
Si parla spesso di Smart Home, di casa intelligente, e di come la tecnologia possa migliorare la qualità della vita a 360°. Il posto migliore da dove iniziare è sicuramente la nostra abitazione. La Smart Home però, non è solo la lampadina che si accende dallo smartphone o con un assistente vocale, ma è un intero ecosistema in cui tutto interagisce alla perfezione con l’obiettivo di facilitare la nostra permanenza in casa e risparmiare sui consumi. Visto che Samsung crede molto in questa prospettiva, per spiegarcela più nel dettaglio abbiamo invitato Francesco Cordani, Head of Marketing and Communication di Samsung Electronics Italia.
Nella sezione delle notizie parliamo di WindTre, ha attivato in Italia una nuova funzionalità chiamata WiFi Calling e di Apple, AMD e NVIDIA che tornano a usare chip realizzati negli Stati Uniti.



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La smart home pone il consumatore al centro, lo pone in perfetto controllo di tutto quello che può fare e lo supporta e quindi gli permette di risparmiare tempo per dedicarsi ad altro fondamentalmente.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi vedremo con Samsung qual è la loro visione di casa smart, che da una parte facilita la vita di chi la abita, e dall'altra favorisce la riduzione dei consumi e la sostenibilità.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
WINDTRE ha attivato in Italia una nuova funzionalità chiamata Wi-Fi Calling, con la quale è possibile effettuare e ricevere chiamate sfruttando una rete Wi-Fi di WINDTRE senza essere necessariamente connessi alla rete mobile.
Per di più, oltre a poter telefonare da luoghi come capannoni, semi-interrati o altri contesti simili, la nuova funzione consente di poter passare dalla rete cellulare a quella Wi-Fi e viceversa senza alcuna interruzione durante la chiamata.
Attualmente Wi-Fi Calling è già disponibile gratuitamente per tutti, dunque sia per i privati che per gli utenti business di WINDTRE.
Tuttavia, per poter utilizzare questa funzionalità, si deve possedere una connessione Wi-Fi dell'operatore e un telefono compatibile, che al momento comprende solamente la gamma Samsung Galaxy S22 e Xiaomi 12 Pro.
È chiaro che gli utenti attualmente in grado di soddisfare entrambi i requisiti rappresentano probabilmente meno dell'1% dei clienti WINDTRE.
Ciò nonostante, secondo quanto dichiarato dall'operatore telefonico, Wi-Fi Calling sarà gradualmente esteso a nuovi modelli di device e a un numero sempre maggiore di clienti nel corso dei prossimi mesi.
La crisi dei semi-conduttori e la situazione geopolitica attuale hanno fatto riflettere aziende e governi su quanto sia sempre più rischioso e insicuro affidare la produzione dei chip alle poche grandi fabbriche situate in Asia e in Cina in particolare.
Per questo Stati Uniti e Unione Europea vogliono tornare ad avere un ruolo centrale nella fabbricazione dei microprocessori e diminuire sempre di più la dipendenza dai paesi esteri.
Per questo gli Stati Uniti hanno inaugurato una nuova fabbrica di chip di SMC, una delle più importanti del settore in Arizona.
Questa fabbrica nel 2024 produrrà chip a 4 nanometri ma è già in costruzione una seconda che dal 2026 garantirà il processo di produzione a 3 nanometri, che ad oggi è il più piccolo e complesso.
All'inaugurazione inoltre oltre al presidente Biden era presente anche Tim Cook per annunciare che Apple, per i MacBook e gli iPhone, tornerà a usare grazie a questa fabbrica processori realizzati, citando Apple: orgogliosamente in America.
Oltre ad Apple anche AMD e Nvidia saranno i primi clienti della nuova fabbrica in Arizona.
Un altro passo per cambiare le carte in tavola in un settore così delicato, rispostando gli equilibri verso il mondo occidentale.
Parla spesso di Smart Home, di casa intelligente, di come la tecnologia possa non solo accompagnarci nelle nostre tasche, ma anche migliorare la qualità della vita a 360 gradi e quale posto migliore è per farlo se non nella nostra abitazione.
