
Abbiamo avuto più volte occasione di approfondire il tema della connessione e di quali tecnologie portino Internet all’interno delle nostre case. Ci siamo però resi conto che non sempre la fibra ottica può essere la soluzione migliore sia per i costi, sia per i tempi di installazione. In questa puntata proveremo a fare un focus sulla tecnologia FWA, fixed wireless access, grazie all’aiuto di Alessandro Favole, direttore delle vendite di EOLO, principale società in Italia che opera in questo settore.
Nella sezione delle notizie parliamo della sanzione ad Amazon da parte di AGCM e dell’attacco hacker agli ospedali di Padova.



Brani
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Il nostro è un meraviglioso paese, morfologicamente è un paese comunque complicato per distribuire la fibra in casa di tutte le oltre 20-22 milioni di unità immobiliari.
L'FWA è una tecnologia che riesce a portare in casa del singolo cliente connessioni molto importanti, ma tramite onde radio.
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi parleremo con EOLO di FWA, Fixed Wireless Access, una tecnologia per connettersi a Internet ad alta velocità senza la necessità di cavi e che ha l'obiettivo di ridurre ulteriormente il divario digitale nel nostro Paese.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Gli scorsi giorni l'autorità garante della concorrenza e del mercato, meglio nota come antitrust, ha multato Amazon, e in particolare varie società controllate dal colosso dell'e-commerce, con l'accusa di abuso di posizione dominante nei servizi di logistica riguardanti il territorio italiano.
Con un'ammenda da 1.128 milioni di euro, la GCM ha deciso di penalizzare Amazon per aver intrapreso una posizione di assoluta dominanza nel mercato italiano dei servizi di intermediazione su Marketplace, che le ha consentito di favorire il proprio servizio di logistica rispetto alla concorrenza, danneggiandone di fatto l'operato sul territorio nazionale.
Non si è fatto attendere la risposta della società statunitense, da quale si è esposta ufficialmente contro il provvedimento, dichiarando di essere in profondo disaccordo con tale decisione e di voler presentare un ricorso affinché la GCM possa eventualmente rivalutare o ridimensionare il valore della sanzione.
Lo scorso 3 dicembre, l'azienda sanitaria AULSS 6 EUGANEA, che gestisce i servizi sanitari di più di 900.000 persone nella provincia di Padova, ha subito un attacco hacker che ha bloccato tutti i sistemi informatici dell'azienda.
Fortunatamente i danni sono stati limitati isolando i server e i computer attaccati, e al momento più di un terzo delle postazioni di lavoro sono state controllate e sono pronte ad essere ripristinate.
Attualmente però quasi tutti i servizi sono bloccati o rallentati, ciò è dovuto principalmente al fatto che molte operazioni si stanno svolgendo su carta.
Sono invece stati riattivati quasi immediatamente i servizi e le attività legate alle vaccinazioni e i punti tampone, seppure anche in questo caso con qualche rallentamento.
L'azienda sta collaborando sia con enti e consulenti pubblici e privati, sia con l'università di Padova, per risolvere al più presto il problema e scoprirne la natura.
Questa situazione ci fa comprendere ancora quanto bisogna lavorare sul fronte della sicurezza informatica, soprattutto per quegli enti fondamentali in tempi di emergenza.
Abbiamo avuto più volte occasione di approfondire il tema della connessione, di quali tecnologie portino internet all'interno delle nostre case.
Ci siamo però resi conto che non sempre la fibra ottica può essere la soluzione migliore, sia per i costi sia per i tempi di installazione.
Oggi perciò faremo un focus sulla tecnologia FWA, Fixed Wireless Access, e per parlarne è con noi Alessandro Favole, direttore delle vendite di EOLO, principale società italiana che opera in questo settore.
Benvenuto Alessandro.
Ciao Davide, buongiorno a tutti e grazie dell'opportunità di raccontare il nostro meraviglioso mondo.
Esatto, partiamo proprio da questo.
Chi è EOLO e a chi si rivolge? Chi sono i vostri clienti?
EOLO è un'azienda del settore delle telecomunicazioni, siamo leader italiani ma posso dire anche europei come dicevi tu del Fixed Wireless Access, che è una tecnologia che mischia la tecnologia fissa con la tecnologia su onde radio.
Noi vendiamo ormai con successo da 16 anni questa nostra tecnologia proprietaria che ci ha consentito di portare avanti la nostra missione, che è quella del portare Internet dove gli altri non arrivano.
