
Al giorno d’oggi i droni vengono adottati in settori come la ricerca, il monitoraggio, la mappatura, l’agricoltura e recentemente anche nelle consegne. Ed è proprio per la loro versatilità applicativa che il commercio di questi prodotti è destinato a crescere notevolmente nei prossimi anni, diventando sempre più diffusi in ambiti impensabili. In questa puntata però cerchiamo di capire come centinaia di droni, coordinandosi tra loro, possono essere utilizzati nel settore dell'intrattenimento per creare degli incredibili spettacoli di luci nel cielo notturno.
Nella sezione delle notizie parliamo delle prime immagini del telescopio James Webb, di un sistema per immagazzinare calore nella sabbia realizzato dalla società Polar Night Energy e infine di un importante aggiornamento per il Bluetooth.




Brani
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Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi cercheremo di capire come centinaia di droni, coordinandosi tra loro, possano essere utilizzati per creare degli incredibili spettacoli di luci nel cielo notturno.
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Nel corso di questi ultimi mesi abbiamo seguito la notizia sulle varie fasi del telescopio spaziale James Webb, dal lancio a dicembre fino al raggiungimento della sua destinazione a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra.
E il 12 luglio, finalmente, con una riunione organizzata dalla NASA e dalla Casa Bianca, sono state mostrate al mondo le prime immagini scattate dal James Webb Space Telescope.
Il suo predecessore, il telescopio Hubble, non regge il confronto sui dettagli che il James Webb è riuscito a catturare, riuscendo a portare alla luce anche le stelle e le galassie più fiocche e distanti.
Ma non solo, infatti grazie a questo strumento potremo studiare la composizione dell'atmosfera di diversi esopianeti, alla ricerca di possibili candidati che possano ospitare la vita.
Si tratta di una svolta epocale nell'osservazione dell'universo, perché questo telescopio permetterà di osservare e catturare la luce infrarossa più distante possibile.
Quella delle stelle e delle galassie è nata appena dopo il Big Bang e comprendere meglio l'origine dell'universo.
In una piccola città finlandese è entrato recentemente in funzione un innovativo sistema di accumulo per immagazzinare il calore con cui riscaldare le abitazioni del centro abitato.
In particolare la compagnia elettrica locale sta utilizzando l'energia prodotta da un impianto fotovoltaico per alimentare delle resistenze elettriche e riscaldare quindi un deposito di circa 100 tonnellate di sabbia.
Secondo l'azienda che ha sviluppato questa tecnologia, il calore stoccato nella sabbia può arrivare fino a 500 gradi, a differenza dei cento dell'acqua, e soprattutto può essere mantenuto senza perdite e per un periodo più prolungato di tempo.
In questo modo, nel momento in cui nel periodo invernale i prezzi dell'energia torneranno a salire, il calore immagazzinato nel deposito di sabbia potrà riscaldare l'acqua utilizzata per il sistema di teleriscaldamento, evitando che le abitazioni e gli uffici della città restino al freddo glaciale tipico dei paesi scandinavi.
L'ente per gli standard Bluetooth ha annunciato ufficialmente in questi giorni la funzionalità per il nuovo Bluetooth LE Audio, che permetterà di aprire la strada a una nuova generazione di cuffie wireless, più efficienti dal punto di vista energetico, che suonano meglio e che supportano nuove funzionalità, come la possibilità di collegare un numero praticamente illimitato di dispositivi a un'unica fonte.
La novità più importante, che probabilmente avrà un impatto sulla maggior parte delle persone, è il nuovo codec LC3, progettato per essere un modo molto più efficiente di trasmettere l'audio.
Ciò significa o una qualità audio molto più elevata, alla stessa velocità di bit rispetto all'attuale codec SBC di base, o anche una qualità audio leggermente migliore a meno della metà della velocità in bit.
Una velocità di bit inferiore significa un consumo energetico inferiore che dovrebbe tradursi in una maggiore durata della batteria, che è uno dei problemi che affligge maggiormente le cuffie Bluetooth di oggi.
Tra la fine del secolo scorso e all'inizio degli anni 2000, l'uomo è stato l'assoluto protagonista di un fenomeno globale che ha cambiato radicalmente i nostri modi di vivere e lavorare, l'innovazione digitale.
Essa viene definita oggi come un concetto ampio e trasversale, che si pone al centro di tutti i cambiamenti tecnologici, culturali e sociali, ed è in grado di migliorare la qualità delle nostre stesse vite.
E tra le tecnologie più innovative nate negli ultimi anni, come lo sviluppo dell'intelligenza artificiale e dell'Internet of Things, vi sono anche quelle che hanno portato alla nascita dei veicoli senza equipaggio, tra cui figurano le auto a guida autonoma e i veicoli aerei telecomandati.
