
Nella prima puntata del 2021 e quindi della terza stagione, faremo alcune considerazioni degli eventi che più hanno caratterizzato il 2020. Dal mondo dei pagamenti, a quello del lavoro e della scuola fino al mondo della sanità. Proveremo anche a capire quali sono i trend che invece caratterizzano il 2021, un anno che è ancora completamente da scrivere viste le tante incognite e variabili che il 2020 ha portato con sé.
Nella sezione delle notizie parliamo di servizio civile in ambito digitale, di un circuito in grado di produrre energia dal grafene e infine di un presunto furto di dati degli utenti, nei confronti dell’operatore Ho. mobile.




Brani
• Ecstasy by Rabbit Theft
• Idyll by Peyruis
Salve a tutti, siete all'ascolto di INSiDER - Dentro la Tecnologia, un podcast di Digital People e io sono il vostro, host Davide Fasoli.
In questa prima puntata del 2021 faremo un "recap" su tutto ciò che è accaduto lo scorso anno e in quale direzione andrà la tecnologia, più in generale i trend tecnologici, durante i prossimi mesi.
Prima di passare alle notizie che più ci hanno colpito questa settimana, vi ricordo che potete seguirci su Instagram a @dentrolatecnologia, iscrivervi alla newsletter e ascoltare un nuovo episodio ogni sabato mattina su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast oppure direttamente sul nostro sito.
Per accrescere le capacità e le competenze tecnologiche dei cittadini italiani, i ministri Paola Pisano e Vincenzo Spadafora hanno firmato lo scorso lunedì un protocollo di intesa per dare il via al servizio civile e digitale.
Nel primo anno di sperimentazione verranno infatti impiegati su tutto il territorio nazionale mille operatori volontari che si occuperanno di aiutare tutti coloro che necessitano di supporto nell'utilizzo delle tecnologie.
Si partirà inizialmente con un breve periodo di formazione, rivolto esclusivamente ai mille addetti al servizio civile e digitale, dopodiché si procederà secondo quanto riportato dal recovery plan alla realizzazione di case dell'innovazione e della cultura digitale nelle quali verranno proposti dei corsi di orientamento per rafforzare le capacità tecnologiche dei cittadini, sia giovani, sia anziani e delle imprese.
A questo punto, se nel corso del tempo la partecipazione dovesse aumentare, gli addetti al servizio civile e digitale verranno portati fino a 4.500.
Da qualche giorno sembrerebbe girare in rete un documento contenente i dati di 2,5 milioni di utenti dell'operatore virtuale Ho Mobile.
Tra i dati personali trafugati ci sarebbero nomi, email, indirizzi di casa e di lavoro, codici fiscali, partita IVA, numeri di telefono ma anche il codice ICCID, cioè quello che identifica la SIM e ne permette la portabilità.
Ho Mobile, con un comunicato, ha però smentito che ci sia stato un attacco e di conseguenza un furto di dati.
Se il rischio invece fosse reale, il problema per i clienti a cui sono stati sottratti i dati è soprattutto quello che viene definito SIM swap.
Si tratta di un attacco informatico che permette di avere accesso al numero di telefono del legittimo proprietario e di violare determinate tipologie di servizi online che utilizzano proprio il numero di telefono come sistema di autenticazione, pensate a banche o account social.
In sostanza, i dati personali rubati nel presunto attacco a Ho Mobile basterebbero anche se con molte difficoltà agli hacker per creare una nuova SIM in testata a un cliente a cui sono stati sottratti i dati.
È un risultato che fino a pochi anni fa era considerato impossibile quello che i ricercatori dell'Università dell'Arkansas hanno ottenuto.
Grazie a uno strato mono atomico di grafene, infatti è stato possibile ottenere a temperatura ambiente energia elettrica sfruttando il movimento naturale degli elettroni presenti nel materiale.
Ricaricare però uno smartphone con questo sistema è almeno per il momento impossibile.
Il circuito realizzato infatti non produce potenza a sufficienza.
Usando milioni di questi minuscoli circuiti però si potranno alimentare chip a bassa potenza senza l'ausilio delle batterie come piccoli dispositivi IoT o sensori.
Se avessi realizzato una puntata come questa all'inizio del 2020 sicuramente avrei trattato in modo lineare i principali trend tecnologici che alla fine del 2019 ormai si erano delineati per proseguire il loro sviluppo nei successivi mesi.
Sicuramente avrei parlato di smartphone pieghevoli e di cloud gaming, anche se oggi seppur questi due aspetti tecnologici si siano ampiamente sviluppati non sono gli argomenti al centro delle nostre conversazioni.
Inoltre l'aspetto che più mi appassiona del mondo della tecnologia non è tanto l'hardware, l'oggetto fisico che fatalmente è destinato in qualsiasi caso a invecchiare con l'avvento del modello successivo o di una nuova tecnologia ancora più sofisticata, ma dei concetti e dell'impatto che la tecnologia ha sulla vita di chi la utilizza.
