
Circa quattro anni fa avevamo parlato per la prima volta del mondo degli elettrodomestici nelle case domotiche, analizzando le principali tecnologie e soluzioni pensate per rendere le attività in cucina più semplici, efficaci e perché no, ancora più divertenti. Da allora l’innovazione è progredita notevolmente, e dopo una lunga pandemia, le esigenze delle persone sono cambiate drasticamente ed insieme a loro anche le tecnologie per poterle soddisfare. Com’è quindi cambiato il funzionamento degli elettrodomestici smart nel corso degli ultimi anni? Che ruolo gioca l’intelligenza artificiale nel settore? A tali domande abbiamo provato a dare una risposta in questa puntata.
Nella sezione delle notizie parliamo di Suunto Ocean, il nuovo sport watch di riferimento per le immersioni, del laser anti-drone Fractl dell'esercito australiano e infine di un attacco hacker contro l’azienda socio sanitaria territoriale Rhodense.




Brani
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Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi parleremo nuovamente, dopo tanto tempo, di tecnologia in cucina, tra domotica, robotizzazione e intelligenza artificiale.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcasts, YouTube Music oppure direttamente sul nostro sito.
Suunto ha presentato il suo nuovo sportwatch Suunto Ocean, un nuovo computer indossabile pensato per coloro che praticano immersioni professionali fino a 60 metri.
Tra le diverse modalità selezionabili troviamo le immersioni con bombole ad aria, nitrox, multigas, con la possibilità di rilevare la pressione istantanea di queste ultime grazie alla sonda accessoria Tank Pod.
Benché sia pensato principalmente per le immersioni, Suunto Ocean supporta comunque il tracking di 90 discipline sportive, dal momento che è dotato di tutti i sensori indispensabili per il monitoraggio, come altimetro, barometro, cardiofrequenzimetro che abbiamo approfondito anche nella puntata dello scorso 18 maggio con Suunto.
A livello di design presenta uno schermo OLED da 1,43 pollici, mentre per il tracciamento della posizione è dotato di un modulo che supporta le costellazioni GPS, GLONASS e Galileo.
Ultima, ma non per importanza, è l'autonomia, che garantisce fino a 60 ore di immersioni e 50 di tracking GPS continuato.
Senza contare il monitoraggio delle attività, Sunto Ocean promette una autonomia di circa 26 giorni per quanto riguarda l'utilizzo quotidiano.
L'esercito australiano ha recentemente testato con successo una nuova arma laser portatile, chiamata Fractl, che rappresenta un significativo avanzamento nella tecnologia militare anti-droni.
Durante i test effettuati presso un campo militare, il Fractl ha dimostrato un'ottima capacità di neutralizzare droni in volo, offrendo un metodo di contrasto superiore rispetto ad armi tradizionali che spesso risultano inefficaci controversagli agili e richiedono un notevole consumo di munizioni.
Il Fractl utilizza un raggio laser di alta intensità in grado di incenerire i droni a distanze considerevoli fino a mille metri.
Il sistema è dotato di un puntatore avanzato, che permette all'operatore di colpire con precisione, massimizzando l'efficacia e riducendo i danni collaterali.
La portabilità, la potenza e la precisione lo rendono ideale per proteggere le truppe e garantire la sicurezza in contesti militari e civili, con applicazioni che spaziano dalla gestione del traffico aereo alla protezione di infrastrutture critiche.
Gli attacchi hacker sono ogni anno sempre più frequenti, prendendo di mira aziende o infrastrutture strategiche per i paesi coinvolti.
Un esempio sono i diversi attacchi hacker che hanno subito le aziende ospedaliere di Verona o Padova negli scorsi anni, attacchi che però non sono certo finiti.
Nelle ultime settimane, infatti, un nuovo gruppo criminale, chiamato Cicada 3301, ha preso di mira diverse aziende in Stati Uniti, Regno Unito e Italia.
Nel nostro paese l'attacco ha coinvolto l'azienda socio-sanitaria territoriale Rodenese, e come risultato sono stati resi pubblici circa un terabyte di file personali di diversi pazienti seguiti dall'ente.
Trattandosi di un attacco di tipo ransomware, i dati personali sono stati criptati, rendendoli inutilizzabili dal sistema informatico dell'azienda, che è ancora al lavoro per poter ripristinare tutti i servizi.
Ancora una volta, quindi, dobbiamo ricordarci e ricordare come la protezione dei dati e la ciber sicurezza siano temi fondamentali il giorno d'oggi, dove ognuno di noi può rappresentare un punto debole e deve quindi fare la propria parte per proteggersi e proteggere gli altri da questo tipo di attacchi.
