
Negli ultimi anni l’informatica, la robotica e altre soluzioni hi tech, sono sempre più presenti anche sulle nostre spiagge. Ciò permette da un lato di rendere la permanenza dei turisti al mare più confortevole, sicura e moderna e dall’altro aiuta gli stabilimenti balneari a fornire servizi superiori, avere una migliore visibilità e gestire in modo più efficiente la spiaggia. In questa puntata vediamo, attraverso alcuni esempi, quali sono o possono essere le tecnologie per una spiaggia hi-tech.
Nella sezione delle notizie parliamo di Formula 1, che passerà ad un carburante sostenibile entro il 2026, delle prime indiscrezione su GTA 6 e infine dei nuovi Pixel 6a di Google.




Brani
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Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
In questa ultima puntata prima della pausa estiva vedremo quali tecnologie possono migliorare la nostra permanenza nelle spiagge sotto l'ombrellone.
Dalla prossima settimana, per tutto il mese di agosto, pubblicheremo degli estratti inediti e alcuni brevi approfondimenti.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Il responsabile tecnico della Formula 1 ha recentemente dichiarato che a partire dal 2026 tutte le auto da corsa dovranno sostituire gli attuali combustibili con nuove soluzioni sostenibili al 100%.
Attualmente, infatti, le auto di Formula 1 utilizzano una miscela di carburante composto dal 10% di etanolo, per questo chiamato E10.
Tuttavia, tra quattro anni, secondo le recenti dichiarazioni del responsabile tecnico, il nuovo combustibile da utilizzare nelle gare dovrà rendere tutte le emissioni di anidride e carbonica pari a zero.
Ciò significa che la CO2 risparmiata o riassorbita nella fase di produzione del carburante dovrà essere pari o inferiore a quella emessa durante la competizione vera e propria, in modo tale che nel bilancio finale non vi sia un'aggiunta di anidride e carbonica in atmosfera.
Attualmente, i risultati ottenuti dalla compagnia petrolifera Aramco e dal team di Formula 1 fanno ben sperare, già nonostante l'aspetto più interessante della ricerca è che, una volta terminata la messa a punto della miscela, questa potrebbe essere impiegata anche in ambito quotidiano con molte vetture endotermiche.
Su GTA 6, l'attesissimo nuovo titolo di Rockstar Games, non c'è ancora nulla di ufficiale, ma una fonte molto attendibile ha fornito delle indiscrezioni interessanti che potrebbero riguardare il gioco.
Innanzitutto, il lancio è stato stimato per l'inizio del 2024.
Per quanto riguarda la città, GTA 6 dovrebbe segnare il ritorno della storica Vice City, metropoli ispirata a Miami.
Non si tratta però dell'unica zona inclusa nel gioco, ma si potrebbero aggiungere altre aree dopo il lancio anche se non sappiamo con quale modalità, e quindi se si tratterà di espansioni gratuite o a pagamento.
La protagonista della storia sarà, a quanto pare, una donna di origini sudamericane.
La fonte ha poi rivelato che Rockstar, in fase di sviluppo del nuovo open world, avrebbe posto una particolare enfasi sugli interni.
L'idea è quella di non avere solo un mondo grande, ma anche profondo e vivo più che mai, in cui un gran numero di edifici è esplorabile e ha una sua funzione.
Google ha presentato il Pixel 6a, il nuovo smartphone di fascia media.
Nonostante ciò, il processore di questo telefono è il Google Tensor, lo stesso utilizzato per i Pixel top di gamma, e di fatto adottando la stessa strategia di Apple con i suoi iPhone XR ed SE.
Le dimensioni sono leggermente più compatte rispetto ai fratelli maggiori, con un display da 6.1 pollici, ma con una frequenza di aggiornamento di 60Hz.
Una scelta un po anacronistica, considerando che tutti i nuovi smartphone, anche quelli di fascia più bassa, raggiungono i 90Hz, e ciò dà una sensazione di maggiore fluidità nello schermo.
Anche le fotocamere sono inferiori rispetto a Pixel 6 e 6 Pro, tuttavia, grazie al software e all'intelligenza artificiale di Google, lo smartphone riesce a scattare splendide foto nelle condizioni più disparate.
Infine, come tutti i telefoni Google, anche il 6a sarà tra i primi a ricevere aggiornamenti e patch di sicurezza mensili.
Il 6a è poi dotato di tutti i servizi esclusivi dei Pixel, e tutto questo a 459 euro.
Per i più fortunati sono già arrivate, per molti altri invece arriveranno presto.
Come sempre, le vacanze estive segnano un momento importante dell'anno, dove gran parte degli italiani si prendono una più o meno breve pausa dal lavoro o dalla scuola per godersi un meritato relax.