Ecco perché credo che l'esperienza utente sia uno degli aspetti più importanti sul quale chiunque produca e chiunque parli di tecnologia debba soffermarsi.
Beh, il 2020 è stato senza ombra di dubbio un anno importantissimo per qualsiasi ambito e di conseguenza lo è stato anche per quello tecnologico.
Molti dei nostri ospiti nella scorsa stagione hanno fortemente ribadito quanto sia stata rilevante la spinta in tanti aspetti, dai pagamenti al lavoro alla scuola per finire con il mondo della sanità.
In pochi mesi la nostra prospettiva sulla realtà e sui rapporti sociali è stata fortemente modificata e ci siamo dovuti chi più chi meno approcciare a mezzi tecnologici che prima non sapevamo nemmeno esistessero.
Questa forzatura ha portato diversi svantaggi, ma allo stesso tempo questo cambiamento di prospettiva è stato ampiamente positivo.
Molti esercenti si sono riscoperti imprenditori digitali e hanno sfruttato numerosi strumenti web messi a disposizione per cercare di raggiungere i loro clienti.
Molti insegnanti invece hanno sperimentato la didattica a distanza, capendo da una parte che non potrà mai sostituire quella in presenza, ma di vederla come un valore aggiunto, un servizio che può essere fornito nel momento in cui la soluzione migliore non sia praticabile.
Lo stesso vale per gli studenti e per i lavoratori, che hanno scoperto che si può studiare e lavorare da casa, sicuramente però con qualche compromesso.
Il 2020 è stato anche l'anno delle lezioni americane, delle fake news e dei complottismi per eccellenza.
Un anno in cui i social network hanno iniziato a censurare il profilo del presidente americano, un tema ha quello di questo tipo di censura che sicuramente sarà importante discutere nei prossimi mesi.
Gli social network possono essere definiti un luogo pubblico o un luogo privato.
Censurare un account significa limitare il diritto di espressione? Il 2020 è stato l'anno in cui abbiamo capito che la tecnologia è importante, ma se non viene utilizzata delle persone è totalmente inutile, come il caso del tracciamento dei contatti e dei contagi da covid-19.
Le persone sono disposte a barattare le proprie informazioni più sensibili per qualche servizio social, ma non sono disposte a condividere in modo anonimo e socialmente utile i contatti che hanno avuto con altre persone.
Il 2020 è stato anche l'anno dello spazio, l'anno in cui si è iniziato a parlare concretamente del progetto Artemis per riportare l'uomo sulla luna, come rampa di lancio per l'esplorazione marziana, e l'anno in cui la prima azienda privata, l'americana SpaceX, è stata in grado di riportare l'uomo nello spazio rompendo il monopolio russo.
Infine, sempre SpaceX ha compiuto un impressionante test di Starship, un'enorme navicella che è stata concepita per ridurre estremamente i costi dei viaggi spaziali e per correre distanze con passeggeri e non mai percorse prima.
Il 2020 è stato anche l'anno della next-gen, delle console di nuova generazione PS5 e Xbox serie X e S, e dei processori con architettura ARM nei nuovi Mac.
La più grande rivoluzione prestazionale ed energetica negli ultimi decenni è che nei prossimi 18 mesi rivoluzionerà l'intero mercato dei computer.
Il 2020 è stato infine l'anno della fruizione di film e serie TV in streaming, un anno in cui le case di produzione cinematografiche hanno dovuto stravolgere il loro sistema di distribuzione in quanto i cinema erano forzatamente chiusi, e questo ha dato sicuramente un ulteriore duro colpo al settore del grande schermo fortemente in declino già da diversi anni.
Fatta questa imprescindibile premessa e ricollegandomi al titolo che ha questo episodio, cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo anno alla luce di tutti questi importanti cambiamenti? In un contesto normale sarebbe difficile stabilirlo, figuriamoci oggi che le variabili sono aumentate esponenzialmente.
Quello che però posso fare è analizzare i principali trend che stanno emergendo in un mondo instabile in cui i macro temi sono sicuramente la vita, la tecnologia, il business e le persone.
E proprio dalle persone voglio partire, e più nello specifico dallo "Human Centered Design", una metodologia per progettare soluzioni realmente applicabili per le persone, attraverso una comprensione empatica delle loro esigenze.
Quello che però stiamo comprendendo è che l'uomo non è più il centro, ci sono altre forme di vita, ci sono le specie a rischio e ci sono anche le piante.
Si passa quindi al concetto di "Life Centered Design", cioè progettare soluzioni per la vita non solo per quella degli uomini, questo perché l'uomo è anche parte di un ecosistema.