E una missione di grandissima importanza perché garantisce l'accesso democratico ad Internet occupandoci di, come dire, includere in questo mondo digitale sia le famiglie, sia le imprese di qualsiasi dimensione, che la pubblica amministrazione.
Siamo nati come una realtà locale, dicevo appunto 15-16 anni fa in provincia di Varese, oggi siamo un operatore nazionale con una rete ampiamente distribuita su tutto il Paese che copre i 6.800 comuni, circa 7.000 totali, con oltre 3.600 ripetitori.
Rispondo alla seconda parte della domanda, come dicevi tu a chi è rivolto al nostro servizio, il nostro servizio è rivolto a tutto il mercato, quindi partiamo dalle famiglie a cui forniamo connettività che le consentono di entrare nel mondo della digitalizzazione tra 30 e 100 megabit, quindi offerte consumer sostanzialmente, offerte alle imprese, dicevo prima, di qualsiasi dimensione, perché abbiamo tagli di banda che soddisfano veramente qualsiasi esigenza, arrivando fino a un gigabit simmetrico garantito.
Lo racconto magari per quelli meno avvezzi, simmetrico vuol dire che la connessione garantita al 95% fino alla banda nominale, nel caso massimo un gigabit, sia dalla rete verso la sede del cliente che dalla sede del cliente verso la rete, quindi sia in download che in upload.
Questa è diciamo la nostra missione.
Ok, puoi spiegarci poi addosso più nel dettaglio, appunto ho citato all'inizio la connessione fibra ottica che dalla centrale arriva fino alla nostra casa, ci spieghi invece come è strutturata una infrastruttura, quindi una connessione FWA?
Certo, diciamo oggi nel mercato ci sono tre tecnologie fondamentali, la prima è quella che annunciavi tu, che si chiama FTTH, Fiber to the Home, è la fibra vera, è la fibra che anche AGCOM definisce col bollino verde ed è la fibra che dalla centrale telefonica arriva direttamente nell'appartamento, nello stabilimento, nell'ufficio della pubblica amministrazione, FTTH.
C'è una soluzione mista che si chiama FTTC, che è mista a fibra-rame, la fibra arriva sostanzialmente fino a un armadio di strada, a un cabinet, che può avere una distanza variabile della sede del cliente da pochi metri a diversi chilometri e l'ultimo tratto è distribuito in rame, queste tecnologie sono performanti ma ovviamente non come le FTTH, perché il rame ha un'attenuazione di segnale tanto più ci si allontana da questo armadio di distribuzione.
E poi c'è l'FWA, che è una tecnologia mista tra la fibra ottica che viene portata sotto delle antenne nella modalità FTTH, quindi Fiber to the Antenna e dall'antenna verso la sede cliente sia esso consumer, aziendale o pubblica amministrazione, viene distribuito tramite onde radio, le onde radio possono essere o in banda libera, quindi non c'è sostanzialmente un'assegnazione delle varie frequenze di distribuzione, o su banda licenziata, il ministero attribuisce negli anni tramite bandi delle bande dedicate ad ogni singolo operatore,
noi siamo licenziatari, quindi siamo assegnatari di le cosiddette onde millimetriche, sono onde ad altissima frequenza, 26 e 28 gigahertz, che si consentono di distribuire al singolo cliente una banda dedicata su queste onde, però di essere stato abbastanza chiaro, poi è un mercato che tutti ormai hanno, su quale hanno abbastanza dimestichezza.
Sì, c'è molta più informazione oggi su questi campi che è in passato, e però la domanda è, perché allora esiste la necessità di coprire delle zone con delle antenne e non arrivando ad esempio con il filo, come abbiamo detto, nella tecnologia FTTH fino alla casa?
Allora, ovviamente, la miglior tecnologia oggi disponibile si chiama FTTH, che ha però delle implicazioni in termini di costi di installazione, il nostro è un meraviglioso paese fatto di montagne, colline, e ortograficamente, morfologicamente è un paese comunque complicato per distribuire la fibra in casa di tutte le oltre 20, 22 milioni di unità immobiliari, sia o non essere consumer, sia o non essere aziendale.
