la richiesta ci risponde, quindi potremmo dire che è proprio il tempo con cui la
rete ci risponde ed è un qualcosa che in quest'ultimo periodo diventa sempre più fondamentale perché entriamo in contatto con applicazioni sempre più "real time", dove questa latenza deve essere molto molto bassa per poter offrire un'esperienza real time.
Diciamo che una connessione per essere buona, io mi rifarei a quelle che sono le caratteristiche definite dall'Unione Europea, quindi rifacendomi a quelli che sono gli obiettivi di connettività definite dall'Unione Europea, ecco che entro il 2025 questi obiettivi ci dicono che il 100% delle famiglie dovrebbe essere raggiunto da reti internet con una velocità pari almeno a 100 megabit per secondo, quindi questa
potremmo dire che è il limite minimo che dovremmo raggiungere entro a quell'anno e che quindi ci può far dire che se già uno ora dispone di questa connettività ha una buona ma anche ottima famiglia connessione internet, da cui poi secondo me possiamo partire a fare diverse considerazioni, ecco da questa soglia.
Ok, allora addentriamoci nel mondo appunto delle tecnologie che ci permettono di navigare.
Qual è la tecnologia che più si avvicina a questa definizione di buona connessione internet?
Allora guarda, sicuramente la tecnologia più adatta a questo scopo è senza ombra di dubbio la fibra ottica.
Fibra ottica, che è importante precisare, intesa come fibra ottica fino a casa quindi FTTH, Fiber to the Home.
Perché è proprio questa l'infrastruttura che proprio per sua natura riesce nel miglior modo possibile a garantire ottimi prestazioni sotto tutti i punti di vista.
Quindi download, upload e latenza.
Questa è senza ombra di dubbio la connettività migliore e è quella su cui si sta puntando più di tutti perché come dicevo riesce a garantire una affidabilità veramente importante resa dal fatto che le informazioni navigano all'interno dei cavi in fibra ottica e quindi non stiamo parlando di trasmettere i dati all'aperto o comunque in condizioni diverse che magari dopo vedremo più nel dettaglio dove entrano in ballo magari altri aspetti che possono degradare la connessione.
In questo caso siamo più o meno certi, perché poi anche con FTTH abbiamo comunque dei limiti, ma sono limiti che in questo momento per la discussione che stiamo facendo non ci toccano, potremmo dire, siamo certi che l'informazione viaggia dentro questo cavo e quindi è al sicuro e quindi anche le sue prestazioni e la sua affidabilità è assolutamente al sicuro.
E quindi è anche tra l'altro quella connessione che viene spesso definita come abilitante alla banda ultralarga proprio perché sì ci permette di raggiungere i 100 Mbps che abbiamo citato prima, ma questo è veramente un punto di partenza per questa tecnologia, perché con questa tecnologia possiamo arrivare a 1 Gbps anche più.
Cito per esempio una recente offerta lanciata da Fastweb che presenta connettività a 2.5 Gbps e queste sono connettività e velocità raggiungibili solo con la fibra ottica fino a casa FTTH.
Certo, come dici giustamente questa tecnologia per ora è sfruttata solo in minima parte e come avevamo visto di questa tecnologia ne avevamo parlato anche con OpenFiber che proprio ci parlava delle potenzialità di velocità che possono essere raggiunte dalla fibra ottica.
E questa tecnologia però dove la troviamo? Cioè dove è più possibile essere coperti da una tecnologia di questo tipo?
Sì questa è un'ottima domanda perché effettivamente detto che la fibra ottica FTTH è la soluzione migliore in termini di connettività non è detto che poi sia la soluzione migliore in termini assoluti, visto che comunque portare una connettività FTTH quindi la fibra fino all'abitazione ha degli impatti e un costo importante perché comunque si tratta di effettivamente da tutti gli effetti scavare e portare il cavo in fibra ottica fino all'abitazione utente.
Questo è assolutamente conveniente nelle zone più popolose della nostra nazione quindi grandi città perché banalmente io portando una fibra ottica alla base di un palazzo per esempio dove troviamo svariati appartamenti ecco che io faccio uno scavo e porto la fibra ottica a un numero "N" di persone.
Se ci spostiamo invece in altre aree che possono essere zone più remote e rurali del nostro paese ecco che qui la situazione cambia perché io effettivamente rischio di tirare e anzi è molto probabile che io tiri la fibra ottica per portarla a una, due persone e quindi il costo beneficio poi non regge e questo fa sì che la fibra ottica FTTH si trovi principalmente nelle grandi città detto però che è importante
sottolineare e hai citato Open Fiber penso anche non a caso proprio il progetto di Open Fiber che si è avviato diversi anni fa ormai e che si spera sia in conclusione entro il 2023 ha portato questa tecnologia anche nelle aree bianche del nostro paese, aree bianche che sono quelle aree rurali più sparse del nostro territorio e quindi comunque alcune di queste zone hanno e avranno la possibilità di utilizzare questo tipo di connettività.
