
L’automobile è indubbiamente la protagonista della rivoluzione della mobilità alla quale stiamo assistendo. Per proseguire il nostro percorso alla scoperta del mondo dei veicoli elettrici, che abbiamo cominciato qualche mese fa parlando di infrastrutture di ricarica, oggi cercheremo di capire come si sta preparando il Gruppo Volkswagen per questa transizione. Stefano Sordelli, Future Mobility Director di Volkswagen Group Italia, ci ha spiegato quali ostacoli hanno dovuto affrontare e come immaginano il futuro del settore dei trasporti su ruota.
Nella sezione delle notizie invece parleremo dell’arrivo su Marte del rover Perseverance per la missione Mars 2020 e di una possibile soluzione per decongestionare i flussi streaming che genererà la Serie A di calcio su DAZN.



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in un momento in cui si parla di green deal, si parla di digitalizzazione, di innovazione, anche il cliente stesso si sta orientando un po al futuro, nel momento in cui deve scegliere una nuova vettura e non a quella che era la scelta magari più facile e tradizionale.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi proseguiremo il nostro percorso alla scoperta della mobilità elettrica, infatti parleremo di automobili e non solo, con Volkswagen Group Italia.
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Alle ore 21.44 di giovedì 18 febbraio, il rover sviluppato dal laboratorio JPL di NASA è atterrato con successo sulla superficie di Marte, dopo aver viaggiato per 203 giorni percorrendo una distanza di oltre 470 milioni di chilometri.
Completata la fase più difficile della missione, ossia l'entrata nell'atmosfera marziana, il rover Perseverance nei prossimi anni avrà il compito di studiare la superficie del pianeta rosso per cercare di rispondere alla fatidica domanda, c'è mai stata vita su Marte? Per farlo Perseverance analizzerà diversi campioni rocciosi, cercando nel frattempo di conservarli per un'eventuale missione di recupero, e che verranno prelevati in corrispondenza di un grosso cratere chiamato G-Zero, in cui ricercatori ritengono che un tempo si trovasse un antico fiume che sfociava in un lago.
Il rover Perseverance ricorda molto il fratello Curiosity, tranne che in questo caso il primo è dotato di ruote più resistenti e sensori nuovi, che consentiranno di avere immagini ad alta risoluzione e dati ancora più precisi.
A fare inoltre compagnia Perseverance ci sarà Ingenuity, ossia un drone di piccole dimensioni che aiuterà il rover nelle perlustrazioni quotidiane.
Se funzionerà sarà il primo oggetto nella storia delle esplorazioni spaziali a decollare e atterrare su un pianeta diverso dalla Terra.
Dopo i problemi di congestione di rete lo scorso anno al debutto in Italia di DAZN, con lo streaming esclusivo della serie A, Tim ha pensato ad una soluzione per garantire ai propri clienti streaming affidabili e senza interruzioni, sfruttando canali alternativi alla rete internet.
E la chiave per ovviare a questi problemi sembra essere il digitale terrestre.
In pratica la diretta verrebbe trasmessa in modo sicuro attraverso il canale televisivo, per poi essere ricevuta dal Tim Vision Box, in possesso del cliente, ovviamente connesso sia a internet sia all'antenna di casa.
L'idea di Tim e di DAZN comunque non è quella di utilizzare questo sistema come soluzione principale, anzi, si tratterebbe solo di un canale di backup da sfruttare esclusivamente al verificarsi di congestioni o problemi di rete alleggerendone il carico.
Una soluzione decisamente ingegnosa quindi, ma che d'altro canto ci fa ancora una volta comprendere l'importanza di garantire a tutti i cittadini una connessione stabile e veloce che al momento solo la fibra ottica può garantire.
Per proseguire il nostro percorso alla scoperta del mondo dei veicoli elettrici, oggi ci soffermeremo sulla protagonista di questa rivoluzione della mobilità, l'automobile.
E per raccontarci il punto di vista del Gruppo Volkswagen, gli ostacoli che stanno affrontando e come immaginano il futuro del settore dei trasporti, è con noi Stefano Sordelli, Future Mobility Director di Volkswagen Group Italia.
Benvenuto Stefano.
Buongiorno, grazie mille per l'invito.
Il Gruppo Volkswagen comprende diverse case automobilistiche, tra cui oltre ovviamente a Volkswagen, Audi, Skoda, Seat e i vostri veicoli commerciali, quindi sicuramente un'ampia gamma di automobili.
Ma da quando e perché vi siete però approcciati al mondo dei veicoli elettrici e quali sono state le difficoltà che avete, diciamo così, affrontato e riscontrato durante questo percorso?