I droni in particolare, nonostante il loro funzionamento non richieda un livello di innovazione equivalente a quello di un sistema a guida autonoma, hanno visto negli ultimi anni una crescente diffusione in numerosi ambiti applicativi, compreso quello commerciale, civile e persino bellico.
Anzi, giusto per dare un breve cenno storico, il drone così come lo intendiamo noi oggi potrebbe essere nato proprio per scopi militari, quasi 200 anni fa, quando nell'assedio di Venezia da parte degli austriaci il tenente del battaglione offensivo ebbe la geniale idea di sferrare un attacco attraverso alcuni palloni aerostatici con diversi kilogrammi di esplosivi al loro interno.
Al giorno d'oggi, invece, i droni vengono adottati anche in altri settori di maggiore utilità sociale, come la ricerca, il monitoraggio, la mappatura, il rilevamento e recentemente anche nelle consegne nell'ultimo tratto di strada.
Ed è proprio per la loro versatilità applicativa che il commercio di questi prodotti è destinato a crescere notevolmente nei prossimi anni.
Secondo infatti alcune stime, si prevede che l'industria globale legata ai droni varrà oltre 43 miliardi di dollari nel 2024, mentre per quanto riguarda il nostro paese il mercato professionale dei droni è destinato a crescere significativamente, dopo essere ripartito con un aumento delle vendite del 29% rispetto al 2020.
Entrando ora nel nocciolo della questione, è bene partire assegnando la definizione il più corretta possibile a questi strumenti.
Fondamentalmente i droni non sono altro che degli aeromobili, a pilotaggio remoto, ovvero degli apparecchi guidati a distanza da un radiocomando in grado di volare in spazi aperti per effettuare molteplici funzioni come ad esempio quelle elencate inizialmente.
E proprio per queste ragioni i droni si presentano sul mercato in diverse varianti, ognuna delle quali è in grado di assolvere il meglio possibile la funzione per la quale è stato progettato.
In ogni caso, al di là della destinazione d'uso, i droni funzionano principalmente in due modi: la prima tramite appunto radiocomando e la seconda, meno diffusa tra i modelli commerciali, prevede la programmazione del volo con il drone che andrà a eseguire un percorso prestabilito in maniera del tutto autonoma.
Nel primo caso ci riferiamo nello specifico agli RPA, o Remotely Piloted Aircraft, ovvero la tipologia di droni maggiormente comune per quanto riguarda l'utilizzo personale, e dotati di radiocomando per la gestione del volo e di tutte le altre operazioni.
Questi aeromobili, proprio per la loro destinazione d'uso molto comune, consentono di svolgere operazioni alquanto basilari e legate quindi all'intrattenimento personale, come ad esempio la capacità di effettuare riprese dall'alto.
Nel secondo caso si parla invece più propriamente di UAV, o Unmanned Aerial Vehicle, ovvero la tipologia di droni utilizzata maggiormente in ambiti strettamente professionali, in cui gli aeromobili andranno a svolgere autonomamente i compiti assegnati.
È bene specificare però che tra i droni professionali si annoverano anche quelli dotati di radiocomando, tuttavia si tratta in questo caso di strumenti molto più grandi e potenti rispetto alle versioni più consumer, essendo provvisti di una maggiore resistenza, autonomia di volo e funzionalità tecnologiche.
E proprio per questa peculiarità i droni professionali possono essere impiegati a oggi numerosi ambiti applicativi, come ad esempio quello agricolo per monitorare la salute dei campi e delle culture, avvisando tempestivamente nel caso di problemi come incendi, pestilenze o carenza idrica, ma anche quello cinematografico per effettuare riprese panoramiche dall'alto, quello sanitario per la consegna tempestiva di medicinali o viveri in zone inaccessibili ai mezzi convenzionali, oppure quello bellico, dove la mancata presenza dell'uomo al posto del mezzo di combattimento può comportare una maggiore efficienza e precisione negli attacchi a distanza.
Ma un settore particolarmente innovativo che sta emergendo negli ultimi anni è quello degli spettacoli di intrattenimento.
Da diversi anni infatti questi velivoli vengono sempre più utilizzati anche per illuminare i cieli durante eventi molto importanti e attesi, dove parecchie decine di droni si muovono sincronizzati nel cielo notturno, realizzando coreografie luminose particolarmente suggestive.
I droni che danno vita a queste esibizioni sono oggi nell'ordine delle centinaia di unità, ed ognuno di essi vola seguendo una modalità particolare, che viene definita sciame, dove ogni esemplare segue un programma prestabilito e specifico, affinché il gruppo di droni arrivi a comporre la figura e il relativo movimento desiderato.
A dare la forma dell'immagine sono chiaramente le luci installate sull'aeromobile, generate in questo caso da lampade a led a basso consumo, con un ampio assortimento di colori per produrre figure di ogni tipologia.
