
Applicazioni sullo smartphone o sul computer, social network e siti web, hanno tutti modalità di interazione differenti, grafiche diverse o elementi dell’interfaccia posizionati in punti diversi dello schermo. L’attenzione al design di un prodotto, fisico o virtuale, è un fattore che è sempre stato tenuto in considerazione e, soprattutto le grandi aziende, investono ingenti capitali per studiare e realizzare design e interfacce efficaci e più semplici possibili, in grado quindi di essere comprese e utilizzate senza fatica dal più grande numero di persone possibile. Nella puntata di questa settimana cercheremo quindi di capire qual è il forte legame tra tecnologia e design.
Nella sezione delle notizie parliamo della nuova Tonale di Alfa Romeo e del suo NFT, di un nuovo passo verso la fusione nucleare compiuto da JET e infine della possibilità di accettare pagamenti con un iPhone.




Immagini
• Foto copertina: Museum of Applied Arts and Science di Sydney
Brani
• Ecstasy by Rabbit Theft
• Your Body by Nomra
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro host, Davide Fasoli.
Oggi cercheremo di capire qual è il forte legame tra la tecnologia e il design nella progettazione sia di prodotti fisici, ma anche per la creazione di interfacce grafiche.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Lunedì 8 febbraio Alfa Romeo ha presentato il SUV compatto Tonale, ovvero la prima auto dell'azienda automobilistica italiana, che verrà resa disponibile sul mercato anche in versione ibrida plug-in oltre che a quella classica diesel.
Al di là però degli aspetti meramente tecnici relativi al funzionamento della nuova vettura, come l'aggiunta per la prima volta di una motorizzazione elettrica, la novità più interessante e singolare che è stata introdotta con il nuovo modello è l'integrazione di un NFT, di cui abbiamo parlato nella puntata "Gli NFT sono il futuro dell'arte?", con lo scopo di essere un certificato di unicità della vettura, con il quale l'acquirente potrà legare il nuovo veicolo ad un registro digitale basato su blockchain con tutte le informazioni dell'auto.
Il vantaggio di questa tecnologia, oltre ad innalzare a livello mediatico il brand, essendo appunto la prima auto al mondo ad integrare un non-fungible token, è legato principalmente alla sicurezza del registro digitale salvato su blockchain, che impedirà in un'ipotetica compravendita di un usato di alterare informazioni e parametri relativi al buon mantenimento della vettura.
Nell'ultimo periodo il tema dell'energia nucleare è stato spesso al centro di numerosi dibattiti sul suo impiego o meno per produrre energia, per far fronte a un fabbisogno sempre maggiore.
Come avevamo spiegato nella puntata "Il Sole in una stanza", la migliore alternativa all'energia prodotta dalla fissione nucleare, che pur garantendo ormai una più che ottima sicurezza– produce comunque delle scorie radioattive che vanno gestite e smaltite– è la fusione nucleare.
Questa energia, che in un certo senso copia quello che succede all'interno del Sole, è molto difficile sia da controllare che da produrre.
Gli studi in merito vanno avanti da decenni.
E proprio qualche giorno fa la ricerca ha compiuto un altro passo verso il futuro.
Il Join European Tours ha infatti segnato un record di produzione di energia a fusione nucleare di 16,4 kWh per circa 5 secondi, tempo che è bastato per raccogliere informazioni e dati fondamentali per lo sviluppo di un altro progetto, ITER, al momento il più importante al mondo in questo campo, che inizierà le sue prime attività nel 2025.
Apple ha pubblicato un comunicato stampa con il quale annuncia la funzionalità Tap to Pay, che arriverà con un prossimo aggiornamento software e permetterà agli sviluppatori di sfruttare la tecnologia NFC, già presente sugli iPhone per effettuare pagamenti, anche per accettare pagamenti.
Da una parte quindi Apple mette a disposizione solamente la tecnologia, mentre agli sviluppatori interessati spetterà aggiungere questa funzionalità alla loro app, stabilire eventuali costi di transazione per ricevere il denaro.
Se consideriamo quanto è stato fatto in questi anni per facilitare questo tipo di pagamenti, come abbiamo avuto l'occasione di sentire nell'intervista con SumUp, questa notizia è molto importante, perché data la diffusione degli smartphone di Cupertino, permetterà di ridurre ulteriormente l'utilizzo dei contanti, mettendo nelle tasche di potenzialmente ogni negoziante un POS pronto all'uso.