Allora, diciamo che i veicoli elettrici noi li offriamo al mercato già da diversi anni.
Abbiamo iniziato con l'E-Golf, poi è arrivata l'E-Up, però la vera rivoluzione della mobilità elettrica la stiamo vivendo in questi mesi, anche se ci prepariamo da diversi anni, con il lancio di tutte quelle vetture che nascono su piattaforme dedicate alla mobilità elettrica, quindi non piattaforme condivise con altre motorizzazioni, potremmo dire così, ma piattaforme che quindi nascono e sono pensate esclusivamente per vetture a trazione totalmente elettrica.
Una di queste, che è un po il cuore della nostra strategia, la chiamiamo M-E-B, è una piattaforma modulare esclusiva per veicoli elettrici, modulare quindi su questa piattaforma possono nascere e nasceranno in futuro diverse vetture con diversi tipi di design, nasceranno SUV, nasceranno vetture a shooting brake, nasceranno vetture compatte e con diversi brand.
Ovviamente la difficoltà qual è? È quella di riuscire a sviluppare piattaforme di questo tipo con grandi investimenti, potendo però poi dare al mercato alla fine vetture che abbiano prezzi accessibili a tutti e che abbiano poi tecnologie che vanno sempre più in linea con quelle che sono le necessità del cliente.
Oggi chi sceglie un'auto elettrica molto più che in passato potremmo dire ha una vita più facile.
I primi erano veri e propri pionieri che sceglievano un'auto elettrica andando un po contro tutto e tutti.
Oggi per fortuna le cose stanno cambiando molto e di conseguenza questa piattaforma per esempio a noi consente di fare cosa? Consente di offrire al cliente vetture elettriche a prezzi sempre più simili e vicini a quelli delle vetture tradizionali, delle vetture endotermiche con autonomie ormai assimilabili a quelle di vetture tradizionali, la nostra Volkswagen ID3 che abbiamo lanciato pochi mesi fa sul mercato italiano e che è andata molto bene perché in pochi mesi ha immatricolato più di 1000 vetture lo scorso anno, in realtà a
tutti gli effetti consente di avere autonomie che vanno dai 330 fino agli oltre 500 chilometri, quindi autonomie di tutto rispetto molto più importanti non più solo per uso urbano e anche tempi di ricarica molto ridotti, meno di 30 minuti per ricaricare l'80% della batteria.
Quindi iniziamo a guardare a veicoli che ormai abbracciano quelle che sono le necessità di tutti.
Ho capito, quindi forse all'inizio uno dei problemi principali era anche quello dell'autonomia.
E un altro problema che potrebbe porsi il potenziale cliente di un veicolo elettrico che oggi i potenziali clienti sono tantissimi perché è un mercato sicuramente molto giovane è quello della durata della batteria nel tempo.
Perché oggi siamo abituati con i nostri smartphone, sappiamo che lo smartphone lo ricarichiamo quotidianamente, vediamo che dopo alcuni anni la capacità della batteria diminuisce e lo vediamo in modo evidente.
Questo problema riguarda anche le batterie delle auto elettriche?
Allora intanto tu hai detto bene, nel senso che hai parlato di alcuni anni, cioè è inevitabile che dopo alcuni anni possa capitare, però faccio subito una premessa, le nostre batterie sono garantite per 8 anni o 160 mila chilometri, quindi questa intanto è la doverosa premessa, per cui come dire il cliente può stare tranquillo, chi sceglie un nostro mezzo può stare tranquillo.
Detto questo secondo me occorre fare un'ulteriore premessa, ovviamente ogni batteria al litio poi è sottoposta a diversi cicli di carica scarica, è altrettanto vero che più sono intensi più ovviamente la batteria può risentirne.
Però noi stiamo parlando di passenger cars, stiamo parlando di vetture che vanno alla maggior parte di noi e sono vetture che mediamente, come dire, media nazionale fanno fra i 35 ai 40 chilometri al giorno, questo per dire che se io ho una vettura con un'autonomia di 330 chilometri non necessariamente potrei ricaricarla ogni giorno
e in più sempre più per quello che stiamo vedendo, la customer experience del cliente elettrico oggi ma sempre più anche domani passerà da momenti diversi di ricarica, ricarica a bassa potenza, quindi che sollecita poi meno la batteria magari in ambito domestico o presso l'azienda, quindi presso l'ufficio, magari alternato a momenti di ricarica ad
alta potenza o a media potenza in ambito extraurbano, in ambito autostradale, però non ci saranno mai continui cicli di carica scarica più volte al giorno come può capitare magari ai muletti che si utilizzano nelle aziende in amico logistico, che sono mezzi che già funzionano in ambito elettrico che già siamo abituati a vedere o ad utilizzare alcuni di noi e che in realtà già esistono, insomma, e che ovviamente hanno batterie, come dire, sollecitate.