La Smart Home però non è solo la lampadina che si accende dal nostro smartphone o con un assistente vocale, ma è un intero ecosistema in cui tutto interagisce alla perfezione.
E siccome Samsung crede molto a questa prospettiva, è con noi per parlarcene Francesco Cordani, Head of Marketing and Communication di Samsung Electronics Italia.
Benvenuto Francesco.
Buongiorno Davide, grazie per l'invito.
Cosa si intende quando si parla di Smart Home, però dal vostro punto di vista?
Allora, come hai detto anche tu nell'introduzione, molti possono pensare che l'inizio della Smart Home sono le lampadine Led.
In realtà forse era così sei anni fa, perché comunque il mercato, il mondo della Smart Home si è incredibilmente evoluto.
Io faccio sempre questo paragone, che diversi anni fa la Smart Home era un fan to have, quindi era un qualcosa, se vuoi anche di ludico, un qualcosa che uno magari era un early adopter, uno che decideva di, aveva la visione un pochino più lunga su questo tipo di concezioni della casa e allora voleva adottare le nuove tecnologie.
Adesso invece è diventato un must have, quindi è un concetto che è concreto, reale, su cui tra l'altro Samsung crede moltissimo, ed è un concetto che porta a dei grossissimi benefici, perché quando si parla di Smart Home, noi intendiamo un approccio interconnesso dove ogni device parla con l'altro device e uno dice, cosa mi può portare questa interconnessione?
Questa interconnessione all'interno della Smart Home porta a una serie di benefici incredibili, per esempio basti pensare che grazie a SmartThings, l'app che all'interno del telefono può controllare tutti i miei device, porta a una serie di benefici funzionali come risparmio dell'energia, risparmio del tempo, l'applicazione di diverse routine, di scenari che sono molto molto importanti e che ci facilitano nella vita quotidiana.
Tra l'altro Samsung, con il suo concetto di Smart Home, vuole aprirsi al mercato, perché ha assolutamente fatto un ragionamento di non essere totalmente chiuso a prodotti esterni.
Sappiamo che Samsung fa oltre 320 prodotti, non li facciamo tutti, ma recentemente, innanzitutto, ha sottoscritto la piattaforma Matter che ovviamente apre a oltre 300 aziende che producono device diversi.
In più, recentemente ha fatto un accordo anche con Google per aumentare l'interoperabilità dei propri device e dei device Google per riuscire ulteriormente ad aprire questo concetto di Smart Home.
Perché questo è importante? Perché quando si va a aprire un nuovo mondo tecnologico vuol dire che questo mondo diventa più democratico, vuol dire che questo mondo diventa più fruibile non tanto dai cosiddetti “early adopter” che sei anni fa magari ci avevano visto lungo, ma vede svilupparsi in un mercato diciamo un pochino più di massa.
E quando l'interesse colpisce la massa è un volano incredibile che dà allo sviluppo ulteriore di questi prodotti.
E quindi, proprio per questo dicevo che in passato ero un fun to have, ma oggi siamo al must to have, quindi è un qualche cosa che il consumatore non può più fare a meno.
Ok, abbiamo detto che Samsung crede molto in questo ecosistema, che però è un ecosistema democratico, che quindi si apre anche ad altre realtà e ad altre aziende.
Parlando invece di prodotti, quali sono questi prodotti che compongono il vostro ecosistema? Ce ne vuoi parlare visto che sono veramente a 360 gradi tutti i prodotti che troviamo in una normale casa?
Assolutamente sì, perché andiamo dal frigorifero alla lavatrice, all'asciugatrice, al robottino per esempio il nostro robottino pet friendly con la telecamera integrata, anche quello è connesso.
Piuttosto che i nostri televisori, i nostri monitor, basti pensare che dal fine 2022 tutti i prodotti del 2023 saranno messi sul mercato con questo concetto di interconnessione.
E questa interconnessione è fondamentale perché anche per il consumatore il fatto di non andare a cercarsi al di fuori degli ulteriori device per metterli in connessione è un incredibile vantaggio, quindi possiamo dire che è un plug and play.
