
Tra le cinque tendenze emergenti che guideranno l'innovazione tecnologiche del prossimo decennio un posto è occupato dal Digital Twin. Si tratta di un modello virtuale che promette di semplificare la produzione e lo sviluppo dei prodotti anche nell'Industria 4.0. Ma cos'è e come funziona, nella pratica, il Digital Twin? In questa puntata approfondiamo questa tecnologia, capendo in che modo è già sfruttata dalle grandi industrie di oggi e come verrà implementata in quelle del futuro.
Nella sezione delle notizie parliamo di Netflix che implementerà la pubblicità e cercerà di porre un limite alla condivisione degli account, della prima denuncia di Amazon per recensioni false in Italia e infine di un traduttore linguistico di Meta basato su intelligenza artificiale.




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Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi capiremo cos'è un gemello digitale, meglio conosciuto come Digital Twin, quali sono le sue applicazioni pratiche in ambito industriale, ma anche nella nostra vita di tutti i giorni.
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Dopo mesi di rumors e indiscrezioni, Netflix è finalmente uscita allo scoperto, annunciando la data entro cui entreranno in vigore le nuove regole che tutti stavano ormai aspettando.
A partire da inizio 2023, tutti gli utenti in possesso di account condivisi con altre persone non appartenenti al nucleo familiare dovranno pagare una quota superiore per poter continuare ad utilizzare un profilo diverso da quello del proprietario dell'account.
Per agevolare la transizione a questa nuova modalità di sottoscrizione, Netflix metterà comunque a disposizione una nuova funzione chiamata trasferimento profilo, attraverso la quale sarà possibile spostare i dati del vecchio profilo su un nuovo account Netflix senza perdere la cronologia, i preferiti o le impostazioni principali.
In alternativa, vi sarà anche la possibilità di creare un sub-account, tramite il quale il proprietario potrà attivare uno o più profili secondari ad un prezzo maggiorato rispetto a quello predefinito.
Le voci sull'arrivo di queste nuove funzionalità sono iniziate a circolare da quando Netflix ha registrato il primo calo di abbonamenti dopo oltre dieci anni di attività.
E proprio questo è il motivo per cui la società ha ritenuto opportuno rivedere la sua politica sulla condivisione delle password e puntare sull'introduzione di un piano più economico con pubblicità per tornare nuovamente ad espandersi nel mercato dei servizi streaming.
Un problema che Amazon ha difficoltà a risolvere è quello delle recensioni false, o meglio dire, recensioni a cinque stelle non veritiere che alcuni utenti scrivono in cambio di un rimborso completo degli acquisti effettuati.
Ovviamente il problema sta nel fatto che in questo modo la percezione degli altri clienti ignari sarà quella di acquistare un prodotto di alta qualità.
A discapito di prodotti di qualità superiore che non vengono però spinti artificialmente.
Dopo molte azioni legali negli Stati Uniti contro oltre diecimila gruppi Facebook di compravendita di recensioni, Amazon ha deciso di presentare la prima denuncia penale a livello europeo in Italia.
La denuncia ha preso di mira uno dei principali broker, il quale avrebbe creato una rete di persone disposte a comprare prodotti su Amazon e a pubblicare recensioni a cinque stelle.
Trattandosi di utenti reali è molto difficile se non impossibile individuare le recensioni a pagamento.
Ma Amazon si sta muovendo sia da un punto di vista giuridico ma anche tecnologico per provare a ovviare il problema.
Meta da qualche giorno ha presentato il progetto UST, ossia Universal Speech Translator.
L'obiettivo è quello, come dice il nome, di realizzare il più completo traduttore al mondo, capace di supportare anche le lingue meno comuni o i dialetti prettamente orali.
Il problema principale di queste lingue infatti è che non esistono, o almeno non sono abbastanza, le fonti scritte su cui è possibile addestrare un sistema di traduzione efficiente.
L'UST ad esempio ha dimostrato di saper tradurre il dialetto di Taiwan Hokkien in inglese, processo che fino ora non era mai stato preso in considerazione.
Il merito va proprio all'algoritmo sviluppato da Meta, che trascrive il parlato in una notazione fonetica standard, la confronta con il linguaggio più simile e tramite questa fornisce la traduzione.
I linguaggi e i dialetti supportati sono attualmente 272, ma Meta si sta sforzando per rendere questo sistema sempre più completo e per poter integrare nel suo Metaverso nei prossimi occhiali smart un traduttore in tempo reale che possa finalmente eliminare le barriere linguistiche.
Nel 2020, Gartner, una delle più grandi multinazionali che si occupa di ricerca e analisi nel campo della tecnologia e dell'informazione, ha prodotto una lista di 5 tendenze emergenti, che guideranno l'innovazione tecnologica dei prossimi decenni.