E data la grande forza di Apple ad essere una società capace di dettare trend tecnologici, spingerà sicuramente anche i produttori di smartphone Android a fare la stessa cosa.
Dal momento in cui iniziamo a utilizzare un qualsiasi prodotto, tecnologico e non o un'interfaccia grafica, come può essere un sito web o un'applicazione, un elemento fondamentale con cui inevitabilmente entriamo in contatto è il suo design.
E se prima dell'avvento di internet tutto sommato, gli oggetti, i prodotti con cui entravamo in contatto quotidianamente erano quasi sempre gli stessi, quasi sempre realizzati allo stesso modo, negli ultimi anni siamo bombardati ogni giorno da interfacce completamente diverse tra loro.
Applicazioni sullo smartphone, sul computer, social network e siti web, infatti, hanno tutti modalità di interazione differenti, grafiche diverse o elementi dell'interfaccia posizionata in punti diversi dello schermo.
E se l'attenzione al design di un prodotto, fisico o virtuale, è un fattore che è sempre stato tenuto in considerazione, anche nei secoli e decenni passati, proprio per questi motivi negli ultimi anni questa attenzione è molto più marcata e soprattutto le grosse aziende investono in genti capitali per studiare e realizzare design e interfacce efficaci e più semplici possibili, in grado quindi di essere comprese e utilizzate senza fatica dal più gran numero di persone possibile.
D'altronde, in un periodo in cui la soglia dell'attenzione e della pazienza sono ridotte al minimo, avere un sito web realizzato male si traduce inevitabilmente in migliaia di utenti che abbandonano immediatamente la pagina sfumando ogni possibilità per l'azienda di acquisire nuovi clienti.
E ovviamente lo stesso discorso è applicabile anche a un prodotto fisico, come uno smartphone, una macchina fotografica o una stampante.
Insomma, ai giorni nostri dove in ogni ambito le alternative sono sempre più numerose e la concorrenza è sempre più elevata, anche le aspettative e le esigenze degli utenti sono cresciute di conseguenza, maturando un'attenzione maggiore all'estetica e alla semplicità di ciò con cui entriamo in contatto ogni giorno, e obbligando le stesse aziende a soddisfare queste esigenze.
Ma effettivamente cos'è il design e come si realizza un buon design? Innanzitutto, design letteralmente significa progettazione, e già questo probabilmente è sufficiente per capire cosa sia.
Un prodotto o un'interfaccia di qualsiasi tipo, infatti prima di essere realizzata deve essere pensata, progettata, in ogni suo aspetto.
E qui entra in gioco il design nelle varie specializzazioni.
Il graphic design ad esempio si occupa di progettare interfacce grafiche, ad esempio di un'applicazione, il web design è invece specializzato nella realizzazione di siti web, l'industrial design è relativo ai prodotti industriali.
Uscendo dal mondo tecnologico invece, il fashion design è ad esempio relativo al settore dell'abbigliamento e della moda e così via.
Per ogni ambito infatti è importante conoscere attentamente le esigenze degli utenti e progettare o tentare di progettare il prodotto affinché soddisfi queste esigenze.
Poi ovviamente in questo processo entrano in gioco non solo le richieste del designer, ma anche l'effettiva possibilità di realizzare quel determinato progetto.
Facciamo qualche esempio, qualche puntata fa avevamo parlato di grattacieli, e in particolare della tecnologia che c'è dietro la costruzione di un edificio di questo tipo.
In questo caso il design, la progettazione di un edificio così alto, doveva tenere in considerazione non solo dell'aspetto estetico, ma soprattutto di fattori come la stabilità dell'edificio, le oscillazioni causate dal vento, le dimensioni e molto altro.
Fattori che incidono non poco sulle scelte che poi vanno prese nella progettazione.
In questo caso la tecnologia può essere molto d'aiuto per verificare se effettivamente le scelte di progettazione possono essere valide o meno, grazie a simulazioni fisiche ma anche virtuali di cui avevamo parlato nell'intervista con la società Autodesk.