A maggior ragione è chiaro che se io prendo più device connessi ho la possibilità di sfruttare più funzionalità di interconnessione e quindi di vedere sempre più i benefici che la mia smart home mi porta nel quotidiano, in diverse aree, come dicevo all'inizio, nell'area del time saving, quindi del risparmio del mio tempo, nell'area anche dell'energysaving che forse approfondiremo più avanti, ma anche nell'area del discorso di privacy perché comunque i miei dati all'interno di un ecosistema aperto sì ma chiuso dal punto di vista della condivisione dei dati è un altro elemento molto molto importante e rassicurante per il consumatore.
Però diciamo che stiamo parlando a 360 gradi di tutti i device Samsung che stiamo immettendo sul mercato.
Sì, molto interessante il riferimento che hai fatto al tema della sicurezza perché ovviamente aprirsi all'esterno significa anche dover prestare più attenzione a come vengono gestiti i dati prodotti dagli elettrodomestici smart.
E questi elettrodomestici, questi prodotti, come possono migliorare la vita di chi abita la casa e che cosa rendono possibile concretamente a livello di funzionalità?
Allora, come dicevo prima, stiamo entrando in un mercato più di massa e conseguentemente dobbiamo abbassare quanto più le barriere per evitare che il mercato più allargato possa pensare che devo farmi la smart home, sarà molto complesso, non ci riuscirò.
Al contrario, la semplificazione è una delle chiavi principali del successo della smart home e per portare questa semplificazione noi ci siamo inventati, proprio pro domo consumatore finale, i cosiddetti scenari.
Quindi sono delle modalità che grazie all'applicazione SmartThings si possono configurare.
Faccio un banale esempio: lo scenario Welcome Home, io ho all'interno della mia applicazione SmartThings lo scenario "Welcome Home".
Quando entro a casa c'è una routine che io voglio che si attivi perché sono abituato in un determinato modo, per esempio, apro la porta di casa, ovviamente decido che le tende si devono aprire, al tempo stesso la televisione si accende perché so che ritorno a un determinato orario e quindi si collega sul canale preferito.
Piuttosto che fa caldo, siamo in estate e non l'ho magari acceso prima perché volevo risparmiare, parte in automatico l'area condizionata e magari avevo caricato la lavatrice la mattina e quindi mi parte in automatico la lavatrice per cominciare il suo ciclo di lavaggio.
Ecco, pensiamo alle varie singole azioni che io devo fare se non ho questo scenario.
Sono tante, vado accendo il televisore, dove è il telecomando, l'area condizionata, sono tante cose, per questo anche in ottica di time saving.
Poi dopo ci sono scenari che per esempio vanno in energy saving, per esempio, perché quando io esco da casa sicuramente a quanti di noi è mai capitato dimenticare la luce accesa, il televisore acceso e altri elettrodomestici accesi, per dimenticarsi è capitato a tutti.
O con lo scenario living home, quindi lascio casa, appena chiudo la porta succede un qualche cosa per cui le tende si chiudono e quindi mi aiutano ad avere magari casa più protetta dove non mi guardano dentro quando non ci sono, piuttosto che riparate dal sole e quant'altro.
Mi si spegne l'area condizionata perché comunque non essendo in casa non ce l'ho bisogno, in automatico si spengono tutte le luci, si spegne il televisore.
Quindi questa interpretazione di scenari rende al consumatore finale innanzitutto più facile approcciarsi al concetto di smart home, ma poi dopo ne fa leggere e vedere i benefici concreti.
Perché anche in un discorso di energy saving che poi vedremo dopo, tutti questi comportamenti portano ad avere cosa? Semplicemente, senza fare nulla, un maggiore controllo e sappiamo benissimo che quando uno ha un maggiore controllo del consumo dispendio delle proprie risorse energetiche, di acqua e quant'altro, avendo una maggiore consapevolezza è proteso a risparmiare, no?
E quindi a riuscire a intervenire subito.
Anche questo permette di fare la smart home, quindi non solo un aspetto funzionale, ma anche un aspetto diciamo di consapevolezza, ecco, lo chiamerei proprio così.