Detto questo però è giusto precisare come giustamente ci stiamo dicendo non è presente dappertutto, lo stato totale delle cose non può essere presente dappertutto questo è importante sottolinearlo.
Certo perché appunto o abitiamo in città appunto dove è più facile coprire oppure facciamo noi personalmente sborsiamo di tasca nostra i soldi per portare la fibra ottica dove ne abbiamo la necessità però evidentemente è un costo che non tutti i privati possono supportare e nemmeno vogliono magari sono intenzionati a farlo.
E quindi passiamo alla seconda domanda cioè nel momento in cui non posso connettermi tramite una connessione in fibra ottica fino a casa che altre tecnologie esistono per sopperire a questa mancanza e quali sono di conseguenza però anche i compromessi?
Certo certo sì allora soluzioni ci sono ovviamente forse qui entra un po arriviamo un po al bello di questa discussione perché finché si parla della soluzione migliore ok ma poi bisogna anche vedere quella che è la soluzione ottimale per altri tipi di scenari.
Quindi diciamo che tendenzialmente potremmo dire che ci sono tre possibilità e parlerei soprattutto prima di due che sono quelle più utilizzate soprattutto al momento e sono la FTTC quindi la Fiber to the Cabinet adesso specificheremo bene di cosa si tratta e le connessioni FWA.
Allora partiamo dalla prima la prima si tratta anche in questo caso di una connessione in fibra spesso viene anche erroneamente venduta come una connessione effettivamente in fibra ottica ma in realtà è bene sapere che in questo caso come dice il nome la fibra arriva fino al cabinet e quindi questo significa che la fibra ottica non arriverà fino a casa nostra ma fino all'armadio stradale che sono poi quelli che vediamo spesso in giro per le nostre città e che tra l'altro nel caso in cui siano abilitanti alle FTTC sono anche riconoscibili perché spesso hanno un tettuccio rosso quindi sono abbastanza riconoscibili.
Ecco la fibra ottica arriva fino a lì e da lì poi l'informazione la nostra connessione viene trasportata su quella che è la rating RAME quindi quella che fino a qualche anno fa la stessa che fino a qualche anno fa ci portava la DSL che purtroppo alcune persone sono ancora obbligate ad utilizzare.
Ecco in questo caso diciamo che le potenzialità non sono comunque da trascurare perché comunque possiamo permetterci connettività anche di 50, 100 in condizioni anche molto particolari e molto molto favorevoli e andare anche oltre i 100 megabit per secondo il compromesso qui però dove sta sta soprattutto in quella che è la distanza da questo famoso cabinet che abbiamo citato perché sì è vero puoi raggiungere anche velocità sopra i 100 megabit per secondo ma questo lo puoi fare se sei a meno di 300 metri dal cabinet.
Se sei più distante queste velocità non riesci a raggiungerle anzi se ti trovi anche a 1 o 2 chilometri ci sono anche questi casi le velocità che riesci a raggiungere scendono veramente tanto e nonostante tu sia in FTTC navighi a velocità di un ADSL ed è proprio quindi soprattutto in queste situazioni che spesso torna arriva molto in aiuto quella che è la connettività FWA.
FWA che significa che quindi l'ultimo tratto che nel caso dell'FTC è fatto in rame lo facciamo via radio quindi via radio significa semplicemente che abbiamo un'antenna che trasmette il segnale nell'aria verso l'antenna presente sopra il nostro tetto di casa.
In questo caso abbiamo già delle ottime potenzialità perché parliamo di velocità di 30 megabit per secondo o di 100 megabit per secondo ma le potenzialità più grandi di questa tecnologia le potremo vedere in campo con l'arrivo del 5G perché il 5G che è la nuova generazione di rete cellulare permetterà a questo tipo di infrastruttura di offrire velocità fino a 1 gigabit per secondo quindi praticamente comparabile con quelle di una FTTH ma come detto via onde radio.
Soluzione che ha come compromesso il fatto che la velocità o comunque le risorse disponibili sono condivise perché siamo tutti connessi a una stessa antenna che ci offre la connettività e quindi questo può limitare a lungo andare le velocità che tutti gli utenti connessi possono raggiungere ma dall'alta ha un grossissimo vantaggio in termini implementativi perché ci colleghiamo al discorso che abbiamo fatto prima dell'FTTH con l'FTTH dobbiamo scavare, dobbiamo arrivare fino alla casa del cliente in questo caso non c'è bisogno.