Quindi parlando di Passenger Carmi sento di dire che inevitabilmente una batteria nel tempo viene utilizzata in quanto tale perde un po quella che è insomma un po la sua performance, però da un lato c'è la garanzia, dall'altra c'è il fatto che comunque la ricarica che sempre più daremo alle nostre vetture sarà una ricarica data da un mix di potenza e alcune volte ad alta potenza, altre volte a bassa potenza e quindi questo, come dire, favorisce anche la vita utile della batteria stessa.
Sì, quindi sta anche molto la durata in sé della batteria da come poi l'utente finale utilizza il veicolo.
Questo sempre, assolutamente, sì vale per l'auto elettrica come per qualunque altro prodotto che acquistiamo.
Ho capito e in riferimento, invece, adesso abbiamo parlato abbastanza in astratto di veicoli elettrici, però quali sono le vostre offerte commerciali, le vostre offerte sia per quanto riguarda i veicoli, appunto, come hai detto tu per passeggeri, ma anche per i piccoli veicoli commerciali?
Diciamo che il portafoglio di proposte che stiamo portando, insomma, al mercato è molto importante con tutti i nostri brand, nel senso che citavo prima la Volkswagen i3, a breve arriverà anche la i4, quindi che è una vettura, come dire, che ha misure diverse da quella di un i3, che è grande, pensa poco come una Golf, per dare l'idea.
È un SUV compatto, però, più grande e quindi che guarda più a un Volkswagen Tiguan, però poi arriverà anche la Q4 e-Tron di Audi, arriverà la Skoda Enyaq, quindi sono tutti SUV di taglia, come dire, compatta, che sono poi un po le vetture che oggi anche il cliente cerca.
Cioè, la crescita del mercato auto ha dei fattori abilitanti, fra questi fattori sicuramente, come dire, il fatto che l'offerta in anni scorsi fosse, come dire, abbastanza ridotta rispetto alle vetture tradizionali e avesse vetture con forme che magari non sempre soddisfavano le necessità dei clienti, anche questo inevitabilmente limitava un po la diffusione.
Per cui questa cosa devo dire che sta un po cambiando, stanno arrivando e arriveranno da parte nostra, insomma, molte vetture elettriche, da qui al 2029, insomma, ne lanceremo oltre 70, quindi ovviamente, come dire, nei prossimi anni avremo una vera rivoluzione, insomma, in questo senso, che non riguarda solo le passenger car, ma riguarda anche i veicoli elettrici,
in realtà i colleghi dei veicoli commerciali di Volkswagen, hanno già, ormai da due anni, lanciato sul mercato un mezzo, insomma, di Crafter che stiamo vendendo e che, anzi, è molto richiesto proprio perché sempre più poi, e lo abbiamo visto anche in questo periodo, per esempio, chi si occupa di distribuire quello che acquistiamo attraverso
l'e-commerce, si muove in città e fa, come dire, continui spostamenti, magari molto brevi, dovendo fermare il mezzo e quindi, ovviamente, come dire, veicoli di quel tipo, magari veicoli abbastanza capienti ma che non devono necessariamente trasportare colli molto pesanti.
Ecco, per quel tipo di clientela è fondamentale anche potersi muovere in città, ma a zero emissioni e da questo punto di vista insomma copriamo anche quel tipo di richiesta.
Sì, poi ci sono magari, hai parlato di città, anche delle zone a traffico limitato che permettono l'accesso solo a determinati veicoli, in special modo elettrico e quindi devono per forza anche chi consegna i pacchi dei corrieri appunto devono adeguarsi a queste zone.
Ah, hai detto benissimo e guarda quello è fondamentale sempre più ci saranno in futuro e quello è uno dei fattori abilitanti di cui parlavo prima della mobilità elettrica.
Noi possiamo fare molto, quindi lo sviluppo tecnologico delle vetture che arriveranno è fondamentale, però poi ci sono altri fattori abilitanti che fisseranno un po anche quello che sarà la crescita del parco circolante elettrico e fra questi c'è sicuramente quello diciamo delle normative di come normeranno i decisori istituzionali riguardo proprio a questo tipo di mobilità a livello non solo europeo, nazionale ma anche locale, cioè anche le amministrazioni locali avranno un ruolo importante quindi le città in questo senso.