La caratteristica infatti che contraddistingue gli spettacoli di droni è proprio quella di poter disegnare nei cieli un susseguirsi di figure complesse, come frasi, oggetti o animali, in grado di dar vita a una vera e propria storia, che difficilmente si otterrebbe con un tradizionale spettacolo pirotecnico.
Ed è proprio per queste ragioni che gli spettacoli di droni stanno iniziando lentamente a rimpiazzare i fuochi d'artificio, i quali avranno sicuramente un impatto più vigoroso nel cielo, ma è innegabile che l'uso di esplosivi pirotecnici comporti seppur raramente la formazione di incendi, danni o spavento per gli animali.
Ad ogni modo, esattamente come per il lancio dei fuochi d'artificio, anche gli spettacoli di droni luminosi richiedono una fase iniziale di progettazione.
Inizialmente si procede infatti con il disegno dell'idea che si intende realizzare nello show e successivamente si procede con la progettazione dello spettacolo al computer.
In questo caso vengono utilizzati dei programmi specifici, che consentono di visualizzare su uno schermo le prime bozze delle coreografie realizzate precedentemente nel disegno.
Con la progettazione al computer viene poi calcolato il numero di droni necessario per completare le diverse figure e i relativi movimenti che questi droni andranno a compiere nel cielo, andando dunque a verificare che la traiettoria dei singoli aeromobili non coincida con quella di un altro drone.
In questa fase è infatti di fondamentale importanza verificare che i singoli componenti dello sciame non entrino in collisione l'uno con l'altro, e per queste ragioni durante la fase di progettazione grafica vengono anche calcolate le velocità e le aree dello spazio che andranno a interessare le singole unità, proprio per evitare spiacevole situazioni di pericolo.
Una volta poi superata la prova al computer, lo spettacolo viene collaudato direttamente sul campo, nel quale andranno installate le apparecchiature tecniche necessarie per mettere in comunicazione i singoli droni tra loro, come le stazioni GPS, le antenne per le telecomunicazioni e la console computerizzata per la supervisione dello spettacolo.
Fatto ciò sarà possibile iniziare il posizionamento sul terreno dei singoli elementi dello sciame, i quali andranno distanziati l'uno dall'altro a seconda del numero totale di droni richiesto per la realizzazione della coreografia.
Solitamente la numerosità degli aeromobili è estremamente variabile e dipende esclusivamente dal budget stanziato per lo spettacolo, il quale può variare da 20.000 euro per un modesto numero di droni fino a 300.000 per una coreografia di 500 unità.
Ad oggi, proprio per la loro recente diffusione, gli spettacoli più famosi e degni di nota si contano sulle dita delle mani, tuttavia i primi record sono già stati raggiunti ancora nel 2016, con il famoso Drone Show di Amburgo dove i primi 100 droni arrivarono a volare simultaneamente nel cielo.
Da allora gli spettacoli di droni hanno subito una forte spinta, quanto a complessità e numero di unità coinvolte, come nel Capodanno 2020 a Shanghai in cui negli ultimi istanti del 2019 furono addirittura 2.000 i droni a volare nel cielo, mentre nel 2021, sempre in Cina, venne conquistato il nuovo record di unità coinvolte contemporaneamente grazie al decollo di ben 5.200 droni, per la festa del centesimo anniversario della nascita del Partito Comunista.
Per quanto riguarda invece il nostro paese, la città che ad oggi ha realizzato il maggior numero di spettacoli di droni è Torino, la quale negli ultimi anni è stata a più volte teatro di spettacoli di luci a partire dall'imponente show di 300 droni dispiegati per la festa di San Giovanni nel 2019.
A questo punto della puntata, dopo aver introdotto il concetto di droni e analizzato uno degli ambiti più recenti che li riguarda, è necessario valutarne anche le potenzialità e le prospettive per il futuro.
I droni si stanno ormai distinguendo come risorse preziose in un mondo sempre più tecnologico e all'avanguardia, dove i sistemi automatizzati semplificano e rendono più efficienti le principali attività economiche e sociali che riguardano l'uomo.
In questo senso, i droni sono gli strumenti ideali per svolgere innumerevoli compiti ad un basso costo economico, sia perché sono dotati di tecnologie versatili, ma anche perché sono gli unici strumenti a poter occupare l'unica parte di spazio sfruttata in minor parte dall'uomo: il cielo.
E continuare a investire negli aeromobili a pilotaggio remoto per abbassarne i costi e facilitarne la diffusione, è sicuramente una delle chiavi per risolvere problematiche di grande interesse come la gestione e l'utilizzo dell'acqua nell'agricoltura o la consegna immediata di organi o medicinali.
Ma allo stesso tempo non si deve nemmeno dare per scontato la componente ludica, come nel caso emblematico degli spettacoli di droni, dove anche un insieme coordinato di luci nel cielo può fare la differenza.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
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