Ecco, una cosa che mi ha particolarmente colpito e che hai anche accennato adesso, è uno in particolare dei vostri frigo smart che ha proprio uno schermo sulla parte frontale, ce ne vuoi parlare?
Allora, il discorso del frigorifero smart è un frigorifero, per esempio, che ti permette di, quando sei fuori casa, grazie alle nostre telecamere, di vedere all'interno del frigorifero.
Banalmente, ho la lista della spesa, ho comprato tutto, non ho comprato tutto,
Ma mi viene un dubbio.
Mi viene un dubbio, beh, vediamo subito nel frigorifero.
Io sono tranquillamente al supermercato e sono assolutamente in grado di capire cosa ho nel frigo e quindi evitare di comprare magari le uova due volte, che magari ce le ho già.
Ma un'altra cosa, per esempio, ho dei prodotti all'interno del frigorifero che stanno per scadere.
Poi, col nostro frigorifero smart, diciamo che la tecnologia di altri settori deve ovviamente lavorare di pari passo, stiamo parlando dei codici di lettura prodotti che segnalano in automatico la scadenza dei prodotti.
Questo potrebbe… adesso va imputato manualmente, però potrebbe far dire che un prodotto che è in scadenza mi viene segnalato e in automatico il frigorifero mi tira fuori la ricetta con i 3-4 prodotti che stanno per scadere, così che io faccio la torta della nonna, perché io utilizzo quei 3-4 prodotti e non li butto, quindi portandomi a uno spreco molto molto inferiore, piuttosto che il riordino automatico, grazie adesso a tutto questo shopping online da Supermarket, Supermercato24, piuttosto che di prodotti che stanno per scadere, che io sto per finire.
Quindi, anche da quel punto di vista, è un aiuto, ancora una volta la smart home pone il consumatore al centro, lo pone in perfetto controllo di tutto quello che può fare e lo supporta e quindi li permette di risparmiare tempo per dedicarsi ad altro, fondamentalmente.
Però il frigo è per esempio uno dei miei pezzi preferiti, diciamo.
Sì, sì, assolutamente, è molto interessante e poi come accennavo nella domanda ha proprio questo schermo, un vero e proprio schermo dove si possono vedere tutte le cose che ci hai detto.
Un altro esempio, ci sono i mondiali, sto vedendo una partita dei mondiali, benissimo, ho dimenticato la birra, voglio una birra, non voglio andare dalla sala e perdermi un pezzo di partita, magari Spagna-Germania, ho visto oltre il 50% di share, la stavano vedendo tutti.
Cosa faccio? In automatico io connetto la mia televisione con lo schermo del frigorifero, quindi quando vado in cucina mi replica in automatico lo schermo del televisore dalla cucina e quindi io non perdo neanche un secondo della partita mentre per esempio mi bevo una bella birra fresca.
Questo sembra semplice ma non lo è.
Sì, immagino un grande lavoro di integrazione tra tutti i dispositivi.
Esatto ed è molto semplice comunque, tecnologicamente molto complesso ma al consumatore l'abilitazione di tutti questi device è incredibilmente semplice ed è questa la chiave, perché se la chiave non fosse la semplicità di implementazione non lo utilizzerebbe nessuno se non degli ingegneri.
Invece in questo caso la possono utilizzare tutti ed è qui la chiave di accesso per il mercato.
Sì, perché se il presupposto è semplificare la vita delle persone nella casa devo creare delle soluzioni che siano semplici e anche però stabili, funzionanti, che effettivamente la vita me la semplifichino.
Abbiamo parlato di questi dispositivi e hai accennato anche il tema della sostenibilità.
Avere una casa smart con tutti questi elettrodomestici intelligenti significa consumare di più?
Allora, viene da dire al contrario, cioè grazie a una casa smart io posso risparmiare energia.
Perché? Perché una casa smart mi mette in controllo dei miei device in primo luogo, faccio un banale esempio: io decido che appena entro a casa ho la lavatrice, l'aria condizionata e il televisore.
