
La tecnologia, più nello specifico internet, possiede il vantaggio di rendere più accessibile e fruibile un contenuto digitalizzato rispetto alla versione originale. Questo viene fatto eludendo barriere apparentemente invalicabili come ad esempio la censura. In questa puntata non ci poniamo l’obiettivo di analizzare le soluzioni per aggirare la censura, tema già trattato in una puntata dedicata, ma vediamo appunto come la tecnologia riesce, spesso nelle modalità più inverosimili, a rendere più accessibili i contenuti digitalizzati. E a proposito di inverosimile, un esempio che affrontiamo è la Uncensored Library, una biblioteca collocata nel posto a cui nessuno penserebbe minimamente, Minecraft.
Nella sezione delle notizie parliamo di Google che introdurrà IA in Workspace, di Microsoft che sigla un nuovo accordo con Boosteroid e infine di Enel e Newcleo che collaboreranno per lo sviluppo del nucleare di IV generazione.




Brani
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Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi proviamo ad analizzare come la tecnologia riesca, in diversi modi, a rendere più accessibile la conoscenza umana, promuovendo una cultura senza confini.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Dopo Microsoft, che con il nuovo chatbot integrato a Bing sta acquisendo sempre più utenti, anche Google ha annunciato diverse novità per quanto riguarda l'integrazione dell'intelligenza artificiale nei suoi prodotti, in particolare in Gmail e in Google Workspace, ossia la suite per l'ufficio che comprende Drive, Documenti, Fogli, Presentazioni e molto altro.
Google vuole infatti introdurre una sorta di collaboratore, in grado di scrivere autonomamente dei testi in base alle richieste dell'utente, proprio come fa ChatGPT.
Per quanto riguarda Gmail, l'intelligenza artificiale di Google potrà proporre delle risposte, ma anche riassumere intere conversazioni, correggere, scrivere e riscrivere testi nell'app Documenti, creare sfondi e immagini per le presentazioni, generare formule e assistere l'utente nell'analisi dei dati sull'app Fogli e molto altro.
Per quanto riguarda Google Meet, invece, l'intelligenza artificiale riuscirà a prendere appunti in tempo reale su quanto viene detto nella chiamata e generare un testo riassuntivo della conversazione.
Inoltre, sarà anche possibile riscrivere i testi usando diversi toni, da più formali e professionali a più informali e leggeri.
Al momento le funzionalità sono limitate solo a pochi utenti, per una prima fase di test, fino ad arrivare al lancio vero e proprio probabilmente nel corso di quest'anno.
Infine, Google vuole specificare che questi strumenti non intendono sostituire l'essere umano, ma al contrario vogliono essere un aiuto per favorire l'ingegno e la creatività che rimane una prerogativa umana.
Microsoft ha siglato un accordo con l'azienda ucraina Boosteroid per portare Call of Duty e altri titoli Xbox per PC nel servizio di streaming Boosteroid per almeno i prossimi dieci anni.
L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, di cui abbiamo già parlato più di un anno fa, sembra essere sempre più vicina, e la casa di Redmond sta fissando una serie di patti volti a facilitare l'approvazione dell'operazione.
Inoltre, l'accordo con Boosteroid si aggiunge ai recenti accordi siglati con Nintendo e Nvidia, che rende ancora più chiaro alle autorità di regolamentazione che la futura acquisizione di Activision Blizzard renderà Call of Duty disponibile su un numero di dispositivi molto maggiore rispetto al passato.
Questo perché Sony si dice preoccupata dall'accordo, affermando di non potersi fidare delle parole di Microsoft e sostenendo che Microsoft voglia escludere la distribuzione di molti titoli sulle console PlayStation di Sony.
Il gruppo Enel e la società di tecnologie nucleari Newcleo hanno annunciato di aver firmato un accordo di cooperazione con l'obiettivo di condividere conoscenze e lavorare su progetti di tecnologia nucleare di quarta generazione, di cui avevamo parlato nella puntata “ENEA: fissione e fusione nucleare per alimentare il futuro” , per fornire una fonte di energia sicura e stabile e ridurre allo stesso tempo i volumi di scorie radioattive prodotte.
Secondo l'accordo, Enel collaborerà fornendo principalmente competenze specialistiche attraverso la condivisione di personale qualificato del gruppo italiano, mentre Newcleo si è impegnata nel garantire ad Enel un'opzione come primo investitore nella realizzazione del primo impianto nucleare fuori dall'Italia.
Il prossimo obiettivo di Newcleo, infatti, è proprio quello di progettare e costruire il primo mini reattore veloce al piombo da 30 MW elettrici in Francia entro il 2030, il quale si occuperà di fornire energia principalmente per esigenze commerciali o piccole aree come isole o comunità remote.