L'FWA è una tecnologia che associa la disponibilità di banda, quindi riesce a portare in casa del singolo cliente connessioni molto importanti, riducendo i costi di distribuzione, perché non è previsto uno scavo, non è previsto un collegamento anche verticale, immaginate condominio dove bisogna salire con la fibra a diversi piani nei vari appartamenti,
ma tramite onde radio, quindi si installa una semplice parabolina, nel nostro caso facciamo ovviamente tutto noi, il cliente non ha nessun obbligo e nessuna preoccupazione per attivare il servizio, abbiamo oltre 2 mila tecnici specializzati in Italia che arrivano, installano la parabola, la orientano verso la stazione radiobase che radia il servizio e da lì si entra nel magico mondo di internet.
Quindi come dicevo anche nell'introduzione è un procedimento di installazione più rapido di quello di una connessione via cavo?
Assolutamente sì, nel senso che noi abbiamo delle installazioni, addirittura che chiamiamo installazione rapida, oggi che è lunedì tu firmi il contratto, entro venerdì hai il servizio attivato, sia che tu sia un cliente privato sia che tu sia un'impresa.
È chiaro che là dove superiamo, soprattutto per le grandi aziende, connettività sopra i 100 megabit garantiti, allora sono tagli di banda sulle quali dobbiamo personalizzare e progettare la connettività, ci vuole un po di tempo in più, però diciamo nel 95% dei casi siamo in grado di distribuire il servizio entro 5 giorni dalla firma del contratto.
Sì e penso che questa cosa sia stata molto utile durante i mesi di lockdown in cui delle persone che avevano una connessione molto lenta si sono rese conto che avevano immediatamente bisogno di qualcosa di pronto all'uso che migliorasse di molto la loro presenza online e appunto penso che in questo caso era questa una soluzione più che ottima per le loro esigenze.
hai centrato il tema infatti sia in termini di banda che abbiamo dovuto gestire, noi dalla sera alla mattina abbiamo avuto un incremento di traffico sulla nostra rete superiore al 60% nel primo lockdown dello scorso marzo-aprile, non solo abbiamo avuto moltissima richiesta di nuove connessioni e ovviamente il fatto di fornirla in tempi così rapidi ci ha consentito di aiutare le persone ad abilitarsi, soprattutto lo smartworking.
Vedendo poi il traffico su quali applicativi gira ti dico che abbiamo veramente dal punto di vista dell'app link quindi da sede del cliente verso la nostra rete ha duratreplicato la capacità di banda che abbiamo garantito ai nostri clienti.
Soprattutto con queste applicazioni penso anche al gaming per i nostri giovani la banda in app link è una banda fondamentale perché se no crea la famosa latenza cioè il ritardo di risposta rispetto alla richiesta fatta dal cliente di visitare un sito o di interagire con altre persone sia per smartworking sia per gaming.
Sì e poi hai parlato anche di velocità di banda quindi di velocità di connessione in confronto alla connessione via cavo si possono raggiungere appunto ai citato di 100 mega addirittura il gigabit si possono raggiungere le stesse velocità e potranno addirittura migliorare in futuro queste velocità si potrà raggiungere anche valori più elevati?
Assolutamente sì, ovviamente è tutta una tecnologia in grande sviluppo, oggi noi distribuiamo come ti dicevo sui clienti consumano un servizio a 100 megabit, nei nostri laboratori stiamo già testando il 300 megabit che lanceremo con l'inizio del prossimo anno fiscale, noi abbiamo una chiusura a marzo e quindi con ogni probabilità ad aprile lanceremo un servizio.
Resta inteso invece che avendo una definizione di VHCN cioè il MISE dichiara che la nostra tecnologia, la FWA è praticamente al pari del FTTH che oggi fa 1 giga e 300 megabit in upload, anche la nostra tecnologia sta puntando nei prossimi 2-3 anni a raggiungere il gigabit in modalità consumer quindi passando dal 100 fino al gigabit.
Per tutti i clienti quindi?
Assolutamente sì, è chiaro poi ci vuole un investimento importante sulla rete perché la distribuzione quindi dalla stazione radiobase, dal traliccio verso casa dei clienti prevede una nuova tecnologia che va comunque installata quindi oggi abbiamo oltre 3600 antenne che vanno ovviamente upgrade su questa nuova tecnologia.
Sì, e visto che voi principalmente distribuite internet via etere, attraverso queste antenne, si potrebbe fare un po il paragone con una connessione di rete mobile.
Adesso sappiamo che il 5G, il protocollo 5G sta iniziando a prendere piede anche quest'anno nel nostro Paese, però perché è difficile pensare appunto a un'abitazione coperta da una connessione in 5G?