Grazie… all'interno di SmartThings abbiamo la parte di SmartThings Energy dove io posso settare il massimo del consumo che voglio raggiungere e una volta che lo raggiungo in automatico decido in automatico di staccare uno di questi 3 device che ho appena nominato per stare al di sotto di un consumo energetico che io ritengo plausibile per quando sono in casa e questo si rifà il controllo.
Quindi mi date la possibilità di controllare i miei device, mi si dà la possibilità di risparmiare.
Perché ovviamente molto spesso il risparmio è dovuto anche da un comportamento consapevole.
Dall'altra parte invece i miei elettrodomestici smart sono degli elettrodomestici che risparmiano perché si parlano tra di loro e faccio un banale esempio.
La mia lavatrice si parla con la mia asciugatrice e uno dice: boh hai quindi cosa rileva? Rileva tanto perché quando la mia lavatrice ha finito il ciclo di lavaggio dice a che punto è diciamo l'ammontare di acqua dopo il ciclo rapido per esempio che c'è una centrifuga che la quantità di acqua che è rimasta nei miei capi si parla con l'asciugatrice, asciugatrice
che nei vecchi modelli ha dei programmi standard, la faccio andare due ore e mezza, la faccio andare un'ora poi i capi non sono asciugati, la aggiungo un'altra ora e già sono due ore di asciugatrice, sappiamo tutti quanto consuma, ma parlandosi già è in grado in automatico di dirmi il ciclo di asciugatura perfetta del mio capo.
Questo vuol dire tanto perché vuol dire che A ho instrinsecamente grazie all'artificial intelligence presente nella lavatrice un risparmio di energie e di risorse. Banalmente ho il dispenser automatico all'interno della lavatrice non mi fa sprecare detersivo perché me lo mette al punto giusto, non mi fa sprecare acqua perché comunque cerca di minimizzarla
all'interno dei vari cicli, ma non solo parlandosi con l'asciugatrice non la fa partire per due ore e mezza se non c'è bisogno perché io ho due jeans che nel ciclo di centrifuga sono praticamente asciutte, ma la fa partire solo per 30 minuti, capite che anche questo comportamento da 30 minuti a due ore e mezza comporta un grosso, grossissimo risparmio energetico.
Quindi praticamente perché poi noi vogliamo parlare del pratico perché sembra che la smart home, il mondo futuristico futuribile, queste sono cose pratiche, queste sono punti concreti che permettono al consumatore finale di risparmiare grazie al controllo da una parte, grazie agli elettrodomestici con l'artificial intelligence che sono in grado di capire la modalità di lavaggio migliore, i tempi migliori, l'utilizzo delle risorse migliori e in più di regolarsi anche per il ciclo finale.
Questo se sommiamo i tre punti diventa un risparmio energetico incredibile, noi possiamo andare su vari prodotti da un risparmio che va dal 30 fino al 70%.
Faccio un altro esempio pratico, il frigorifero, citavamo prima il frigorifero, il frigorifero tendenzialmente cosa fa? Quando io apro la porta la temperatura si alza e quindi il frigorifero dice cavoli devo ripompare dentro il freddo perché comunque altrimenti i cibi vanno a male e quindi io lo richiudo, il compressore parte al 100%, ci sta per quello che deve stare e poi dopo la temperatura ritorna normale.
Il nostro frigorifero interconnesso con l'artificial intelligence cosa fa? Io apro, riconosce che ho aperto la porta del frigorifero, riconosce per quanto l'ho aperta e diciamo che la temperatura è scesa di 2 gradi, sparo, di 2 gradi centigradi.
Io il compressore non parte al 100% perché quei 2 gradi vanno a deperire il cibo nell'arco probabilmente di 6-7 ore, non nell'arco di 30 secondi, giusto? Quindi il compressore segue una linea crescente, quindi risparmiando molto dell'energia al posto che andare subito al 100% va dal 20 al 30% quindi con un 70% di risparmio di energia del compressore stesso e mi riporta al posto che in 15 secondi, in un minuto, non è che sto parlando di ore, mi ripristina la temperatura iniziale.