Prima hai detto appunto che la vostra offerta per i veicoli elettrici si sta ampliando e perché forse prima il problema era che il cliente non trovava l'auto elettrica su misura per lui e quindi la domanda che voglio farti è come sta crescendo e quanto sta crescendo il mondo dell'elettrico oggi nel 2021?
Ma la chiusura ad anno da un punto di vista di vendite di auto elettriche devo dire che ha sorpreso molti, non noi perché crediamo molto nell'elettrico e quindi ci aspettavamo una crescita magari sopra quella che erano le previsioni iniziali per darti un parametro di crescita e il 2020 con un mercato che calava di oltre il 25% e il 27% precisamente ha visto le vetture elettriche crescere del 204%, quindi triplicare i loro numeri rispetto all'anno precedente pur essendo il 2020 un anno complicato per via del Covid.
È il terzo anno che in Italia le vetture elettriche crescono a 3 digit, la previsione è che il trend continui e questo dà un po l'idea di quanto velocemente stanno cambiando le cose, la quota di mercato delle vetture elettriche nel 2020 ha superato quella delle vetture a metà, per parlare di vetture alternative rispetto alle tradizionali che comunque molti italiani conoscono.
Questo trend lo si sta avendo un po in tutti i mercati, ci sono mercati come la Francia, la Germania, i UK che sono un po più avanti anche a livello di numeri, ma fra i mercati europei quello che ha avuto la maggior crescita percentuale da un anno all'altro è stato proprio l'Italia, quindi questo mi sento di dire, così pensando anche un po in positivo, dovuto anche alla situazione
che stiamo vivendo, cioè sicuramente gli incentivi all'acquisto che sono stati messi a livello governativo per le vetture a basse emissioni ha aiutato, però mi sento anche di dire storicamente è un po così che quando poi si affronta una crisi e si cerca di uscire dalla crisi è giusto e è più facile forse anche guardare al futuro e non fare le stesse scelte che si sono fatte in passato, quindi in un momento in cui si parla di recovery plan, si parla di Green Deal, si parla di ovviamente
digitalizzazione, di innovazione, come dire anche il cliente stesso si sta orientando un po al futuro nel momento in cui deve scegliere una nuova vettura e non a quella che era la scelta magari più facile tradizionale, quindi guardando al futuro credo che questo trend continui, Poi dove verrà posizionata l'asticella?
Ci sono piani nazionali come il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima che dice e stima che da qui al 2030 avremo 4 milioni di vetture elettriche circolanti, 2 milioni di plug-in a hybrid, quindi le ibride alla spina, anche se giocano in un'altra lega.
Però a tutti gli effetti vetture che dovranno ricaricare.
Ecco, dove poi realmente verrà posizionata quella asticella come dicevo prima probabilmente dipende da diversi fattori abilitanti.
Il trend però che stiamo vedendo è un trend molto più accelerato rispetto a quella che poteva essere la stima di qualche anno fa.
Ok, in conclusione hai dato un dato per il 2030, ma fra quanto e se ci dovremmo mai aspettare una mobilità completamente elettrica?
Ci sono paesi che hanno già definito un phase out delle vetture endotermiche rispetto a quelle elettriche.
Noi al di là di quello che poi saranno i decisori istituzionali abbiamo un piano, il nostro piano prevede di essere neutri tecnologica in termini di emissioni di CO2 al 2050.
Per far ciò vuol dire che a livello industriale ovviamente dobbiamo prepararci per tempo e abbiamo stimato che il 2040 potrebbe essere l'anno in cui termineremo di offrire al mercato vetture come un po noi oggi le conosciamo, quindi che hanno comunque insomma emissioni di CO2 o di altro.
Quindi il 2040 è l'anno in cui inizieremo ad approcciarci al mercato con vetture a zero emissioni.
Certo per far ciò a livello industriale dobbiamo prepararci, vuol dire che intorno al 2025 e 2027 i nostri ingegneri guardando al futuro ai nuovi progetti penseranno e progetteranno esclusivamente vetture a zero emissioni e entro il 2040 poi tenderemo ad avere un phase out di quelle tradizionali e a vendere solo le vetture a zero emissioni.
Quindi ecco abbiamo un orizzonte di diciamo vent'anni, venticinque anni, questo è un po in termini di offerta cliente finale.
Va bene, grazie Stefano per averci raccontato la vostra prospettiva sul mondo della mobilità del domani, a presto.
Grazie mille, grazie a tutti, arrivederci.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
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