Il Black Friday è ormai diventato un appuntamento fisso, atteso da milioni di persone in tutto il mondo. Ma cosa si aspettano veramente gli italiani da questa giornata di sconti? E quali sono le principali abitudini e motivazioni che guidano gli acquisti? In questa puntata analizziamo i dati e le previsioni per il Black Friday 2025, previsto per venerdì 28 novembre, approfondendo le aspettative dei consumatori italiani attraverso la ricerca condotta da UNGUESS. Scopriremo come la spesa è in crescita, quali categorie merceologiche dominano gli acquisti e perché l'esperienza utente e la trasparenza delle promozioni sono diventate fattori cruciali per il successo dello shopping online in questa stagione.
Nella sezione delle notizie parliamo dei disservizi causati da Cloudflare che hanno interessato migliaia di siti web, della strategia digitale europea che frena sull'AI Act e infine della nuova funzione introdotta da TikTok per limitare i contenuti generati dall'IA nel feed dell’utente.




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Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi parleremo di cosa aspettarsi dal Black Friday 2025, analizzando i dati raccolti dalla community di utenti di UNGUESS, con l'obiettivo di scoprire le abitudini di acquisto degli italiani, le categorie più ricercate e le aspettative sugli sconti.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina, su Spotify, Apple Podcast, YouTube Music oppure direttamente sul nostro sito.
Dopo i disservizi di Amazon e Microsoft avvenuti nelle scorse settimane, martedì 18 novembre è avvenuto un altro importante blackout di numerosi servizi online, questa volta dovuti a problemi con Cloudflare.
Questa società, infatti, fornisce servizi legati ad infrastrutture e sicurezza delle reti, tra cui protezione da attacchi DDoS o CDN.
A causa della modifica ai permessi di uno dei componenti principali dell'infrastruttura di Cloudflare, dunque, dalle ore 12:00 di martedì hanno iniziato a verificarsi comportamenti inattesi, con duplicazioni anomale di righe nel file di configurazione "feature file" utilizzato dall'azienda per determinare se le richieste avvengono o meno da un bot.
Da quel momento, dunque, quasi tutti i servizi offerti dalla piattaforma hanno smesso di funzionare, con le operazioni di ripristino iniziate alle ore 13:00 e terminate alle ore 18:00, rendendo questo blackout il più grave dal 2019.
L'interruzione ha infatti causato disservizi a migliaia di siti web, compresi portali come Canva, ChatGPT, X e DownDetector.
In seguito a questo avvenimento, il CEO, oltre ad un messaggio di scuse verso gli utenti, ha comunicato che l'azienda sta lavorando per rendere i controlli più rigorosi e prevenire in futuro episodi simili.
L'Europa frena sull'AI Act piegandosi alle pressioni delle Big Tech e del governo USA.
Per timore di perdere la corsa globale contro i giganti americani e cinesi, Bruxelles ha proposto un rinvio per le regole sui sistemi di intelligenza artificiale ad "alto rischio".
Il rinvio è di durata indefinita, finché non saranno disponibili standard tecnici e strumenti di supporto adeguati - per definire l'alto rischio - congelando di fatto le tutele previste per la salute e i diritti fondamentali.
Oltre all'intelligenza artificiale, la revisione tocca anche il GDPR, permettendo l'uso di dati pseudonimizzati per addestrare i modelli e semplificando radicalmente la gestione dei consensi online.
Quest'ultimo punto conferma una tendenza alla deregolamentazione che avevamo già anticipato nella puntata del 27 settembre, dove avevamo accennato proprio al tema dell'inutilità e della probabile fine degli attuali cookie-banner.
In un momento storico come questo, caratterizzato da innumerevoli contenuti realizzati dall'intelligenza artificiale, TikTok ha deciso di introdurre una funzionalità strategica, volta a garantire agli utenti un controllo maggiore sui contenuti generati tramite questa tecnologia.