Allora, diciamo, oggi in maniera forse un po maldestra perché come dici tu no, c'è tanta informazione sulle tecnologie che ormai sono consolidate, un po meno sul 5G, che sembra un po una chimera.
Il 5G non è una tecnologia suono mobile, è una tecnologia mobile ma anche fissa come la nostra, deve utilizzare alcune frequenze per essere distribuita sul mercato.
La differenza sostanziale tra un 5G mobile e un 5G fisso è dovuta ai parametri cosiddetti di qualità della connessione.
Tutti parlano di velocità di picco, nessuno però parla ad esempio di latenza o di jitter che introducono, no? La latenza, come raccontavo prima, è il ritardo di risposta tra l'interazione che ha il cliente rispetto alla risposta della connessione.
E il jitter invece garantisce una stabilità di connessione che è un altro elemento molto importante.
Allora, la differenza tra una connettività mobile e una connettività fissa sta proprio in questi due parametri.
Oggi la latenza ad esempio su fibra, così come sulle nostre connessioni dedicate, è nell'ordine di 1-2 millisecondi per modalità di accesso, sulle altre tecnologie saliamo di un'ordine di grandezza, 10-20 millisecondi.
Così anche il jitter su una connettività fissa è molto più stabile perché l'operatore dimensiona la propria rete rispetto al numero di clienti che deve gestire in maniera fissa, sa dove sono, come sono localizzati, conosce i profili di consumo dei singoli clienti.
Immaginate invece una BTS mobile, una radio mobile, una stazione radio base mobile che se messa ad esempio su un arco stradale, autostradale, riceve magari in questo momento passa solo un'automobile e quella satura tutta la banda.
Magari c'è un ingorgo, c'è un incidente e in quel momento passano centinaia di SIM che si collegano a quella stazione radio base.
La probabilità che quella stazione radio base vada in saturazione ovviamente è molto più alta.
Quindi queste sono le differenze fondamentali.
Così come nel cappello FWA oggi rientrano anche soluzioni che sono soluzioni mobile, così definite LTE, dove tramite una SIM che viene posizionata all'interno della casa, che intercetta il segnale radio da una stazione mobile, si riescono a utilizzare connessioni che però ahimè hanno questo tipo di prestazioni inferiori, se mi posso permettere di dire.
Perché? Perché ovviamente l'operatore non può dimensionare rispetto a un traffico che è viaggiante, non è difficile da ipotizzare.
Ci sono algoritmi ovviamente evoluti, ma è difficile capire se su quella BTS in questo momento ci sono tra dieci cento utilizzatori.
Cosa diversa su una connettività fissa, perché gli utilizzatori e il profilo di traffico sono mediamente noti.
Ok, perfetto.
Un altro aspetto su cui secondo me ha senso soffermarsi è l'aspetto sociale del vostro lavoro, dei servizi che fornite.
E cioè in Italia come dicevi ci sono tantissimi piccoli comuni e che spesso non sono coperti da una stabile e rapida connessione a internet.
E quindi questo, in gergo definiamo digital divide, porta molto spesso anche oggi che la connessione a internet è diventata imprescindibile molte persone a spostarsi in centri urbani più ampi e più strutturati.
E quindi il vostro lavoro come riesce invece portando internet tramite antenne anche nei posti più sperduti a favorire invece queste realtà più piccole?
Allora anche qui diciamo che ci sono tre elementi fondamentali che vorrei toccare.
Il primo, il nostro posizionamento, te l'ho raccontato all'inizio, noi siamo internet dove gli altri non arrivano, storicamente abbiamo evitato di portare connettività nelle grandi metropoli, nei grandi centri urbani.
Perché lì ovviamente c'era già disponibilità di servizio e altissima concorrenza, ci siamo invece dedicati a quelle aree a cui accennavi tu, le aree rurali, le aree suburbane, dove soprattutto nei comuni sotto i 5000 abitanti le connessioni erano o assenti totalmente o scadenti.
Perché? Perché erano cosiddette aree a fallimento di mercato, cioè i grandi operatori non hanno investito perché non c'era un ritorno economico con le tecnologie wired, quindi col filo che si utilizzavano.
Noi invece abbiamo proprio per missione cominciato a investire in quelle aree, quindi buona parte anche dei nostri clienti, la quasi totalità oggi vive in quelle aree.
hai toccato il tema dello spopolamento che noi abbiamo cavalcato negli ultimi tre anni con un progetto molto importante che si chiama "EOLO Missione Comune".
