
Ogni anno al mondo si contano migliaia di vittime dovute alla distrazione di persone che guidano l’auto senza la dovuta concentrazione. Nonostante sia stato ampiamente dimostrato che gli ADAS riducano il rischio di incidenti, esistono comunque casi in cui questi sistemi non si sono rivelati sufficienti per evitare lo scontro tra auto o persino la perdita di vite umane. Per minimizzare ulteriormente questo problema le principali case automobilistiche, e non solo, stanno sviluppando dei sistemi innovativi in grado di permettere la guida autonoma dell’auto senza alcun intervento umano rendendo la guida anche più inclusiva, dove persone con handicap o età particolarmente avanzata hanno la possibilità di muoversi da un luogo all’altro senza dipendere da altri.
Nella sezione delle notizie parliamo dell’accordo per un nuovo contratto degli sceneggiatori statunitensi che vede un limitato utilizzo di IA, dell’arrivo di Satispay nel settore dei buoni pasto e infine del recupero di frammenti provenienti dall’asteroide Bennu.




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• Foto copertina: Freepik
Brani
• Ecstasy by Rabbit Theft
• Alibi by Distrion (ft. Heleen)
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi faremo un approfondimento sulle auto a guida autonoma, dello stato dell'arte della loro tecnologia al momento e di cosa manca per vederle circolare sulle nostre strade.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Il sindacato degli sceneggiatori, la Writers Guild of America, ha annunciato la fine dello sciopero iniziato ormai 5 mesi fa, dopo aver raggiunto un accordo e la conseguente stipula di un contratto di 3 anni con l'Alliance of Motion Picture and Television Producer, ovvero l'associazione che invece rappresenta i grandi produttori hollywoodiani.
Tra le 94 pagine del documento sono emersi dettagli interessanti riguardo all'aumento del compenso minimo, che dovrà essere ora almeno del 18% in più.
Oltre a ciò si aggiunge anche un ulteriore 26%, legato invece ai diritti residuali relativi a tutti quei prodotti destinati alle piattaforme streaming e il cui successo è strettamente legato al numero di visualizzazioni.
La WGA ha infine ottenuto anche che l'intelligenza artificiale non possa essere utilizzata in alcun modo per la stesura di nuove sceneggiature, tanto meno per la modifica di contenuti già scritti.
Questa tecnologia potrà comunque essere utilizzata solamente nel caso in cui sia l'autore a decidere di impiegarla, in accordo con la casa di produzione, ma al contrario non potrà in alcun modo essere obbligato da quest'ultima ad usarla.
Satispay, la società nata a Torino che si occupa di pagamenti digitali e del trasferimento di denaro tramite internet, vuole rivoluzionare il settore dei buoni pasto.
A partire dal 1 ottobre, attraverso l'app, gli utenti potranno utilizzare i buoni pasto di Satispay in oltre 70.000 esercizi convenzionati.
La novità più significativa è l'abolizione delle commissioni per gli importi sotto i 10 euro.
Al di sopra di questa soglia, gli esercenti pagheranno una commissione di soli 20 centesimi, analogamente agli altri pagamenti effettuati tramite Satispay.
Per i lavoratori il processo sarà semplice: potranno attivare automaticamente l'uso del saldo del buono pasto accettato dai negozianti o farlo manualmente prima di confermare l'importo.
Eventuali residui verranno poi coperti dal saldo disponibile su Satispay, evitando la necessità di generare una doppia fattura.
Questa iniziativa mira a semplificare la vita di tutti gli attori coinvolti.
Gli esercenti vedranno una procedura più agevole e costi ridotti, i lavoratori avranno un metodo comodo per pagare e le aziende potranno vedere i propri dipendenti adottare Satispay come sistema preferito.
Lo scorso 24 settembre sono atterrati nel deserto dell'Utah 250 grammi di frammenti di asteroide raccolti dalla sonda spaziale Osiris Rex della NASA.
La sonda partita nel 2016 ha raggiunto l'asteroide Bennu nel 2018, grazie anche a un sensore realizzato dall'azienda Leonardo.