La nuova funzione sarà disponibile all'interno della sezione Gestisci argomenti e attraverso un apposito cursore, gli utenti avranno la facoltà di modulare la frequenza di apparizione dei video generati dall'IA nel proprio feed, scegliendo liberamente se incrementarne la visibilità o ridurne la presenza in favore di contenuti creati da utenti reali.
L'obiettivo dell'azienda, tuttavia, non è la promozione di contenuti sintetici, bensì la personalizzazione dell'esperienza di fruizione così da adattare le varietà del feed in base alle preferenze individuali.
Parallelamente a questi nuovi controlli, TikTok sta anche intensificando il proprio impegno verso la trasparenza e l'autenticità digitale.
Oltre infatti all'attuale utilizzo del protocollo C2PA per l'etichettatura tramite metadati, l'azienda sta sperimentando la tecnologia dell'Invisible Watermarking.
Questa soluzione avrà infatti il compito di inserire un marchio digitale impercettibile e difficilmente rimovibile, che potrà essere letto esclusivamente dai sistemi della piattaforma e che offrirà un livello di sicurezza maggiore contro la manipolazione dei contenuti.
Negli ultimi anni quello del Black Friday è diventato un appuntamento fisso - per certi aspetti tradizionale - atteso da milioni di persone in tutto il mondo. L'evento nasce infatti più di un secolo fa, quando agli inizi degli anni venti, nel 1924 più precisamente, a Philadelphia la catena di grandi magazzini Macy's organizzò una parata a tema natalizio
il giorno dopo il giorno del ringraziamento, che corrisponde al venerdì successivo al quarto giovedì del mese di novembre. Da qui si iniziò a identificare questa giornata come l'inizio ufficiale della stagione natalizia e di conseguenza delle vendite legate a questa festività. Col tempo poi i commercianti iniziarono a proporre sconti e offerte per incentivare
le vendite, facendo leva sul significato di questa ricorrenza. E negli anni '60 prima e '80 poi, complice anche il boom economico, questo fenomeno commerciale si è diffuso in tutto il territorio degli Stati Uniti. In Europa dobbiamo invece aspettare alcuni anni, fino al primo decennio degli anni 2000, dove grazie soprattutto alla larga diffusione di
e-commerce come Amazon, si è diffuso nel Regno Unito e successivamente nel resto d'Europa.
L'evento è quindi diventato un fenomeno globale che negli anni ha visto il moltiplicarsi di iniziative da parte di e-commerce e commercianti, ma anche di una serie di eventi correlati come la Black Week, che estende gli sconti all'intera settimana, o il Cyber Monday, dedicato principalmente a negozi online o prodotti di elettronica. Anche in Italia, quindi,
il Black Friday è diventato ormai uno spartiacque, che da qualche anno indica l'inizio ufficiale della stagione natalizia, con milioni di italiani che approfittano delle offerte settimanali per l'acquisto di regali, addobbi, vestiario, prodotti di tecnologia e molto altro. In In questa puntata dunque vogliamo analizzare quali saranno le previsioni e le aspettative dei
consumatori italiani per il Black Friday di quest'anno, previsto proprio per la prossima settimana, venerdì 28 novembre. E per farlo analizzeremo i dati raccolti da UNGUESS, azienda che abbiamo più volte intervistato in questo podcast e che grazie alla metodologia del crowdtesting ha potuto raccogliere informazioni e feedback tramite sondaggi effettuati ad una
community di utenti reali. Iniziamo quindi ad analizzare un po' di numeri.
Uno degli indicatori più rilevanti riguarda le previsioni di spesa per il 2025. Solo nel 2024, infatti, secondo dati di Netcomm, gli italiani durante le giornate del Black Friday e del Cyber Monday hanno speso oltre 2 miliardi di euro. E quest'anno le aspettative sono ancora più alte, con il 71% dei consumatori intervistati che ha dichiarato di partecipare probabilmente
o sicuramente. Un altro dato interessante riguarda invece la motivazione degli acquisti.