C'è bisogno solo di portare la fibra ottica fino alla posizione dell'antenna poi da lì fa tutto la connessione radio che porta questa connettività e tra l'altro preciso per chiudere che questa connettività 5G FWA è già arrivata in Italia sta già cominciando ad essere commercializzata in alcuni comuni da Fastweb o Linkem quindi vediamo quali saranno gli sviluppi di questa tecnologia che promette molto bene soprattutto per un territorio come il nostro che presenta molte zone isolate e rurali.
Certo e poi come come dicevi con l'arrivo anche del 5G si darà la possibilità di avere un'ottima connessione anche con questo tipo di tecnologia che esclude i cavi e utilizza delle antenne.
Quindi ora abbiamo coperto il 99% dei casi ma esistono delle altre tecnologie che permettono di accedere a internet anche magari se la nostra abitazione si trova dispersa in un luogo estremamente isolato.
Penso ad esempio a una baita in cima ad una montagna in un deserto o in mezzo all'oceano pensiamo magari appunto partendo dall'esempio della baita in montagna che magari è anche fanno dell'attività online hanno un sito vendono dei prodotti e non possono però da una parte connettersi con un metodo tradizionale perché non c'è proprio nessuno che è disposto a portare la connessione a quell'altezza.
D'altro canto però loro hanno necessità di contattare i propri clienti che devono prenotare degli alloggi li o pubblicare delle foto e non lo possono fare queste persone come possono fare per connettersi a internet.
Allora guarda per queste persone c'è una soluzione che soprattutto negli ultimi mesi oserei dire si sta diciamo rivalutando perché è la tecnologia di cui sto parlando sono le connessioni satellitari connessioni satellitari che per diversi anni sono state quasi praticamente ignorate soprattutto in Italia per l'utilizzo della banda ultalarga.
Adesso stanno tornando in auge soprattutto perché è molto chiacchierato un progetto di Elon Musk che penso sia una persona ben nota ormai a tutti per tutti i progetti che sta facendo che si chiama Starlink che prevede di portare connettivi attraverso connettività satellitari il famoso gigabit per secondo che abbiamo citato sia per la FTTH sia per l'FWA.
In questo caso quindi noi staremo portando questo gigabit per secondo in una condizione di implementazione della rete ancora più favorevole se volessimo così dire rispetto anche all'FWA perché si tratterebbe veramente di lanciare i satelliti in orbita e una volta lanciati in orbita questi sono in grado di garantire connettività veramente ovunque non solo dove sono in grado di mettere un'antenna a un certo raggio di distanza.
Quindi questa è un qualcosa che dà la possibilità veramente a tutti di avere accesso alla banda ultalarga e entrando nello specifico di Starlink ecco che questo ci permette di raggiungere queste velocità e di rivalutare come detto le connettività satellitari perché lo fa attraverso dei satelliti nell'orbita LEO quindi l'orbita più bassa parliamo di circa 350-550 km di distanza dalla Terra.
Questo permette da una parte di raggiungere come detto importanti velocità ma anche delle latenze e qui torniamo a quello che ci dicevamo a inizio puntata delle latenze che sono molto tollerabili perché comunque nonostante stiamo parlando di connettività satellitari siamo intorno ai 20 millisecondi quindi connettività veramente importanti e questi numeri vanno paragonati con quelle che sono le connettività satellitari che eravamo soliti vedere o trattare fino ad ora perché poi sì ho detto che la connettività satellitare non è stata molto considerata finora ma anche perché finora queste connettività erano servite con satelliti geostazionari.
Questo significa 36.000 km di distanza dalla Terra che significa avere latenze intorno ai 600 millisecondi che sono latenze veramente molto alte neanche la DSL raggiunge questi valori di latenza.
Ad ogni modo anche queste soluzioni con satelliti geostazionari sono comunque soluzioni valide per le zone veramente molto molto rurali e abbandonate del nostro territorio.
Non a caso Open Fiber e Team hanno stretto proprio recentemente qualche mese fa degli accordi con Eutelsat e Telespazio proprio per offrire queste connettività satellitari geostazionarie e per portare almeno i 30 Mbps in futuro in chi 100 Mbps nelle aree veramente più sperdute del nostro territorio.
Quindi questa connettività satellitare è una soluzione e come dicevo è importante sapere che è un qualcosa su cui adesso più che mai si sta cercando di puntare.
E quindi nei prossimi mesi vedremo sicuramente delle importanti novità da questo punto di vista.