Secondo Aristotele, la caratteristica fondamentale che distingue l'uomo dall'animale e da ogni altra forma di vita presente su questo pianeta è il logos, ovvero la capacità di pensare e ragionare e articolare un discorso in un linguaggio specifico.
Queste capacità, uniche nel loro genere, si sono notevolmente volute nel corso dei millenni e grazie a invenzioni come la scrittura e la capacità di archiviare, di cui abbiamo parlato nella puntata La memoria dell'umanità dalla pietra allo spazio, ogni ragionamento, studio, riflessione e filosofica è stata registrata in documenti di vario genere che oggi definiscono e racchiudono il patrimonio culturale mondiale dell'umanità.
In virtù della loro storia e unicità, i beni culturali rappresentano oggi un settore produttivo che crea ricchezza, integrazione sociale, istruzione e senso di appartenenza ad una società, e per tali caratteristiche è indispensabile che vengano conservate al meglio possibile e in modo tale che riescano a soddisfare le esigenze delle generazioni future.
Sulla base di questi presupposti, la tecnologia ha dunque iniziato a ricoprire un essenziale ruolo nella gestione e nella raccolta dei beni storico-culturali attraverso la digitalizzazione, le cui caratteristiche consentono ad esempio di svincolare il contenuto di un manoscritto dalla carta vera e propria, un materiale a cui siamo ancora oggi affezionati ma che presenta non pochi problemi legati soprattutto alla conservazione.
Per di più, oltre ad archiviare e dunque garantire ad un'opera letteraria un vero e proprio backup, la tecnologia, più nello specifico internet, possiede il vantaggio di rendere più accessibile e fruibile un contenuto digitalizzato rispetto alla versione originale, eludendo barriere apparentemente invalidabili come ad esempio la censura.
Sia chiaro però, questa puntata non si pone come obiettivo quello di analizzare le soluzioni per aggirare la censura, tema già trattato per alcuni aspetti nella puntata dedicata al funzionamento delle VPN dello scorso 24 settembre, ma piuttosto di analizzare come la tecnologia riesca, spesso, nelle modalità più inverosimili, rendere più accessibili i contenuti digitalizzati.
E a proposito di inverosimile, un esempio che calza la perfezione con quanto ho detto poco fa è l'Uncensored Library, una biblioteca collocata nel posto a cui nessuno penserebbe minimamente.
Minecraft.
Molti di noi conoscono il famoso videogioco che permette di estrarre materiali e costruire ogni cosa ci passi per la mente, ma non tutti sono consapevoli delle reali potenzialità di questo strumento, che spesso viene utilizzato dai più appassionati persino per condividere messaggi e storie dall'incredibile potenza culturale ed emotiva.
E un esempio di questo tipo è appunto l'Uncensored Library, ovvero una gigantesca biblioteca costruita su Minecraft dalla ONG Reporters Senza Frontiere, che si pone come obiettivo quello di raggiungere milioni di persone in tutto il mondo, ma soprattutto di arrivare nei paesi in cui la libertà di parola è censurata e dove blogger, giornalisti o comuni giocatori possono leggere articoli che non hanno subito alcuna forma di limitazione.
Ma nel rendere più accessibile la cultura, per così dire, le diverse implicazioni della digitalizzazione hanno trovato riscontro anche in altre realtà, come quelle museali ad esempio, che soprattutto durante ma in realtà anche post-pandemia si sono viste costrette ad abbracciare nuove soluzioni per rendere più fruibili i propri reperti e manufatti.
Il museo, infatti, possiamo definirlo come un'istituzione permanente senza scopo di lucro, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali e materiali dell'uomo e del suo ambiente promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica.
Comprendiamo dunque che le istituzioni museali hanno il compito di aprirsi ai cittadini in maniera democratica, cercando di eliminare qualsiasi tipo di barriera che si presenti come ostacolo all'interno dei processi indispensabili per la diffusione di conoscenza e cultura, ovvero elementi imprescindibili per la crescita di una società contemporanea basata sul progresso e sullo sviluppo.
Dato al riguardo, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno raggiunto un grado di potenza e di efficienza talmente elevato che la loro scalabilità è ormai attuabile in moltissimi settori, portando in questo modo innovazione, cambiamento e soprattutto accessibilità.
In ambito museale, ad esempio, la varietà delle nuove tecnologie arrivate negli ultimi decenni ha permesso di estendere la fruizione dei manufatti e dei beni storico-culturali, sia attraverso modalità off-site, ovvero fuori dal museo e quindi attraverso siti web interattivi e sui social networks, sia on-site, con tecnologie che hanno permesso alle realtà
museali di diventare maggiormente innovative e di rendere il patrimonio culturale più accessibile, rivoluzionando positivamente i processi di distribuzione e fruizione, con l'obiettivo di far diventare i vecchi, ma anche i nuovi, visitatori, non solamente spettatori passivi, bensì utenti attivi in grado di interagire e apprendere con modalità nuove e più coinvolgenti.