E secondo le stime di Demoscopica, su quasi 30 milioni di italiani che quest'anno partiranno per passare le vacanze lontano da casa, oltre 17 milioni opteranno per la meta turistica estiva per eccellenza, il mare.
E come forse avrete già intuito, in questa puntata andremo ad approfondire il rapporto del mare, o meglio delle spiagge, con la tecnologia.
Negli ultimi anni, infatti, l'informatica, ma anche la robotica e altre soluzioni high tech sono sempre più presenti anche in questo settore, aiutando da un lato a rendere la permanenza dei turisti al mare più confortevole, sicure e moderna.
E dall'altro, gli stabilimenti balneari a fornire servizi migliori, avere una migliore visibilità e gestire in modo più efficiente la spiaggia.
Vediamo quindi, anche aiutandoci con qualche esempio, quali sono o possono essere le tecnologie per una spiaggia high tech.
Partendo dalle soluzioni un po più semplici, immediate e facili da implementare, avere una rete wifi liberamente accessibile è ormai comune a molti stabilimenti ma anche a molte città costiere.
L'accesso a internet infatti fa sempre comodo e permette di navigare sul web anche da tablet o pc senza dover per forza ricorrere a usare il proprio smartphone come hotspot e consumare inutilmente batteria e dati mobili.
Questo può essere ad esempio utile per lavorare dalla spiaggia, guardare video, film o serie tv, fare videochiamate e altro ancora.
Ma non solo.
Come abbiamo visto nella puntata “Come le pubblicità online raggiungono il mondo reale” il wifi è una soluzione molto usata anche nel marketing di prossimità e questo di fatto permette agli stabilimenti di raccogliere dati e informazioni utili sugli utenti ma anche fare pubblicità e invogliare i bagnanti ad acquistare qualcosa allo stabilimento.
E vista anche la sua grande utilità e il suo impatto anche dal punto di vista turistico, regioni come il Veneto o l'Emilia Romagna hanno investito per realizzare delle reti wifi per le città balneari, a Bibione ad esempio attivo dal 2016 su tutta la spiaggia, mentre in Emilia Romagna è stato finanziato un progetto per portare entro il 2024 la banda ultralarga gratuita sull'intera costa romagnola.
Sempre parlando di smartphone, PC, tablet e in generale i prodotti tecnologici, molte spiaggia ad oggi offrono anche servizi di ricarica direttamente all'ombrellone.
O panchine, chiamate un po erroneamente smart, comprese USB o di corrente, per non rimanere con le batterie scariche durante le lunghe giornate di relax fuori casa.
E collegato a questo, sempre più spiagge stanno adottando nuovi ombrelloni e docce, dotati di pannelli fotovoltaici che da una parte permettono di poter offrire al meglio il servizio di ricarica appena citato, ma dall'altra anche di poter sfruttare quell'energia per alimentare l'intero stabilimento balneare, in un'ottica di risparmio e di transizione energetica verso una maggiore attenzione all'ambiente.
Legato a questo, non solo i pannelli fotovoltaici, ma anche le intere strutture, per lo meno quelle realizzate negli ultimi anni, vengono costruite utilizzando materiali e design in grado di avere un impatto minimo sull'ambiente, integrandosi al meglio con il paesaggio circostante.
Un altro servizio che sicuramente è utile se non ormai fondamentale per una spiaggia è la possibilità di prenotare e acquistare lettini e ombrelloni direttamente online o tramite un'app.
Per tanti turisti, infatti, sapere con il dovuto anticipo se sono presenti o meno dei posti liberi sulla spiaggia, e in caso prenotarli da remoto o ancora prima di partire, può essere una delle motivazioni che rispingono a scegliere una spiaggia o una città rispetto ad un'altra spiaggia, perché offre questo servizio e garantisce la certezza di non arrivare in vacanza impreparati o di non incorrere inspiacevoli sorprese.
Alcuni esempi sono i siti Spiagge.it, Coco o BookYourBeach, tre startup che promettono non solo di prenotare i posti in numerose spiagge d'Italia, ma anche di cercare quelle che meglio soddisfano le proprie esigenze, dal tipo di spiaggia al prezzo, alla presenza o meno di certi servizi.
Poter prenotare i propri posti in spiaggia, però, non è solo una comodità per i bagnanti.
Ma lo scorso anno, ad esempio, durante la pandemia, è stato un modo per migliorare la sicurezza nelle spiagge e poter tracciare i contatti o i possibili contagi.
Un esempio viene ancora una volta dalle spiagge di Bibione, dove anche le spiagge libere attrezzate necessitavano di una prenotazione fatta al momento se il posto era libero o al massimo fino al giorno precedente.
E sempre per quanto riguarda la prenotazione degli ombrelloni, i concetti della Sharing Economy non si sono fermati solo alla mobilità.
Ma oggi coinvolgono anche le spiagge.