Ma anche rimanendo su prodotti più quotidiani per costruire ad esempio uno smartphone, è sì necessario realizzare un telefono di alta qualità ed all'aspetto estetico accattivante o iconico, ma sono da tenere in considerazione anche le dimensioni dei componenti come la batteria, il display o le fotocamere, che decisamente hanno un impatto per nulla trascurabile sul risultato finale.
E poi chiaramente ci sono anche altri fattori che vanno tenuti in considerazione, come i costi, i tempi di realizzazione, la disponibilità dei materiali e molto altro.
Erroneamente quindi spesso associamo il design al mondo dell'estetica, della bellezza visiva, ma come speriamo sia emerso in realtà qualsiasi oggetto virtuale e fisico è un oggetto, tra virgolette, di design, o meglio, è passato per una fase di ideazione e di progettazione.
Ma quello che poi va a fare la differenza nel mercato, nel mondo in cui quel prodotto entra in contatto con gli utenti finali, è se è stato realizzato o meno un buon design.
E in una frase possiamo dire che il miglior design è quello che non si vede.
Ma cosa significa? Che quando utilizziamo un prodotto ben progettato non ci accorgiamo delle scelte che sono state fatte, lo utilizziamo e basta, senza preoccuparci di altro.
Con un cattivo design, al contrario, è molto facile compiere errori, non capire alcune funzioni e non essere in grado di approcciarsi al prodotto stesso.
Come si crea quindi un buon design e quali sono i vari aspetti che vanno considerati? Per creare un buon design, la chiave di tutto è sicuramente capire chi sono e quali sono le esigenze degli utenti che andranno a utilizzare il prodotto, il sito o l'app.
Un fattore fondamentale da considerare, poi, è l'esperienza utente, ovvero come appunto l'utente percepisce e interagisce con il prodotto, ma anche le emozioni e le reazioni che prova nell'usarlo.
Tant'è che nel caso di applicazioni siti web o computer in generale, si può anche parlare di rapporto uomo-machina, che tra l'altro è uno dei temi fondamentali su cui questo podcast si concentra.
Quando si progetta qualsiasi cosa, dunque, si cerca di capire come dovrebbe essere l'esperienza di quel prodotto.
In particolare, questo prodotto dovrebbe essere sicuramente piacevole da vedere, ma anche facile da utilizzare, funzionale, utile, stimolante e così via.
E per raggiungere questi obiettivi, quando si realizza un qualsiasi prodotto, esistono alcuni principi da seguire e da tenere a mente.
Partiamo dalla visibilità.
Alcune funzioni dovrebbero essere ben visibili all'utente per capire come deve comportarsi, o definire una gerarchia visiva con funzioni più visibili di altre per indicarne la diversa importanza.
E sempre per lo stesso motivo è bene di solito aggiungere una sorta di vincolo all'interfaccia.
In questo modo si evita di attivare funzioni o eseguire operazioni che magari non dovrebbero essere eseguite in quel momento.
Un altro fattore che è a dir poco fondamentale, poi, è quello della coerenza.
In poche parole, pulsanti o elementi che hanno un certo tipo di aspetto avranno sempre la stessa funzione, o saranno sempre posizionati negli stessi punti.
Infine fondamentali sono anche i feedback, ovvero dei piccoli cambiamenti che indicano all'utente lo stato dell'oggetto o se alcune azioni sono state eseguite o meno.
Per fare qualche esempio, le icone di caricamento quando appunto stiamo aspettando un risultato, elementi che vengono evidenziati in qualche modo quando ci passiamo sopra con il mouse, piccole luci colorate che si accendono o spengono e così via.
Ovviamente ci sono numerosissimi altri fattori che andrebbero considerati quando si progetta un qualsiasi prodotto.
Quindi l'ultimo che andremo a considerare in questa puntata è quello legato ai modelli mentali.
Ma che cos'è un modello mentale? In breve sono una sorta di aspettativa, basata su un'esperienza passata che ognuno di noi ha nei confronti di qualsiasi cosa.
Per fare qualche esempio, tutti noi ci aspettiamo che premendo sul tasto indietro di una pagina web, effettivamente si torni alla pagina o allo stato precedente.
Tutti noi ci aspettiamo che premendo un interruttore si accenda o si spenga qualcosa nel prodotto, o si accenda o si spenga il prodotto stesso.
Pensiamo anche alle icone.
Tutti noi abbiamo imparato con il tempo che una freccia può indicare l'azione per inviare un messaggio.