Inoltre, il distanziamento sociale porterà a un'accelerazione nell'utilizzo di quelle tecnologie che creano e facilitano lo spostamento in digitale delle persone, delle aziende e dei processi.
Un esempio è la crescita nell'utilizzo della telemedicina, cioè la possibilità di essere curati a distanza dal medico, l'evoluzione del cloud, internet of behaviors e l'astrazione del denaro, tecnologie che esistono già ma che durante questo 2021 avranno un ulteriore sviluppo.
L'utilizzo della telemedicina, ad esempio, di cui abbiamo accennato nell'intervista con Epicura nella scorsa stagione, nel 2020 è passata negli Stati Uniti dall'11 al 46%.
Nel prossimo futuro si prevedono servizi sanitari più virtualizzati in un mix bilanciato tra virtuale e in presenza.
Oggi si sta utilizzando molto la visita virtuale nella psicoterapia, ma potrà essere esteso per la riabilitazione cardiaca, per la gestione da parte del medico di pazienti cronici, con supporto di strumenti di monitoraggio.
Il cloud distribuito, invece, è il futuro del cloud.
Si tratta della possibilità di distribuire servizi di cloud pubblico in diverse posizioni fisiche al di fuori dei data center, dei provider.
Questi ultimi, nonostante non debbano necessariamente avere la proprietà di alcuni sistemi su cui risiedono dati e servizi propri dell'utente, mantengono la responsabilità sull'efficacia del servizio globale erogato.
Si dovranno quindi preoccupare della sicurezza, della governance e degli aggiornamenti tecnologici.
Consentire alle organizzazioni di avere questi servizi fisicamente più vicini aiuta a ridurre i tempi di risposta, la latenza, ridurre i costi dei dati e aiuta a soddisfare le leggi che impongono che i dati devano rimanere in un'area geografica specifica.
Tra i trend del 2021 si parla anche di Internet of Behavior, IOB.
Si tratta dell'utilizzo dei dati che i dispositivi tecnologici acquisiscono nella nostra vita quotidiana per influenzare i comportamenti delle persone attraverso una serie di feedback.
Per esempio, per le automobili, monitorando i comportamenti di guida, le aziende possono utilizzare i dati per migliorare le performance, il percorso e la sicurezza delle persone.
Un altro esempio sono i dispositivi wearable che le compagnie di assicurazione sanitaria possono utilizzare per tracciare l'attività fisica delle persone e ridurre i premi assicurativi.
Gli stessi dispositivi potrebbero essere utilizzati anche per monitorare l'acquisto di alimenti, i prodotti poco salutari faranno quindi aumentare i prezzi, quelli salutari lo faranno invece abbassare.
Chiaramente questo comporta anche implicazioni etiche e sociali che dipendono dallo scopo e i risultati che si vogliono ottenere.
Le leggi sulla privacy avranno quindi un grande impatto sull'utilizzo dell'IoB.
Negli ultimi anni poi la nostra relazione con il denaro fisico sta diventando più ambigua e astratta grazie a sistemi di pagamento digitale come smartphone, riconoscimento facciale, impronta digitale e negozi senza cassieri.
Proprio la pandemia ha portato a preferire pagamenti con carte per avere meno contatto possibile con il denaro.
Tra i trend futuri si parla di un cambiamento ancora più radicale e astratto con il denaro.
Pensate alla possibilità di aggiungere valore attraverso lo scambio di una fotografia sui social network oppure unità di denaro che portino con sé dei livelli di informazione e diano automaticamente accesso ad agevolazioni a seconda dello status sociale, come ad esempio gli studenti.
O ancora donazioni verso enti benefici che sblocchino automaticamente sul conto corrente, sconti per negozi nelle vicinanze.
A fronte di un'astrazione del denaro su cui abbiamo visto anche il nostro governo puntare molto, soprattutto per una questione legata al tracciamento fiscale, stanno entrando in gioco nuovi attori nel panorama finanziario.
Pensiamo alle grandi aziende tech.
La pandemia infine ha portato o sta portando molte persone a riconsiderare l'acquisto e il consumo di beni e servizi in un'ottica più consapevole.
Le persone chiedono alle aziende nuovi modelli di crescita, un senso nell'acquisto che porti valore anche per il mondo circostante e che sia sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale.
E infatti sotto gli occhi di tutti la difficoltà di governi e istituzioni a fronteggiare l'emergenza sanitaria, climatica e sociale.
E proprio su questi temi proveremo a soffermarci nel corso di quest'anno e lo faremo dal nostro punto di vista e quello dei nostri ospiti.
E così si conclude questa puntata di INSiDER - Dentro la Tecnologia.
Io ringrazio come sempre la redazione e in special modo Matteo Gallo e Luca Martinelli che ogni sabato mattina ci permettono di pubblicare un nuovo episodio.
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