Abbiamo visto, infatti, come il Black Friday sia noto principalmente in vista delle festività natalizie come incentivo per gli acquisti in questo periodo dell'anno. Tuttavia la maggior parte delle persone, l'83%, acquisterà beni per uso personale, e in particolare prodotti che rientrano in categorie come moda, abbigliamento, elettronica e tecnologia. Rimane comunque alta,
un italiano su due, la percentuale di persone che approfitteranno del Black Friday per acquistare regali di Natale, approfittando delle promozioni. Veniamo quindi alle abitudini di acquisto.
Abbiamo già elencato le categorie principali come moda e tecnologia, ma è sicuramente da sottolineare il canale attraverso cui gli italiani faranno shopping durante il "Venerdì Nero". Il 57% degli utenti intervistati da UNGUESS, infatti, predilige un acquisto tramite e-commerce.
Un dato ormai in crescita da anni che indica come lo shopping online sia ormai sdoganato e non più visto con la diffidenza dei primi anni. Gli e-commerce, primo fra tutti Amazon, hanno infatti numerosi vantaggi rispetto ai negozi fisici. La comodità di acquisto è uno di quelli, accompagnata da un'ampissima selezione di prodotti di tutte le categorie e offerte di
prezzo spesso molto più vantaggiose rispetto ai canali tradizionali. Se da un lato quindi le attività commerciali in occasione del Black Friday possono cercare di puntare sullo shopping online, magari sponsorizzando sulle piattaforme social il proprio e-commerce accompagnandolo ad offerte interessanti, dall'altro è necessario prestare molta attenzione all'aspetto dell'esperienza
utente, che soprattutto in casi come questo può fare la differenza sul numero di acquisti.
I dati raccolti da Baymard dello scorso anno, infatti, indicano che mediamente il 69,8% degli ordini è stato soggetto all'abbandono del carrello. E considerando che, sempre per l'anno 2024, secondo i dati di Shopify, lo scontrino medio è stato di 119 euro, questo si traduce in danni economici di migliaia di euro per le piattaforme di shopping online.
Approfondendo il tema, l'abbandono del carrello avviene quando l'utente, dopo aver appunto selezionato i prodotti da acquistare, non procede al pagamento, abbandonando il sito. Le motivazioni possono essere molteplici, ma tra i motivi principali vi sono la presenza di costi nascosti o problemi legati
all'esperienza utente. Alcuni esempi possono essere la comparsa al momento del checkout di costi di spedizione o altri costi inaspettati, ma anche la presenza di processi di pagamento complicati e macchinosi, o la mancanza di opzioni di pagamento flessibili. Non è raro, infatti, essere scettici di fronte a e-commerce - magari poco conosciuti - che come unica opzione di pagamento prevedono
l'inserimento dei dati della propria carta di credito o di debito, escludendo totalmente modalità considerate generalmente più sicure e immediate come Paypal, Google Pay o Apple Pay.
E proprio le preoccupazioni relative alla sicurezza dei dati è un'altra delle motivazioni che portano spesso all'abbandono del carrello online. A tal proposito abbiamo dedicato una puntata proprio al tema della sicurezza sugli acquisti, dal titolo: "Acquistare online in sicurezza". Infine, un'altra delle principali motivazioni che porta gli utenti a non concludere
gli acquisti è legata alle performance e alla fluidità della piattaforma. D'altronde, se i colossi americani ci hanno abituati a tempi di caricamento delle pagine rapidissimi, anche pochi secondi in più possono tradursi in frustrazioni da parte degli utenti e, conseguentemente, nell'abbandono del sito. Proprio con UNGUESS, tra l'altro abbiamo approfondito
l'aspetto delle performance dei siti web e della loro importanza per un'esperienza utente senza frizioni, nella puntata: "UNGUESS: il ruolo dei test di performance nell’esperienza digitale".