Per due anni la sonda ha inviato dati e misurazioni dell'asteroide e, solo nel 2020, è atterrato per raccoglierne dei frammenti.
Nel 2021 la sonda ha poi iniziato il viaggio di ritorno verso la Terra per consegnare il materiale raccolto, materiale che può rivelarsi fondamentale per comprendere meglio l'origine della vita nel nostro universo.
Oltre a essere il più grande campione spaziale raccolto, esclusi quelli lunari, l'asteroide in questione è risalente alla formazione del sistema solare e sembra contenere tracce di molecole a base di carbonio, le stesse che formano gli organismi viventi.
Nei prossimi mesi, quindi, dopo le opportune verifiche, i campioni verranno suddivisi tra le varie agenzie spaziali e centri di ricerca, che li analizzeranno per cercare di fare un ulteriore passo avanti verso la rivoluzione del più grande mistero del nostro universo.
Ogni anno al mondo si contano migliaia di vittime dovute alla distrazione di persone che guidano l'auto senza la dovuta concentrazione.
La maggior parte delle cause di incidente, anche non per forza mortali, sono dovute essenzialmente a distrazioni banali ma potenzialmente molto pericolose.
E infatti, stando agli ultimi report dell'ANAS, dei 166.000 incidenti verificati sì nel 2022, il 93% di questi deriva da comportamenti scorretti dei conducenti, fra cui l'uso dello smartphone, l'alcol, il mancato rispetto della precedenza o la velocità eccessivamente elevata.
Oltre a inaspirire le pene per chi adotta a comportamenti scorretti, le soluzioni più efficaci per tamponare questa piaga sono l'installazione di serie dei cosiddetti ADAS, o Advanced Driver Assistance Systems, ovvero dei sistemi tecnologici installati nelle auto, in grado di utilizzare una serie di sensori per monitorare la guida ed eventualmente intervenire autonomamente in caso di emergenza.
Questi moderni sistemi di assistenza, che sono presenti su tutte le auto vendute a partire dal 2022, in realtà sono già diffusi da parecchio tempo, e comprendono tecnologie come il cruise control adattivo, per regolare automaticamente la velocità, la frenata automatica di emergenza, il rilevatore della stanchezza del conducente, il mantenimento della corsia di marcia o il riconoscimento della segnaletica stradale.
Nonostante sia stato ampiamente dimostrato che gli ADAS riducano i rischi di incidenti, esistono comunque dei casi in cui questi sistemi non si sono rivelati sufficienti per evitare lo scontro tra auto o persino la perdita di vite umane.
Perciò per minimizzare ulteriormente questo problema, le principali case automobilistiche - e non solo - stanno sviluppando dei sistemi innovativi, basati proprio sugli ADAS, in grado di permettere la guida autonoma dell'auto senza alcun intervento umano.
Oltre ad eliminare definitivamente il rischio di distrazione, i vantaggi principali della guida autonoma risiedono anche nella possibilità di rendere la guida oltre che più sicura, anche più inclusiva, dove persone con handicap o età particolarmente avanzata hanno la possibilità di muoversi da un luogo all'altro senza dipendere da altre persone.
Con la possibilità inoltre di poter utilizzare l'auto senza un guidatore, la persona all'interno può persino rilassarsi o svolgere altre attività durante gli spostamenti, lasciando la guida interamente al sistema.
Ad ogni modo, i vantaggi della guida autonoma appena elencati risultano validi solo se effettivamente si parla di auto con un vero e proprio pilota automatico, in grado di gestire interamente il mezzo.
Per questo, normalmente quando si parla di guida autonoma solitamente si fa riferimento a cinque livelli, dove solamente gli ultimi due rappresentano la massima evoluzione di questa tecnologia.
Dunque, al primo livello troviamo la guida assistita, in cui il guidatore è supportato dai sistemi ADAS, di cui abbiamo parlato poco fa, che lo avvertono di alcuni pericoli, aiutandolo a migliorare la sicurezza.