Tra queste, un posto è occupato dal Digital Twin, ossia un modello digitale, virtuale che promette di semplificare la produzione e lo sviluppo dei prodotti industriali, affermandosi come uno degli elementi fondamentali per l'industria 4.0.
Ma cos'è e come funziona nella pratica il Digital Twin? In questa puntata andremo proprio ad approfondire meglio questa tecnologia, capire in che modo questa è già stata sfruttata dalle grandi industrie e analizzare i benefici che il suo utilizzo ha portato e porterà nell'industria del futuro.
Seppure il suo sviluppo sia abbastanza recente, e solo negli ultimi anni questa tecnologia sta avendo un sempre maggior successo, il concetto del Digital Twin nasce già nel 1991, con la pubblicazione di Mirror Words, mentre il termine viene coniato nel 2001, quando Michael Grieves introdusse l'idea di un gemello digitale come l'equivalente di un prodotto fisico.
E il Digital Twin è infatti proprio questo, una copia esatta virtuale di un oggetto, una macchina o anche un'interazienda e collegata in tempo reale all'entità reale.
Un concetto che, se vogliamo, non si discosta poi molto da quello che negli ultimi mesi abbiamo imparato a conoscere come metaverso.
Nel caso di una macchina o un robot, ad esempio, grazie a svariati sensori, è possibile replicare in tempo reale o quasi l'esatto stato dell'oggetto fisico.
In questo modo è possibile controllare e dare moto la macchina, eseguire simulazioni, prevedere guasti e rotture e di conseguenza programmare le opere di manutenzione.
Già questo, dunque, fa capire le potenzialità di questa tecnologia e di come il suo utilizzo in campo industriale possa realmente semplificare e rendere l'intera filiera produttiva più efficiente, controllata, e sul lungo periodo diminuire i costi di gestione.
Il concetto del Digital Twin, infatti, non va applicato solamente al singolo prodotto, ma può essere esteso e anzi, assume ancora più senso, se i vari gemelli digitali delle macchine, dei robot e dei prodotti coesistono nello stesso spazio virtuale, andando di fatto a creare una copia digitale non solo dei singoli oggetti, ma dell'intera industria.
Il risultato è, appunto, un gemello della filiera produttiva, che può essere anche in questo caso utilizzato per controllare in tempo reale le varie parti dell'industria, raccogliere e aggregare i dati provenienti dai diversi sensori, ma anche simulare il comportamento e l'integrazione dei vari macchinari, ancor prima di installarli.
In questo modo, ad esempio, è possibile sapere in anticipo se i vari componenti sono compatibili fra loro, ed eseguire diverse simulazioni per cercare, tra le altre cose, il modo più efficiente per disporli all'interno della fabbrica.
Inoltre, questa tecnologia aprirebbe la strada anche ad una interoperabilità tra le macchine, che condividerebbero tra loro l'esatto stato in cui si trovano e grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, potrebbero adattarsi per evitare interruzioni o per ottimizzare ulteriormente la filiera.
Un altro modo in cui è possibile usare la tecnologia del Digital Twin è quello di programmare in anticipo le macchine nel momento in cui queste devono cambiare la tipologia di prodotto da realizzare.
Finora, il cambiamento porta infatti a tempi morti, in cui i robot e l'attività sono fermi in attesa della nuova configurazione.
Grazie al gemello digitale è possibile verificare in anticipo che le nuove impostazioni siano corrette e portino i risultati sperati, con un enorme risparmio di costi.
Per capire meglio le potenzialità di questa tecnologia, però, è forse opportuno vedere qualche esempio pratico di aziende multinazionali che l'hanno implementata con successo e la utilizzano regolarmente per migliorare la propria produzione e risparmiare milioni di euro.
Un caso emblematico è quello di General Electric, che da qualche anno introdotto l'uso di un gemello digitale per le turbine che vengono utilizzate sia per realizzare pale eoliche, ma anche come motori dei più moderni jet.
Nel caso degli aerei ad esempio, durante un volo vengono prodotti circa 500 GB di dati tra i vari sensori, che vengono poi inviati in tempo reale a General Electric che monitora i parametri sul modello virtuale.
In questo modo, l'azienda può individuare immediatamente eventuali malfunzionamenti e prendere le dovute precauzioni da remoto, ma anche segnalare guasti o suggerire manutenzioni o sostituzioni.
Ma non solo, avere un modello virtuale associato ad uno reale e costantemente monitorato permette anche alle aziende di testare i prodotti anche dopo che questi sono stati consegnati, vedere come si comportano in situazioni reali e proporre migliorie o aggiornamenti software che vanno a risolvere eventuali problematiche.
Un esempio simile viene da Tesla, che possiede un modello digitale di ogni auto venduta e ne raccoglie lo stato e le informazioni in tempo reale.