Il consiglio per gli esercenti, quindi, è quello di non arrivare al Black Friday impreparati, ma dotarsi di tutti gli strumenti per affrontare al meglio la stagione delle offerte per offrire agli utenti un'esperienza ottimale, fluida e trasparente, e poter essere quindi competitivi nel vastissimo mondo dello shopping online. Veniamo infine agli ultimi
punti dell'analisi condotta da UNGUESS per poter rispondere alla domanda: cosa si aspettano gli italiani dal Black Friday di quest'anno? Alcune risposte le abbiamo indirettamente già fornite nelle analisi precedenti. Dal sondaggio emerge infatti che una delle principali aspettative riguarda proprio un'esperienza di acquisto positiva. Questo si
traduce in una rapidità nei processi di scelta e ricerca dei prodotti, di acquisto e una comunicazione trasparente, fatta di promozioni chiare e informazioni dettagliate sulla disponibilità effettiva dei prodotti. Quello della disponibilità, inoltre, è un altro aspetto tenuto particolarmente in considerazione, con gli utenti che si aspettano un'ampia scorta di
prodotti. Per quanto riguarda l'aspetto economico, invece, la maggior parte degli intervistati si aspetta sconti di almeno il 30%, e anche in questo caso pretende trasparenza da parte delle attività commerciali. Analizzando i dati del 2024, infatti, quasi un terzo degli utenti non ha effettuato acquisti durante il Black Friday a causa di sconti non interessanti o mancanza di promozioni
su prodotti desiderati. Viceversa, tra chi acquista, il 30% ha ritenuto le promozioni proposte in linea con le aspettative. Tuttavia, numerosi utenti rimangono scettici sulla reale affidabilità degli sconti. Riprendendo quest'ultima analisi, nel corso degli ultimi anni il Black Friday, in Italia e all'estero, sta diventando un evento sempre più sentito e partecipato
e di conseguenza gli utenti arrivano al giorno degli acquisti con maggior preparazione e consapevolezza. In settori come l'elettronica, l'abbigliamento o prodotti per la casa, ad esempio, c'è un'intensa concorrenza, per cui gli italiani necessitano di un'attenta preparazione nelle settimane che precedono la giornata del "Venerdì Nero", che prevede una selezione attenta
dei prodotti da inserire nel carrello o nelle wishlist, o il monitoraggio costante dei prezzi per evitare proprio falsi sconti o spiacevoli sorprese. In conclusione, il Black Friday rappresenta oggi molto più di una semplice occasione di shopping. È diventato un vero e proprio indicatore delle abitudini di acquisto e del grado di maturità digitale dei consumatori
italiani. La progressiva diffusione dell'e-commerce, la crescente attenzione all'esperienza utente e la richiesta di trasparenza e sicurezza sono segnali di un pubblico sempre più consapevole, informato e selettivo. Per le aziende e i commercianti, il periodo che precede il "Venerdì Nero" non è soltanto un momento per lanciare promozioni, ma un'opportunità per rafforzare la fiducia
dei clienti e curare i propri canali digitali. Investire in una comunicazione chiara, in un sito performante e in un'esperienza d'acquisto semplice e piacevole può fare la differenza tra un cliente occasionale, uno fidelizzato o, peggio ancora, in un abbandono del carrello. Il Black Friday 2025 si preannuncia quindi come un banco di prove importante. Da un lato per i consumatori sempre
più attenti e consapevoli e dall'altro per le aziende, chiamate a offrire valore reale e non solo sconti apparenti. Sarà interessante osservare nelle prossime settimane se le aspettative verranno rispettate e se l'esperienza d'acquisto riuscirà a mantenere le promesse di convenienza e trasparenza che hanno reso questa giornata un appuntamento ormai immancabile nel
calendario dello shopping globale.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia. Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio. Per qualsiasi tipo di domanda o suggerimento scriveteci a redazione@dentrolatecnologia.it, seguiteci su Instagram a @dentrolatecnologia
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Noi ci sentiamo la settimana prossima.