Con il livello 2 si può già iniziare a parlare di self-driving cars, dove a differenza del livello 1 in questo caso gli ADAS intervengono direttamente sulla conduzione del veicolo, rallentando, sterzando o frenando automaticamente in caso di emergenza.
Quando si parla di livello 3, le vetture a guida autonoma iniziano a diventare una cosa concreta, sebbene sia ancora richiesta la partecipazione attiva del conducente.
In questo caso le auto possono già guidare da sole, ma solamente in alcune condizioni, legate soprattutto alla velocità, alla viabilità e alle condizioni stradali.
La differenza sostanziale tra il livello 2 e il livello 3, dunque, è la possibilità di distrarsi.
Se infatti fino al 2 il conducente è obbligato a tenere lo sterzo e a guardare la strada, come avviene con le auto di Tesla, con il 3° livello siamo autorizzati a togliere lo sguardo per fare operazioni secondarie, come guardare lo smartphone, mentre la vettura bada alla strada.
Con il livello 4 l'automazione aumenta ulteriormente e la guida autonoma diventa ancora più onnipresente durante la percorrenza dell'auto.
Anche in questo caso si tratta di auto in grado di guidarsi da sole in presenza di requisiti e condizioni specifiche.
Tuttavia, l'intervento del guidatore viene richiesto solamente in caso di malfunzionamenti.
Ed ecco che arriviamo all'ultimo livello, ovvero quello che rappresenta la vera e propria guida autonoma, che non richiede l'intervento di un conducente.
Per capirci, una differenza sostanziale rispetto alle tecnologie precedenti è l'assenza del volante e dei pedali nella postazione del guidatore.
Poiché in questo caso il sistema si occuperà della conduzione del veicolo in maniera del tutto autonoma e indipendente.
Inoltre, non essendo richiesto un guidatore, le uniche persone che saliranno su auto a guida autonoma di livello 5 saranno esclusivamente passeggeri, che durante il tragitto potranno svolgere qualsiasi attività diversa dalla guida, esattamente come quando si sale su un taxi.
E infatti, le potenzialità di questo nuovo modo di condurre veicoli stanno iniziando a essere sfruttate da innovativi servizi taxi come Waymo, attivo a livello sperimentale in alcune zone degli Stati Uniti come Phoenix e San Francisco.
Waymo, di fatto, è un servizio che sta facendo da apri pista nel settore della mobilità guida autonoma, che consenta alle persone di prenotare un taxi, o meglio un robotaxi tramite un app, per farsi portare in una delle diverse zone coperte dal servizio.
Per supportare un sistema di guida autonoma di livello 5, i robotaxi di Waymo sono equipaggiati con diverse tecnologie avanzate che consentono la guida senza conducente umano.
Alcune di queste comprendono chiaramente dei sensori esterni come telecamere, radar o LIDAR, in grado di ricreare una mappa 3D costantemente aggiornata di ciò che circonda il veicolo.
Fondamentali risultano anche i sensori interni per monitorare i parametri come velocità, frenata e sterzata.
I dati raccolti dai sensori poi vengono rielaborati da un potente computer di bordo che applica algoritmi di intelligenza artificiale e deep learning sviluppati da Waymo, permettendo al veicolo di pianificare il percorso e di eseguire manovre in completa autonomia.
Per questo tipo di conduzione automatizzata è fondamentale anche un collegamento con i server cloud del servizio taxi, con il fine di condividere ed elaborare i dati raccolti dall'intera flotta e migliorare progressivamente la capacità di guida autonoma dei mezzi.
Nel caso in cui, invece, dovesse verificarsi un malfunzionamento, non essendo presente alcun operatore al volante, una centrale operativa può eventualmente ricevere richieste di assistenza remota e inviare un supporto per verificare la situazione sul posto.
Inoltre, in presenza di condizioni meteorologiche avverse, i taxi senza conducente che circolano nelle aree delimitate di città come San Francisco possono essere tolti immediatamente dalla circolazione.