In questo modo, l'azienda riesce a verificare la presenza di problemi ed errori di progettazione comuni a più auto e che possono essere risolti nei modelli successivi.
Boeing invece utilizza i Digital Twin per progettare i suoi aerei.
Le aziende che producono i vari pezzi, che poi andranno a comporre il velivolo, infatti forniscono a Boeing i corrispettivi modelli digitali.
In questo modo, l'azienda può progettare e testare in anticipo l'aereo, proporre migliorie o verificare che tutti i componenti si integrino e cooperino tra loro.
Solo nel momento in cui tutti i test sul modello digitale soddisfano i criteri stabiliti da Boeing, i vari componenti vengono prodotti secondo i requisiti stabiliti e assemblati per costruire il prodotto finale, in questo caso l'aereo.
E ancora, l'azienda italiana Dallara, invece di produrre prototipi fisici e testarli nelle gallerie del vento per verificare l'aereodinamicità delle automobili prodotte, e in caso modificarle e poi ritestarle e così via, utilizza i modelli tridimensionali accurati delle scocche da produrre per poi eseguire le simulazioni necessarie e quindi trasferire l'intero processo dal mondo fisico al mondo digitale, con un notevole risparmio in termini sia economici ma anche di tempo.
E sempre nell'ambito automobilistico, grazie agli innumerevoli sensori di cui sono dotate le auto da competizione, ad esempio per le gare di Formula 1, è possibile usare questi dati per simulare le possibili manovre e configurazioni e migliorare i tempi magari recuperando un secondo che potrebbe essere decisivo per la vittoria.
Infine, anche un'intera città, come nel caso di Singapore, può avere un suo gemello digitale che può aiutare urbanisti e amministrazione a migliorare la città, renderla più efficiente, programmare lavori e opere pubbliche, gestire il traffico e così via.
Fino ora, però, abbiamo parlato di Digital Twin solo riferito a prodotti fisici e industriali come macchine, robot, persino intere aziende.
È in questo contesto, infatti, che la tecnologia sta trovando maggior successo, essendo su un terreno fertile quello dell'industria 4.0 che è destinato a crescere sempre di più, proprio verso questa direzione di interoperabilità, digitalizzazione, analisi dei dati e internet delle cose che il Digital Twin riesce a comprendere.
Tuttavia, il concetto di gemello digitale è molto più generale e non è per forza legato all'ambito industriale, ma è possibile estenderlo a qualsiasi contesto.
Potenzialmente, infatti, ognuno di noi, in futuro, potrà avere una propria copia virtuale, aggiornata in tempo reale, e che integra i dati provenienti ad esempio dallo smartwatch, dal telefono, dai dispositivi e sensori medici in cui era chiusa la nostra storia, la cartella clinica, i documenti e tutto ciò che ci riguarda.
Un concetto, come dicevamo all'inizio, che non si discosta poi molto dall'idea di metaverso di cui si è discusso nell'ultimo periodo.
Un gemello digitale, però, potrà fare molto di più.
È possibile sfruttare il modello tridimensionale di noi, ad esempio per commissionare da remoto abiti su misura, o provarli in un negozio virtuale prima di acquistarli e vedere in anticipo se sono adatti o meno.
Un'altra applicazione forse ancora più importante e utile è nell'ambito medico.
Come detto poco fa, una nostra copia digitale può raccogliere anche tutti i parametri vitali registrati da smartwatch o dispositivi medici, ma anche abitudini alimentari, attività fisica, stili di vita e la nostra cartella clinica.
Un medico quindi potrebbe avere accesso a questi dati, e magari grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, che riescono molto più di un essere umano ad analizzare una così grande mole di dati, diagnosticare o prevedere o prevenire problemi di salute, aggiustare e consigliare un diverso stile di vita, o fornire cure personalizzate in base alla storia del paziente.
In campo chirurgico invece un modello 3D estremamente dettagliato, e quindi comprendente anche gli organi e la struttura interna del paziente, può essere sfruttato per simulare operazioni e trovare la più efficace, o come addestramento prima dell'operazione vera e propria.
Queste però sono ovviamente solo alcune delle potenzialità che la tecnologia del digital twin ha, se applicata non solo all'industria ma anche alle persone.
Chiaramente i problemi da affrontare in questo contesto sarebbero diversi, a partire proprio dalla tutela della privacy e dei diritti fondamentali dei cittadini, che dovranno essere sempre garantiti ma senza d'altro canto fermare il progresso tecnologico.
L'ambito medico in questo caso potrebbe forse essere la direzione iniziale verso cui sviluppare questa tecnologia legata alle persone.
Nel frattempo il digital twin sarà sfruttato sempre di più nell'ambito industriale, dove i problemi di privacy sono decisamente meno limitanti e dove questa tecnologia avrà un successo sempre crescente e sarà fondamentale per efficientare e semplificare la produzione industriale.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
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