Attualmente i principali strumenti utilizzati dai musei per potenziare l'accesso e la visibilità delle opere sono tecnologie di cui abbiamo già sentito parlare, ma proprio in virtù della loro facile implementazione nei diversi settori della società trovano facilmente in piego anche in questo ambito.
Oltre alla consolidata digitalizzazione 2D, negli ultimi anni si è affermata in primo luogo la stampa 3D, che applicata all'interno dei musei permette di replicare in tre dimensioni manufatti e opere di vario genere e grandezza.
Per le sue enormi potenzialità questa tecnologia sta dunque ricoprendo un ruolo fondamentale nell'ambito museale, soprattutto per quanto riguarda l'accesso alle collezioni, poiché di fatto rende possibile l'esposizione di modelli sostitutivi di opere troppo delicate o persino perdute all'interno dei percorsi senza alcun tipo di limitazione.
Per non parlare poi dei processi di restauro e conservazione delle opere parzialmente distrutte, che grazie alla stampa 3D possono finalmente tornare ai loro antichi fasti.
Proseguendo, molto sottovalutate sono invece le audioguide, che per via della loro economicità e semplicità garantiscono un ottimo servizio di guida all'interno del percorso museale attraverso l'utilizzo di dispositivi mobili come gli smartphone, che consentono al visitatore di accedere non solo a informazioni audio, ma anche a informazioni grafiche o video.
Fondamentali sono infine i sistemi interattivi, i quali al giorno d'oggi vengono implementati all'interno dei percorsi museali, generalmente sotto forma di schermi touch screen, basati interamente sull'interazione uomo-machina, permettendo all'utente di valutare e scegliere quali informazioni approfondire o meno.
Ma ora facciamo un piccolo passo indietro e ampliamo nuovamente il discorso al ruolo della tecnologia nel rendere più semplice l'accesso e la fruizione del patrimonio storico-culturale dell'uomo.
La digitalizzazione, come detto inizialmente, viene considerata oggi come lo strumento chiave in grado di salvaguardare migliaia di opere e manoscritti in biblioteche digitali, e così come esistono progetti privati– tra cui l'Uncensored Library su Minecraft– vi sono anche iniziative volute finanziate direttamente dagli Stati con gli stessi e precisi obiettivi di conservazione e promozione.
In Italia, ad esempio, la Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali afferenti al Ministero per i beni e le attività culturali hanno istituito nel 2005 un portale web di comune accesso per la fruizione di cataloghi e parti di archivi contenuti nelle biblioteche pubbliche, oggi consultabile all'indirizzo web internetculturale.it.
Altri progetti di importanza nazionale sono portali come Biblioteca italiana, gestito dall'Università di Roma alla Sapienza, e LiberLiber, un progetto culturale promosso dall'omonima associazione.
In particolare, il primo mette a disposizione fonti primarie dedicate ai classici della letteratura e altri documenti rappresentativi della storia letteraria e linguistica italiana, dal Medioevo fino al Novecento, mentre il secondo sito LiberLiber rende disponibili e gratuitamente scaricabili testi appartenenti alla letteratura italiana.
Ampliando la visione di insieme, esistono comunque progetti finanziati anche su scala internazionale, come quelli europei di Rinascimento virtuale e Europeana, o su scala mondiale tra cui la World Digital Library, che nonostante la differente struttura e organizzazione, si impongono lo stesso e preciso obiettivo, digitalizzare e rendere più facilmente accessibili le opere che hanno segnato e cambiato la storia dell'umanità.
In conclusione, come abbiamo imparato sin dai primi anni di scuola, il patrimonio culturale nazionale e mondiale è un valore assoluto e sconfinato, che ha il compito di determinare l'identità di un popolo e dei singoli individui.
Dunque, tramandare correttamente la cultura e la memoria delle generazioni passate a quelle future è essenziale per continuare a garantire i diritti conquistati e di cui dovremmo godere anche negli anni a venire.
La tecnologia in questo scopo si inserisce alla perfezione, perché nonostante l'ardua questione del digital divide, che tende appunto a dividere e categorizzare la società digitale, le soluzioni innovative e i mezzi informatici che abbiamo e stiamo sviluppando ci permettono di perseguire nelle migliori modalità possibili sia la conservazione della cultura scritta e non, che la sua valorizzazione, abbracciando soprattutto nuove forme di comunicazione che un giorno dovranno toccare ogni singola persona senza alcun limite geografico.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
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