Questo con l'andare del tempo semplicemente con l'uso automatico dell'artificial intelligence all'interno del frigorifero porta un risparmio che a volte può sfiorare anche al 70%.
Si quindi l'intelligenza sta nel gestire in modo più preciso e direi logico i consumi basandosi su tutti i dati raccolti e il software e l'intelligenza artificiale che poi sono in grado di rispondere di conseguenza.
Per chiudere volevo chiederti oltre all'ecosistema e ai prodotti di cui ci hai parlato finora come si può incentivare il consumatore, l'utente ad adottare uno stile di vita più sostenibile che poi è un po quella che è la vostra prospettiva futura?
Allora sicuramente gli ultimi dati che abbiamo analizzato anche da Casa DOXA che è un po la ricerca che noi avevamo commissionato ci dicono che la pandemia ha cambiato molto il rapporto tra gli italiani e la tecnologia perché per esempio il 54% degli italiani dichiara che dopo la pandemia il proprio rapporto con la tecnologia è cambiato sicuramente in meglio.
Quindi c'è anche una propensione nei confronti della tecnologia molto molto importante.
Il 67% dichiara che ha una buona conoscenza del concetto di casa connessa in aumento del 14% rispetto allo stesso 2019.
L'elemento di risparmio energetico come era chiaro ed evidente e forse anche scontato in questo momento è importante per più del 70% degli italiani quindi tutti questi comportamenti, tutte queste situazioni anche come la pandemia hanno portato a un rapporto innanzitutto in casa con gli elettrodomestici molto diverso dal rapporto che c'era pre-pandemia, pre-pandemia diciamo che l'elettrodomestico era lì doveva usare il forno, lo usavo, dovevo lavare i panni e li lavavo, punto finito, ma la pandemia costringendoci tutti in casa ha proprio ristabilito e ricreato un nuovo
rapporto quasi ora esagero un rapporto di complicità positiva nei confronti dell'elettrodomestico però alla fine è vero non solo ci siamo riscoperti tutti i cuochi ma il rapporto con un forno, con una piastra a induzione, quali sono i vantaggi, gli svantaggi tutti ci abbiamo pensato e tutti ci abbiamo ragionato.
Questo ha portato a una evoluzione del mercato in termini anche di richieste quindi questa è una spinta che arriva dal basso già direi io organica, naturale e quindi questo è un elemento positivo.
Diciamo che ultimamente come la definisco io la “killer app” cioè l'elemento che veramente sta dando un'ulteriore spinta è il discorso energia, è il risparmio energetico. Perché già noi da diversi anni grazie all'artificial intelligence che abbiamo introdotto diversi anni fa nei nostri prodotti abbiamo un risparmio di risorse, di energia molto importante ma l'interconnessione dei device porta questo risparmio a scalare verso l'alto.
L'elemento energetico soprattutto di elettrodomestici che noi definiamo energivoro il frigo per esempio è uno di questi, ha portato a una maggior consapevolezza, a una maggior voglia di voler risparmiare, fondamentalmente di voler conoscere l'argomento, prima l'argomento era rilevante quando le nostre bollette erano quel che erano, nessuno si preoccupava tanto se la lavatrice al posto che x centesimi era x + y, adesso invece è un argomento di discussione anche in famiglia.
E quindi è un'esigenza concreta perché tutti abbiamo lo stesso problema e quindi questo ha portato a una curva di apprendimento molto superiore rispetto a pre pandemia e che sta crescendo sempre più in modo sempre più rapido e quindi quello ci sta molto aiutando.
Quindi diciamo che questi due fattori la pandemia e l'aumento dell'energia sta facendo sì che il mercato si informi sempre più e cerchi all'interno della casa connessa della smart home una possibile soluzione, prima di tutto di controllo e dopo di facilitazione nella routine quotidiana.
Sì, quindi è una spinta per la smart home senza ombra di dubbio.
Va bene, grazie Francesco per averci portato veramente tanti esempi concreti di come effettivamente la casa intelligente può aiutarci a 360 gradi.
A presto.
Grazie mille a te, ciao.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
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Noi ci sentiamo la settimana prossima.