È l'esempio di Marina App, un'applicazione e servizi che permettono ai gestori di uno stabilimento di attivare in modo semplice la prenotazione degli ombrelloni, ma permette anche agli stessi utenti, ad esempio i bagnanti stagionali, che non sempre sono presenti in spiaggia durante i tre mesi di vacanza, di guadagnare condividendo quando è libero il proprio ombrellone ai bagnanti occasionali.
Rimanendo sul tema prenotazioni, poi, come non citare le ordinazioni online, ad esempio per farsi portare direttamente all'ombrellone una bibita fresca, un aperitivo o un gelato.
E partendo subito con un esempio i vantaggi di questo servizio li ha sperimentati Bahia Porto Cesareo, uno dei più grandi stabilimenti balneari che ha introdotto questa innovazione tra le proprie offerte.
Tramite un'app, nel caso specifico Smart Touch Menu, infatti i clienti possono mandare le comande al bar rimanendo comodi sul proprio lettino e attendendo che l'ordine venga preparato e consegnato dai camerieri.
Questo consente ai bagnanti di evitare le lunghe file che si formano alla cassa o al bar mentre si attende il proprio ordine, trasformando radicalmente l'esperienza della vacanza al mare.
D'altro lato, poi, anche lo staff dello stabilimento ottiene dei benefici, in quanto riesce a garantire un servizio più efficiente e comodo e incrementare così le vendite.
Soluzioni simili, tra l'altro, esistevano già qualche anno fa, ma consistevano in pulsanti posti sotto gli ombrelloni che chiamavano il cameriere che passava a prendere l'ordine.
Tramite un'app o un sito, invece, questa procedura viene semplificata e non poco, e oltre una migliore esperienza utente per il cliente, anche il cameriere evita inutili viaggi e perdite di tempo.
Infine è doveroso soffrontare anche il tema della sicurezza.
Molte spiagge ormai sono dotate di videocamere collegate tra loro in grado di sorvegliare l'intero stabilimento, soprattutto durante le ore notturne e di chiusura, quando atti di vandalismo sono più frequenti, ma anche durante il giorno per evitare eventuali furti o atti illegali.
Una novità molto più interessante, però, viene sia dalla startup romana Italia Sea Rescue System, sia dalle spiagge della California, con l'azienda Hydronalics, e si tratta di un bagnino robot.
Entrambi questi robot sono pilotati dal bagnino e sono in grado di localizzare, recuperare e portare a riva, in tutta sicurezza, i bagnanti in difficoltà.
Chiaramente in tempi molto più rapidi e con una maggiore efficienza rispetto a quella di un essere umano.
La versione italiana, inoltre, è già stata approvata dal Ministero dei Trasporti come ausilio al salvataggio, e la speranza è quella di trovarne sempre di più sulle nostre spiagge.
Una piccola parte di questa puntata, prima di tirare le somme su quanto detto finora, va dedicata non solo alle tecnologie per gli stabilimenti balneari, ma anche quelle che coinvolgono direttamente i bagnanti, in particolare con le tecnologie indossabili.
Il focus in particolare è quello della sostenibilità, con costumi da bagno realizzati in materiali sostenibili o plastica riciclata, ma anche il tema della sicurezza e della salute in generale.
E parlando proprio di quest'ultimo punto, in commercio possiamo trovare braccialetti come Cool Skin, o addirittura costumi con chip integrati, come quello realizzato dalla start-up francese Spinali Design, che grazie a una serie di sensori e un'app per smartphone riescono ad avvisare l'utente con l'obiettivo di prevenire eventuali scottature, ustioni o lunghe esposizioni ai raggi UV.
Per concludere, quindi, anche le spiagge non sono rimaste escluse dalla trasformazione digitale tecnologica che ci sta accompagnando ormai da anni, e anche in questo caso, i miglioramenti che questa digitalizzazione porta con sé non sono affatto pochi e sono tutti all'insegna di una maggiore attenzione verso i bagnanti e i clienti, per garantire loro una migliore e più comoda esperienza e per vivere al meglio quei pochi meritati momenti di relax.
E tra prenotazioni e ordinazioni online, wifi gratuito, stazioni di ricarica, queste esigenze possono essere soddisfatte a pieno.
Come abbiamo visto, però, non manca comunque l'attenzione alla sicurezza, con videocamere di sorveglianza e robot bagnini, e alla sostenibilità ambientale, con pannelli fotovoltaici, design e materiali sostenibili, temi che nell'ultimo periodo sono sempre più sentiti e hanno un peso sempre maggiore nelle scelte di tutti i giorni.
Parlando di vacanze, infine, questa è l'ultima puntata prima della nostra breve pausa estiva, dove comunque continueremo settimanalmente a pubblicare delle brevi puntate e interviste inedite, aspettandovi a settembre con tante novità.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
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Noi ci sentiamo la settimana prossima.