L'icona di una lettera sta a indicare le e-mail, di un carrello la lista dei prodotti che stiamo acquistando su un e-commerce e molto altro.
Tanto che gli esempi in questo campo possono essere infiniti.
E quando navighiamo su un sito web o utilizziamo un elettrodomestico ci aspettiamo che le stesse icone abbiano lo stesso significato, o gli stessi pulsanti portino allo stesso tipo di risultato.
E questo ovviamente è un fattore fondamentale da tenere in considerazione nel mondo del design.
Ma veniamo adesso a qualche esempio di prodotti tecnologici che veramente hanno fatto la storia nel mondo del design e che sono diventati iconici.
Partendo dagli anni 80, il Walkman di Sony è diventato uno dei simboli per eccellenza della cultura pop di quegli anni, tant'è che spesso viene ancora utilizzato come riferimento del design anni 80.
E il motivo di questo successo è proprio nel concetto di poter ascoltare la propria musica ovunque, grazie a una piccola scatola semplice e minimale facilmente trasportabile in una tasca.
Certo, oggi ci sembra quasi ridicolo, ma 40 anni fa fu una vera e propria rivoluzione.
E sempre negli anni 80 è nato un altro simbolo che tutt'oggi è un esempio encomiabile di un buon design, ed è quello della Polaroid, tant'è che ancora oggi l'associamo al simbolo della fotografia, ed è tra l'altro stata l'icona di Instagram nei primi sei anni del social network.
In realtà lo è ancora, seppure in una forma più minimale.
Ma sta di fatto che questo prodotto così semplice e intuitivo, che permette di avere immediatamente con un click la fotografia già stampata, ha cambiato in modo drastico l'approccio di milioni di persone al mondo delle fotocamere.
E un concetto simile, quello dello scattare le fotografie e averle già a disposizione, lo ritroviamo anche nelle moderne app della fotocamera degli smartphone.
Infine, un altro prodotto che merita di essere menzionato, e che ha fatto la storia del design, è sicuramente l'iPod prima e l'iPhone poi.
Come per il Walkman, infatti Apple è stata in grado di racchiudere una tecnologia, quella dei lettori MP3, in un design semplice, sottile e pulito.
E soprattutto esteticamente iconico, tant'è che è diventata ben presto un punto di riferimento per molti prodotti simili, soprattutto nella categoria degli smartphone.
Per concludere, negli ultimi decenni, sia da parte delle aziende che da parte degli utenti, c'è sempre stata un'attenzione per il design e l'estetica dei prodotti, digitali e fisici.
Nel tempo, la tecnologia, grazie a nuovi materiali, a componenti sempre più piccoli ma anche all'avvento dell'intelligenza artificiale, ha permesso di far conciliare sempre di più la bellezza, la funzionalità e la performance dei prodotti.
Ma ha anche aperto la strada nuove tipologie di interazione, che in futuro potrebbero essere la quotidianità.
Pensiamo ad esempio ai comandi vocali, che permettono di interagire in una forma più naturale con gli assistenti virtuali o ai gesti che possono essere riconosciuti da una fotocamera e rispondere con determinate azioni.
In futuro è praticamente certo che le prossime forme di interazione con la tecnologia potranno passare direttamente dalla nostra mente, riuscendo a impartire comandi con il semplice pensiero.
Il design quindi ha assunto col tempo un'importanza sempre maggiore, e realizzare un buon design capace di creare un'esperienza utente soddisfacente può fare la differenza tra l'acquisizione o la perdita di migliaia di clienti.
Gli utenti finali sono quindi sempre più al centro del processo creativo e di progettazione, e le loro esigenze vanno soddisfatte quanto più possibile, anche in un'ottica di accessibilità e di inclusione.
Temi che solo nell'ultimo periodo sono seriamente tenuti in forte considerazione, ma lo saranno sempre di più in futuro.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
Per qualsiasi tipo di domanda o suggerimento scriveteci a redazione@dentrolatecnologia.it, seguiteci su Instagram a @dentrolatecnologia dove durante la settimana pubblichiamo notizie e approfondimenti.
In qualsiasi caso nella descrizione della puntata troverete tutti i nostri social.
Se trovate interessante il podcast condividetelo che per noi è un ottimo modo per crescere e non dimenticate di farci pubblicità.
Noi ci sentiamo la settimana prossima.