E un progetto che ha restituito al territorio il valore che noi abbiamo creato attraverso una politica di premi per i singoli comuni che partecipavano come una piattaforma di gaming votando il proprio comune.
Negli ultimi tre anni abbiamo restituito tre milioni del nostro fatturato per consentire a questi piccoli comuni, comuni con bilanci molto piccoli, di digitalizzare alcuni aspetti della loro vita quotidiana.
Rendendo quindi inclusiva l'esperienza di quei cittadini che sono cittadini italiani, non sono cittadini serie B, sono esattamente cittadini come quelli delle grandi metropoli.
Non solo, ma l'abbiamo vissuto anche in pandemia con lo smartworking, molte persone sono andate a vivere nella seconda casa, nella casa di campagna, nella casa di montagna, nella casa al mare e quindi hanno potuto apprezzare il fatto di poter utilizzare connettività robusta.
Ultimo, ma non ultimo, anzi forse il più importante, da aprile di quest'anno noi, sentendo molto forte questa missione, abbiamo addirittura variato il nostro statuto sociale e siamo diventati una società benefit, prima tra le aziende delle telecomunicazioni, una società che oltre a creare valore per i propri azionisti, vuole creare valore per tutti gli stakeholders, quindi anche per l'ambiente che ci circonda, per le persone che non avevano connettività.
Questo è esattamente il nostro nuovo approccio al business che stiamo ormai, ripeto, cavalcando da diversi anni, stiamo anche ulteriormente incrementando la nostra certificazione, partecipando al progetto di B Corp.
Ho capito, poi in realtà amplio la domanda rispetto a quello che ti chiedevo prima, ho parlato di piccoli centri urbani, però effettivamente, come dicevi anche tu all'inizio, pensiamo anche al tema delle aziende, piccole aziende che si trovano in un territorio o comunque attività professionali, pensiamo a un agriturismo in mezzo ad una campagna e che ha possibilità, grazie alle vostre tecnologie e al vostro servizio, di ampliare il proprio bacino di utenza, quindi può essere anche un arricchimento economico per la nostra società che sappiamo essere molto turistica.
Assolutamente, il 60% delle piccole e medie imprese insiste in comuni sotto i 5000 abitanti e addirittura anche grandissime imprese, grandi in sedimenti industriali o per spazi necessari o anche per costi, perché avere degli stabilimenti molto importanti, è meglio farli all'esterno delle città dove magari anche il terreno ha dei costi più abbordabili, hanno potuto usufruire delle nostre connettività.
Quindi noi ci focalizziamo per essere abilitatori non solo delle famiglie, con lo smartworking e col gaming, anche delle imprese, oltre 70.000 imprese sono nostre clienti e anche tutto il mondo della pubblica amministrazione.
Siamo stati settimana scorsa a Parma all'incontro al convegno nazionale di Anci, che è l'associazione dei comuni italiani, siamo ormai da due anni main sponsor, e abbiamo toccato con mano la presenza di sindaci che passavano dal nostro stand chiedendoci, e noi magari siamo già presenti, quando arrivate con la connessione?
Noi siamo già presenti e possiamo dare un grande servizio a tutto il Paese.
In conclusione ti chiedo, in prospettiva futura, secondo voi quali saranno le tecnologie protagoniste per sopperire nel nostro Paese al digital divide?
Se la guardo da qui a 10 anni è sempre complicato fare previsioni in un settore altamente tecnologico e con un arco temporale così ampio, però tutti gli studi di settore, tutte le più importanti società di ricerca, individuano due tecnologie.
La prima tecnologia è l'FTTH, che soprattutto col nuovo piano di resilienza, il PNRR, avrà una grande diffusione, abbiamo partecipato anche all'intervento del ministro Colao che ha raccontato come saranno distribuiti i fondi da qui al 26, quindi la prima tecnologia sarà l'FTTH, ma rimarrà prepotente, qualcuno dice, intorno al 20% di Marche Share, anche l'FBA, come tecnologia alternativa nelle aree dove sarà molto difficile e continuerà a essere difficile portare l'FTTH e dove comunque ci saranno un numero di italiani particolarmente importante.
Quindi le due tecnologie che vediamo sono queste, il rame piano piano nei prossimi 10 anni andrà a scomparire e sostituito da queste due.
Va bene, grazie Alessandro per averci spiegato nel dettaglio questa tecnologia e la vostra attività.
Buon lavoro e a presto.
A presto, grazie Davide.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
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Noi ci sentiamo la settimana prossima.