Circa quattro anni fa, nella puntata alla tecnologia in cucina, tra frigoriferi e forni smart, avevamo parlato per la prima volta del mondo degli elettrodomestici nelle case domotiche.
Analizzando le principali tecnologie e soluzioni, pensate per rendere le attività in cucina più semplici, efficaci e, perché no, ancora più divertenti.
Da allora l'innovazione è progredita notevolmente e, dopo una lunga pandemia, le esigenze delle persone sono cambiate drasticamente ed insieme a loro anche le tecnologie per poterle soddisfare.
A dire la verità, il funzionamento degli elettrodomestici smart rimane pressoché lo stesso di quattro anni fa, se non per l'aggiunta di qualche nuova funzionalità che li rende ora ancora più efficienti sia nel funzionamento che nella gestione dei consumi elettrici.
Per fare un esempio, oggi molte persone tendono sempre di più a cucinare a casa piuttosto che a uscire al ristorante.
Perciò il mondo degli elettrodomestici smart si sta lentamente adattando alle scelte dei consumatori, migliorando tali elettrodomestici sia da un punto di vista tecnologico ma allo stesso tempo rendendoli anche più grandi.
Questo trend sta dunque portando ad una maggior attenzione sulla qualità e la tipologia degli elettrodomestici che mettiamo nelle nostre cucine, perché oltre appunto alla possibilità di risparmiare, la tecnologia ormai rende sempre più personalizzabile l'esperienza culinaria fai da tè, assicurando allo stesso tempo anche un controllo sulla qualità degli ingredienti.
Un esempio che dimostra questa teoria lo possiamo prendere dalle macchine del caffè che stanno diventando un pilastro essenziale nelle cucine di molti italiani, proprio perché spesso risulta più comodo e conveniente preparare il caffè a casa piuttosto che al bar.
Un'eccellenza italiana conosciuta in tutto il mondo è De Longhi, un'azienda produttrice di macchine per il caffè di alta qualità e oggi all'avanguardia da un punto di vista tecnologico.
Oltre all'indiscusa autorevolezza che si è guadagnata nel mondo del caffè, De Longhi oggi equipaggia le proprie macchine con tecnologie tanto semplici quanto efficaci, che consentono di preparare miscele e bevande sia attraverso il display digitale dei modelli più avanzati, ma anche direttamente dall'app.
Il modello Rivelia, di fascia medio-alta, è dotato ad esempio di un display a colori full touch da 3,5 pollici, da cui è possibile gestire la preparazione di 5 tipologie di caffè che vanno dal semplice espresso all'americano.
Il vantaggio di possedere una macchina del caffè smart consiste nella personalizzazione delle caratteristiche delle diverse miscele, ma anche nell'automazione delle preparazioni le quali possono essere impostate sulla base delle nostre abitudini.
Questo modello, in particolare essendo dotato della modalità Bean Switch System, è persino in grado di consigliare le corrette preparazioni analizzando semplicemente la tipologia dei chicchi che sono inseriti nei contenitori, rendendo così l'esperienza finale ancora più smart.
Tornando al discorso iniziale, possiamo affermare che la domotica in cucina non solo sembra aver trovato il suo equilibrio per quanto riguarda l'utilità e l'efficientamento, ma sicuramente il settore continuerà a progredire da un punto di vista tecnologico nei prossimi anni.
Tuttavia, l'ultimo passo che resterebbe da colmare riguarda l'integrazione dei propri dispositivi in un unico ecosistema.
Su questo fronte, per fortuna, rispetto a 4 anni fa, sono stati fatti notevoli progressi, e questo grazie allo sviluppo di Matter, ovvero uno standard per la casa intelligente, pensato proprio per favorire l'interoperabilità dei dispositivi, nonché aumentare la compatibilità tra strumenti ed elettrodomestici di marchi diversi.
Se oggi infatti non manca la scelta e l'assortimento dei dispositivi smart, ad essere in difetto è invece la possibilità di poterli controllare uno ad uno, senza la necessità di usare un app per ogni singolo dispositivo, rendendo così la gestione della casa ancora più complicata di quanto non lo fosse in partenza.
Matter è dunque pensato per favorire sia la compatibilità ma anche la comunicazione tra dispositivi in assenza di connessione ad internet, che rimane però indispensabile nel caso in cui ci si trovassi fuori casa.
Dopo quest'ultima novità, non resta che parlare del grande elefante nella stanza, l'intelligenza artificiale, l'ultima IFA di Berlino, ovvero la più importante fiera tecnologica del mondo, si è concentrata in particolar modo sul mondo della smart home e delle possibili implicazioni che potrebbe avere sull'IA in questo settore.