Sì poi mi hai fatto pensare quando hai detto che appunto è possibile proprio connettersi da ovunque penso anche magari a Starlink ad esempio come una tecnologia che potrebbe tornare utile anche a un giornalista magari una figura che viaggia molto e ha necessità di avere in un determinato posto deve avere la garanzia di avere la miglior connessione possibile e quindi non deve affidare.
E quindi anche per questo caso potrebbe essere effettivamente una un'ottima soluzione.
Finora abbiamo però parlato di di come connettersi a Internet in modo molto pratico.
Però tutte le tecnologie di cui ci c'è raccontato necessitano di un'infrastruttura che sia come il caso dell'FTTH dei cavi e nel caso per esempio dell'FWA di antenne e che possono in qualsiasi caso in qualsiasi momento anzi essere danneggiate o spente.
E questo può avvenire sia per calamità naturali o come abbiamo visto recentemente come è successo recentemente in Myanmar in cui il governo ha deciso letteralmente di spegnere le antenne o comunque Internet in generale per non permettere ai cittadini di comunicare.
In questo contesto in questo speriamo non probabile contesto i cittadini o comunque le persone devono rassegnarsi dal telecomunicare visto che oggi è una cosa che diamo per scontata.
Certo allora diciamo che hai usato probabilmente la parola corretta ossia telecomunicare perché è chiaro che in questi casi molto critici forse il concetto di Internet per come lo conosciamo si perde un po perché comunque senza infrastruttura non riesci ad uscire da quello che è raggio d'azione del tuo dispositivo.
Però detto questo c'è comunque la possibilità di comunicazione che è quella device to device che sono per l'appunto le comunicazioni tra dispositivi e che per l'appunto non fanno affidamento su un'infrastruttura ma sono comunicazioni che avvengono direttamente da un dispositivo all'altro.
E questo può avvenire anche in questo caso con diverse tecnologie l'esempio probabilmente più banale è il Bluetooth che forse i ragazzi della nostra generazione abbiamo usato moltissimo quando eravamo giovani per scambiarci foto e musica eccetera.
Ecco quello è un modo chiaramente per comunicare senza la necessità di una vera e propria struttura con tutti poi chiaramente i problemi che ne derivano perché è chiaro che un'infrastruttura ti dà oltre a un'estensione di quella che è la tua comunicazione anche dei maggiori valori di sicurezza eccetera.
Però diciamo che in casi ovviamente così critici la cosa importante è crearla questa comunicazione e un protocollo come quello Bluetooth comunque te lo permette seppur con un raggio decisamente ristretto.
Detto questo aggiungerei un'altra forse una chicca ecco per chi magari non è propriamente del settore che riguarda il fatto che sia all'interno dello standard 4G sia all'interno dello standard 5G è prevista questa comunicazione device to device.
Quindi utilizzando questi possono essere utilizzati questi protocolli per creare queste comunicazioni dirette tra dispositivi e questo può tornare molto utile in queste situazioni che hai citato tu quindi i disastri naturali eccetera per appunto creare una comunicazione tra i dispositivi e raccogliere informazioni anche sul territorio e scambiarsi informazioni sul territorio.
Ma diventa anche fondamentale e diventerà fondamentale anche per aspetti forse più quotidiani che ora non ci aspetteremmo ma per esempio riguardano la guida autonoma per esempio perché in questo caso si potrebbe immaginare uno scambio di dati diretto tra le automobili e i passanti.
Quindi senza passare da tutta un'infrastruttura che c'è dietro che in questo caso dove non siamo in una situazione critica per come l'abbiamo intesa prima ma siamo in una situazione critica nel senso che le comunicazioni devono avvenire in maniera rapidissima praticamente real time per ricollegarci a quello che ci dicevamo.
Ecco per risparmiare tutto il giro dell'infrastruttura noi cosa facciamo? Comunichiamo direttamente tra i dispositivi ed è proprio per questo che questo modo di telecomunicare diventa fondamentale sia nelle situazioni molto critiche intese di emergenza sia molto critiche intese come grandi aspettative in termini di latenza.
Ok e quindi vedremo come evolveranno queste tecnologie nei prossimi anni.
Va bene Stefano grazie per questo intervento come dicevo all'inizio sei anche appunto un divulgatore come abbiamo sentito nel settore TLC delle telecomunicazioni e lo fai nel tuo canale YouTube dove appunto parli nello specifico in modo puntuale di tutte le tecnologie che ci hai accennato in questa puntata.
Quindi per chi ci sta ascoltando e volesse approfondire questi temi vi invito caldamente a visitare il canale di Stefano.
Grazie Stefano a presto.
Grazie mille.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
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Noi ci sentiamo la settimana prossima.