A questi accorgimenti, però, non si aggiungono molte altre limitazioni, dal momento che negli Stati Uniti attualmente manca uno standard governativo per valutare la sicurezza di questi mezzi.
E infatti la mancanza di norme specifiche pensate per i veicoli a guida autonoma si riflette ad esempio nell'impossibilità di multare un mezzo di questo tipo in caso di infrazione del codice della strada.
Anche perché, nonostante la comprovata sicurezza di questi mezzi, stando agli ultimi report di Waymo, viene riportato che su un milione di chilometri percorsi l'intero parco macchine ha comunque registrato due incidenti senza feriti e 18 eventi di contatto minori, anche se la metà dei quali è avvenuta mentre i veicoli Waymo erano fermi.
Nonostante l’approdo di servizi taxi a guida autonoma di livello 5 come Waymo appunto, o Cruise di General Motors, sul mercato delle auto private sono presenti principalmente modelli di guida autonoma di livello 2.
Tra le vetture certamente più celebri troviamo la Tesla Model 3, la berlina elettrica dotata del famoso sistema Autopilot, anche se andrebbe tradotto più correttamente come assistente alla guida, mentre tra le altre case automobilistiche, che stanno spingendo maggiormente sullo sviluppo di questi sistemi, troviamo BMW e Mercedes con i rispettivi modelli di punta.
Pochissimi invece sono i veicoli con i modelli di livello 3, in cui, ricordiamo, rientrano le auto ad automazione che permettono di rimuovere le mani dallo sterzo e distogliere l'attenzione per brevi tratti specifici.
Il vero problema nell'implementazione di questi sistemi nelle auto vetture, però, è più di carattere legislativo che tecnologico.
Se infatti nel 2022 in Europa è stata finalizzata una bozza di regolamento che fornirà solamente a partire dal 2024 un quadro normativo comune per l'implementazione dei sistemi avanzati di assistenza alla guida di livello 3, nel resto del mondo la situazione normativa è ancora parecchio frammentaria, con solamente alcuni paesi che hanno già legiferato.
Tornando al caso degli Stati Uniti, ad esempio, non esiste una legge federale in materia, poiché sono proprio i singoli Stati a legiferare in maniera del tutto indipendente.
Ed uno fra questi è proprio la California, dove appunto si stanno diffondendo sempre più facilmente servizi di trasporto che utilizzano mezzi a conduzione persino di livello 5 come Waymo.
Per quanto riguarda il mercato delle auto private in Nevada, con il rilascio della certificazione per la guida autonoma di livello 3 a Mercedes è diventato il primo Stato americano a rendere legale questo tipo di tecnologia, a cui però si aggiungerà anche la California a fine anno.
L'abilitazione di questo sistema di guida autonoma è stata effettuata al momento sulle ammiraglie Mercedes classe S ed EQS, le quali potranno attivarlo per ora solo in alcuni tratti di autostrade e superstrade statunitensi per andature fino a 65 km orari, rilevandosi particolarmente utile in stati proprio come la California, dove le marce in colonna e situazioni di traffico intenso prolungato sono particolarmente all'ordine del giorno.
Per quanto riguarda i prossimi decenni è del tutto lecito immaginare un futuro dominato da auto a guida completamente autonoma.
Senza la presenza di guidatori umani con i propri limiti, le strade, se opportunamente adeguate a supportare questa tecnologia, potrebbero essere quasi o totalmente prive di incidenti automobilistici.
Le auto con modelli di guida di livello 5 dotate di sofisticati sistemi di rilevamento e intelligenza artificiale potranno comunicare e viaggiare in perfetta sincronia, prevedendo le manovre reciproche e ottimizzando i flussi di traffico.
Ovviamente immaginare ora un futuro caratterizzato da flussi stradali di questo tipo risulta abbastanza singolare, anche perché una simile rivoluzione della mobilità porterebbe con sé sfide tecnologiche e culturali enormi.
Tuttavia, i potenziali passi avanti compiuti negli ultimi anni, in termini di sicurezza ed efficienza, fanno sperare che questa visione si trasformi un giorno in realtà.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
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