Se infatti la domotica riesce a semplificare e velocizzare le operazioni che compiamo noi persone in cucina, grazie all'integrazione di sistemi di intelligenza artificiale potrebbero diventare un giorno completamente automatiche.
Senza addentrarci nella fantascienza, cerchiamo ora di vedere qual è lo stato attuale di questa tecnologia applicata al mondo degli elettrodomestici smart.
Un primo vantaggio che potremo individuare è relativo all'acquisizione di informazioni legate alle nostre abitudini.
Molti dei più moderni elettrodomestici per la cucina, come ad esempio il forno, sono dotati di sensori in grado di rilevare qualsiasi parametro presente al suo interno, dalla temperatura, al peso, fino all'umidità.
Con le norme quantità di dati ottenuti, il software è in grado di analizzare le preferenze culinarie di una determinata persona, in base alle abitudini registrate, e impostare la cottura di un piatto in maniera del tutto automatica.
Ad esempio, se preferissimo la pizza con la crosta più croccante, in base alle interazioni precedenti che abbiamo avuto con il forno, il sistema di intelligenza artificiale andrà a regolare questo parametro automaticamente.
Tornando a parlare di integrazione, se nel frigo smart avessi del pollo e determinate verdure, il forno andrebbe ad acquisire i dati da quest'ultimo, consigliandoci una determinata ricetta per la preparazione di un piatto leggero a base di pollo.
Oppure, sempre interagendo con il frigo, il forno potrebbe suggerire la preparazione di una portata utilizzando ingredienti prossimi alla scadenza, grazie alle letture automatiche effettuate dal frigo.
Gli esempi potrebbero proseguire ulteriormente.
Quello che è interessante analizzare, però, è come qualsiasi operazione, che solitamente eravamo abituati a compiere fisicamente, negli ultimi anni sta andando incontro ad un processo di automatizzazione sempre più accentuato.
Questo contesto vantaggioso per un ambiente culinario domestico sembra stia preoccupando sempre più il settore della ristorazione, che come in altri campi, ad oggi si discute sulla possibilità che alcune mansioni all'interno delle cucine possano essere rimpiazzate dall'intelligenza artificiale integrata nella robotica.
Immaginate di avere la possibilità di inserire la capacità di lettura e apprendimento, citate poco fa, all'interno di un robot.
Il risultato sarebbe che l'intelligenza artificiale potrebbe svolgere le mansioni dello chef, del cameriere o dell'addetto ai dolci, con più precisione, organizzazione e senza margine di errore.
Probabilmente, con la regolamentazione del settore a livello normativo, determinate classi lavorative potranno sicuramente continuare ad operare all'interno del settore.
Infatti, per rendere la robotica e l'IA più vantaggiose, l'automatizzazione potrebbe essere adottata per svolgere i compiti più ripetitivi, come pelare o tagliare verdure, mescolare salse o grigliare hamburger con precisione costante.
Al di fuori della cucina, i sistemi di intelligenza artificiale potrebbero ottimizzare la catena di approvvigionamento, prevedendo con anticipo la domanda e ordinando poi gli ingredienti in modo più efficiente, riducendo gli sprechi.
Per quanto riguarda le mansioni più creative, difficilmente l'IA potrà raggiungere determinati livelli, almeno per il momento.
Se prima abbiamo parlato di una cucina utopica in cui tutto funziona meraviglia, la realtà al momento è ben diversa, perché una capacità che al momento le macchine non possiedono è la possibilità di adattarsi velocemente in qualsiasi situazione, mentre se si verificasse un piccola errore all'interno del sistema, la realtà al momento è ben diversa, perché una capacità che al momento le macchine non possiedono è la possibilità di adattarsi velocemente in qualsiasi situazione, mentre se si verificasse un piccolo errore all'interno del sistema, tutti gli elementi che interagiscono tra loro potrebbero rendere il problema ancora più esteso.
In conclusione, l'IA potrebbe avere in futuro un ruolo più centrale all'interno delle nostre cucine, però, salvo qualche raro caso, i ristoranti gestiti dalle persone hanno ancora un solido futuro.
È più probabile, invece, che vedremo in futuro l'IA e la robotica collaborare con gli chef umani, piuttosto che sostituirli completamente.
E questa collaborazione andrebbe a portare a una sinergia dove le macchine si occupano di compiti ripetitivi, pericolosi o di precisione, mentre gli umani si concentrano più sugli aspetti creativi o di supervisione della cucina e di interazione con le persone.
L'ideale perciò vedrebbe un equilibrio in cui la tecnologia potenzia le capacità umane senza sostituirle, migliorando l'efficienza e la consistenza, ma mantenendo il tocco umano che rende unica l'esperienza gastronomica.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
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